6 agosto – Corfù (Grecia)
Trascorriamo la mattinata in piscina… qualcuno ha fatto tardi e rimane a dormire, anticipando a noi genitori ciò che gli anni a venire ci riserveranno con un adolescente in crescita, ma con la sicurezza in più che mancherebbe in un ambiente cittadino…. Ma tant’è, per il momento il grande ci segue ancora nelle escursioni e tanto ci basta per non lasciarlo a casa!!!!!
L’arrivo a Corfù è previsto per le ore 13. In realtà Costa Classica giunge in anticipo, permettendoci di sbarcare già alle 12.45. Inutile dire che il tempo è stupendo:
sky clear, no clouds, temperature ben superiori ai 30° C.
Un servizio di
shuttle bus, ottimamente condizionato, è offerto dal Porto di Corfù e ci evita di percorrere sotto il sole cocente le poche centinaia di metri che ci separano dal terminal. Qui ci attende un’auto che ho noleggiato dall’Italia. Una sbirciatina ai vari
“rent a car” lungo il corridoio e noto, con malcelata soddisfazione, che mi stanno aspettando: il mio nome è scritto in bella vista su un tabellone sotto l’insegna dell’ufficio. Pochi minuti bastano per sbrigare le pratiche di sottoscrizione del contratto e siamo già in auto. Il tempo di accendere il navigatore (Mr. Tom Tom), che mi sono portato da casa, e ci avviamo a percorrere i 10 km che ci separano dalla nostra prima tappa: l’
Achilleion, poco oltre il villaggio di Gastouri. [smilie=al_volante_:
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Qui l’imperatrice Elisabetta d’Austria fece costruire, nel 1890, questa bellissima villa ove amò rifugiarsi fino al 1898, quando fu assassinata a Ginevra da un anarchico italiano il quale, peraltro, la scelse a caso; nemmeno conosceva l’identità della sua povera vittima.
La villa ci sorprende subito per lo sfarzo dei locali; mia moglie e i ragazzi ascoltano l’audioguida presa all’ingresso, mentre io, accontentandomi di qualche breve sunto verbale della mia metà, mi dedico ad alcuni scatti ricordo
Ci aggiriamo per i saloni riccamente arredati e decorati, sino ad imbatterci in un ritratto dell’allora Principessa Sissi, qui raffigurata all’età di 25 anni
i saloni sono sontuosi, per essere un
“buen retiro” non sono affatto da criticare
anche i giardini non sono da meno
offrendo scorci sul mare sottostante di impagabile bellezza
I dolori della povera Elisabetta, causati dalla perdita di due figli e dalla depressione, non trovarono comunque alcun conforto in questo luogo di quiete che l’imperatrice dedicò ad Achille. Le testimonianze di questa sua passione sono ovunque, a partire dal nome, e si trovano sempre più numerose anche in giardino, nell’Achille morente
che ritrae l’eroe nell’atto di estrarre la freccia avvelenata dal suo tendine
Come non ammirare, poi, la maestosa statua dell’Achille vittorioso, alta oltre 11 metri e dal peso di oltre 4 tonnellate, che rivolta verso Corfù sembra quasi posta, rassicurante, a protezione della villa
Ci avviamo verso l’uscita, ripassando dal colonnato delle muse
non prima però di scattare qualche foto ricordo, qualcuna rispettosa, forse da mostrare ai “prof” a settembre
… e qualcun’altra di certo irriverente, ma in linea con il caratterino di qualcuno.
Ci lasciamo la villa alle spalle e, riguadagnata la nostra fuoriserie, procediamo verso il villaggio di Pelekas, destinazione la
spiaggia di Glifada. Il tragitto non sarebbe particolarmente lungo (circa 18 km.), ma il nostro Tom Tom decide di omaggiarci di un percorso alternativo e quando me ne accorgo :? è troppo tardi. In alcune località, complici il traffico turistico ed il fondo stradale, anche solo 6 km in più possono essere significativi per “sacrificare” un quarto d’ora nello spostamento. Giungiamo finalmente a destinazione, qualcuno è in
“crisi da bagno” e, considerata la temperatura percepita, non si può dargli torto. Il tempo di parcheggiare e siamo già a mollo
La spiaggia in sé non ci meraviglia, certo è pulita ed attrezzata, incorniciata in una fitta vegetazione mediterranea, ma – sensazione personale – non ci conquista. L’acqua invece…..
è fresca, limpidissima e ci richiama ad un bagno ristoratore
Il “Tutti a bordo” sul prezioso Today è indicato alle 18.30, siamo a circa 18 km da Corfù (se Mr. Tom Tom è d’accordo) e dobbiamo riconsegnare l’auto al terminal…
ergo, alle 5 decidiamo di ripiegare gli utilissimi teli "verde Costa", risalire in auto e puntare verso il porto.
Bye bye Glifada Beach
Lungo il tragitto incrociamo almeno 3 quad e un paio di scooter: evidentemente la stessa compagnia. Ciò che attira la mia attenzione è che su due quad vi siano due bambini di 5-7 anni alla guida; i rispettivi papà, infatti, per alcuni tratti percorrono la strada alzando le braccia al cielo e urlando, tra le risate di tutto il gruppo…. Umana imbecillità. Ad un certo punto, il passeggero posteriore di uno dei due scooter prende per mano il bambino trasportato sul quad…. al peggio non c’è mai fine.
Arriviamo al porto, consegniamo l’auto, che avevamo precedentemente rifornito nella tratta dalla villa alla spiaggia, e ci incamminiamo verso la “nostra casa”. Siamo un po’ in anticipo, meglio così … riusciamo a scattare qualche foto ricordo con la nostra Nave sullo sfondo (
grazie Pippo, anche la banchina è bella … )
Inutile dire che, una volta a bordo, c’è tutto il tempo per piscina ed idromassaggio. Intanto Costa Classica salpa alle 19, salutiamo Corfù, già visitata in passato
Questa sera c’è la serata in bianco, andiamo a prepararci; mentre la Nave inizia a consumare le 150 miglia che ci porteranno ad Argostoli (Cefalonia).