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Costa Concordia; inchiesta e processo

T

tano

Guest
Dopo l’impatto, il naufragio. «Ho cercato di fare il possibile per salvare i passeggeri, non ho mai abbandonato la nave - afferma Ambrosio - Ho assistito a scene terribili in cui i passeggeri cercavano di salire sulle lance. Ho ammainato le scialuppe senza l’ordine di abbandono della nave che ancora non era stato dato. Vedevo i bracci delle scialuppe flettere tanto, quindi ho deciso di ammainare le lance in acqua. Ho cercato di raggruppare i passeggeri e con l’aiuto di altre persone e del comandante in seconda abbiamo ammainato circa sei zattere aiutando il maggior numero di persone». Ancora Ambrosio ricorda: «Ho lasciato la nave quando io e il comandante in seconda Cristinis avevamo l’acqua alle ginocchia. Siamo scivolati in acqua, avevo il giubbotto salvagente ma l’ho dato ad un passeggero. Poi ho accompagnato i passeggeri allo scoglio più vicino, in acqua c’era una trentina di persone. Il comandante Schettino era lì sullo scoglio, asciutto, al telefono. Sono tornato in acqua, ho recuperato altre quattro persone e poi sono tornato sullo scoglio». «Ho avuto paura di aver ammutinato la nave, mettendo in acqua le scialuppe senza l’ordine del comandante»,

Ma questo passo per quello che ho capito e se non si sono i giornalisti sbagliti, anche Ambrosio con il Comandante in seconda Cristinis sono scivolati e da quello che dedusco erano sulla stessa lancia che Schettino o Ambrosio dopo la caduta é finita in un´altra ?
Sinceramente tutto l´episodio mi confonde, ancora 800 persone erano a bordo, ma se il Comandante in seconda é caduto, Ambrosio anche, allora perche no Schettino ?. Certamente sulla nave hanno tutti e tre compiti diversi e posizioni diverse ed é piú capibile la caduta di ambrosio che sicuramente si trovava a ponte Lancie dal lato destro della nave.
Ma anche il Comandante in seconda ?
Sarebbe interessante discuterci ed avere altre opinioni, a me piacerebbe capire meglio.

Un saluto.
 

luciocb

New member
Alla fie della storia come tutte le tragedie,si comincia con lo scaricare le colpe l'uno contro l'altro.
Ma io in questo giorno(anniversario) voglio solo ricordare quelle 32 povere vittime che come noi croceristi
erano partiti per una bella vacanza e invece si sono ritrovati nella loro tomba!!

Personalmente auguro che non debba più succedere!
ciao a tutti.
 
T

tano

Guest
Ma l´incidente é sempre dietro la porta, e non é solo sul campo della navigazione, anche in quello dell´aviazione ed automobilistico.
Si esce dalla porta di casa e cade una pianta o qualche altro tipo di oggetto, si muore.
La vita é cosí ed impossibile che non succeda piú.
Anche da parte mia ad un anno di distanza il mio pensiero va alle vittime.

Un saluto.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Alla fie della storia come tutte le tragedie,si comincia con lo scaricare le colpe l'uno contro l'altro.
Ma io in questo giorno(anniversario) voglio solo ricordare quelle 32 povere vittime che come noi croceristi
erano partiti per una bella vacanza e invece si sono ritrovati nella loro tomba!!

Personalmente auguro che non debba più succedere!
ciao a tutti.

Nella forma non succederà probabilmente mai più, nella sostanza puoi anche scordarlo.
 

matteov

Active member
Ma su concordia non si usa replicare il comando del comandante?...
No perché, o è il timoniere malese che dice fischi per fiaschi... O schettinò accettava che a bordo lui impartisse una rotta e timoniere e c. Facevano quello che volevano.....

Come diceva un Signore della sua terra... Schettinò.... Ma mi faccia il piacere.....

Un intervista all'errore de falco no??? Una medaglia alla compamare Livorno? Per aver saputo accettare e sottostare al volere delle grandi compagnie, per girarsi dalla parte opposta dello schermo quando un piccolo puntino chiamato concordia passeggiava allegramente a 0,16 dalla costa del giglio??? Ma vogliamo premiare questa gente?? Complice di omicidio?!!??!

Dai che siamo in Italia... E queste cose accadono sempre
 

Rodolfo

Super Moderatore
Sì che si ripeteva l'ordine solo che più di una volta è stato ripetuto in maniera sbagliata e corretto. Anche Ambrosio equivoca un ordine di schettino; 325°, che il timoniere replica come 315° e che il Primo Ufficiale "corregge" in 335°, fino a che viene replicato dal comandante e corretto in 325°.

Credo si debba fare un distinguo tra il comportamento di DE Falco e il resto dei partecipanti alla missione di soccorso della Guardia Costiera.

De Falco, secondo il mio modo di vedere, ha sbagliato nel suo approccio con schettino. De Falco, anche lui, è una "vittima" di quella tragedia. Non ha saputo comprendere e a rapportarsi con schettino, adottando un linguaggio adatto al momento; un abisso comportamentale se confrontato con quello adottato dal collega di Roma Manna, che ben ha compreso lo stato confusionale in cui era caduto il comandante di Concordia, e instaura una discussione pacata cercando di comprendere senza forzare, la situazione in essere.

De Falco, forse, perde il controllo dell'evento abnorme che gli è piovuto sulle spalle e che deve cercar di coordinare. Manca di informazioni valide e precise per poterla affrontare; fornisce indicazioni sbagliate nella foga. "Salga sulla "biscaggina" sotto la prua, fianco dritto e ritorni sulla nave"; una biscaglina che non c'è, perché in realtà è sul lato sinistro. "Normale" nella confusione che regna in quel momento. Ma ci aggiunge, di suo, una considerazione priva di fondamento: "Lei ha abbandonato la nave e in questo momento prendo io il comando" aggiungendo minacce. Ma dove l'ha letto questo automatico passaggio del comando: non esiste in alcun articolo del "Codice della Navigazione".

Una vittima che perde il controllo, non solo per sua colpa, della situazione e ricorre a metodi che nessuno gli ha mai insegnato di applicare come le minacce, le volgarità e le ingiurie. Un Pubblico Ufficiale che da autorevole si trasforma, sbagliando, in autoritario.
 

pmanlio

Active member
Ieri ho visto Schettino alla televisione, quasi controvoglia, è tanto che non vedo più nulla della Concordia..

Posso capire che ognuno tira l'acqua al suo mulino, posso capire qualunque cosa, ma alla fin fine chi ha portato una nave addosso ad una isola alla velocità di sedici nodi?

Se avessero evitato lo scoglio sarebbe stato comunque commesso un errore gravissimo, perché di tutti i livelli di sicurezza che dovevi avere ti saresti ridotto all'ultimo..

E' il gioco di Chernobyl: la portiamo vicino al collasso per vedere se è vero che rischia il collasso.. e quando siamo arrivati alla fine di una procedura assurda ce la prendiamo con l'ultimo che, forse e neanche sicuramente, può aver sbagliato qualcosa..

Idem per il gioco degli scogli.. perchè aspettare, ammesso che lo avesse capito davvero, che la nave arrivi allo scoglio invece di evacuarla prima? Forse sarà stato più pericoloso, ma ti sei assunto il rischio del ribaltamento..

Personalmente credo che, nella capacità di autodistruzione del nostro paese, dopo aver fatto di Schettino la rappresentazione di tutti i mali del mondo, ora si arrivi a farne una vittima.. con il vantaggio di avere un nuovo filone di chiacchiere da rivendersi e di far passare il solito messaggio in Italia ed all'estero.. senza dire quale..

Un saluto (amaro)
Manlio
 
T

tano

Guest
Ciao Rodolfo.
Tre volte ha parlato Di Falco con Schettino, e nelle tre volte di concreto c´era poco, secondo me chi ha un compito cosí responsabile qual´é il Comandante, anche essendo un essere umano, per arrivare a quella carica deve avere come requisito piú sangue freddo, un educazione piú alla militare.
Come la vedo io, é un colloquio tra due persone che " danno ordini", che comandano, in poche parole allo stile militare, e chi comanda sa bene che gli ordini bisogna farli compiere. Una telefonata cosí secondo me poteva farlo reagire.
É una conversazione tra due che maledettamente viene presa e strumentalizzata dalla stampa.
Da quello che deduco e sono riuscito a capire é che la caduta di Schettino al mare , come Ambrosio o il comandante in seconda non in servizio, ci poteva stare , penso che tutto sia avvenuto nel momento in cui morirono la maggior quantitá di gente.
Naturalmente credo che Schettino in quel momento doveva trovarsi in un altro posto, che faceva a ponte tre ?
Caduto in mare, girando la nave, doveva in qualche modo risalirci anche se mi da la sensazione che in quel momento era dificilissimo.
Del programma visto sulla RAI quello che ti viene in mente é, ma quanti errori d´interpretazioni, inglesi o italiani, che capitano su un ponte di Comando. Sicuramente ci sono le strumentazioni in ogni angolo e si possono correggere e la responsabilitá é sempre del Comandante se si é assunto il Comando, ma Ambrosio che non capisce, il timoniere che sbaglia ma non una volta.
Sicuramente la Costa Concordia non doveva trovarsi in quella posizione, questo é il punto fondamentale.
Brutto mestiere fare il Comandante perche poi se non fai quello che ti dice l´Armatore sei licenziato !!!!
Ed é tutto un coordinamento, una comunicazione tra unitá di crisi, la nave e la capitaneria, mi fa paura questi bestioni cosi alti con una falla in meno di due ore si puó rivaltare e per capire l´entitá, almeno da quello che diceva il reporter, c´é bisogno di mezz´ora, ed un abbandono nave ha bisogno del suo tempo, ed in questo caso la Concordia é stata molto fortunata.

Un saluto.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Altra "perla" dell'innominabile.

Riporto uno stralcio dell'articolo postato più sotto.

" A questo proposito, ieri Schettino ha affermato che «parlai di blackout perché c’era da gestire il panico...C’erano molte persone salite a Civitavecchia e che non sapevano ancora dove erano i ponti e gli imbarchi. Ho cercato di non aggravare la situazione. Volevo che i passeggeri fossero tutti contati e messi sulle scialuppe»

Assolutamente d'accordo; lo avrei fatto anche io. Prendere tempo per non provocare il panico a bordo. Solo che, io, contrariamente a lui, non avrei mentito e avrei avvisato le Autorità a terra che non si trattava di un blackout, ma di qualcosa di più serio, dando tempo ai soccorritori di organizzarsi o comunque di allertarli. Poi fosse andata per il meglio, tanto di guadagnato: ma non avrei sprecato il tempo inutilmente.

Lo so, "del senno di poi......", ma come ha potuto mentire alle Autorità davanti ad un evento che da subito presentava tutta la sua tragicità?

Davvero certe dichiarazioni fanno cader le braccia. Cerco molte volte di trovare degli aspetti a lui favorevoli; ci provo, cerco di vedere i fatti dal suo punto di vista, ma poi davanti a queste giustificazioni, non riesco andar oltre.

http://shippingonline.ilsecoloxix.i.../APHeI0SE-schettino_naufragio_concordia.shtml
 

Rodolfo

Super Moderatore
Ciao Rodolfo.
Tre volte ha parlato Di Falco con Schettino, e nelle tre volte di concreto c´era poco, secondo me chi ha un compito cosí responsabile qual´é il Comandante, anche essendo un essere umano, per arrivare a quella carica deve avere come requisito piú sangue freddo, un educazione piú alla militare.
Come la vedo io, é un colloquio tra due persone che " danno ordini", che comandano, in poche parole allo stile militare, e chi comanda sa bene che gli ordini bisogna farli compiere. Una telefonata cosí secondo me poteva farlo reagire.
É una conversazione tra due che maledettamente viene presa e strumentalizzata dalla stampa.
Da quello che deduco e sono riuscito a capire é che la caduta di Schettino al mare , come Ambrosio o il comandante in seconda non in servizio, ci poteva stare , penso che tutto sia avvenuto nel momento in cui morirono la maggior quantitá di gente.
Naturalmente credo che Schettino in quel momento doveva trovarsi in un altro posto, che faceva a ponte tre ?
Caduto in mare, girando la nave, doveva in qualche modo risalirci anche se mi da la sensazione che in quel momento era dificilissimo.
Del programma visto sulla RAI quello che ti viene in mente é, ma quanti errori d´interpretazioni, inglesi o italiani, che capitano su un ponte di Comando. Sicuramente ci sono le strumentazioni in ogni angolo e si possono correggere e la responsabilitá é sempre del Comandante se si é assunto il Comando, ma Ambrosio che non capisce, il timoniere che sbaglia ma non una volta.
Sicuramente la Costa Concordia non doveva trovarsi in quella posizione, questo é il punto fondamentale.
Brutto mestiere fare il Comandante perche poi se non fai quello che ti dice l´Armatore sei licenziato !!!!
Ed é tutto un coordinamento, una comunicazione tra unitá di crisi, la nave e la capitaneria, mi fa paura questi bestioni cosi alti con una falla in meno di due ore si puó rivaltare e per capire l´entitá, almeno da quello che diceva il reporter, c´é bisogno di mezz´ora, ed un abbandono nave ha bisogno del suo tempo, ed in questo caso la Concordia é stata molto fortunata.

Un saluto.

Ciao Tano, questa volta non son d'accordo; farlo reagire? Doveva comprendere che in quel momento il Comandante "non c'era" ed adottare altra forma d'approccio, come ha fatto il collega. Proprio per tre volte ha utilizzato un tono aggressivo.

Che fosse stato difficile tornare sulla nave, non lo nego, né lo minimizzo; ma altri lo hanno fatto, compreso il Vice Sindaco dell'Isola del Giglio .........

In ogni caso anche non risalito a bordo, doveva essere sotto il bordo della nave, su una qualsiasi imbarcazione a coordinare da vicino, rendersi conto personalmente di quel che stava avvenendo, fornire con la sua presenza supporto, animo, un po' di sicurezza ai suoi uomini e ai suoi passeggeri.
 
F

Felix73

Guest
Altra "perla" dell'innominabile.

Riporto uno stralcio dell'articolo postato più sotto.

" A questo proposito, ieri Schettino ha affermato che «parlai di blackout perché c’era da gestire il panico...C’erano molte persone salite a Civitavecchia e che non sapevano ancora dove erano i ponti e gli imbarchi. Ho cercato di non aggravare la situazione. Volevo che i passeggeri fossero tutti contati e messi sulle scialuppe»

Assolutamente d'accordo; lo avrei fatto anche io. Prendere tempo per non provocare il panico a bordo. Solo che, io, contrariamente a lui, non avrei mentito e avrei avvisato le Autorità a terra che non si trattava di un blackout, ma di qualcosa di più serio, dando tempo ai soccorritori di organizzarsi o comunque di allertarli. Poi fosse andata per il meglio, tanto di guadagnato: ma non avrei sprecato il tempo inutilmente.

Lo so, "del senno di poi......", ma come ha potuto mentire alle Autorità davanti ad un evento che da subito presentava tutta la sua tragicità?

Davvero certe dichiarazioni fanno cader le braccia. Cerco molte volte di trovare degli aspetti a lui favorevoli; ci provo, cerco di vedere i fatti dal suo punto di vista, ma poi davanti a queste giustificazioni, non riesco andar oltre.

http://shippingonline.ilsecoloxix.i.../APHeI0SE-schettino_naufragio_concordia.shtml


E già Roldolfo, la penso esattamente come te.
 

CostaMagica

Super Moderatore
Solo che, io, contrariamente a lui, non avrei mentito e avrei avvisato le Autorità a terra che non si trattava di un blackout, ma di qualcosa di più serio, dando tempo ai soccorritori di organizzarsi o comunque di allertarli. Poi fosse andata per il meglio, tanto di guadagnato: ma non avrei sprecato il tempo inutilmente.

Lo so, "del senno di poi......", ma come ha potuto mentire alle Autorità davanti ad un evento che da subito presentava tutta la sua tragicità?

Davvero certe dichiarazioni fanno cader le braccia. Cerco molte volte di trovare degli aspetti a lui favorevoli; ci provo, cerco di vedere i fatti dal suo punto di vista, ma poi davanti a queste giustificazioni, non riesco andar oltre.

http://shippingonline.ilsecoloxix.i.../APHeI0SE-schettino_naufragio_concordia.shtml

... come non quotarti...
Ciao Tano, questa volta non son d'accordo; farlo reagire? Doveva comprendere che in quel momento il Comandante "non c'era" ed adottare altra forma d'approccio, come ha fatto il collega. Proprio per tre volte ha utilizzato un tono aggressivo.

Che fosse stato difficile tornare sulla nave, non lo nego, né lo minimizzo; ma altri lo hanno fatto, compreso il Vice Sindaco dell'Isola del Giglio .........

In ogni caso anche non risalito a bordo, doveva essere sotto il bordo della nave, su una qualsiasi imbarcazione a coordinare da vicino, rendersi conto personalmente di quel che stava avvenendo, fornire con la sua presenza supporto, animo, un po' di sicurezza ai suoi uomini e ai suoi passeggeri.

Risalire dalla scaletta era impossibile considerato il flusso di gente in discesa ma altri sono saliti. Con qualsiasi mezzo, anche a farsi calare dall'alto, doveva tornare a bordo!!!
 

Gigi

New member
Ciao Rodolfo.
Tre volte ha parlato Di Falco con Schettino, e nelle tre volte di concreto c´era poco, secondo me chi ha un compito cosí responsabile qual´é il Comandante, anche essendo un essere umano, per arrivare a quella carica deve avere come requisito piú sangue freddo, un educazione piú alla militare.
Come la vedo io, é un colloquio tra due persone che " danno ordini", che comandano, in poche parole allo stile militare, e chi comanda sa bene che gli ordini bisogna farli compiere. Una telefonata cosí secondo me poteva farlo reagire.
É una conversazione tra due che maledettamente viene presa e strumentalizzata dalla stampa.
Da quello che deduco e sono riuscito a capire é che la caduta di Schettino al mare , come Ambrosio o il comandante in seconda non in servizio, ci poteva stare , penso che tutto sia avvenuto nel momento in cui morirono la maggior quantitá di gente.
Naturalmente credo che Schettino in quel momento doveva trovarsi in un altro posto, che faceva a ponte tre ?
Caduto in mare, girando la nave, doveva in qualche modo risalirci anche se mi da la sensazione che in quel momento era dificilissimo.
Del programma visto sulla RAI quello che ti viene in mente é, ma quanti errori d´interpretazioni, inglesi o italiani, che capitano su un ponte di Comando. Sicuramente ci sono le strumentazioni in ogni angolo e si possono correggere e la responsabilitá é sempre del Comandante se si é assunto il Comando, ma Ambrosio che non capisce, il timoniere che sbaglia ma non una volta.
Sicuramente la Costa Concordia non doveva trovarsi in quella posizione, questo é il punto fondamentale.
Brutto mestiere fare il Comandante perche poi se non fai quello che ti dice l´Armatore sei licenziato !!!!
Ed é tutto un coordinamento, una comunicazione tra unitá di crisi, la nave e la capitaneria, mi fa paura questi bestioni cosi alti con una falla in meno di due ore si puó rivaltare e per capire l´entitá, almeno da quello che diceva il reporter, c´é bisogno di mezz´ora, ed un abbandono nave ha bisogno del suo tempo, ed in questo caso la Concordia é stata molto fortunata.

Un saluto.
Lo stile militare è solo di De Falco....schettino ha tutto tranne che uno stile militare...

... come non quotarti...


Risalire dalla scaletta era impossibile considerato il flusso di gente in discesa ma altri sono saliti. Con qualsiasi mezzo, anche a farsi calare dall'alto, doveva tornare a bordo!!!
Il vice sindaco del Giglio è riuscito a salire sulla biscaggina...
 
Ultima modifica da un moderatore:

IlvecchioGio

New member
Concordia: indagata la Costa

(ANSA) - GROSSETO, 24 GEN - La procura di Grosseto ha notificato stamani alla Costa Crociere spa l'avviso di conclusione delle indagini dell'inchiesta sul naufragio della Concordia ipotizzando a carico della societa' responsabilita' amministrative. La Costa e' indagata per i reati commessi da suoi dipendenti nel naufragio al Giglio, in particolare da parte di Francesco Schettino e di Roberto Ferrarini. Ora la societa', con sede a Genova, rischia una sanzione pecuniaria, forse di centinaia di migliaia di euro.

Ansa : http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/01/24/Concordia-indagata-Costa_8131320.html
 
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