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Costa Crociere Quote di servizio 2015-16-17-18-19

Lupo, a te sembra impossibile, ma informati: così è sempre stato.
In passato addirittura le mance ce le chiedevano (le pretendevano, viste le pressioni per farsele pagare) in contanti e in busta, così davvero non le vedeva nessuno.
Poi evidentemente questo turbinio di soldi a nero è diventato troppo pericoloso - e come dici tu l'Agenzia delle Entrate si è fatta più occhiuta -, e oggi vengono inserite a bilancio (per forza, perché passano attraverso la compagnia) ma non fra gli utili, quindi esentasse.
Guarda che il giochino delle mance a nero che non erano affatto mance ma rappresentavano gran parte dello stipendio dei dipendenti è sempre esistito e non l'ha inventato Costa. Solo che se sono mance non possono essere imposte come obbligatorie.
Quanto alla precisazione di Essepi, peggio mi sento: su quel reddito i dipendenti dovrebbero pagare le tasse in Italia, visto che è in Italia che lo percepiscono, e non sono mance ma un reddito vero e proprio. Ma su questo mi fermo perché non sono ferrata in leggi fiscali.
MCP

PS: aggiungo che i sindacati sono complici, se non promotori, di questo sistema; hanno accettato salari ufficiali bassi purché il datore di lavoro garantisse una adeguata integrazione dello stipendio con le mance; ed è perciò che da un certo punto in poi le mance sui cataloghi dei tour operator sono state dichiarate "obbligatorie"
 
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A te sembra impossibile, ma informati: così è sempre stato.
In passato addirittura le mance ce le chiedevano (le pretendevano, viste le pressioni per farsele pagare) in contanti e in busta, così davvero non le vedeva nessuno.
Poi evidentemente questo turbinio di soldi a nero è diventato troppo pericoloso - e come dici tu l'Agenzia delle Entrate si è fatta più occhiuta -, e oggi vengono inserite a bilancio (per forza, perché passano attraverso la compagnia) ma non fra gli utili, quindi esentasse.


Guarda che il giochino delle mance a nero che non erano affatto mance ma rappresentavano gran parte dello stipendio dei dipendenti è sempre esistito e non l'ha inventato Costa.
MCP

Confermo! Alla mia prima crociera ai Caraibi l'agenzia che aveva prenotato mi disse di mettere in busta in $ una percentuale del costo della crociera, forse il 10% , ma non ricordo bene, e precisò che era obbligatorio dare le mance.
Ma in paesi esteri , vigeva questo obbligo anche nei ristoranti e nei bar.
 
In passato, anche se abbastanza lontano, le mance erano libere, di solito si lasciavo al cabinista e al cameriere del ristorante.
Sinceramente non mi preoccupo ormai più i tanto, le compagnie con cui di solito navigo consentono lo storno che non mai attuato, se non una volta al 50% perchè il servizio era stato veramente mediocre.
Con Costa le regole sono diverse per cui la prossima crociera le pagherò come sempre...spero siano meritate per il servizio avuto.
 
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Non esisteva un vero obbligo, ma era come se lo fosse. Non lasciare la mancia significava fare la figura del cafone .
 
Facevano delle pressioni intollerabili, e se la busta non la davi (e con quanto veniva "suggerito") ti redarguivano in modo esplicito.
Ma disponendo di carattere e resistenza all'urto, si poteva ancora scegliere.
Ora no, a meno di non imbarcarsi con l'avvocato in valigia...
MCP
 
Ma su questo mi fermo perché non sono ferrata in leggi fiscali.

Ecco brava ... anzi vista quest'ultima affermazione forse era meglio che tu non la iniziassi nemmeno questa tua disquisizione sulle modalità di evasione fiscale da parte delle compagnie di navigazione e dei loro dipendendi.
 
Ecco brava ... anzi vista quest'ultima affermazione forse era meglio che tu non la iniziassi nemmeno questa tua disquisizione sulle modalità di evasione fiscale da parte delle compagnie di navigazione e dei loro dipendendi.

Non sono d'accordo: le cose vanno dette come stanno, anche se dispiacciono a qualcuno. E correttamente bisogna fermarsi sui particolari su cui non si è ferrati, come ho fatto. Ma che la pratica delle mance fosse e sia ancora - in tutto il mondo - una modalità di evasione fiscale non c'è il minimo dubbio.
Perciò non vedo per quale motivo tu debba invitarmi così sgarbatamente a tacere la realtà.
MCP
 
Perciò non vedo per quale motivo tu debba invitarmi così sgarbatamente a tacere la realtà.

Non mi è sembrato di essere stato sgarbato, ho solo evidenziato una tua frase nella quale dici di non essere ferrata in norme fiscali ... e dalle tante inesattezze che hai scritto non posso che darti ragione.
 
Non mi è sembrato di essere stato sgarbato, ho solo evidenziato una tua frase nella quale dici di non essere ferrata in norme fiscali ... e dalle tante inesattezze che hai scritto non posso che darti ragione.

Io non credo proprio. Ma invece di insinuare senza dire, cosa che sa fare chiunque non ne sappia nulla, chiarisci meglio tu che sei un luminare della materia!
Buona serata.
MCP
 
Mi spiace che si siano scaldati un po' i toni, evidentemente la cosa e' interessante.
Per concludere, almeno da parte mia l'argomento, tiro qualche conclusione credo-spero obiettiva :
- Costa percepisce in forma diretta ed obbligatoria svariati MILIONI di euro cash al mese sotto la voce QdS.
- Per l'obbligatorieta' , il valore imposto, il valore unitario e la non correlazione tra ospite e percettore, non possono essere mance.
- Costa NON indica a quale titolo le riscuote limitandosi ad una definizione generica :qds. (NB : qds, NON mance . E non a caso)
- Con la stessa definizione si paga il 15% di praticamente tutti gli acquisti a bordo.
- Nonostante sia illogico e fuorviante, Costa continua a separare una spesa fissa pro/die dal costo della crociera. E' presumibile che da cio' ne tragga interesse.
- Cosa ne faccia Costa e in quale regime fiscale operi non e' dato di sapere (almeno ufficialmente) .

cio' posto, per piacere, non continuiamo almeno ad alimentare il pietistico discorso delle mance.
 
Faccio appello agli Utenti affinché il legittimo dibattito non diventi polemica... cerchiamo tutti quanti di non esagerare.... quando le opinioni non collimano non bisogna obbligatoriamente insistere con l'utente in disaccordo...;)
 
Leggo ora.
Come detto da Ettore è opportuno mantenere un minimo di controllo su un argomento che non essendo chiarissimo fornisce a tutti dubbi ed incertezze.
Si può parlare di tutto; vogliamo attuare un " indagine" su questo problema? Facciamolo nel rispetto delle regole e di certo esce qualcosa di buono utile a tutti gli utenti.
 
Costa quote di servizio 2015

Costa quote di servizio 2015

Ma a prescindere da come la si pensi...nessuno ha mai avuto modo di parlare dell'argomento con qualche figura apicale delle compagnie? Mi pare di aver inteso (potrei sbagliarmi) che qualcuno nel forum abbia amicizie o conoscenze sia in Costa che in Msc...anche di un certo livello...non e' quindi possibile farsi chiarire bene la poltica delle qds? Anche come "associazione" di Croceristi.it...O e' un argomento....di cui le compagnie parlano malvolentieri?
 
Infatti è proprio questo il punto: l'argomento non è chiarissimo, in merito c'è molta confusione e quindi è legittimo porsi delle domande, senza essere per forza dietrologi o complottisti o voler accusare qualcuno di qualcosa. Per carità. Ma c'è molta ambiguità e, visto che non si tratta di una questione di pura accademia, ma di una voce di spesa che ricade su tutti i crocieristi, non sarebbe male riuscire ad avere qualche informazione in più, chiara e ufficiale, non fosse altro che per eliminare alla base tutte le dispute che nascono puntualmente, del tipo "io sono bravo e le pago, tu no e sei cattivo; è un fatto di coscienza, pensate ai camerieri dei paesi poveri; io no perchè le indicazioni non sono trasparenti e voglio dare la mancia a chi dico io; io nemmeno perchè già la quadrupla mi è costata tot; su A si paga quindi vado su B che me le storna; allora fa male B che te le fa stornare".
 
Faccio appello agli Utenti affinché il legittimo dibattito non diventi polemica... cerchiamo tutti quanti di non esagerare.... quando le opinioni non collimano non bisogna obbligatoriamente insistere con l'utente in disaccordo...;)

Io non contesto mai le opinioni altrui, ognuno la pensa come meglio crede ... c'è chi le QdS non le vuole pagare, chi le paga ed è contento e chi va in crociera con l'avvocato per contestarle. Il mondo è bello perchè è vario. Detto questo di fronte ad una grave affermazione oggettivamente priva di fondamento e dal tono prettamente populista secondo me bisogna insistere per fare la necessaria chiarezza.

E' stato detto senza mezzi termini che le quote di servizio sono "lo stipendio a nero di cabinisti e camerieri, fatto pagare a nero a noi. Un modo per evitare sia alla compagnia di pagare le tasse sui propri utili, che ai dipendenti di pagarle sui propri redditi."

A parte che non ci vuole un genio per capire che oggi come oggi di fronte agli stati assetati di tasse nessuno può, alla luce del sole, portare avanti liberamente una politica di elusione fiscale (attenzione, elusione e non evasione) senza pagarne le conseguenze, questa affermazione dimostra la assoluta non conoscenza di come funziona il sistema di tassazione delle compagnie di navigazione e dei marittimi.

Volendo entrate più sul tecnico ma in parole semplici, le compagnie di navigazione italiane come Costa pagano le tasse in maniera forfetaria sulla base di tariffe stabilite dalla legge facenti riferimento al tonnellaggio (cd Tonnage Tax). Quindi per la compagnia, a livello di tassazione, non cambia nulla incassare o non incassare le quote di servizio, girarle interamente al personale o trattenerne una quota o addirittura l'intero perchè le tasse non sono determinate dagli utili di bilancio.

Passiamo alla tassazione del personale. Le quote di servizio sono a tutti gli effetti compensi soggetti a tassazione. Le uniche esenti sono quelle dei croupier dei casino ma limitatamente al 25% del loro ammontare. Inoltre chi lavora sulle navi battenti bandiera italiana è a tutti gli effetti un lavoratore in territorio italiano, ovunque la nave si trovi nel mondo. Quindi, per sfatare un mito, bisogna sapere che le quote lorde pagate dai passeggeri saranno tassate IRPEF nelle buste paga mensili dei dipendenti che le percepiscono. Tale tassazione, per sfatare un altro mito, viene versata ogni mese allo stato italiano da parte delle compagnie di navigazione. Se il marittimo è residente in italia tale tassazione è definitiva, mentre se è straniero la tassazione è provvisoria perchè il marittimo dovrà tassare i compensi lordi nel suo paese di residenza potendo usufruire di un credito di imposta per le tasse trattenute dalla compagnia italiana. In questo modo si evita la doppia imposizione.

Diversamente da quanto qualcuno ha proferito, la attuale politica delle quote di servizio di Costa, giusta o sbagliata che sia, è assolutamente trasparente ed in compliance col fisco. Al contrario il sistema di qualche annetto fa con le mance cash dentro le buste si prestava molto di più a speculazioni fiscali perchè il dipendente, anzichè versare la mance riscosse alla compagnia che poi le avrebbe dovute restituite in busta paga tassate, se le metteva in tasca con tanti saluti al fisco ;)
 
Ultima modifica:
Comax, secondo te - o meglio, se lo sai, visto che mi sembri preparato (almeno più di me :))- come mai le quote vengono sempre indicate a parte e mai nei preventivi, come invece avviene per le tasse e altro?
E le compagnie che fanno stornare le quote, come si regolano poi col personale?
Senza polemica, proprio per capire io, che sono del tutto ignorante in materia.
 
Il fatto che le quote non vengano menzionate nei preventivi ma solo nei cataloghi può essere una scorrettezza essendo obbligatoriamente dovute ... ma mi sembra logico non doverle inserire nel preventivo e pagare subito visto che riguardano un servizio che verrà fruito giorno per giorno sulla nave. Diverso il discorso delle tasse (portuali) e quota di iscrizione che è un importo forfetario che dipende dai porti toccati e dalla durata della crociera e che quindi fa parte del costo di acquisto.
Nel caso di storno delle QdS nelle compagnie dove ciò è ammesso, immagino che il personale avrà una retribuzione più bassa ed i loro stati di residenza incasseranno minori tasse. Non credo che la compagnia faccia da ammortizzatore e compensi quanto non pagato dagli ospiti.
 
Io non contesto mai le opinioni altrui, ognuno la pensa come meglio crede ... c'è chi le QdS non le vuole pagare, chi le paga ed è contento e chi va in crociera con l'avvocato per contestarle. Il mondo è bello perchè è vario. Detto questo di fronte ad una grave affermazione oggettivamente priva di fondamento e dal tono prettamente populista secondo me bisogna insistere per fare la necessaria chiarezza.

E' stato detto senza mezzi termini che le quote di servizio sono "lo stipendio a nero di cabinisti e camerieri, fatto pagare a nero a noi. Un modo per evitare sia alla compagnia di pagare le tasse sui propri utili, che ai dipendenti di pagarle sui propri redditi."

A parte che non ci vuole un genio per capire che oggi come oggi di fronte agli stati assetati di tasse nessuno può, alla luce del sole, portare avanti liberamente una politica di elusione fiscale (attenzione, elusione e non evasione) senza pagarne le conseguenze, questa affermazione dimostra la assoluta non conoscenza di come funziona il sistema di tassazione delle compagnie di navigazione e dei marittimi.

Volendo entrate più sul tecnico ma in parole semplici, le compagnie di navigazione italiane come Costa pagano le tasse in maniera forfetaria sulla base di tariffe stabilite dalla legge facenti riferimento al tonnellaggio (cd Tonnage Tax). Quindi per la compagnia, a livello di tassazione, non cambia nulla incassare o non incassare le quote di servizio, girarle interamente al personale o trattenerne una quota o addirittura l'intero perchè le tasse non sono determinate dagli utili di bilancio.

Passiamo alla tassazione del personale. Le quote di servizio sono a tutti gli effetti compensi soggetti a tassazione. Le uniche esenti sono quelle dei croupier dei casino ma limitatamente al 25% del loro ammontare. Inoltre chi lavora sulle navi battenti bandiera italiana è a tutti gli effetti un lavoratore in territorio italiano, ovunque la nave si trovi nel mondo. Quindi, per sfatare un mito, bisogna sapere che le quote lorde pagate dai passeggeri saranno tassate IRPEF nelle buste paga mensili dei dipendenti che le percepiscono. Tale tassazione, per sfatare un altro mito, viene versata ogni mese allo stato italiano da parte delle compagnie di navigazione. Se il marittimo è residente in italia tale tassazione è definitiva, mentre se è straniero la tassazione è provvisoria perchè il marittimo dovrà tassare i compensi lordi nel suo paese di residenza potendo usufruire di un credito di imposta per le tasse trattenute dalla compagnia italiana. In questo modo si evita la doppia imposizione.

Diversamente da quanto qualcuno ha proferito, la attuale politica delle quote di servizio di Costa, giusta o sbagliata che sia, è assolutamente trasparente ed in compliance col fisco. Al contrario il sistema di qualche annetto fa con le mance cash dentro le buste si prestava molto di più a speculazioni fiscali perchè il dipendente, anzichè versare la mance riscosse alla compagnia che poi le avrebbe dovute restituite in busta paga tassate, se le metteva in tasca con tanti saluti al fisco ;)
Comax, due cose: solo le navi militare sono territorio italiano ( come le ambasciate ) in ogni parte del mondo ma cio' non vale perbtutte le altre tipologie di nave. Solo alcuni ufficiali di alto profilo a bordo godono di contratti da lavoratori italiani: per tutti gli altri i contratti sono stipulati in base a leggi di altre nazioni ( infatti non sono previsti previdenza, tfr, ed altri trattamenti previsti dai contratti italiani ). In ogni caso, se non ci fosse la ton tax, Credo che il sistema attuale di incassare le qds favorirebbe comunque il destinatario finale: se la compagnia le includesse nel costo crociera, andrebbero a costituire reddito e ci pagherebbe le tasse per cui la cifra che poi redistribuirebbe ai destinatari sarebbe inferiore rispetto a quella riconosciuta con il sistema attuale.
 
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Comax, due cose: solo le navi militare sono territorio italiano ( come le ambasciate ) in ogni parte del mondo ma cio' non vale perbtutte le altre tipologie di nave. Solo alcuni ufficiali di alto profilo a bordo godono di contratti da lavoratori italiani: per tutti gli altri i contratti sono stipulati in base a leggi di altre nazioni ( infatti non sono previsti previdenza, tfr, ed altri trattamenti previsti dai contratti italiani ). In ogni caso, se non ci fosse la ton tax, Credo che il sistema attuale di incassare le qds favorirebbe comunque il destinatario finale: se la compagnia le includesse nel costo crociera, andrebbero a costituire reddito e ci pagherebbe le tasse per cui la cifra che poi redistribuirebbe ai destinatari sarebbe inferiore rispetto a quella riconosciuta con il sistema attuale.

Ciao Maurizio, il tipo di contratto collettivo applicato e le eventuali tutele vanno distinte dalla tassazione. Nel senso che è compatibile applicare un trattamento contrattuale non italiano ad una tassazione italiana.
Sulla territorialità d'imposta delle navi è il codice della navigazione che stabilisce che TUTTE le navi italiane in alto mare e in luogo non soggetto a sovranità di altro Stato straniero sono considerate territorio italiano.
Alcuni dettagli più precisi sono presenti su questa pagina http://www.fiscooggi.it/dal-mondo/a...sola-e-farola-rotta-del-fisco-è-vento-leggero che però, attenzione, parla del caso contrario ovvero di marittimi italiani imbarcati su navi battenti bandiera straniera per più di 6 mesi all'anno.
Infine, dato per assodato che cmq tutte le grandi compagnie navali italiane applicano la Ton Tax e che la stessa è obbligatoria per 10 anni ... se anche non la applicassero non cambierebbe niente. Infatti le imposte sul reddito (IRES) sono determinate sulla differenza tra ricavi e costi e tutti gli incassi derivanti da quote di servizi vanno comunque tra i ricavi che vengono annullati dal relativo costo del personale. La società ci guadagnerebbe (e pagherebbe imposte) solo se si trattenesse le QdS a discapito degli aventi diritto.
 
Io non contesto mai le opinioni altrui, ognuno la pensa come meglio crede ... c'è chi le QdS non le vuole pagare, chi le paga ed è contento e chi va in crociera con l'avvocato per contestarle. Il mondo è bello perchè è vario. Detto questo di fronte ad una grave affermazione oggettivamente priva di fondamento e dal tono prettamente populista secondo me bisogna insistere per fare la necessaria chiarezza.

E' stato detto senza mezzi termini che le quote di servizio sono "lo stipendio a nero di cabinisti e camerieri, fatto pagare a nero a noi. Un modo per evitare sia alla compagnia di pagare le tasse sui propri utili, che ai dipendenti di pagarle sui propri redditi."

A parte che non ci vuole un genio per capire che oggi come oggi di fronte agli stati assetati di tasse nessuno può, alla luce del sole, portare avanti liberamente una politica di elusione fiscale (attenzione, elusione e non evasione) senza pagarne le conseguenze, questa affermazione dimostra la assoluta non conoscenza di come funziona il sistema di tassazione delle compagnie di navigazione e dei marittimi.

Volendo entrate più sul tecnico ma in parole semplici, le compagnie di navigazione italiane come Costa pagano le tasse in maniera forfetaria sulla base di tariffe stabilite dalla legge facenti riferimento al tonnellaggio (cd Tonnage Tax). Quindi per la compagnia, a livello di tassazione, non cambia nulla incassare o non incassare le quote di servizio, girarle interamente al personale o trattenerne una quota o addirittura l'intero perchè le tasse non sono determinate dagli utili di bilancio.

Passiamo alla tassazione del personale. Le quote di servizio sono a tutti gli effetti compensi soggetti a tassazione. Le uniche esenti sono quelle dei croupier dei casino ma limitatamente al 25% del loro ammontare. Inoltre chi lavora sulle navi battenti bandiera italiana è a tutti gli effetti un lavoratore in territorio italiano, ovunque la nave si trovi nel mondo. Quindi, per sfatare un mito, bisogna sapere che le quote lorde pagate dai passeggeri saranno tassate IRPEF nelle buste paga mensili dei dipendenti che le percepiscono. Tale tassazione, per sfatare un altro mito, viene versata ogni mese allo stato italiano da parte delle compagnie di navigazione. Se il marittimo è residente in italia tale tassazione è definitiva, mentre se è straniero la tassazione è provvisoria perchè il marittimo dovrà tassare i compensi lordi nel suo paese di residenza potendo usufruire di un credito di imposta per le tasse trattenute dalla compagnia italiana. In questo modo si evita la doppia imposizione.

Diversamente da quanto qualcuno ha proferito, la attuale politica delle quote di servizio di Costa, giusta o sbagliata che sia, è assolutamente trasparente ed in compliance col fisco. Al contrario il sistema di qualche annetto fa con le mance cash dentro le buste si prestava molto di più a speculazioni fiscali perchè il dipendente, anzichè versare la mance riscosse alla compagnia che poi le avrebbe dovute restituite in busta paga tassate, se le metteva in tasca con tanti saluti al fisco ;)

Con ciò confermando che le mance (così pressantemente caldeggiate dalle compagnie e da tutti i tour operator) costituivano esattamente lo stipendio a nero, fatto pagare a noi a nero.

Un'altra puntualizzazione: alti ufficiali di bordo di altri Paesi europei (immagino col cd. contratto italiano) mi hanno detto che è loro consentito di scegliere in quale Paese pagare le tasse, in Italia o nel loro Paese di residenza, secondo la loro convenienza.

Infine, nessuno ha mai detto che l'attuale sistema non sia in regola con il fisco. Lo è eccome. Solo che è comunque un sistema legalizzato per non pagare le tasse.
Altrimenti come si spiega che tutti i tour operator preferiscano contravvenire alla legge (che imporrebbe loro di inserire le voci obbligatorie nel prezzo e mantenere facoltative le voci aggiuntive) e pagare sanzioni salatissime, pur di mantenere quelle quote fuori dalle tariffe? E come si spiega - se per loro fosse ininfluente - che le pretendano come obbligatorie e insistano così tanto per farsele pagare? Un interesse economico preciso per fare tutto questo, e in modo così nebuloso e scorretto, ci deve essere.
Qualcuno ha un'altra spiegazione plausibile?

Un saluto a tutti.
MCP
 
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