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Comunicato Costa su variazione scali 2011

prof

Staff Member
Quando sale la tensione nel mondo arabo è sempre Israele a farne le spese. Costa ha semplicemente preso atto della situazione e purtroppo i fatti le danno ragione. E in ogni caso Foschi lo aveva detto esplicitamente: i clienti sono impauriti e le prenotazioni sono calate drasticamente per le crociere verso tutto il Medio Oriente, compresa la Terra Santa. Se ne riparlerà l'anno prossimo, nella speranza che la pace abbia portato requie a quei paesi.
 

Trenta

New member
Sebbene la scelta, almeno qui sul forum, sia sembrata ai più impopolare, io penso che sia stata quella più saggia, almeno per il momento. Non tanto dal punto di vista economico, di cui non entro nel merito, ma soprattutto da quello della sicurezza dei passeggeri, equipaggio e, perché no, navi.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Costa ha cancellato gli scali in Israele solo per un motivo economico al quale non si è trovata soluzione: costo degli attracchi troppo alti.
Ciao
 
I

Italian Cruiser

Guest
Vediamo di affrontare la situazione in maniera meno superficiale, vista la delicatezza della situazione israeliana. Il rischio attentati a Gerusalemme è purtroppo endemico... si sono verificati anche in passato, anche in altre grandi città come Tel Aviv. Per non parlare poi del periodico lancio di razzi sulla Galilea. Sono rischi da tenere in conto purtroppo. Ma da qui a dire che Costa ha fatto bene a cancellare gli scali in Israele ce ne corre... non si può esprimere un giudizio del genere basato su un evento successo a posteriori... e Costa non ha di certo la sfera di cristallo per prevedere certi eventi.

In passato le crociere in Israele sono sempre state cancellate quando il livello di sicurezza scendeva troppo in basso... e c'erano seri rischi anche per i crocieristi. E le compagnie si sono sempre regolate così.

E' bene infine prendere in considerazione quanto scritto da Essepi2/Maurizio... visto che è una persona informata ed attendibile.
 

zavary

New member
Io sono scesa dalla Pacifica 15 gg fa e abbiamo fatto israele. Si parlava con il personale a bordo delle modifiche degli intinerari che riguardavano appunto la cancellazione di Israele e loro asseriscono che sia perchè hanno avuto un sacco di cancellazioni di prenotazioni e cmq poche prenotazioni pertanto hanno tolto la meta israele. Quindi che sia come dice Essepi che sia come hanno detto a me...sempre un problema economico si tratta e non di sicurezza!!!!!
 

giusri

Active member
a mio avviso, alla luce dell'attentato di ieri, Israele diventa una valvola di sfogo per allentare le tensioni interne dei Paesi confinanti, in primis la Siria.
non immaginavo minimamente che il costo dell'attracco potesse essere un problema.
l' adv, mi ha riferito che ha sentito per una famiglia che parte prima di noi, per eventuali disdette, e la "Royal" gli ha detto che per loro è ancora tutto ok. speriamo bene
 

Gabriele C.

Well-known member
Costa ha cancellato gli scali in Israele solo per un motivo economico al quale non si è trovata soluzione: costo degli attracchi troppo alti.
Ciao

Grazie Maurizio per questa notizia, che però mi lascia perplesso. Con una concorrenza sempre più serrata, Costa rischia di perdere una fetta di mercato, anche se piccola. I clienti che volessero visitare quei luoghi, si rivolgono altrove, a Compagnie che accettano di pagare canoni di attracco più alti. Lasciare un'area scoperta solo per motivi commerciali, è un bell'azzardo.
Può darsi anche che sia stata una mossa di Costa per cercare di ottenere un abbattimento di quei canoni (nel marketing si usano a volte queste strategie: io, per ora, non vengo più da te perchè hai variato le condizioni, domani vedremo...). Sono scelte in questo caso puramente commerciali che noi non potremo sapere. Vedremo con l'andar del tempo cosa accadrà.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Evidentemente, per aver preso una decisione del genere, il numero delle prenotazioni per le crociere Costa in Israele doveva essere estremamente basso, in rapporto al numero di navi impiegate.

Faccio un esempio... se per ogni crociera Costa in Israele c'era una richiesta pari a 600 posti letto, ragazzi gratis compresi, per Costa è un pessimo risultato. Per Princess, che vi impiega una nave boutique, invece è un gran risultato (la compagnia non ha la formula ragazzi gratis).

E per gli Italiani non è neanche automatico rivolgersi alla concorrenza... MSC in estate ha la Melody in Israele... ed a tanti non piacerà di certo, sottoscritto compreso, in quanto nave d'impostazione molto tradizionale. Le compagnie americane poi vengono scartate a priori da tanti per via della generale diffidenza verso un prodotto straniero.

In sintesi... non credo che Costa abbia lasciato molto terreno alla concorrenza.
 
Ultima modifica da un moderatore:
T

tano

Guest
Evidentemente, per aver preso una decisione del genere, il numero delle prenotazioni per le crociere Costa in Israele doveva essere estremamente basso, in rapporto al numero di navi impiegate.

Scusa Italian ma non credo che perche Costa abbia poco prenotazioni abbia lasciato Israele, piú plausibile é quello che ha detto Essepi, lo ha fatto con Genova figuriamoci con Israele.
Quando una rotta no funziona, no funziona per tutti.
Io credo che Costa deve aver fatto bene i conti con questa decisioni perche saranno tante le disdette perche la nave non va in Israele, e le alternative non sono tanto valide.

Un saluto.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Tano... come ho già detto non è una mia idea che Costa abbia cancellato gli scali in Israele per il calo delle prenotazioni e le disdette. E' stato ripetuto da più utenti. Leggiti alla pag. precedente l'intervento di Zavary che ha sentito questa notizia a bordo.

Non ho comunque idea dell'entità reale di questo calo o delle disdette.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Come ho già detto il rischio attentati in Israele è purtroppo un problema endemico. E le compagnie mettonoda sempre in conto questa eventualità. Sono gli attentati ripetuti in serie a mettere a rischio gli scali delle navi. Ed al momento, fortunatamente, tutto questo non si è verificato. Anzi, Israele, dopo questo attentato, avrà ulteriormente rafforzato tutte le misure di sicurezza.
 
Ultima modifica da un moderatore:

Toni

New member
E' verissimo quello che dici, Paolo, ma è anche vero che le persone che vanno in crociera nel mediterraneo, oggi non si sentono più tranquille e rilassate, quindi perchè stressarle ulteriormente con cambi improvvisi di rotta e di scali.
Io sono sicuro che se durante una crociera nel mediterraneo in questo periodo, una tappa venisse annullata per maltempo, in nave si diffonderebbe il panico credendo chissà che cosa.
Io ho parlato più volte con i callcenter di costa in questo periodo,visto che partirò il 19 Aprile, e mi hanno detto che sono stati messi a dura prova per riorganizzare il tutto con la speranza di non dover cambiare rotte all'ultimo minuto.
personalmente credo che costa abbia scelto una stagione di transito ma sicura per organizzare le crociere al meglio senza cambiamenti improvvisi.

Chi voleva andare in determinati posti, ho rinvia o cambia compagnia
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Ho una carissima amica israeliana a Gerusalemme che lavora per le compagnie di crociera. Fino a questo momento non c'erano stati motivi per abbandonare la visita dello stato di Israele. Glia attentati fanno parte del loro quotidiano. In questi ultimi anni si erano ridotti moltissimo ma nessuno fra gli israeliani si è mai illuso che potessero finire. Probabilmente ce ne saranno anche in futuro. Come potrebbero essercene in qualsiasi paese europeo, negli USA, in estremo oriente o nel medio oriente. Probabilmente i costi degi atracchi in Israele comprendono anche delle quote per la messa in sicurezza della nave all'interno del porto, la presenza di qualche unità di controllo o qualcos'altro che ne fanno lievitare ulteriormente il costo.
Se ad alti costi si aggiunge una quota di partecipazione alla crociera non alta, ecco che il rapporto costo/beneficio è sfavorevole alla compagnia, per cui la decisione di abbandonare potrebbe essere la soluzione finale.
 
Ultima modifica:
T

tano

Guest
Una domanda : Da una parte abbiamo i costi troppo elevati degli attracchi, dall´altra abbiamo le poche prenotazioni che il rapporto é basso e fa che le compagnie non vadano.
Adesso viene Costa e mi dice , Egitto non si va, ok, tutti sappiamo quello che sta succedendo, Israele non si va, e mi dammo le solite isole Rodi, Katakolon, Limassol etc, la mia domanda é questa : Non credete che con questo intinerario si rischia disdette a raffica ?
Cioé chi é con il prenota subito ci pensa 10 volte prima di fare questa crociera. Poi la gran parte del cliente del prenota subito, paragona con altre compagnie, e se vede che le latre fanno Israele sicuramente la maggioranza ci rinuncia.
In poche parole io credo che quelle crociere saranno riempite con la formula roulette in un futuro.

Un saluto.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Come ho già detto non è automatico che gli Italiani scelgano altre compagnie per le crociere in Israele. Ed ho anche spiegato le possibili ragioni. Tanti semplicemente, con la cancellazione degli scali da parte di Costa, rinunceranno alla crociera. E credo che Costa si aspettasse già queste disdette. Credo che il problkema rimanga sempre quello: Costa non riusciva a riempire le sue navi in maniera adeguata.

Andrebbe approfondita invece la questione del costo degli scali in Israele... molto gettonati ultimamente. Le compagnie americane infatti hanno tutte il doppio scalo.
 
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