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Costa Classica - Terre sacre e isole nel blu - 4-11 agosto 2013

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Grande diario con belle foto..attendo i prossimi scali

Un po' alla volta e arriveremo a destinazione ;)

Grazie del bel diario. Un rimpianto in più per non aver trovato posto su Classica da Ancona per la partenza del 18 agosto.

Per il resto condivido l'opinione complessiva sulla nave, sulla quale ho viaggiato nel 2008 con la tua stessa soddisfazione.

Un vero peccato, noto che la domanda è in questo caso superiore all'offerta. In bocca al lupo.... :D
 
7 agosto – Argostoli (Cefalonia)

L’arrivo al piccolo porto è previsto alle 8, ma anche questa volta siamo un pochino in anticipo. Da Alfresco Café, mentre facciamo colazione assistiamo all’operazione di attracco al piccolo molo. Qualche decina di minuti e sbarchiamo; mi attende un’auto a noleggio che ho prenotato prima di partire. Anche questa volta, la puntualità e la parola del noleggiatore greco sono encomiabili. È cortese al punto tale da farci strada per qualche chilometro, in direzione di Sami, alla volta del Lago Melissani. Sono quasi 35 km, arriviamo seguendo, negli ultimi tratti, le indicazioni locali (Mr. Tom Tom ci ha portato vicini, ma non proprio a destinazione…. [smilie=al_volante[:).

Il parcheggio è praticamente vuoto, al punto che, se non fosse per una gigantografia che indica la grotta, potremmo pensare di aver sbagliato. In realtà siamo arrivati ben prima dei pullman delle escursioni Costa, ma anche di MSC che, con l’Armonia è giunta con noi ad Argostoli, fermandosi però in rada per evidenti limiti ricettivi del porto.
Acquistiamo i biglietti e scendiamo lungo un breve tunnel

[URL=http://s1328.photobucket.com/user/turfo/media/Costa%20Classica/argostoli_2013_08_07-006_zps59f31277.jpg.html]
argostoli_2013_08_07-006_zps59f31277.jpg
[/URL]

che sbuca nella grotta



Il tempo di salire a bordo di una delle barche e sopraggiungono anche i primi pullman Costa…. poco male, siamo pur sempre sulla prima barca e, come si dice, first in first out !!! [smilie=vincitore[1:

[URL=http://s1328.photobucket.com/user/turfo/media/Costa%20Classica/argostoli_2013_08_07-017_zps55649ff5.jpg.html]
argostoli_2013_08_07-017_zps55649ff5.jpg
[/URL]



La grotta, anche nota come grotta delle ninfe, si trova a 2 km da Sami; misura 160 metri di lunghezza per 40 di larghezza. Il “cielo” è situato a circa 20 metri e sembrerebbe che la parte centrale sia crollata 5000 anni or sono. L’acqua, profonda alcuni metri, è un misto di acqua dolce ed acqua salata, molto trasparente, freschissima e naturalmente comunicante anche con il mare che dista circa 500 metri. La grotta è a forma di B, con un isolotto che funge da barriera ed è “circumnavigabile” con la barca che, avvicinandosi alla strettoia, può essere manovrata grazie ad una fune posizionata a mo’ di corrimano sulla parete. A questa fune il barcaiolo si affida per qualche metro in entrata ed in uscita dalla seconda cavità. Questa è apparsa piuttosto buia; per la verità le stalattiti e le stalagmiti di 20mila anni fa noi non le abbiamo ammirate.
Sull’isolotto sarebbero stati rinvenuti reperti che testimonierebbero l'esistenza di un luogo di adorazione; pare che nei tempi antichi gli abitanti preistorici adorassero dio Pana e le ninfe, da ciò deriva la denominazione di grotta delle ninfe.



Il nostro “Caronte” si muove e, snocciolando poche ma efficaci parole in italiano, inizia a remare



sino a quando siamo avvolti dal buio della seconda cavità



Mentre rientriamo alla base, notiamo che gli escursionisti in attesa sono sempre più numerosi



Tornati in superficie, acquistiamo qualche souvenir e ripartiamo con il nostro bolide (letteralmente una coupé con tanto di alettone!!!!). Nelle vicinanze c’è anche la grotta di Drogarati, ma per oggi abbiamo altri programmi: Myrtos beach ci attende.
Dobbiamo percorrere circa 18 km in direzione Divarata; guido tranquillo verso nord, nord-ovest, godendomi il paesaggio e pensando che, forse, il Lago-grotta appena visitato è stato interessante, ma non al punto da “valere” il viaggio: una bella escursione, ma in priorità 2. Comunque aspetto, curioso, di vedere la spiaggia di Myrtos…. già prima di iniziare la discesa in auto verso la spiaggia il panorama promette bene



un tornante, un altro, ed ecco …. vi presento il Paradiso



qua e là avevamo letto altisonanti recensioni su questa località



al di là delle classifiche, conveniamo che …. non abbiamo parole [smilie=incredulo[1:

[URL=http://s1328.photobucket.com/user/turfo/media/Costa%20Classica/argostoli_2013_08_07-050_zps26ce5c2e.jpg.html]
argostoli_2013_08_07-050_zps26ce5c2e.jpg
[/URL]

Questa vale il viaggio!!!! non ci sono dubbi.
La spiaggia è di ciotoli e sabbia fine (anche qui abbiamo portato le scarpette da scoglio), l’acqua è turchese, di sfumature mai viste



non so più cosa fotografare, in quale direzione, dove cogliere la luce con i riflessi migliori



qui il fotoritocco sarebbe proprio inutile



Passeggiamo sulla spiaggia e ci infiliamo in una grotta



Al nostro arrivo il parcheggio auto era quasi deserto; c’erano tre o quattro pullman; asciugamani verdi, blue ed arancioni di altri crocieristi. Adesso ci basta uno sguardo alla strada da cui siamo arrivati e ….



… comprendiamo al volo che il piano di rientro non può che iniziare prima degli escursionisti. Intorno alle 12 siamo all’auto, il tempo di cambiarci e, utilizzando un taxi che ci precede quale safety car, lasciamo il parcheggio mentre i pullman MSC e Costa, a motori già avviati, iniziano a riempirsi…
Operazione riuscita! Percorriamo in tutta tranquillità la strada che ci porta ad Argostoli, godendoci il paesaggio. Arriviamo al porto dopo aver percorso poco più di 30 km: lascio auto e chiavi dove convenuto col nostro bravo noleggiatore greco [smilie=ok_02[1].gi: e gli invio un sms. MSC Armonia è sempre in rada; l’attività delle lance prosegue ininterrottamente



Costa Classica ci aspetta, sotto il sole cocente, circondata da lussuosissimi yacht



Saliamo a bordo in anticipo rispetto all’orario indicato (13.30) sul Today, passiamo in cabina e notiamo che il Comandante, Orazio D’Aita, ci ha invitato al cocktail del Costa Club, oggi ….. alle 18.00!!!!!! "caro Comandante, nel ringraziarLa per il gradito invito, Le rappresentiamo che precedenti impegni ci impediscono di prendere parte al cocktail"… sono certo che avrà compreso, ma noi a quell’ora siamo in piscina!!! e di sicuro non mi vesto elegante (come richiesto sull’invito) con tre ore di anticipo sulla cena.

È ora di salpare; iniziamo col mollare gli ormeggi



sotto il vigile occhio del Comandante



Arrivederci Argostoli, arrivederci Cefalonia. Lascio quest’isola con il solo rammarico di non aver potuto visitare il monumento ai Caduti italiani dell’Aqui. Onori ai nostri diecimila connazionali che da qui non fecero più ritorno alle loro famiglie



Salpiamo alle 14 alla volta di Kotor; il tempo di sbarcare il pilota





e notiamo che MSC Armonia ci segue



per poi raggiungerci e sorpassarci naturalmente sul nostro lato di dritta (si dirà così? volevo darmi un tono ;) ….). Grandi saluti di rito da ambo le parti. Ciao Ciao

Trascorriamo il pomeriggio in piscina, come sempre fino a tardi. Questa sera c’è la seconda serata di gala…. domani saremo, per la prima volta, in Montenegro.
 
Anch'io quando sono stato a Cefalonia sono andato alla spiaggia di Myrtos e non posso non essere d'accordo con te: Myrtos, insieme alla navigazione nel fiordo di Kotor, vale da sola il prezzo di questa crociera: meravigliosa!!!
E' sì, è una crociera che rifarei a occhi chiusi....:rolleyes:

Grazie per questo bellissimo diario!!!

Un saluto!!!
 
Anch'io quando sono stato a Cefalonia sono andato alla spiaggia di Myrtos e non posso non essere d'accordo con te: Myrtos, insieme alla navigazione nel fiordo di Kotor, vale da sola il prezzo di questa crociera: meravigliosa!!!
........

Grazie per questo bellissimo diario!!! ....
Condivido!!! Kotor in arrivo!!! Grazie a te per seguirlo. Ciao Lorenzo.
 
8 agosto – Kotor (Montenegro)

Kotor dista da Argostoli 288 miglia: è questa la distanza più lunga che Costa Classica copre dal pomeriggio del 7 agosto alle 14 di oggi. Dopo aver costeggiato la Grecia e le sue isole, tra cui Corfù, oltrepassiamo anche le coste albanesi, mantenendo prua nord…. il "nord" ci riporta al momento del rientro, non troppo lontano da oggi. Sembra quasi che, per riabituarci all’aria di casa, Poseidone abbia deciso di darci il buon giorno con …..



… una bella nebbiolina, che andrà gradualmente svanendo mano a mano che ci avviciniamo alle coste montenegrine. In realtà le previsioni meteo danno, anche per oggi, cielo sereno e temperatura superiore ai 35°C…. un’altra splendida giornata. Infatti, di lì a breve potremo godere della scia senza alcun filtro divino



Oggi, lo spettacolo vero sarà a bordo…. la navigazione nel fiordo.
Verso le 11, tutta la famiglia è convocata al completo sul ponte più alto per ammirare il paesaggio. La prua di Costa Classica è decisamente orientata verso la cittadina di Herceg-Novi, dimostrando tutta l’intenzione di passare tra la penisola di Prevlaka, punta più a sud della Croazia, e la penisola montenegrina di Lustica.



La rotta che la nave si appresta a seguire è di tutto interesse: ci vorranno quasi due ore per percorrerla con navigazione turistica, per giungere a destinazione.



Prima di imboccare la tratta più interessante, segnata dal passaggio attraverso lo Stretto delle Catene, molti passeggeri si sono già arresi, dedicandosi ad altre attività, non ultima assistere alla scultura di ghiaccio in piscina ad opera di uno chef Costa





Intanto la navigazione prosegue nelle acque di questa giovane repubblica, figlia della ex-Yugoslavia, fino al giugno del 2006 unita alla Serbia sotto il nome di Repubblica di Serbia e Montenegro, da cui si è staccata a seguito di un referendum. Con questa separazione, la Serbia ha perso ogni accesso al mare.
Ed ecco uno dei rifugi (per sottomarini ?) visibili nell’area: qui era presente, anche dopo le recenti guerre balcaniche, la base navale di Tivat, da cui operavano proprio le fregate classe Kotor (!)



… ora il progetto di un miliardario canadese vorrebbe rendere l’area una località turistica di lusso, al pari di Monaco, Cannes o Portofino.
Lo Stretto delle Catene è sempre più vicino



alla nostra sinistra Kamenari



alla nostra destra, più avanti, Lepetani. Tra i due paesini, situati sulle sponde opposte, i traghetti fanno la spola.



Sporgendosi, sembra quasi di poter toccare la terraferma….



e, finalmente, attraversando lo Stretto, si distinguono sempre più nitide, l’isola di San Giorgio ed il relativo monastero e l’isola artificiale di Gospa



Subito dietro, la cittadina di Perast (o Perasto)



Accostiamo a dritta (o forse viriamo??? mah, mi toccherà studiare durante l’inverno [smilie=libro[1].gi:….) e le due isolette si fanno ammirare ancora meglio



Mi muovo da una parte all’altra della nave, come un bambino …. spero di riuscire a fotografare il più possibile e, al tempo stesso, anche a godere di questa meravigliosa navigazione, lenta, tranquilla, che mette serenità, in un luogo sinora a me sconosciuto, ma che sta già occupando – in questa crociera – il posto d’onore



A farmi tornare contemporaneo vivente ci pensa il suono della sirena di MSC Armonia. Ieri, partendo da Argostoli dopo di noi, ci aveva superato; ora la incrociamo in direzione opposta: appena salpata da Kotor dove è rimasta ormeggiata tutta la mattina





Arriviamo a Kotor, mentre Costa Classica attracca, noi, pochi superstiti di questa bellissima navigazione, lasciamo il ponte 12: Alfresco café ci attende per il pranzo. Ottimo tempismo, molti passeggeri hanno già consumato la seconda colazione e ci lasciano tranquilli, a goderci il panorama. La nave è ormeggiata praticamente in questa città marittima, fondata addirittura nel periodo romano ed ora patrimonio dell’Unesco



Quando siamo pronti per uscire sono oramai le 14.30, ma tutti i passeggeri sono ancora accalcati lungo le scale di prua: la discesa era prevista dalle 14; poco male noi non abbiamo nessuna fretta, ma abbiamo un bel programma. Ricordate la foto precedente? bene, seguite la linea rossa e conoscerete la nostra meta



Ebbene sì, vogliamo percorrere un tratto dell’imponente cinta muraria, che è lunga 4 chilometri e mezzo, alta 15 metri, sino al bastione di San Giovanni. Il dislivello è teoricamente poca cosa, 280 metri sopra la città, ma il caldo è esagerato. Anche se tutta la famiglia è abituata alle escursioni in montagna, non possiamo dimenticare che anche due o tre ore di salita per coprire dislivelli superiori avvengono solitamente in orari più “da montanari” (tipo alle 8 di mattina???).
Comunque, “armati” di scarpe (assolutamente no infradito!!! o sandali; più che adeguate buone scarpe da ginnastica) e acqua, sbarchiamo e in un attimo siamo in città (comodo questo attracco!!!)



L’impressione iniziale è buona, anche se incontriamo cose curiose



e ci imbattiamo nei “famosi” (????) gatti di Kotor



e subito il nostro pensiero corre a chi è rimasto a casa. Chissà se rispetta tutte le regole che le abbiamo insegnato: 1) non salire sul tavolo, 2) non graffiare i mobili …..



Mah… con questi amletici dubbi, proseguiamo fino al River gate (o North gate), uno dei tre accessi alla città, costruito nel 1540.
Paghiamo i biglietti e la gentile signora ci dice che sono necessari 20 minuti per raggiungere la chiesetta e ulteriori 25 minuti per raggiungere la fortezza. Forse mossa a compassione di due genitori pazzi e due ragazzi ignari, aggiunge che dalla chiesetta si gode un panorama migliore rispetto alla fortezza…. Se lo dice lei… Come si dice? “Gambe in spalla”. Il buon Pizzul avrebbe detto “partiti!”.



Pochi metri e già scorgiamo qualcosa a noi molto familiare



Inutile dire che la scorta d’acqua finisce subito



ma arriviamo alla chiesetta e lì c’e il “bravo venditore d’acqua”. A me due bottigliette!!!



I ragazzi dichiarano, spontaneamente, di voler proseguire… bontà loro. Faccio loro firmare una liberatoria [smilie=furbo[1].gi:…. che ci solleva da qualsivoglia responsabilità e requisisco al maggiore il cellulare, per evitare che chiami il telefono Azzurro. Riprendiamo il cammino senza farci intimorire da ciò che ci si presenta davanti



al massimo ci mettiamo un po’ comodi



Certo la vista è impagabile





ad ogni metro pensiamo alternativamente “certo ne vale la pena” e “potessi bere”… eccoci accontentati! Una intraprendente famiglia montenegrina ha di fatto il monopolio della vendita ambulante d’acqua lungo tutto il percorso: l’acqua (e bibite e birra) è venduta in bottigliette sigillate ed è assolutamente fresca. I 4 punti vendita sono tutti posizionati all’ombra: marito e moglie, dislocati in due punti diversi, sono amabili intrattenitori…. parlano, oltre al serbo, un "chiarissimo" dialetto montenegrino. Tra le varie cose, il marito (posizionatosi più a valle rispetto alla moglie ;) ) avvisa anche i clienti migliori del pericolo di incontrare la vipera, il cui veleno sarebbe tossico (avrò capito bene????)
Forse dovrebbe aggiungere questi warning sulle vipere a questi sull’area già visibili ai più



Ad ogni buon conto arriviamo in cima



“piantiamo” un’ideale italica bandiera vicino a quella montenegrina [smilie=calcio_ital:

[URL=http://s1328.photobucket.com/user/turfo/media/Costa%20Classica/kotor_2013_08_08-158_zps249ac61c.jpg.html]
kotor_2013_08_08-158_zps249ac61c.jpg
[/URL]

e lasciamo subito questo bastione o fortezza, come indicato nella cartina, viste le pessime condizioni



Con l’onnipotenza del senno di poi …. concordiamo che la signora alla “biglietteria” (un tavolo ed una sedia sotto un ombrellone) ci aveva consigliato bene. Se potessimo riavvolgere il nastro andremmo poco oltre la chiesetta, ma non fino alla fortezza. Certo, così facendo non avremmo conosciuto la Water family al completo. Riprendiamo la strada del ritorno



Costa Classica si avvicina sempre più…




Ripercorriamo lo stesso tragitto dell’andata (quella alternativa era già stata sconsigliata dalla bigliettaia) e siamo di nuovo in città. Dopo una necessaria pausa rinfrescante e rifocillante, passeggiamo sino alla Cattedrale di San Trifone



per poi “perderci” girovagando



e ritornare nella piazza dove affacciano le chiese di San Nicola e di San Luca, così vicine nello spazio ma così distanti nel tempo (costruite a sette secoli di distanza l'una dall'altra)



Usciamo dal Sea gate o West gate, dove spicca la scritta di Tito e l’anno (1944)



Immancabile la foto ricordo davanti alla nostra Nave che attende, paziente, in centro città



e risaliamo a bordo poco prima del “time out” fissato alle ore 19. C’è ancora tempo, prima di prepararci per la serata italiana. Saliamo, stanchi ma entusiasti, al ponte 12, mentre la nave salpa al crepuscolo e si accendono le luci, a bordo



come a terra



Come al mattino, in un’intimità quasi privata, ci godiamo anche l’uscita dal fiordo.
Salutiamo Kotor/Cattaro e tutto il Montenegro con la promessa di tornare per scoprire ciò che ci stiamo lasciando alle spalle.
 
8 agosto – Kotor (Montenegro)

Kotor dista da Argostoli 288 miglia: è questa la distanza più lunga che Costa Classica copre dal pomeriggio del 7 agosto alle 14 di oggi. Dopo aver costeggiato la Grecia e le sue isole, tra cui Corfù, oltrepassiamo anche le coste albanesi, mantenendo prua nord…. il "nord" ci riporta al momento del rientro, non troppo lontano da oggi. Sembra quasi che, per riabituarci all’aria di casa, Poseidone abbia deciso di darci il buon giorno con …..



… una bella nebbiolina, che andrà gradualmente svanendo mano a mano che ci avviciniamo alle coste montenegrine. In realtà le previsioni meteo danno, anche per oggi, cielo sereno e temperatura superiore ai 35°C…. un’altra splendida giornata. Infatti, di lì a breve potremo godere della scia senza alcun filtro divino



Oggi, lo spettacolo vero sarà a bordo…. la navigazione nel fiordo.
Verso le 11, tutta la famiglia è convocata al completo sul ponte più alto per ammirare il paesaggio. La prua di Costa Classica è decisamente orientata verso la cittadina di Herceg-Novi, dimostrando tutta l’intenzione di passare tra la penisola di Prevlaka, punta più a sud della Croazia, e la penisola montenegrina di Lustica.



La rotta che la nave si appresta a seguire è di tutto interesse: ci vorranno quasi due ore per percorrerla con navigazione turistica, per giungere a destinazione.



Prima di imboccare la tratta più interessante, segnata dal passaggio attraverso lo Stretto delle Catene, molti passeggeri si sono già arresi, dedicandosi ad altre attività, non ultima assistere alla scultura di ghiaccio in piscina ad opera di uno chef Costa





Intanto la navigazione prosegue nelle acque di questa giovane repubblica, figlia della ex-Yugoslavia, fino al giugno del 2006 unita alla Serbia sotto il nome di Repubblica di Serbia e Montenegro, da cui si è staccata a seguito di un referendum. Con questa separazione, la Serbia ha perso ogni accesso al mare.
Ed ecco uno dei rifugi (per sottomarini ?) visibili nell’area: qui era presente, anche dopo le recenti guerre balcaniche, la base navale di Tivat, da cui operavano proprio le fregate classe Kotor (!)



… ora il progetto di un miliardario canadese vorrebbe rendere l’area una località turistica di lusso, al pari di Monaco, Cannes o Portofino.
Lo Stretto delle Catene è sempre più vicino



alla nostra sinistra Kamenari



alla nostra destra, più avanti, Lepetani. Tra i due paesini, situati sulle sponde opposte, i traghetti fanno la spola.



Sporgendosi, sembra quasi di poter toccare la terraferma….



e, finalmente, attraversando lo Stretto, si distinguono sempre più nitide, l’isola di San Giorgio ed il relativo monastero e l’isola artificiale di Gospa



Subito dietro, la cittadina di Perast (o Perasto)



Accostiamo a dritta (o forse viriamo??? mah, mi toccherà studiare durante l’inverno [smilie=libro[1].gi:….) e le due isolette si fanno ammirare ancora meglio



Mi muovo da una parte all’altra della nave, come un bambino …. spero di riuscire a fotografare il più possibile e, al tempo stesso, anche a godere di questa meravigliosa navigazione, lenta, tranquilla, che mette serenità, in un luogo sinora a me sconosciuto, ma che sta già occupando – in questa crociera – il posto d’onore



A farmi tornare contemporaneo vivente ci pensa il suono della sirena di MSC Armonia. Ieri, partendo da Argostoli dopo di noi, ci aveva superato; ora la incrociamo in direzione opposta: appena salpata da Kotor dove è rimasta ormeggiata tutta la mattina





Arriviamo a Kotor, mentre Costa Classica attracca, noi, pochi superstiti di questa bellissima navigazione, lasciamo il ponte 12: Alfresco café ci attende per il pranzo. Ottimo tempismo, molti passeggeri hanno già consumato la seconda colazione e ci lasciano tranquilli, a goderci il panorama. La nave è ormeggiata praticamente in questa città marittima, fondata addirittura nel periodo romano ed ora patrimonio dell’Unesco



Quando siamo pronti per uscire sono oramai le 14.30, ma tutti i passeggeri sono ancora accalcati lungo le scale di prua: la discesa era prevista dalle 14; poco male noi non abbiamo nessuna fretta, ma abbiamo un bel programma. Ricordate la foto precedente? bene, seguite la linea rossa e conoscerete la nostra meta



Ebbene sì, vogliamo percorrere un tratto dell’imponente cinta muraria, che è lunga 4 chilometri e mezzo, alta 15 metri, sino al bastione di San Giovanni. Il dislivello è teoricamente poca cosa, 280 metri sopra la città, ma il caldo è esagerato. Anche se tutta la famiglia è abituata alle escursioni in montagna, non possiamo dimenticare che anche due o tre ore di salita per coprire dislivelli superiori avvengono solitamente in orari più “da montanari” (tipo alle 8 di mattina???).
Comunque, “armati” di scarpe (assolutamente no infradito!!! o sandali; più che adeguate buone scarpe da ginnastica) e acqua, sbarchiamo e in un attimo siamo in città (comodo questo attracco!!!)



L’impressione iniziale è buona, anche se incontriamo cose curiose



e ci imbattiamo nei “famosi” (????) gatti di Kotor



e subito il nostro pensiero corre a chi è rimasto a casa. Chissà se rispetta tutte le regole che le abbiamo insegnato: 1) non salire sul tavolo, 2) non graffiare i mobili …..



Mah… con questi amletici dubbi, proseguiamo fino al River gate (o North gate), uno dei tre accessi alla città, costruito nel 1540.
Paghiamo i biglietti e la gentile signora ci dice che sono necessari 20 minuti per raggiungere la chiesetta e ulteriori 25 minuti per raggiungere la fortezza. Forse mossa a compassione di due genitori pazzi e due ragazzi ignari, aggiunge che dalla chiesetta si gode un panorama migliore rispetto alla fortezza…. Se lo dice lei… Come si dice? “Gambe in spalla”. Il buon Pizzul avrebbe detto “partiti!”.



Pochi metri e già scorgiamo qualcosa a noi molto familiare



Inutile dire che la scorta d’acqua finisce subito



ma arriviamo alla chiesetta e lì c’e il “bravo venditore d’acqua”. A me due bottigliette!!!



I ragazzi dichiarano, spontaneamente, di voler proseguire… bontà loro. Faccio loro firmare una liberatoria [smilie=furbo[1].gi:…. che ci solleva da qualsivoglia responsabilità e requisisco al maggiore il cellulare, per evitare che chiami il telefono Azzurro. Riprendiamo il cammino senza farci intimorire da ciò che ci si presenta davanti



al massimo ci mettiamo un po’ comodi



Certo la vista è impagabile





ad ogni metro pensiamo alternativamente “certo ne vale la pena” e “potessi bere”… eccoci accontentati! Una intraprendente famiglia montenegrina ha di fatto il monopolio della vendita ambulante d’acqua lungo tutto il percorso: l’acqua (e bibite e birra) è venduta in bottigliette sigillate ed è assolutamente fresca. I 4 punti vendita sono tutti posizionati all’ombra: marito e moglie, dislocati in due punti diversi, sono amabili intrattenitori…. parlano, oltre al serbo, un "chiarissimo" dialetto montenegrino. Tra le varie cose, il marito (posizionatosi più a valle rispetto alla moglie ;) ) avvisa anche i clienti migliori del pericolo di incontrare la vipera, il cui veleno sarebbe tossico (avrò capito bene????)
Forse dovrebbe aggiungere questi warning sulle vipere a questi sull’area già visibili ai più



Ad ogni buon conto arriviamo in cima



“piantiamo” un’ideale italica bandiera vicino a quella montenegrina [smilie=calcio_ital:

[URL=http://s1328.photobucket.com/user/turfo/media/Costa%20Classica/kotor_2013_08_08-158_zps249ac61c.jpg.html]
kotor_2013_08_08-158_zps249ac61c.jpg
[/URL]

e lasciamo subito questo bastione o fortezza, come indicato nella cartina, viste le pessime condizioni



Con l’onnipotenza del senno di poi …. concordiamo che la signora alla “biglietteria” (un tavolo ed una sedia sotto un ombrellone) ci aveva consigliato bene. Se potessimo riavvolgere il nastro andremmo poco oltre la chiesetta, ma non fino alla fortezza. Certo, così facendo non avremmo conosciuto la Water family al completo. Riprendiamo la strada del ritorno



Costa Classica si avvicina sempre più…




Ripercorriamo lo stesso tragitto dell’andata (quella alternativa era già stata sconsigliata dalla bigliettaia) e siamo di nuovo in città. Dopo una necessaria pausa rinfrescante e rifocillante, passeggiamo sino alla Cattedrale di San Trifone



per poi “perderci” girovagando



e ritornare nella piazza dove affacciano le chiese di San Nicola e di San Luca, così vicine nello spazio ma così distanti nel tempo (costruite a sette secoli di distanza l'una dall'altra)



Usciamo dal Sea gate o West gate, dove spicca la scritta di Tito e l’anno (1944)



Immancabile la foto ricordo davanti alla nostra Nave che attende, paziente, in centro città



e risaliamo a bordo poco prima del “time out” fissato alle ore 19. C’è ancora tempo, prima di prepararci per la serata italiana. Saliamo, stanchi ma entusiasti, al ponte 12, mentre la nave salpa al crepuscolo e si accendono le luci, a bordo



come a terra



Come al mattino, in un’intimità quasi privata, ci godiamo anche l’uscita dal fiordo.
Salutiamo Kotor/Cattaro e tutto il Montenegro con la promessa di tornare per scoprire ciò che ci stiamo lasciando alle spalle.

Che meraviglia di foto, e che nostalgia...... io ci sono stata l'anno scorso con la Silver Spirit, che posto meraviglioso!!!!!

Complimenti per questo diario, continuo a seguirti!
 
Sì, quel rifugio era per i sommergibili. Ce ne sono 3 lungo quel tratto di costa, quello in foto dovrebbe essere il secondo.

Comoplimenti ai ragazzi che "spontaneamente" hanno deciso di proseguire l'arrampicata.
Che bel panorama da lassù
 
Che meraviglia di foto, e che nostalgia...... io ci sono stata l'anno scorso con la Silver Spirit, che posto meraviglioso!!!!!
Complimenti per questo diario, continuo a seguirti!

Le foto sono belle ed anche il diario. Ma mi chiedo perchè QUOTARE un intero messaggio con decine di foto. Basta quotare il solo testo senza appesantire la lettura. Scusa Raffa se mi sono permesso ma così è veramente difficile.
 
Le foto sono belle ed anche il diario. Ma mi chiedo perchè QUOTARE un intero messaggio con decine di foto. Basta quotare il solo testo senza appesantire la lettura. Scusa Raffa se mi sono permesso ma così è veramente difficile.

Ti chiedo scusa, hai pienamente ragione, il problema è che non sono capace a quotare solo il testo, o solo una frase...... a volte evito di rispondere, proprio per non quotare tutto, questa volta mi sono accorta dopo...... che avevo quotato..... Mi scuso ancora con tutti!
 
Ti chiedo scusa, hai pienamente ragione, il problema è che non sono capace a quotare solo il testo, o solo una frase...... a volte evito di rispondere, proprio per non quotare tutto, questa volta mi sono accorta dopo...... che avevo quotato..... Mi scuso ancora con tutti!

per carità, non devi scusarti, era solo per rendere il tutto leggibile. Comunque è facile. Dopo aver quotato (RISPONDI CITANDO), selezioni tutte le parti da non quotare e le elimini. Alla fine resterà solo la parte da quotare. l'importante è che rimangano SEMPRE la parte inziale e la parte finale tra parentesi QUADRE.
 
Grazie! Io uso il telefono con Tapatalk, spero sia lo stesso, perchè non vedo rispondi citando.....
Comunque ci provo
 
Che meraviglia di foto, e che nostalgia...... io ci sono stata l'anno scorso con la Silver Spirit, che posto meraviglioso!!!!!

Complimenti per questo diario, continuo a seguirti!

Sì, quel rifugio era per i sommergibili. Ce ne sono 3 lungo quel tratto di costa, quello in foto dovrebbe essere il secondo.

Comoplimenti ai ragazzi che "spontaneamente" hanno deciso di proseguire l'arrampicata.
Che bel panorama da lassù

Le foto sono belle ed anche il diario. ....

Letto tutto d'un fiato mamma mia quante belle foto, complimenti.

Grazie a tutti!!! Siete stati così bravi.... resistete, manca veramente poco .... [smilie=pianto_02[1:
 
9 agosto – Spalato (Croazia)

Nottetempo Costa Classica percorre le 162 miglia che ci separano da Spalato. Dopo Dubrovnik, un’altra tappa in terra croata. L’arrivo è puntuale anche questa volta. Scendiamo quasi subito dalla nave, ma del noleggiatore con cui avevo appuntamento al porto nessuna traccia. Avevo prenotato prima di partire, con l’intenzione di effettuare l’escursione sino al Parco nazionale di Krka, una novantina di chilometri da percorrere in circa un’ora e mezzo. Poi, una volta partiti, un approfondimento sulla guida Lonely Planet e la voglia di stare più tranquilli, ha convinto me e mia moglie ad un cambio programma…. ma sono le 9.10 e dell’auto non vi è traccia. Chiamo l’uomo, … “sono lì in 5 minuti”, [smilie=mhhhh_02[1]: chissà cos’è successo, fatto sta che di minuti ne passano più di dieci e mia moglie, che quando vuole fa la svizzera, continua a soffiare sul fuoco… vorrebbe che lasciassi perdere l’auto. Ma io paziento e di lì a poco arriva un omone, a bordo di un’utilitaria, che nell'ordine: scende al volo, mi stringe la mano dieci volte e si scusa venti volte, mi intima di salire e partire subito, dicendo che faremo tutto al nostro ritorno al porto. Mah!?
Detto-fatto e, nel giro di microsecondi, siamo seduti tutti e quattro, con motore acceso e Mr. Tom Tom pronto a guidarci: si va a Trogir. Poco meno di 30 km ci separano da questa cittadina medievale, anch’essa patrimonio dell’UNESCO. Ci sarebbe stata anche la possibilità di fruire di mezzi pubblici (pullman o barca), ma quanto ai pullman più tardi i nostri “amici di cena” ci informeranno che non c’era posto… Grazie auto a nolo :)



Trogir (Traù in italiano) è una cittadella medievale racchiusa da mura che proteggono edifici romanici e rinascimentali. Numerose sono le costruzioni, risalenti al periodo compreso tra il XIII e il XV secolo, poste sulla minuscola isola.



Puntiamo subito alla Cattedrale veneziana di San Lorenzo



con un portale romanico del XIII secolo su cui spiccano i due leoni simbolo di Venezia



Dopo la visita (a pagamento) del Battistero, della Cappella e del tesoro, decidiamo di salire sul campanile, alto 47 metri





certo, è un gioco da ragazzi dopo l'arrampicata di ieri a Kotor



Mentre saliamo apprezziamo sempre più un punto di osservazione privilegiato sulla cittadina



sino ad ammirare la piazza del Municipio e il Museo civico





Una volta tornati al livello del mare



passeggiamo per le viuzze interne sino a giungere al canale (Trogirski Channel)



e da lì decidiamo di visitare anche il castello del Camerlengo, risalente al XV secolo



La vista è gradevole





anche se con brutale concretezza giovanile mio figlio più grande definirà il castello “quattro pietre e un asse di legno”….
Torniamo nel piccolo centro, qualche souvenir, un assaggio di pizza al taglio croata (definita “ottima” dall’intenditore di famiglia, lo stesso di cui sopra….). Avremmo voluto visitare anche il Convento di san Nicola, ma un cartello "torno subito" all'ingresso ce l'ha impedito.. ma quanto dura "subito" in Croazia?
Recuperiamo l'auto e rientriamo a Spalato: pranzo veloce a bordo



e poi giù di nuovo per visitare il Palazzo di Diocleziano. A dispetto del nome, non si tratta di un palazzo vero e proprio ma di un quadrilatero che racchiude un labirinto di strade nel centro storico di Spalato; affacciato sul porto, dista circa 500 metri dal punto di attracco di Costa Classica. La costruzione, oltre 30mila metri quadri, durò circa dieci anni e fu voluta dall’imperatore Diocleziano che desiderava ritirarsi qui una volta lasciato il trono di Roma.
Ecco le mura sul lato sud



Entriamo dalla porta Argentea, lungo il lato est; il palazzo ha altre tre porte (Aurea, Bronzea e Ferrea). Giungiamo alla cattedrale di san Doimo, con la caratteristica pianta ottagonale delimitata da colonne



decidiamo di dare una sbirciatina dall’alto e saliamo in cima al campanile romanico, anche in cerca di un po' d'aria





Il panorama richiama la nostra attenzione



Riconosciamo anche qualcosa di familiare: la porta Argentea da cui siamo entrati



Una volta giù riprendiamo a passeggiare, sino alla porta Bronzea .... ma in realtà siamo curiosi



di trovare l’accesso alla parte sotteranea della città. Girovaghiamo ancora



… e alla fine ci siamo. L’accesso alle sale sotterranee era proprio a sinistra del vestibolo, vicino alla cattedrale ….



Nei sotterranei vi sono numerose bancarelle di souvenir, un vaghissimo richiamo del più animato bazar di Istanbul.
Torniamo in superficie e lentamente ci avviamo al porto, senza percorrere necessariamente la via più breve



non disdegniamo infatti di sbirciare le vie e le piazzette non ancora visitati di questa promettente città, la seconda della Croazia





Il tempo di salire a bordo e, alle 17, Costa Classica molla gli ormeggi



Ammiriamo ancora uno scorcio di Spalato, consapevoli che vi avremmo dovuto prestare più attenzione. Salutiamo questa gradevole città con la promessa, a noi stessi, di farvi ritorno, magari con la prossima crociera.



Un po' di malinconia ci assale; domani saremo a Trieste, preludio al termine di questa magnifica crociera che non vorremmo finisse mai.
 
Stato
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