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Grazie delle foto Amedeo...guardandole sono sempre più perplessa...riempire d' acqua quei cassoni significherà appesantire enormemente una struttura già "provata" dai lunghi mesi passati in mare...mah...non sono poi così sicura che riuscirà a fare molta strada...
Ma una volta raddrizzata la nave, questa dovrà essere trainata da altre imbarcazioni se non ho capito male, ma si va verso la stagione invernale, il mare non dovrebbe essere pià mosso e di conseguenza il traino della nave non dovrebbe essere più difficoltoso?.
Ma quei cassoni blu saranno quelli che monteranno a prua?
si mattia sono sagomati uno a dritta e uno a sinistra.
Grazie per le foto, guardandole mi rendo conto ancora meglio di quanto lavoro ci sia da fare per recuperare questa nave, pensare che vogliono portarla fino a Palermo fa venire molti dubbi ma una volta rimessa " in piedi" con opere di ingegneria di questo livello sicuramente riusciranno anche a farla navigare in sicurezza ... se parlano di Palermo è perchè sanno che si può fare. Speriamo bene.
Non sono così convinto che le riempiano completamente d'acqua
Grazie Amedeo per le belle foto.
E lo scopo allora di farli di quella grandezza? Potevano farli più piccoli.
Amedeone hai fatto un servizio fotografico eccezionale.
Il riempimento serve solo in fase di raddrizzamento per aiutare i sistemi meccanici/idraulici che dovranno "tirare" lo scafo per farlo ruotare in verticale. Poi saranno vuotati per garantirne il galleggiamento.
Grazie per le foto, ho visto che sul posto c'è un altra nave tristemente famosa nelle nostre cronache
Tutta l'operazione di raddrizzamento dovrebbe avvenire in una giornata; decisivi saranno i primi momenti, quando il complesso di martinetti, gli "strandjack" cominceranno "tirare", sotto il controllo di tecnici e sistemi computerizzati, per farla ruotare.
In quei momenti lo scafo sarà ancora incastrato sugli speroni di roccia, e la resistenza opposta alla rotazione, sarà notevole; un eccesso di sforzo potrebbe deformare o addirittura spezzare la nave.
Si può provare ad immaginare quanto siano penetrati nello scafo per aver potuto trattenere "ancorata" quella massa.