…….è lunedi, e la sveglia ha suonato presto, ci aspetta una giornata faticosa, ma intensa. Arrivati in porto a Dubrovnik, in orario, anche oggi la pioggia non ci lascia. Colazione in camera, e in teatro a prendere il numeretto per l’escursione. Apro una parentesi su questa tappa, tutti i partecipanti, hanno ricevuto, un bonus di 70 € per l’escursione a Medjugorje, si è poi rivelato un credit on board, scalato dalle spese finali, anche a chi non ha fatto questa escursione. Riprendiamo, tutti forniti, da Costa di scorri acqua usa e getta, prendiamo la volta del bus, iniziando le tre e passa ore che ci porteranno alla nostra meta. Il panorama è gradevole, ed il passaggio alle varie frontiere è veloce.
Arrivati al vero e proprio ingresso della Bosnia ed Erzegovina, troviamo una fila corposa di bus, che induce il nostro autista, a tentare l’ingresso da un altro punto. Non so se questo ha inciso sul programma, ma arriviamo alle 11:40, con messa in Italiano quasi alla fine e chiesa gremita. Cosa positiva che il cielo ci è clemente, piove pochissimo, quasi niente. Ascoltata la fine della messa comprensiva di benedizione, attendiamo che si svuoti per farvi ingresso. Rimango meravigliato dalla semplicità degli arredi, e dalla bellezza della statua della Madonna.
Dopo un preghierina, usciamo a dare un’occhiata all’esterno. Mi immagino l’esterno della chiesa, con tutti quei banchi pieni di fedeli, e io che non amo la confusione, ringrazio che ci sia poca gente.
È arrivato il momento di recarci alla collina delle apparizioni, e come avviene in terra santa, al confine con la Palestina, anche quì, c’è il cambio della guida, in territorio bosniaco, le guide possono essere solo locali. Si arriva ai piedi della collina, e la sacralità del luogo, viene disturbato, da un vero e proprio nubifragio, che dura tutto il tempo, smettendo poco prima del ritorno al bus. Io l’ho presa come una benedizione, positività.
No è stato possibile tentare la salita, neanche alle croci blu, si scivolava, e rischiare di rovinare la vacanza, non sarebbe piaciuto neanche alla Madonna.
Dopo l’acquisto dei souvenir, ci apprestiamo al ritorno in città per consumare il pranzo a sacco, compreso nell’escursione, e dare un ultimo sguardo ai dintorni della chiesa.
Sull’aspetto religioso, non mi dilungo, è un escursione, che deve servire, da apripista, ad un eventuale secondo viaggio, mirato con sede in loco. Fatto così, dà poco tempo per una riflessione interna personale.
Si ritorna in nave dopo aver gustato una buona ed economica birra alla spina. Il sacro ed il profano.
E quì che ho avuto, uno dei pochi momenti deludenti della crociera, appena a bordo, decidiamo di mangiare, un insalata e qualche frutto al buffet, come d’abitudine sulle altre navi. Ma su Classica, il buffet chiude dopo l’ora del the, e se si vuole qualcosa da mangiare, solo pizza al ponte nove. Stanchi, ritorniamo in camera dove abbiamo il cesto di frutta del costa club, e iniziamo a capire il privilegio di essere soci.
Ci prepariamo per il teatro, aperitivo e cena. Dopo il solito giro dentro e fuori dalla nave, il meritato riposo dei guerrieri. E pensa che siamo in vacanza e non abbiamo lavorato………Domani si dorme un’ora in meno si arriva in Grecia. Ci vediamo a Corfù……..