pmanlio
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Bella sequenza di foto Manlio, bei particolari e bei colori.
Mi è piaciuto il parallelismo tra l'Inghilterra imperiale che fu (quella dei Nelson e della Victory e della potentissima Marina reale che ha fatto scuola) e la "piccola" nazione di oggi, che mantiene comunque un'importante posizione internazionale sia dal punto di vista politico, che economico e militare (seppur subordinato a ben altra super-potenza).
Tantissimi anni fa sentivo parlare uno dei nostri generali, generale di un esercito immenso a causa della coscrizione obbligatoria, ma all'epoca ben poco armato e mai utilizzato in alcuna missione interna ed esterna..
Ad ogni domanda questo signore rispondeva con ''Abbiamo l'ombrello Nato..'' ombrello che copriva la tale mancanza o la tal altra..
Ad un certo punto l'intervistatore sembrava volergli dire: ''Ma allora tutti i soldi che vi diamo a cosa servono?'' ed aveva ragione..
Io sono l'ultima persona che si può considerare un militarista, ma la realtà è che una forza militare importante ti garantisce anche la libertà di scelta in campo di politica Internazionale..
Gli Inglesi hanno fatto delle guerre (tano purtroppo ne conosce bene una) senza alcun ombrello o altro, e questa forza militare gli garantisce anche un peso quando vanno a contrattare qualcosa, anche in termini di gestione delle missioni all'estero o di trattati di pace..
Personalmente non gradisco che mantengano due presidi importanti in Spagna ed a Cipro, proprio perchè gli permette di influenzare lo scacchiere del Mediterraneo, che sarebbe giusto fosse in mano alle popolazioni che li ci vivono..
Invece sono tanti gli esempi di situazioni in cui loro, o gli Americani, hanno scelto se qui dovesse esserci pace o guerra, se dal Mediterraneo si dovesse procedere con azioni contro questo o quello, trascinando a quel punto le altre nazioni..
Dal punto di vista Inglese questa forza militare è quindi molto utile, forse non accarezza il sogno del ritorno a chissà quale impero, ma gli permette, oltre le apparenze, di essere ancora una nazione importante che può influenzare molte situazioni a proprio vantaggio..
Con questo, sia chiaro, non dico che non utilizzino questa forza a fin di bene, o per azioni di pace o di protezione delle popolazioni, ma intanto hanno anche l'altro vantaggio..
Questo lo scrivo con molto rispetto verso l'Inghilterra, la sua Marina, i suoi cittadini, sia chiaro..
Un' Inghilterra fiera, orgogliosa, aggrappata alle sue tradizioni ed ai fasti passati del suo impero e della sua monarchia.
Un impero vasto, ricco e colto, ma anche vessatorio e crudele, contraddittorio e perso tra gentlement, lord e popolazioni da sottomettere, la cui disgregazione, e non senza colpe, ha determinato situazioni decisamente drammatiche (Sudafrica, Pakistan ed India etc.).
Forse questo vale per tutti gli Imperi, compreso sicuramente quello Romano..
Parlare degli Inglesi qui da noi è un po' difficile, perché nella seconda guerra mondiale noi ed i Tedeschi abbiamo avuto dei militari (ad es. Todaro) che hanno rischiato la loro vita e le loro navi per salvare la vita dei 'nemici' mentre loro, in alcuni episodi, hanno lasciato degli Italiani morire senza alcuna giustificazione..
Anche per gli Argentini è difficile parlare degli Inglesi, specie dopo le Falkland..
Ma non dobbiamo dimenticarci del fatto che gli aggressori eravamo noi, e che a noi non viene raccontato quello che possiamo aver fatto o non fatto nei loro confronti.. proviamo solo a pensare al Duce che vuole per forza il "privilegio" di bombardare Londra.. e proviamo a pensare a loro che gettano una corona di fiori sulla tomba di Italo Balbo..
La guerra è nera, e nessuno è migliore di un altro.. ma una cosa va detta..
Questa è una immagine della fuga da Dunkuerque..
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per salvare il loro esercito e quello Francese dall'Inghilterra si sono mossi tutti..
Tutti vuol dire i pescatori, i marinai civili (compresi anche alcuni ufficiali dell'equipaggio dell'ormai dimenticato Titanic ndr), gli appassionati di mare ecc.
Tutta questa gente è salita a bordo di quello che aveva ed ha sfidato i Tedeschi, sapendo di rischiare la vita senza essere un militare..
E' una cosa che merita rispetto, come lo meritano i loro reali, che non si sono ''Spostati nel Sud Italia per coordinare la nazione..'' lasciando una capitale vuota ed indifesa in mano a tutti, ma hanno aperto le loro case e trasformato gli spazi in scuole ed ospedali, ed il terreno in una coltivazione di grano..
E' la spia di un modo diverso di intendere i ruoli e le responsabilità..
L'Italia, come popolo, ha accettato questa responsabilità, in una guerra che forse nessun Italiano voleva, mentre chi era al potere allora si è visto cosa ha fatto..
Questo è un tema che in questo viaggio si è presentato più volte (stiamo per andare a Cefalonia tra l'altro..)
Bella la foto della nave militare Italiana.
Mi pare una "classe Zara" Manlio, è così?
E' la 'Roma'..
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Al grigio delle navi da guerra, che fin da piccolo m'incupivano quando le vedevo attraccare nel porto di Napoli o talvolta affacciarsi numerose nel golfo a sottolineare la presenza NATO, ho sempre preferito il candore delle navi passeggeri o le eleganti livree di liners già rari a vedersi.
Anche io..
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Un giorno ho scritto..."soldato ucciso, fiore reciso ti hanno insegnato il tiro ma ti hanno preso in giro, chè quel tuo funerale poi di certo non vale una vita vissuta in pienezza goduta, purtroppo in ogni guerra che tormenta la terra, purtroppo mala sorte vince solo la morte! Intanto però, sentimenti pacifisti a parte, dobbiamo prendere nota pure di quel "si vis pacem para bellum" e così nell'attualità navi nipponiche sfilano opponendosi a pretese cinesi per isole contese ecc. ecc....
quoto tutto quello che hai scritto, ma evidenzio il testo sopra..
Un saluto
Manlio