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Costa Concordia; inchiesta e processo

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Felix73

Guest
Un imputato che patteggia è un imputato NON innocente (è quindi colpevole ), che ammette le sue responsabilità (perché sono evidenti già in fase di indagine), e che a fronte di questo ottiene un forte sconto di pena. Nel caso di Ferrarini, lui si è dichiarato colpevole dei reati di omicidio colposo plurimo e mancate comunicazioni alla Cp per i soccorsi (da qui il riferimento di De Falco). Per questo ha subito una condanna a 2 anni e 10 mesi mi pare. Il patteggiamento è da abolire? Dipende da come lo si usa... come per tutte le cose. Qualche post fa' ho scritto che nutrivo riserve sulla concessione dei patteggiamenti. In merito a Ferrarini ad esempio (anche se, giova dirlo, subì anche lui le reticenze di schettino perlomeno nella fase iniziale del post impatto). Te ne parlai tempo fa al telefono, non so se ricordi Rudy.
 

Rodolfo

Super Moderatore
E allora? 3 meno 1. :) :)

Mauro tu puoi credere quel che vuoi sta di fatto che allora, naturalmente non posso giurare per tutte le compagnie, certi dati pur esistendo non venivano "controllati" e quindi nessuno a suo tempo teneva sotto stretto controllo i parametri delle navi. Un po' come il VTS; c'era, ma in molte aree delle coste italiane non era attivo. Anche MSC poco tempo dopo pubblicizzava il suo sitema (2 aprile 2012):

http://www.informare.it/news/gennew...ere-presenta-sistema-pianificazione-rotte.asp

Tant'è che dopo pochissimo tempo il sistema è stato riorganizzatoe e reso operativo dotando persino lo Staff di comando di un telefono dedicato che squillava a bordo per chiedere giustificazioni circa eventuali scostamenti significativi di rotta.
 

Cokj72

New member
E sllora torni alla mia idea. I radar ci sono ma come per Ustica o Moby Prince qualcuno non li guardava, o non sapeva guardarli oppure dice che non li guardava [emoji17]


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 

Rodolfo

Super Moderatore
Un imputato che patteggia è un imputato NON innocente (è quindi colpevole ), che ammette le sue responsabilità (perché sono evidenti già in fase di indagine), e che a fronte di questo ottiene un forte sconto di pena. Nel caso di Ferrarini, lui si è dichiarato colpevole dei reati di omicidio colposo plurimo e mancate comunicazioni alla Cp per i soccorsi (da qui il riferimento di De Falco). Per questo ha subito una condanna a 2 anni e 10 mesi mi pare. Il patteggiamento è da abolire? Dipende da come lo si usa... come per tutte le cose. Qualche post fa' ho scritto che nutrivo riserve sulla concessione dei patteggiamenti. In merito a Ferrarini ad esempio (anche se, giova dirlo, subì anche lui le reticenze di schettino perlomeno nella fase iniziale del post impatto). Te ne parlai tempo fa al telefono, non so se ricordi Rudy.

Sì ricordo Max: e son d'accordo anche sul fatto che il patteggiamento dovrebbe essere usato con il "contagocce", altrimenti possiamo assistere, come di consueto, al di fuori dei fatti di cui stiam discutendo, a situazioni paradossali di colpevoli con la pena "dimezzata".

Ci son altre cose che mi chiedo della Giustizia italiana, ma delle quali poco si parla.

Lo scoppio dei carri cisterna a Viareggio ha causato lo stesso numero di decessi causati da schettino; 32. Mi sembra che le pene erogate siano ben differenti; ad uno dei responsabili sono stati inflitti "solo" 7 anni; vorrò vedere come andrà a finire dopo l'ultimo grado di giudizio.

E ancora, al Comandante di Jolly Nero, oltre 20 anni di reclusione, per l'incidente alla Torre Piloti di Genova. Qui la sua responsabilità era di avere in mano una nave che la Compagnia gli aveva affidato in un carente stato di funzionamento, di non averlo denunciato o rifiutato di condurla, e di aver mentito circa il funzionamento del contagiri. Anche qui morti assurde di chi stava facendo il proprio lavoro. Ma districarmi in questo dedalo di "differenze" mi rende particolarmente difficile comprendere.
 

Rodolfo

Super Moderatore
E sllora torni alla mia idea. I radar ci sono ma come per Ustica o Moby Prince qualcuno non li guardava, o non sapeva guardarli oppure dice che non li guardava [emoji17]


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Non significa ritornare alla tua idea; io ho solo detto che allora, ed anche attualmente, i sistemi che tu hai citato non c'erano ed altri non ci sono tuttora.
 
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Felix73

Guest
Anche per me è cosi Rudy, perché faccio altro di mestiere e da non esperto fatico a capire.
Ti posso dire però che la discriminante principale è sempre l'intenzionalita', il dolo o la colpa, il grado di consapevolezza e d'imperizia, e non il numero delle vittime. Prima viene la causa, e si analizza quella. Gli effetti sono successivi, anche se a tutti noi può sembrare cinico ed ingiusto perché siamo comprensibilmente più portati ad avere sotto gli occhi ed a giudicarne le conseguenze, e quindi il numero delle vittime.
 

matteov

Active member
Vts Livorno era presente e non attivato da tempo per la non formazione del personale.. troppe tartine, troppo crystal e mandorle tostate....
 
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Felix73

Guest
E rimase non attivo per ulteriori due anni... se non di più. ... dal post tragedia.... nonostante i ripetuti annunci ministeriali ...
 

pmanlio

Active member
Un imputato che patteggia è un imputato NON innocente (è quindi colpevole ), che ammette le sue responsabilità (perché sono evidenti già in fase di indagine), e che a fronte di questo ottiene un forte sconto di pena.

Ho sentito avvocati dire di aver consigliato a clienti innocenti il patteggiamento in quanto più rapido e meno doloroso che affrontare anni di processo, ovviamente con lo sconto di pena non rischiavano nulla..

Vero? Falso? Non lo so, ovviamente un avvocato non ti dirà mai che il cliente è colpevole di qualcosa..

Sull'utilizzo in questo processo, ne parlammo, anche io credo che troppa gente (il K2 in particolare) se la sia cavata troppo facilmente..

E allora torni alla mia idea. I radar ci sono ma come per Ustica o Moby Prince qualcuno non li guardava, o non sapeva guardarli oppure dice che non li guardava [emoji17]

Mauro, un radar ti può dire che la nave è ferma, non il perchè è ferma..

Se la Concordia avesse perso tutta la propulsione ma fosse rimasta in grado di galleggiare in tutta sicurezza sarebbe stato più che comprensibile, da parte di Costa, provvedere dei rimorchiatori e lasciare la guardia costiera fuori da ogni questione..

Per poter accusare Ferrarini, o se vuoi la Costa, di aver nascosto informazioni alla Guardia Costiera devi avere la prova che la compagnia, o Ferrarini, avessero capito che la nave era perduta.. e lo avessero capito prima di De Falco, il resto è e rimane aria fritta, e fritta male..

Mi permetto un giudizio sul telecontrollo, oggi lo hanno inserito, ed a mio parere sull'onda di questo incidente hanno fatto un errore gravissimo: una nave ha un equipaggio ed un comandante, chi sta a terra sta a terra, se pretende di dirigere comandante ed equipaggio da terra sta solo disturbando il lavoro di altri..

Il vero problema emerso dall'incidente di Concordia riguarda la figura del comandante: nel sistema attuale se il comandante funziona tutto funziona, se invece salta mentalmente lui salta tutto, andava bene una volta, oggi probabilmente è una cosa superata ed occorrerebbe lavorarci sopra..

Ma a questo incidente, a differenza del passato, non è seguita una serie di riflessioni che permettessero di imparare e prevenire, purtroppo è seguita invece solo una serie di azioni più a scopo di marketing che preventivo..

Per fare un parallelo, nel caso del pilota Tedesco suicida, che aveva chiuso la cabina ed impedito ad altri di entrare, è stata presa la decisione di mantenere sempre due piloti in cabina, ma un aspirante suicida può far cadere un aereo di linea in meno di un secondo agendo sulla Cloche, una presenza di due piloti è totalmente inutile a fini preventivi.. è solo pubblicità..

E' triste vedere che la vera riflessione che dovevano generare i due incidenti (la selezione del personale e le regole di comportamento/decisione a bordo, specie da parte dei sottoposti convinti che il comandante sia in errore) è passata totalmente in secondo piano rispetto alle ben discutibili 'soluzioni'..

Il Titanic, per esempio, si è lasciato dietro alle persone che hanno perso la vita, anche una serie di provvedimenti che ne hanno salvate altre..

Un saluto
Manlio
 

Rodolfo

Super Moderatore
Sicuramente Max, il numero delle vittime, non è così rilevante, anche se mette i brividi pronunciare una frase del genere, ai fini della colpa.

Ma non è molte volte che ci troviamo di fronte a condizionamenti esterni mediatici? Non avevo citato le 32 vittime di Viareggio perchè i resonsabili avessero la stessa pena di schettino, ma perchè questo fatto non è stato di rilevanza internazionale, perchè mai così tanti in questi cinque anni han parlato del naufragio, delle colpe, portando teorie ai limiti dell'assurdo.

E come il Comandante del Jolly quanti altri Comandanti si trovano giornalmente nella stessa situazione? Nemmeno per lui c'è stato dolo, volontà di abbattere la torre, ma una concomitante, simultanea catena di eventi negativi.
 
F

Felix73

Guest
Manlio, poni degli spunti interessanti, e mi trovi concorde con molti di questi.
Se ci fermiamo alle evidenze processuali, ad esempio in merito ai patteggiamenti, Ferrarini e Giampiedroni hanno avuto tra i 5 una condanna meno lieve. Agli altri è stata riconosciuta come attenuante il fatto di far parte di una catena di comando piramidale al cui vertice c'era schettino. E quindi di esserne sostanzialmente ed in parte vittime essi stessi. Questo e' pertinente con una parte delle tue consuderazioni Manlio. Ferrarini non lo era, non faceva parte di quella catena di comando, e si è preso una condanna più cospicua. Ricordo che il patteggiamento dei 5 è stato accettato dal giudice perché a tutti è stata riconosciuta l'estranieta' diretta alle cause della tragedia.
Comunque , è interessante leggere la perizia agli atti, sopratutto le trascrizioni telefoniche ;)
 
Ultima modifica:

matteov

Active member
Manlio, sono anni e già prima della concordia che purtroppo i comandanti devono essere prima manager che "conduttori del mezzo".
Il problema nasce con l'espansione del settore, con l'introduzione di nuovi ufficiali a basso costo e una concorrenza spietata. La nostra bandiera ha sempre avuto ottimi comandanti, direttori e ufficiali.... i vecchi comandanti generalmente, avevano fatto la guerra... avevano una formazione di tipo militare (e a volte pur in carriera civile venivano ancora chiamati con il grado)
Prima un armatore ci teneva al comandante e si fidava (perché comunque non c'era la tecnologia di oggi) e lo stesso aveva la sua voce verso l'armatore... ora purtroppo le cose sono cambiate.... prima i conti, poi il resto... e non dite che non è vero. In quest'ottica posso anche cercare di capire schettino.... nel sminuire e cercare sino alla fine di credere nell'impossibile, questo non vuol dire che condivida le sue "azioni" nell'immediato dopo impatto.
Se ripercorriamo i fatti, Costa ha fatto un grosso dribbling post "telefonata" scaricando schettino.... in quanto già distrutto dalla stampa mondiale.... sia chiaro era indifendibile.... però....
 
F

Felix73

Guest
Delle riflessioni di Manlio, trovo un aspetto chiave che merita di essere approfondito. Se uno dei motivi per cui si è verificata la tragedia ed è stata gestita male l'emergenza e' la catena di comando con al vertice il comandante (in questo caso incapace...), allora forse il tutto va' rivisto anche in ottica normativa, non più come "il comandante ha responsabilità di tutto e decide per tutti" , ma forse più in un' ottica di bridge team. Facile? Affatto.
Auspicabile? Forse si.
Sull'Unità di crisi di Costa invece, non concordo. A fronte di una via d'acqua, hai l'obbligo di informare la cp, e non di gestire la situazione "in casa". Non è stato fatto, ritardando di fatto i soccorsi. Da qui la condanna.
 
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Felix73

Guest
Anche normativo.... con responsabilità in solido. .... o quasi diciamo. ...
Non so se sia già così Rudy....
 

pmanlio

Active member
Matteo, l'evoluzione del concetto di comandante, almeno su navi da crociera, è un fatto che tutti hanno ben presente da almeno venti, se non trenta anni..

Rodolfo, io credo che la situazione di Schettino e quella del comandante della Jolly non siano paragonabili: il primo aveva a disposizione una sorta di 'arma perfetta' che ha posto da solo e volontariamente, pensando di controllarla, in una situazione di pericolo, il secondo una nave con dei limiti tecnici che si è trovata in una situazione di pericolo per una manovra che era obbligata..

Il primo, ad incidente avvenuto, ha mentito a mezzo mondo creando le condizioni per la perdita di vite umane.. il secondo no..

Tornando al tema del comando: l'immagine del comandante ''Prima di Dio'' o comunque di ''Secondo solo a Dio'' su una nave come la Concordia è superata, ma è anche vero che è difficile pensare ad una nave come ad una ''Repubblica'' portata avanti con mille discussioni.. specie in condizioni di allarme..

Il punto nodale del comportamento del Bridge nell'incidente di Concordia è stato che il comandante decide una manovra fatta in modo avventato, lo stesso comandante dopo l'incidente in pratica non prende nessuna decisione, e nessuno nel ponte di comando (dove, lo ricordiamo, rischiavano tutti la vita) fa una contromossa, contatta Costa Crociere o la guardia costiera.. nulla di nulla..

Una spiegazione può essere legata alla paura di essere accusati di ammutinamento, ma credo, pur non essendo un psicologo, che tutto il gruppo sia caduto in una sindrome che può coinvolgere persone anche preparatissime, sindrome di cui purtroppo non ricordo il nome, ma che consiste in una distorsione della percezione della realtà da parte di tutto il gruppo..

L'esempio tipico è la squadriglia 19, persa nel triangolo delle Bermuda..

https://it.wikipedia.org/wiki/Squadriglia_19

Tutti si sono fidati del bravissimo capo pilota, che continuava ad andare dove non doveva andare, eppure tutti, a parte le storielle di UFO ecc. avevano gli strumenti e le informazioni, e le comunicazioni da terra, per capire dove stavano andando.. il capo pilota a sua volta, per quanto bravo, si era già perso in altre occasioni.. (Schettino non avrà mai fatto una manovra azzardata prima di quella?)

Ma questo 'incantamento' del gruppo si è verificato anche in altri gravissimi incidenti..

Cosa fare?

Come conciliare l'uomo al comando, la necessità di avere un capo, e quella di prevenire un rischio simile?
Certamente pensare che un 'No' ad un comandante sia un ammutinamento è ormai esagerato, ma anche pensare che il ruolo possa essere depauperato di ogni significato è sbagliato..

Nel primo storico Star Trek si vede una soluzione al problema, che può essere forse derivata dagli studi che allora si facevano sulle missioni spaziali..

Il buon Kirk in un paio di occasioni viene defenestrato dal comando, ed anche in momenti di grande gravità, come avviene?

Uno o più ufficiali superiori (il vicecomandante e l'ufficiale di macchina nella serie televisiva) chiamano il medico di bordo, che essendo anche psicologo (per quanto nella serie è più un paterno medico di campagna ndr) capisce che il comandante non è nelle sue piene capacità mentali, lo rinvia ad una visita medica, cede il comando al secondo..

Chiaramente il buon Kirk si riprende e tutti amici come prima..

Per un attimo immaginate che Ciro Ambrosio fosse entrato nel ponte di comando, provenendo da ''fuori'' dal psicodramma che si stava scatenando li dentro, a pochi minuti dall'incidente, probabilmente avrebbe spezzato quel meccanismo mentale e lo avrebbe risolto..

Nell'Enterprise esistono degli 'strumenti' per evitare un impallamento del comandante o del gruppo: il medico esegue controlli periodici, le decisioni, quando possibile, vengono prese dopo una riunione tra gli ufficiali superiori e gli specialisti specifici del tema in questione (se sono uomini probabilmente daranno grandi indicazioni e moriranno a fine puntata, se sono donne è tutto ok.. ) che sia una contaminazione biologica o la guerra con i Klingon, il medico è sempre presente alle riunioni.. ma alla fine la decisione è del comandante: uno decide, e si porta addosso il peso della responsabilità, anche quando tutti sono d'accordo..

A differenza dei test che si fanno oggi, nella astronautica il gruppo di persone che doveva lavorare e convivere insieme, anche in situazioni prolungate di stress (si pensi ai Russi sulla Mir per un anno) viene seguito costantemente da un psicologo specifico che conosce personalmente e bene i membri del gruppo: una mia amica, che fa queste cose, mi ha spiegato che ci vuole una conoscenza seria delle persone da affiancare ai test, che alla fin fine lasciano il tempo che trovano..

Ecco, una nave potrebbe essere dotata di un medico atto solo a seguire lo stato mentale dell'equipaggio, della possibilità, senza traumi, per nessuno, di discutere a parte le scelte del comandante, magari in modo riservato, o di intervenire in un momento cruciale chiamando il medico in questione e valutando la situazione..

Non sarà mai perfetto, ma anche il semplice allievo, quella notte, dopo aver sentito che la nave era perduta e visto Schettino negare la situazione, avrebbe potuto scuotersi e dire la sua con più tranquillità..

Questo potrebbe uno degli insegnamenti di Concordia, il secondo riguarda la carriera stessa di tutti i membri dell'equipaggio, perchè rimane la domanda di come, un pur eccezionale manovratore, ma dal carattere di Schettino, abbia avuto il comando di una nave..

Si sta rispondendo con i test psicologici, ma, ripeto, fatti nel modo in cui li farebbe uno psicologo o fatti da un Tizio sconosciuto che li propina episodicamente ad un altro Tizio sconosciuto?
Purtroppo, sono cattivo, troppo spesso a decidere come fare è il presidente e non l'allenatore,..

Anche la presenza del telecontrollo, per come la vedo io, è quella del presidente, che sta a terra, che prevale sull'allenatore, che sta a bordo, e gli fa pure un pressing pesantissimo..
Non mi piace proprio..

Un saluto
Manlio
 

Rodolfo

Super Moderatore
Sicuro che il comandante del jolly (e tutto lo staff) fosse così candido????
Se ti riferisci al mio post, io non ho mai detto che il Comandante del Jolly non abbia avuto colpe, mi sembra anche di averlo detto che ha mentito, e ha gestito una nave carente sotto l'aspetto della sicurezza. Ma ho anche aggiunto quanti Comandanti in questo momento stanno governando una nave al 100% della sua efficienza.

Anche normativo.... con responsabilità in solido. .... o quasi diciamo. ...
Non so se sia già così Rudy....

Responsabilità in solido mi riesce difficile pensarla; in ultima, la scelta definitiva spetta solo al Comandante. Poi non so se nelle pieghe di una inchiesta giudiziaria possano eventualmente emergere responsabilità di di altri dello Staff.
 
F

Felix73

Guest
Certo Rodolfo, infatti avevo scritto "quasi" in solido.

Sul comandante della Jolly, Matteo si riferiva al post di Manlio....
 
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