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Costa Concordia: Ipotesi di recupero

Stato
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coccinello70

New member
dal sito di REPUBBLICA.

Cassoni telecomandati e dirette tv la Concordia riemergerà in 12 ore.

L'incognita meteo sull'operazione: tre giorni di collaudo e una rotazione di 65 gradi dello scafo il recupero Il lavoro (dei mesi scorsi) per posizionare i cassoni necessari alla rotazione dello scafo della Costa Concordia, naufragata al Giglio la notte del 13 gennaio 2012

FIRENZE - Ormai è una questione di giorni, quindici o venti al massimo. Poi ci siamo: inizieranno le grandi manovre per rimettere la Concordia in assetto verticale. "Servirà una rotazione di 65 gradi" spiega l'ingegner Francesco Porcellacchia, il coordinatore per conto di Costa, della complessa rimozione della grande nave da crociera naufragata per un "inchino" più di 600 giorni fa, davanti all'isola del Giglio. Nessuno ha mai affrontato una sfida di questo genere. Quasi un rompicapo: il monumentale scafo (289 metri di lunghezza e 35 di larghezza), che imbarcava oltre 4.000 persone, è piegato e appoggiato sul fondo a due speroni di roccia che l'hanno in parte bucato. Per non rischiare di farlo scivolare più, nella scarpata marina, è stato imbrigliato con cavi e con 11 torri. "Stiamo ultimando i lavori di preparazione, ma cominciamo a vedere una luce in fondo al tunnel", confessa l'ingegnere di Costa. Cinquecento addetti che si avvicendano intorno al relitto da mesi, lavori che proseguono giorno e notte, senza domeniche, senza soste. Adesso il d-day è vicino: oggi pomeriggio, nella riunione convocata dal capo della Protezione civile Franco Gabrielli, potrebbe essere già definita una data: tra il 20 e il 23 settembre ha detto ieri il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, mentre sull'isola si allarga la forbice delle possibilità sul calendario, dal 16 al 26. Serviranno tre giorni per i collaudi e, fra le variabili del più grande progetto di salvataggio navale, bisognerà considerare le condizioni meteo.

l parbuckling, cioè il raddrizzamento, durerà tra le 10 e le 12 ore e terrà tutti con il fiato sospeso. Arriveranno al Giglio televisioni e giornalisti da mezzo mondo, sarà chiuso lo spazio aereo, interdetto per 12 ore il traffico dei traghetti, stabilita una zona rossa vietata alla navigazione e una zona blu più esterna dove avranno accesso soltanto le barche autorizzate delle forze dell'ordine: "È un momento delicato, bisogna pensare alla sicurezza e ridurre al minimo i rischi per l'ambiente", predica il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli che ieri ha partecipato al summit in prefettura a Grosseto. Ambiente e sicurezza sono in cima ai pensieri di molti, da Costa e all'Osservatorio regionale.
Trentasei martinetti idraulici telecomandati, agganciati da un lato a nove degli undici cassoni sistemati sul lato sinistro (quello emerso) della nave si metteranno in moto. Ciascun martinetto è collegato anche alla piattaforma subacquea su cui la nave si appoggerà una volta raggiunto il punto zero dell'assetto verticale. Le manovre di rotazione sono divise in tre momenti: il primo punta a disincagliare la nave liberandola dalle rocce e tirandola, il secondo dà inizio alla rotazione vera e propria fino ad arrivare a venti gradi (il "punto morto superiore"). Da lì in poi, aiutata dal pompaggio di acqua che zavorrerà i cassoni, Concordia dovrebbe raggiungere la posizione verticale subendo una trazione verso il basso e adagiandosi sul fondale artificiale composto da 1.180 sacchi di malta di cemento ("grout bags") e pesante 18mila tonnellate. Nei giorni successivi ci saranno le perlustrazioni del fondo alla ricerca dei due dispersi che questo tragico naufragio (30 i corpi senza vita recuperati) si porta dietro. "La rotazione per noi non sarà un punto di arrivo, ma di partenza" aggiunge il sindaco del Giglio che spera di veder ripartire il convoglio entro la primavera. Con quale destinazione ancora non si sa. Tra polemiche e piccoli veleni la battaglia per lo smantellamento è appena cominciata. Piombino, la destinazione più vicina, si prepara e avvia un grosso investimento per ampliare il suo porto, quello di Palermo si candida, altri nel Mediterraneo osservano interessati. Il rottame Concordia fa gola e darà lavoro.
 

sweetmartina

New member
dal sito di REPUBBLICA.

Cassoni telecomandati e dirette tv la Concordia riemergerà in 12 ore.

L'incognita meteo sull'operazione: tre giorni di collaudo e una rotazione di 65 gradi dello scafo il recupero Il lavoro (dei mesi scorsi) per posizionare i cassoni necessari alla rotazione dello scafo della Costa Concordia, naufragata al Giglio la notte del 13 gennaio 2012

FIRENZE - Ormai è una questione di giorni, quindici o venti al massimo. Poi ci siamo: inizieranno le grandi manovre per rimettere la Concordia in assetto verticale. "Servirà una rotazione di 65 gradi" spiega l'ingegner Francesco Porcellacchia, il coordinatore per conto di Costa, della complessa rimozione della grande nave da crociera naufragata per un "inchino" più di 600 giorni fa, davanti all'isola del Giglio. Nessuno ha mai affrontato una sfida di questo genere. Quasi un rompicapo: il monumentale scafo (289 metri di lunghezza e 35 di larghezza), che imbarcava oltre 4.000 persone, è piegato e appoggiato sul fondo a due speroni di roccia che l'hanno in parte bucato. Per non rischiare di farlo scivolare più, nella scarpata marina, è stato imbrigliato con cavi e con 11 torri. "Stiamo ultimando i lavori di preparazione, ma cominciamo a vedere una luce in fondo al tunnel", confessa l'ingegnere di Costa. Cinquecento addetti che si avvicendano intorno al relitto da mesi, lavori che proseguono giorno e notte, senza domeniche, senza soste. Adesso il d-day è vicino: oggi pomeriggio, nella riunione convocata dal capo della Protezione civile Franco Gabrielli, potrebbe essere già definita una data: tra il 20 e il 23 settembre ha detto ieri il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, mentre sull'isola si allarga la forbice delle possibilità sul calendario, dal 16 al 26. Serviranno tre giorni per i collaudi e, fra le variabili del più grande progetto di salvataggio navale, bisognerà considerare le condizioni meteo.

l parbuckling, cioè il raddrizzamento, durerà tra le 10 e le 12 ore e terrà tutti con il fiato sospeso. Arriveranno al Giglio televisioni e giornalisti da mezzo mondo, sarà chiuso lo spazio aereo, interdetto per 12 ore il traffico dei traghetti, stabilita una zona rossa vietata alla navigazione e una zona blu più esterna dove avranno accesso soltanto le barche autorizzate delle forze dell'ordine: "È un momento delicato, bisogna pensare alla sicurezza e ridurre al minimo i rischi per l'ambiente", predica il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli che ieri ha partecipato al summit in prefettura a Grosseto. Ambiente e sicurezza sono in cima ai pensieri di molti, da Costa e all'Osservatorio regionale.
Trentasei martinetti idraulici telecomandati, agganciati da un lato a nove degli undici cassoni sistemati sul lato sinistro (quello emerso) della nave si metteranno in moto. Ciascun martinetto è collegato anche alla piattaforma subacquea su cui la nave si appoggerà una volta raggiunto il punto zero dell'assetto verticale. Le manovre di rotazione sono divise in tre momenti: il primo punta a disincagliare la nave liberandola dalle rocce e tirandola, il secondo dà inizio alla rotazione vera e propria fino ad arrivare a venti gradi (il "punto morto superiore"). Da lì in poi, aiutata dal pompaggio di acqua che zavorrerà i cassoni, Concordia dovrebbe raggiungere la posizione verticale subendo una trazione verso il basso e adagiandosi sul fondale artificiale composto da 1.180 sacchi di malta di cemento ("grout bags") e pesante 18mila tonnellate. Nei giorni successivi ci saranno le perlustrazioni del fondo alla ricerca dei due dispersi che questo tragico naufragio (30 i corpi senza vita recuperati) si porta dietro. "La rotazione per noi non sarà un punto di arrivo, ma di partenza" aggiunge il sindaco del Giglio che spera di veder ripartire il convoglio entro la primavera. Con quale destinazione ancora non si sa. Tra polemiche e piccoli veleni la battaglia per lo smantellamento è appena cominciata. Piombino, la destinazione più vicina, si prepara e avvia un grosso investimento per ampliare il suo porto, quello di Palermo si candida, altri nel Mediterraneo osservano interessati. Il rottame Concordia fa gola e darà lavoro.

povera bimba:( speriamo che vada tutto bene..
 

coccinello70

New member
Da "IL MESSAGGERO"
Concordia, Gabrielli: «Il 16 settembre prima data utile per la rotazione della nave».

ROMA - «Per noi la prima finestra utile per la rotazione della Costa Concordia è il giorno 16 settembre». Lo ha detto il commissario per l'emergenza Franco Gabrielli incontrando la popolazione dell'isola del Giglio. Il relitto della nave è adagiato su uno scoglio vicino all'isola toscana dal naufragio del 13 gennaio del 2012 che provocò 32 morti.

«Tutte le attività - ha spiegato Gabrielli - sono state collaudate. L'ultima cosa da completare è la check list e cioè le attività propedeutiche al parbuckling che il consorzio di imprese ci ha comunicato termineranno il giorno 15 settembre. Pertanto da quel momento sarà possibile il raddrizzamento. Però saranno necessarie condizioni meteo favorevoli e quindi abbiamo immaginato che dal 15 settembre in avanti, entro le ore 14 del giorno precedente, sapremo se il giorno successivo l'operazione si farà».

L'Arpat, l'Agenzia regionale ambientale della Toscana, intantoha fattosapere che seguirà tutte le fasi della rotazione del relitto. Arpat, si spiega in una nota, «provvederà a campionamenti delle acque nell'area interessata sia durante la fase del ribaltamento del relitto o rotazione in assetto verticale, detta parbuckling che nei giorni a seguire, per individuare l'entità, l'estensione e la durata dell'inquinamento prodotto».

In seguito al naufragio di Costa Concordia, l'Arpat ha emesso circa 160 bollettini relativi al monitoraggio delle acque vicine al relitto. «Durante la fase di rotazione - conclude la nota di Arpat - è naturalmente previsto il rilascio di parte delle acque contenute al suo interno. Nelle scorse settimane sono stati prelevati circa 2000 metri cubi di tali acque e le analisi effettuate non hanno riscontrato problemi significativi».
 

coccinello70

New member
DESTINAZIONE PIOMBINO

Il pericolo maggiore è il meteo: lo Scirocco, soprattutto, un vento che crea onde molto alte che impedirebbe tutte le operazioni. Per questo ogni giorno alle 14 ci saranno riunioni tecniche per capire come procedere. «Il relitto della Concordia sarà smaltito a Piombino - ha detto ancora Gabrielli - se il porto sarà in grado di ricevere la nave, altrimenti insieme a Costa valuteremo destinazioni alternative».
 

aleriva79

New member
Che ridicoli.... a piombino va a finire... che ridicoli... con palermo già pronto e con operai in cassa integrazione.... uso la parola ridicoli per non dire di peggio...
 

coccinello70

New member
Che ridicoli.... a piombino va a finire... che ridicoli... con palermo già pronto e con operai in cassa integrazione.... uso la parola ridicoli per non dire di peggio...

Per quanto riguarda la cassa integrazione hai ragione ma come ha affermato afferma Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Festambiente, si stima che la Concordia viaggerebbe alla media un miglio e mezzo all'ora in condizioni di calma piatta. Basta fare due calcoli - sottolinea l'ambientalista - per capire che per arrivare a Piombino ci vorrebbero quasi due giorni di navigazione a fronte degli oltre 13 giorni necessari per arrivare a Palermo.
 

mattia.mett

Member
Premetto che è un mio pensiero.
Secondo me non è da ridicoli scegliere Piobino come porto, ovviamente Palermo sarebbe la scelta migliore perchè il porto è già pronto. Ma ricordiamoci che Piombino è li a "due passi" e far spostare una nave in quelle condizioni fino a Palermo è un pò rischioso! Poi comunque ho letto che Piombino riceverà la nave se sarà pronta, quindi non è ancora detta l'ultima parola.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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