Civitavecchia è una città ricca di storia, capace di offrire al visitatore testimonianze appartenenti a diverse epoche. Le numerose strutture, Etrusche, Romane e Medievali, hanno reso Civitavecchia un importante centro, tale da assumere il famoso appellativo di Porto di Roma.
Civitavecchia nasce come piccolo insediamento etrusco, per poi assumere definitivamente il nome di Centumcellae in epoca romana, quando l'imperatore Traiano (106 d.C.) intuì che il litorale scoglioso con le sue molte insenature era il luogo adatto per la costruzione di un grande porto. Centumcellae conobbe il periodo di massimo splendore in età imperiale, dal 314 al 538 d.C. Successivamente la città andò sotto il comando dell'impero dei Bizantini, per poi passare nell' VIII secolo sotto il più mite governo dei papi. La maggior parte dei grandi monumenti cittadini presenti nel porto ed in città si devono proprio al volere dei molti Pontefici che si sono succeduti al comando. Nell'828 la città fu occupata dai Saraceni che la distrussero quasi completamente. I superstiti si rifugiarono in un piccolo borgo nei boschi di Tolfa e fondarono un nuovo centro che prese il nome di Leopoli.
Alcuni scorci del centro storico.....
Case colorate in tinte pastello....
se cercate ristorantini e locali tipici, questo è il posto giusto...
murales colorati...
Un'altra leggenda aleggia tra le case di piazza Leandra...
Nel 1972 Tarcisio De Paolis, dopo aver acquistato una casa nella storica Piazza Leandra si accorge che sotto strati di calce, vernici e carta da parati, esistono pitture di straordinaria bellezza. Si tratta di una replica degli affreschi raffaelleschi della Stanza di Eliodoro del Vaticano, fatta dipingere da Papa Giulio II tra il 1511 e il 1514.
Grazie ad un attento lavoro di restauro, oggi gran parte di quelle pitture sono state riportate alla luce, rivelando incredibili somiglianze ma anche curiose differenze con quelli del Palazzo Apostolico, rendendo il mistero sulla loro origine ancora più fitto e affascinante.
Mentre si attendono i risultati di un'indagine diagnostica sui materiali affidata all'Università della Tuscia, l'ipotesi più recente, suggerisce che non si tratti solo di una copia, bensì di un bozzetto preparatorio commissionato da Raffaello ad un collaboratore per mostrarlo a Papa Giulio II, che ogni anno era solito venire a Civitavecchia per seguire da vicino i lavori del Forte Michelangelo realizzato dal Bramante.
Ad avvalorare questa ipotesi, c’è la considerazione dell’esperta d’arte Nicole Dacos sul fatto che non esistono altre copie antiche dei celebri affreschi che Raffaello dipinse in Vaticano, mentre a smentirla il fatto stesso che in passato non si usava eseguire bozzetti a grandezza naturale.
Il mistero s'infittisce sempre più, chi avrà ragione?
Dopotutto come ha fatto recentemente notare il giornalista Alvaro Ranzoni, che da anni segue la vicenda:
"impossibile non collegare i dipinti alla presenza di Giulio II negli stessi tempi e luoghi. Cento metri a ovest, il Papa risiedeva nell'antica Rocca mentre duecento metri a est andava a controllare i lavori di costruzione della fortezza sul porto. Questo quando a Roma, Raffaello gli stava affrescando l'appartamento personale”.
Resta comunque un mistero la scelta di commissionare l'opera in un palazzo non nobiliare, per di più all'interno di una stanza senza finestre, probabilmente utilizzata all'epoca come deposito per il grano.
Ancora convinti che Civitavecchia non abbia nulla da offrire? Siamo molto vicini a Roma e questo luogo era lo sbocco naturale verso i commerci marittimi e importanti personaggi della storia son passati di qui...
Il bus che vi porterà fuori dal porto, all'andata percorre una buona parte dell'antico porto fatto costruire dall'imperatore Traiano, è molto suggestivo, da dove vi lascia la navetta potete percorrere parte delle mura e scendere e passeggiare tra le rovine delle antiche fortificazioni del porto.
CHIESA DELL’ORAZIONE E DELLA MORTE
Da non perdere è anche la Chiesa di Santa Maria dell'Orazione, in passato Rotonda del Suffragio ma conosciuta da tutti come Chiesa della Morte. È la chiesa più antica di Civitavecchia e merita una visita. Non sempre è aperta ma oggi è il 2 novembre giorno dedicato alla Commemorazione dei defunti.
Come raggiungerla? Da Piazza Leandra, passando attraverso l’Archetto, si oltrepassa Piazza Aurelio Saffi e si giunge a questa bellissima chiesa barocca, in pieno centro storico.
Costruita nel 1685
, questa chiesa è legata alla nascita e all’opera della Confraternita della Morte e Orazione, istituita nella seconda metà del XVI secolo per dare degna sepoltura e suffragio ai cadaveri abbandonati fuori le mura cittadine o dispersi in mare.
Restaurata completamente nel 1702, ha persino resistito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Inoltre quattro porticine simmetriche conducono rispettivamente ad altre quattro cappelle: la cappella Guglielmi (dedicata alla Beata Vergine dei Sette Dolori), la cappella di San Michele (che fungeva da Oratorio), la sagrestia e l’ufficio parrocchiale.
La Chiesa è un vero e proprio gioiello architettonico, con un impianto strutturale tipico delle chiese barocche della seconda metà del XVII secolo.
L'edificio è dotato di una pianta centrale con croce greca ed una grande sala ellittica che rievoca la forma di un teschio. All'estremità della sala si aprono tre cappelle: la cappella dell’Altare Maggiore, la cappella del SS. Crocefisso e la cappella dei Beati Benedetto e Anna.
continua.....