hermione78
New member
Su questo io concordo con Enrico: non è che l'italiano non lascia la mancia per mentalità, semmai non è abituato alla mancia obbligatoria, fissata in una determinata percentuale.
Se andiamo al bar, paghiamo il conto e magari lasciamo il resto come mancia al cameriere; se andiamo al centro benessere o dal parrucchiere può capitare di aggiungere qualcosina per il personale che ci ha seguito; in hotel magari lasciamo una mancia a chi ci porta la colazione in camera (che è un extra) o ci accompagna su con le valigie, ma non ci mettiamo a calcolare "allora, il conto è 40 euro, ne devo lasciare altri 6 di mancia".
Non perchè siamo tirchi o particolarmente poveri, ma perchè da noi vigono altre consuetudini e altri sistemi di retribuzione. Io credo che la maggior parte dei passeggeri italiani abbia lasciato e continui a lasciare mance anche sostanziose al cabinista e al cameriere: non si fa il problema del personale che sta ai motori o di quell'altro invisibile semplicemente perchè non tutti siamo informati sulle modalità di retribuzione di tutto l'equipaggio; presumiamo che abbiano il loro stipendio, e non abbiano bisogno del nostro contributo. Diverso è il cameriere che magari per una settimana hai incrociato dieci volte e ti ha riservato un trattamento eccellente o si è distinto per gentilezza.
Personalmente non credo che fino all'introduzione delle quote di servizio obbligatorie in crociera gli americani, i tedeschi e gli inglesi lasciassero mance a profusione per maggiore civiltà e gli unici col braccino corto fossero gli italiani....chiaro però che se la compagnia A permette di stornare 70 o 100 euro a persona la maggior parte dei passeggeri, specie quelli poco avvezzi a questo tipo di vacanza o poco informati sul sistema retributivo degli equipaggi, vedono solo il risparmio e ovviamente ne approfittano.
Se andiamo al bar, paghiamo il conto e magari lasciamo il resto come mancia al cameriere; se andiamo al centro benessere o dal parrucchiere può capitare di aggiungere qualcosina per il personale che ci ha seguito; in hotel magari lasciamo una mancia a chi ci porta la colazione in camera (che è un extra) o ci accompagna su con le valigie, ma non ci mettiamo a calcolare "allora, il conto è 40 euro, ne devo lasciare altri 6 di mancia".
Non perchè siamo tirchi o particolarmente poveri, ma perchè da noi vigono altre consuetudini e altri sistemi di retribuzione. Io credo che la maggior parte dei passeggeri italiani abbia lasciato e continui a lasciare mance anche sostanziose al cabinista e al cameriere: non si fa il problema del personale che sta ai motori o di quell'altro invisibile semplicemente perchè non tutti siamo informati sulle modalità di retribuzione di tutto l'equipaggio; presumiamo che abbiano il loro stipendio, e non abbiano bisogno del nostro contributo. Diverso è il cameriere che magari per una settimana hai incrociato dieci volte e ti ha riservato un trattamento eccellente o si è distinto per gentilezza.
Personalmente non credo che fino all'introduzione delle quote di servizio obbligatorie in crociera gli americani, i tedeschi e gli inglesi lasciassero mance a profusione per maggiore civiltà e gli unici col braccino corto fossero gli italiani....chiaro però che se la compagnia A permette di stornare 70 o 100 euro a persona la maggior parte dei passeggeri, specie quelli poco avvezzi a questo tipo di vacanza o poco informati sul sistema retributivo degli equipaggi, vedono solo il risparmio e ovviamente ne approfittano.
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