In Italia non è la prima volta che si raddrizzano navi molto grandi: La
corazzata Leonardo da Vinci affondata in porto durante la Prima guerra mondale per mano di spie italiane al soldo degli austriaci si rigirò su se stessa di 180° prima di affondare. Celebri sono le foto che la ritraggono durante le fasi di rimessa a galla e di rimessa in assetto: sullo scafo venne scritto "Ogni torto si drizza" (frase tra l'altro attribuita al medesimo genio rinascimentale):
http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=21947
Lo scopo dei cassoni alla fine è quella di creare una sorta di "bacino galleggiante" o meglio di farne delle controcarene, il problema è poi sì la stabilità, il metacentro ecc, ma le falle allo scafo verranno raddobbate prima di qualsiasi traino per ogni dove, e l'acqua pompata fuori molto lentamente per gestire la stabilizzazione.
Il problema della demolizione è un non problema, invero lo è
de facto solo "politico" perché si usa la "scusante" del pericolo ambientale per accaparrarsi il "pezzo" creando lavoro ecc. e di conseguenza consenso elettorale, ed il pres. della Regione Toscana ne ha fatto un suo cavallo di battaglia indicando sempre Piombino come località (a lui) ideale (anche se non del tutto campata in aria vista la vicinanza, aggiungo io), essendo al primo mandato pensar male è peccato, ma spesso ci si azzecca. Io la demolizione la vedrei meglio negli stabilimenti Fincantieri di Liguria (Muggiano o Sestri) o Campania (Castellammare di Stabia). Quel che è certo è che costruire giganti del mare come questi e non disporre di almeno 1 bacino galleggiante grande abbastanza per le emergenze è tutto un dire.
Saluti