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Comandanti

Re: Comandanti

Toc toc... scusate... posso tornare ai comandanti?

Sono d'accordo che noi passeggeri non abbiamo la competenza per valutare un comandante sotto il profilo tecnico. Vero anche che la calma e la freddezza sono doti preziose, ma mi auguro che nessuna compagnia si sogni di dare il ponte in mano a un emotivo o a uno psicologicamente fragile, quindi direi che quelle doti dovrebbero essere indispensabili e scontate.
Le doti umane, invece, quelle di relazione e comunicazione, che una volta pure erano fra le doti necessarie a un comandante, oggi lo sono sempre meno: ma una volta c'erano navi da 500 passeggeri e oggi da 4500, non sarebbe più possibile creare i rapporti umani di una volta neanche col più socievole e volenteroso dei comandanti.
Stabilito quindi che mi esprimerò solo riguardo ai rapporti umani che questi comandanti hanno saputo creare a bordo, passo alle mie preferenze: Claudio De Fenza quello che mi è piaciuto di più, Massimo Garbarino quello che ho apprezzato meno. E ho navigato più volte con entrambi. Garbarino è capace di incontrarti cento volte, in dieci crociere diverse, e non salutarti neanche una: un discreto villano, disumano anche col personale. De Fenza invece è uno estroverso, che coi passeggeri ci sta abbastanza volentieri, è amato dai subordinati e capace di creare un ambiente sereno e armonioso. L'ho anche visto fare un salvataggio molto pericoloso nell'oceano, di notte e con un tempo e un mare da lupi, e non ha fatto una piega: poi il giorno dopo ce l'è venuto a raccontare, anche con una certa autoironia, consapevole che i passeggeri si aspettavano di sapere tutto dalla sua viva voce. Ultimamente poi è anche rimbelloccito, avendo perso negli ultimi mesi ben 15 chili (che non so dove tenesse riposti...).
Va tenuto conto che i comandanti sono assediati da passeggeri desiderosi di farsi notare e fotografare con loro (per non dire di quelli che pensano di doversi lamentare col comandante anche se non gli funziona la doccia), quindi tendono - tutti - a sfuggire quel tipo di passeggero per fermarsi magari più volentieri a chiacchierare col passeggero più tranquillo e distaccato, magari già conosciuto, o solo più "navigato". E anche questo va capito.
Comunque in tanti anni ho stretto amicizie più sincere e durature con gli altri ufficiali, sottufficiali e capiservizio, che non coi comandanti: forse proprio perché gli altri sono meno tampinati dall'orda dei passeggeri e si lasciano più avvicinare...

Quanto alla lista degli imbarchi, da cui partiva la discussione un paio d'anni fa, ogni compagnia la fa l'ultimo giorno del mese per il mese successivo: pare essere documento segretissimo destinato solo a chi è in servizio e tassativamente interdetto ai passeggeri. A meno di non avere qualche amico che, come un carbonaro, te lo mostra di nascosto...
I passeggeri in teoria potrebbero conoscere la composizione dell'equipaggio solo a bordo, leggendola sul programma d'imbarco. Ma chiedendo all'agenzia di viaggi di informarsi qualche giorno prima della data d'imbarco, qualcosa in genere si viene a sapere, qualche nome te lo danno.

Tornando ai comandanti, una ventina d'anni fa a Istanbul conobbi Gerardo De Rosa, storico comandante dell'Achille Lauro (lo chiamavano il Commodoro) che mi invitò a bordo e mi raccontò tutta la sua vita, incluso il dirottamento, e mi regalò il libro che aveva scritto "Terrorismo forza 10". Un incontro emozionante e meraviglioso che non dimenticherò mai.
Ma questa, se vi fa piacere, ve la racconto in un'altra puntata perché sennò mi dilungo sempre troppo...
MCP
 
Re: Comandanti

MCP ha detto:
Tornando ai comandanti, una ventina d'anni fa a Istanbul conobbi Gerardo De Rosa, storico comandante dell'Achille Lauro (lo chiamavano il Commodoro) che mi invitò a bordo e mi raccontò tutta la sua vita, incluso il dirottamento, e mi regalò il libro che aveva scritto "Terrorismo forza 10". Un incontro emozionante e meraviglioso che non dimenticherò mai.
Ma questa, se vi fa piacere, ve la racconto in un'altra puntata perché sennò mi dilungo sempre troppo...
MCP
E pure ce lo domandi???
Non aspettiamo altro!
 
Re: Comandanti

Sono appena tornato dalla crociera "I Tesori della storia" con la costa Concordia. Prima di pubblicare il diario vi anticipo che il comandante era Ignazio Giardina. All'inizio l'avevo mal giudicato quando al cocktail costa club mi è sembrato un po freddo (anche se rispetto a molti altri ha improvvisato il discorso senza portarsi il leggio con le frasi nelle varie lingue). Poi ho dovuto ricredermi quando: l'ho visto spesso passeggiare per la nave, l'ho visto presente al buffet magnifico di mezzanotte, l'ho visto più e più volte mangiare al tavolo del ristorante Milano insieme agli ufficiali di stato maggiore in contemporanea con gli altri passeggeri. Inoltre ci siamo trovati a prendere l'ascensore insieme e a scambiare qualche parola; ma la cosa che più mi ha stupito è che date le ottime condizioni meteomarine (2 nodi di vento e mare piatto) ha modificato la rotta per fare passare la nave a meno di mezzo miglio dallo Stromboli per farcelo ammirare in tutto il suo splendore con tanto di suoni di sirena (emozionante e spettacolare allo stesso tempo).
Spero proprio di ritrovarlo in futuro!
ciao!
 
Re: Comandanti

Beh... io adoro sentire le sirene delle navi. Quindi apprezzo tutti i comandanti che la usano quando possono. Nel mio cantiere mi metto spesso ad ascolatare le prove della sirena ai vari toni. Tornando a Concordia ricordo che in occasione della sua cerimonia di consegna a Sestri Ponente mentre arrivavano gli ospiti la nave li salutava con fischi prolungati... io ero a bordo e me ne stavo ad ascoltare il tutto, chissà se all'epoca il comandante era lo stesso della tua crociera?
 
Re: Comandanti

Leggendo quello che ha scritto MCP volevo solo dire che facendo un po´di riflessione é difficile giudicare un comandante per certi atteggiamenti o comportamenti osservati in una o piú crociere fatte. Bisognerebbe viverci su una nave per un periodo.
Quello che io posso pensare che un comandante é ottimo, un altro lo puó pensare diversamente.
Io credo che un buon comandante é quello che ha un comportamento equilibrato tanto con i croceristi come con l´equipaggio, pero é difficile da parte nostra dirlo e anche da parte del equipaggio. Bisogna tenere conto che un buon comandante deve tenere un certo ordine per la sicurezza e questo puo incidere a certe critiche da parte dell´equipaggio.
Da parte nostra il giudizio va molto solo per una questione di simpatia.

Un saluto.
 
Re: Comandanti

Appunto... noi li possiamo giudicare solo per la simpatia, per il resto li possono giudicare solo quelli che navigano con loro per mesi.
 
Re: Comandanti

Mate ha detto:
Appunto... noi li possiamo giudicare solo per la simpatia, per il resto li possono giudicare solo quelli che navigano con loro per mesi.
Appunto ma se l'opinione di qualche crocierista esperto coincide con quella di molti addetti ai lavori, qualcosa di vero ci sarà; mi riferisco alle riserve sulle doti umane e caratteriali di Massimo Galbarino.
 
Re: Comandanti

MCP ha detto:
L'ho anche visto fare un salvataggio molto pericoloso nell'oceano, di notte e con un tempo e un mare da lupi, e non ha fatto una piega: MCP
Ha assistito alle operazioni dal ponte di comando?

MCP ha detto:
Quanto alla lista degli imbarchi, da cui partiva la discussione un paio d'anni fa, ogni compagnia la fa l'ultimo giorno del mese per il mese successivo: pare essere documento segretissimo destinato solo a chi è in servizio e tassativamente interdetto ai passeggeri. A meno di non avere qualche amico che, come un carbonaro, te lo mostra di nascosto...
MCP
Ogni compagnia direi proprio di no, per i Comandanti si sa con ampi margini di tempo, per motivi logistici. Almeno nella maggior parte della compagnie, non penso che un comando possa essere deciso un mese prima...della serie: a casa ho Pinco, ma si dai mandiamolo sull'ammiraglia in Nord Europa. A meno che non siano gestite da pazzi furiosi, i comandanti sanno con ampi margini l'imbarco successivo, e spesso anche 2. In quanto un documento sia segreto e sia in mano a un carbonaio, permettimi di sollevare qualche dubbio.
 
Re: Comandanti

I comandanti che ho conosciuto io sapevano con mesi d'anticipo il loro prossimi imbarchi.
 
Re: Comandanti

Ciao Fandelmare
Appunto ma se l'opinione di qualche crocierista esperto coincide con quella di molti addetti ai lavori, qualcosa di vero ci sarà; mi riferisco alle riserve sulle doti umane e caratteriali di Massimo Galbarino.
Ho navigato tanto con Garbarino. Ci ho parlato tante volte, ha giocato con mio figlio, so molto bene che ha un temperamento sull´acceso ed é molto severo. É anche un personaggio molto ben visto in compagnia.
Personalmente posso dire che non é per niente fisionomista, capisco che vede 3000 persone a settimana, ma quando sei con lui piú di venti giorni una e altre volte. Occhio, é sempre stato molto gentile.
É difficile dare un giudizio finale.
Un saluto.
 
Re: Comandanti

Appena farò la mia prima crociera stresserò il comandante della nave per farmi anch'io un'idea sulla socializzazione degli ufficiali in navigazione. Io ho conosciuto comandanti solo in cantiere, quindi in un'atmosfera differente rispetto a voi crocieristi.
 
Re: Comandanti

Non mi sono dimenticata che devo scrivere di Gerardo De Rosa, eh!... appena ho tempo ve lo racconto per benino.
Però volevo rispondere brevemente a Uno.
No, non ho assistito al salvataggio sul ponte. Alle manovre diverse volte, ma per il salvataggio non m'è parso il caso neanche di chiederlo.
Anzi, De Fenza aveva detto che avremmo raggiunto il naufrago alle otto di mattina: io mi sono svegliata alle cinque per il gran sballottare della nave, ma siccome mancavano tre ore all'ora X non m'è passato per la testa di andare sul balcone con quel tempaccio... e invece il salvataggio era già in atto e io me lo sono perso. Mi hanno raccontato tutto lui e il K2 il giorno dopo.
Quanto alla lista degli imbarchi, certo che pre-allertano il personale prima, ma tutto può sempre cambiare fino all'ultimo giorno, anche per i comandanti.
Prova ne sia che sulla Med a metà dicembre dovevano imbarcare un K e un K2 (così era noto anche ai due sbarcanti), e invece sulla lista uscita il 30 novembre c'erano sia K che K2 diversi (quelli poi effettivamente imbarcati).
Idem per un executive chef: fino a una settimana prima sapeva di imbarcarsi su una nave e all'ultimo minuto lo hanno imbarcato su un'altra.
Mi risulta che questo non sia una stranezza ma accada di frequente.
Comunque, Uno, non prendere sempre tutto così di petto... io racconto solo quello che so, che mi è capitato di osservare. Magari parliamo di compagnie diverse e qualcosa può non essere proprio uguale.
Poi non ho parlato di "carbonaio", ma di "carbonaro": non mi pareva offensivo. E quella lista in effetti pare avere una segretezza degna della ottocentesca carboneria.
Poi ci risentiamo per Gerardo De Rosa, ok?
MCP
 
Re: Comandanti

Eccomi qua, oggi sono un po' più tranquilla e vado col racconto. Vi avviso che non è tanto corto... ma con me ormai ci siete abituati.

Dunque, una ventina d'anni fa ero in vacanza a Istanbul con un'amica. Avevamo forse meno di vent'anni, ed eravamo lì ospiti di una famiglia di amici turchi e in particolare del loro figlio, nostro coetaneo, conosciuto in Italia quando studiava qui.
Un pomeriggio noi tre ragazzi eravamo in visita al Topkapi: mi affaccio a un terrazzo che guarda verso Galata e il porto, e rimango impietrita. Comincio a balbettare... Gerardo... Gerardo... devo andare da Gerardo... e indicavo l'Achille Lauro che stava entrando in porto in quel momento.
Viste le facce allibite degli amici, per evitare che mi portassero alla neuro ho dovuto spiegare. "Gerardo" era il comandante dell'Achille Lauro, Gerardo De Rosa.
Anni prima, durante il dirottamento, avevo visto le sue foto in televisione e sui giornali (nonostante la giovane età seguivo gli eventi con grande attenzione, stante la mia eterna passione per le navi), e al telegiornale mi avevano colpito le interviste alla moglie che si dichiarava tranquilla conoscendo la fermezza e il grande equilibio del marito. Un uomo eccezionale, lo descriveva. E mi ricordavo Frajese che al termine delle interviste diceva "ringraziamo la moglie del comandante De Rosa, o meglio Gerardo, come lo chiama lei". Come finì il dirottamento ce lo ricordiamo tutti. E per me bimbetta, "Gerardo" era un eroe!
Qualche anno dopo il mio fratello minore vinse, con un giochino televisivo per liceali, una crociera di 15 giorni sull'Achille Lauro. Quando tornò mi raccontò di aver fatto amicizia col comandante, un uomo straordinario, e di averci passato tanto tempo insieme a chiacchierare. Sai - mi disse - era il comandante del dirottamento... "GERARDO!!!" esplosi io. E mi feci raccontare tutto per filo e per segno. Gerardo per me a quel punto era diventato un mito vivente.
Questo spiega la mia reazione al TopKapi, alla vista della nave.
Detto fatto parto di gran carriera diretta verso il porto, e gli amici di corsa dietro, quantomai perplessi.
Al porto faccio il diavolo a quattro perché, sebbene le norme allora fossero meno rigide di adesso, noi non avevamo dietro doppi documenti (per accedere alla nave uno lo avremmo dovuto lasciare alla dogana turca e l'altro presentare alla sicurezza della nave), ma chiesi e ottenni un intervento dalla nave che ci consentisse di salire. Mah! - dissero per radio al comandante - c'è qui una ragazzina italiana che strepita, che dice che deve assolutamente vedere Gerardo... che facciamo? Fatela salire! Evvài!!!
Ci fanno salire sulla nave (impensabile oggi) e ci accompagnano all'appartamento del comandante. E finalmente... Gerardo!, in tutto il suo splendore.
Io ero imbambolata, senza parole, pareva avessi davanti un divo del cinema; lui era incuriosito, non sapeva come prendere questa ragazzetta che lo guardava adorante e pendeva dalle sue labbra...; gli amici erano imbarazzatissimi.
Finalmente ritrovo il verbo. Comandante, grazie per questo regalo, Lei è il mio eroe, appena ho visto la nave ho detto "devo andare dal comandante De Rosa"... Eh no! - fanno eco gli amici - ha detto "Gerardo", "devo andare da Gerardo"!
Lui sorride sornione, mi accarezza il capo e mi dice: vuoi chiamarmi Gerardo?, allora dammi del tu. Oddìo, dò del tu a Gerardo, ora svengo!
Fu un pomeriggio meraviglioso, facemmo merenda insieme e lui ci raccontò un sacco di cose, di sé, dell'infanzia a Gragnano in provincia di Napoli, della sua vita sul mare, del dirottamento. Era un sogno starlo ad ascoltare, era un intrattenitore nato.
Disse che il prezzo del navigare era altissimo ("quella che hai visto in tv è la mia terza moglie, ho quattro o cinque figli... non chiedermi di più"), che però amava quella "vecchia signora" che era l'Achille e non l'avrebbe lasciata per nulla al mondo.
La sua cabina, che ci mostrò in ogni angolo, era tutta tappezzata di un rosso porpora intenso, "cardinalizia" disse lui.
Ci raccontò che i dirottatori gli avevano detto di averlo "scelto" (e quindi di avere dirottato la sua nave piuttosto che un'altra) proprio in virtù del suo equilibrio e della sua stabilità: un comandante con meno carattere avrebbe potuto compromettere l'esito del dirottamento e mettere a repentaglio la vita dei passeggeri sequestrati.
Mi mostrò il libro che aveva scritto sul dirottamento: "Terrorismo forza 10", me ne regalò una copia sulla quale mi fece la dedica, e con una punta di orgoglio disse: è tutto mio, non mi ci hanno rimesso una virgola.
E chi l'ha letto lo potrà confermare: è scritto benissimo ed è talmente avvincente da non riuscire a staccarsi finché non lo si è letto tutto.
Poi provai a fare cenno al mio fratello, quel ragazzino liceale che aveva vinto la crociera... convinta che non sapesse minimamente di chi stavo parlando: e invece non ci potevo credere, con tutta la gente che vedeva, se lo ricordava benissimo! Me lo descrisse nei particolari, mi raccontò delle loro conversazioni, e tutto coincideva coi racconti del mio fratello: non poteva essere un caso, se lo ricordava davvero!
Gli raccontai la mia passione per le crociere fin dall'infanzia, sebbene non ne avessi ancora mai fatte, e lui mi invitò a farne una con lui quando avessi voluto. Non ho mai approfittato di questo invito, e oggi mi pento amaramente di non aver approfondito l'amicizia con un uomo tanto eccezionale.
Infine ci accompagnò a visitare tutta la nave che, essendo in porto e coi passeggeri in escursione, era vuota e bellissima.
Poiché noi ci fermavamo a Istanbul un mese, e lui ci tornava con la nave ogni dieci giorni, ci invitò a tornare da lui alla crociera successiva per pranzare insieme e passare un'altra bella giornata fra amici. Non mi pareva vero! Ma dieci giorni dopo la nave cambiò orari di scalo, invece di ripartire alle sette di sera ripartì alle una: e quando noi arrivammo al porto, ben vestiti e con una piantina in mano per ringraziare dell'invito, non potemmo che vedere l'Achille che appena staccata dalla banchina si stava allontanando... coi lucciconi l'ho seguita con lo sguardo finché non è scomparsa all'orizzonte.
Non l'ho più visto, Gerardo. Ma mi è rimasto nel cuore come un tatuaggio indelebile.
Negli anni poi, navigando, quando ho incontrato ufficiali che avevano navigato con lui mi sono sempre fatta dare sue notizie. Le ultime che avevo erano che aveva smesso di navigare, che si era ritirato a Gragnano e che non stava per niente bene in salute, ma sono notizie di qualche anno fa e tremo pensando che oggi, forse, potrebbe non esserci più.
E' stato uno degli incontri più belli della mia vita, una persona che non potrò dimenticare mai.

Qualcun altro di voi l'ha conosciuto?
MCP
 
Re: Comandanti

Splendido! Son veramente ricordi indelebili, da conservare gelosamente, come il libro che ti ha donato.
 
Re: Comandanti

Ancora Ignazio Giardina, che "improvvisa" un tour emozionante (con sirena a tutta forza) la settimana successiva, intorno a Stromboli (mitico!!!)
 
Re: Comandanti

Come rivedrei con piacere il comandante Ignazio Giardina, o Russo, o Moretti, a bordo di Costa Marina a maggio prossimo :D . Ma se poi incontro invece Massimo Garbarino ? Bandiera gialla ! Peste a bordo :evil: :evil: :evil: !
 
Re: Comandanti

Non dovresti avere di queste sorprese, penso la nave sia troppo piccola, per affidarla al Com.te Garbarino.
La bandiera gialla, corrispondente alla lettera Q dei codici internazionali dei segnali, attualmente significa il contrario, ovvero, "la mia nave è indenne chiedo libera pratica" cioè permesso di ormeggiare e sbarcare. Viene richiesta da alcuni paesi per navi provenienti da zone potenzialmente pericolose. Se non sbaglio, ma dovrei controllare, due bandiere gialle sovrapposte indicano presenza di malattie infettive a bordo.
 
Re: Comandanti

Povero il carissimo Garbarino, che male che lo trattate :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Un saluto a tutti.


Ciao MCP , grazie del racconto.

C´é qualcuno che ha notizie del grande comandante dell´Achille Lauro Gerardo De Rosa. ?

Un saluto.
 
Re: Comandanti

Fra tutti il mio preferito è il comandante De Gregorio, gli piace usare la sirena e poi che belle poesie!!!!
Incontrato su Fortuna e Magica.

mi sono dimenticata di ringraziare MCP per il suo racconto, grazie, hai quell'entusiasmo nel dire e fare le cose che mi ha contraddistinto per molti anni.
 
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