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Costa Crociere Quote di servizio 2015-16-17-18-19

Non ho spiegazioni plausibili...ma ho una possibile soluzione!
Ecco come la vedo io...allora siamo ben a conoscenza di sta storia delle mance...ora a posto di farci "pippe mentali" se non sta bene nessuno obbliga a partire, si può partire con la concorrenza!
E vissero tutti felici e contenti!
Lo sai? Parti? ti sta bene allora! Lo sai? non ti sta bene? non parti con loro!
Ma essere a conoscenza delle cose e poi voller mettere di mezzo tra un pò la corte d'assise mi sembra alquanto strano!
La storia delle mance sta diventando come se fosse un voler lucrare su un bene di prima necessità, quasi come la privatizzazione dell'acqua (e magari per quello nessuno dice nulla) quando invece non lo è.
Ora se prenoto una crociera e accetto le condizioni di contratto del pacchetto turistico (che prevedono le quote di servizio) non capisco sto voler gridare al reato e fare i conti in tasca alla compagnia!
Non trovo giustificabile l'invetare ipotesi "assurde" del genere: "eh si... chi le legge le condizioni di contratto?!?!?" oppure "il povero nonnetto non lo sa" ecc...
Se non leggo le condizioni di contratto e vi appongo la mia firma o sbarro la casella di lettura delle condizioni (nel caso di prenotazioni online) no ho nulla da imputare alla compagnia ma solo a me stesso!
 
Il fatto di esserne a conoscenza e di accettarle non significa che non si possano nutrire dubbi, perplessità o essere critici su alcune politiche delle compagnie. Poi va bene, loro fanno il loro business, noi clienti facciamo i nostri conti e scegliamo se acquistare o meno il prodotto.
Io per esempio continuo a trovare un pò scomodo che le quote siano sempre a parte e uno debba calcolarsele a mente quando fa il preventivo, che non ci sia l'acqua in caraffa (anche se prendo sempre la minerale, ma ogni tanto si potrebbe farne a meno), che le escursioni siano così care e che spesso sui ponti piscine regni l'anarchia :), però comunque non significa che la vacanza in sè non mi piaccia o che non ritenga il rapporto qualità/prezzo tutto sommato adeguato: anzi, secondo me la crociera resta tuttora una delle esperienze più belle e offre molto più che un hotel o un villaggio a terra.
Per le quote di servizio, non si grida al reato né certamente si guarda in tasca alla compagnia, però neanche si perde l'obiettività e si interpreta ogni mossa di Costa, MSC, Royal, NCL o chicchessia come bella e buona a prescindere, facendone un fatto di fede. Piuttosto, in ogni cosa ci sono pro e contro, si mette tutto sul piatto della bilancia e si sceglie.
Personalmente quella delle quote di servizio stornabili per me non è una ragione che mi induce a prenotare con Tizio anziché con Caio, i miei criteri di preferenza sono altri, le quote le ho sempre pagate ( a volte anche prima: con Celebrity e Royal questo ti consentiva l'opzione My Time Dining), so che ci sono fin dalla prima crociera e le metto in conto, però ripeto...qualcosa in questo meccanismo mi sfugge e continuo a trovarlo difficile da capire, specie per chi è alla prima esperienza. Tanto più che non so fino a che punto sia utile, in termini pubblicitari, non inserirle nel prezzo proposto e poi aumentarle progressivamente (in pochi anni su Costa da 7 euro a 10; su NCL se non sbaglio sono quasi raddoppiate nel giro di pochi mesi, correggetemi se ho capito male ;) ), inducendo una sorta di fastidio psicologico anche in chi le paga sempre senza farsi domande e senza batter ciglio.
Capisco anche, in parte, il discorso di Salvo: se non ci piace, nessuno ci obbliga a partire....ma a volte non è così semplice. Si parte e ci si gode il viaggio, ma è fisiologico non apprezzare o non trovare chiari alcuni aspetti. Soprattutto se si tratta di compagnie a cui siamo affezionati e con cui complessivamente ci troviamo bene :)
 
Con riferimento alle "Quote per i Servizi alberghieri di bordo", Vi precisiamo che il loro pagamento costituisce parte integrante del prezzo della crociera.
Al fine di mantenere i nostri standard di eccellenza nei servizi, la Compagnia ed i suoi dipendenti effettuano notevoli investimenti in risorse economiche, tempo ed energie personali, ampiamente ripagati dagli apprezzamenti dei nostri Ospiti.
Tali quote sono descritte dettagliatamente nel nostro catalogo e sul sito internet e servono a determinare il prezzo complessivo della crociera.
Per prassi consolidata ed ampiamente applicata nelle principali catene alberghiere mondiali, sono ad ogni effetto parte del prezzo della crociera; pertanto, il loro pagamento è obbligatorio e non rimborsabile.
Sono interamente destinate da Costa Crociere al personale addetto all'erogazione dei servizi alberghieri di bordo. Precisiamo, pertanto, che nessun importo ulteriore è dovuto, sulle nostre navi, a titolo di mancia o gratificazione del personale.
Non possiamo, pertanto, accogliere la Vostra richiesta di rimborso.

Con la speranza di avervi fornito un'esauriente risposta, ci auguriamo di potervi avere nuovamente graditi Ospiti a bordo delle nostre navi.

Con i nostri più cordiali saluti,

Roberta Casazza
Guest Relations Italy
Commercial Operations - Sales & Marketing
Costa Crociere S.p.A - Piazza Piccapietra, 48 - 16121 Genova - Italy
Fax +39 010 5483449
http://www.costacrociere.it
Intanto li ho denunciati all'AGCM.
 
Con riferimento alle "Quote per i Servizi alberghieri di bordo", Vi precisiamo che il loro pagamento costituisce parte integrante del prezzo della crociera.
Al fine di mantenere i nostri standard di eccellenza nei servizi, la Compagnia ed i suoi dipendenti effettuano notevoli investimenti in risorse economiche, tempo ed energie personali, ampiamente ripagati dagli apprezzamenti dei nostri Ospiti.
Tali quote sono descritte dettagliatamente nel nostro catalogo e sul sito internet e servono a determinare il prezzo complessivo della crociera.
Per prassi consolidata ed ampiamente applicata nelle principali catene alberghiere mondiali, sono ad ogni effetto parte del prezzo della crociera; pertanto, il loro pagamento è obbligatorio e non rimborsabile.
Sono interamente destinate da Costa Crociere al personale addetto all'erogazione dei servizi alberghieri di bordo. Precisiamo, pertanto, che nessun importo ulteriore è dovuto, sulle nostre navi, a titolo di mancia o gratificazione del personale.
Non possiamo, pertanto, accogliere la Vostra richiesta di rimborso.

Con la speranza di avervi fornito un'esauriente risposta, ci auguriamo di potervi avere nuovamente graditi Ospiti a bordo delle nostre navi.

Con i nostri più cordiali saluti,

Roberta Casazza
Guest Relations Italy
Commercial Operations - Sales & Marketing
Costa Crociere S.p.A - Piazza Piccapietra, 48 - 16121 Genova - Italy
Fax +39 010 5483449
http://www.costacrociere.it
Intanto li ho denunciati all'AGCM.

Prassi consolidata nelle principali catene alberghiere....? Ma quando mai?? Non esiste nulla di simile nel mondo alberghiero internazionale.
 
Anche io ritengo che le quote di servizio debbano essere discrezionali.
Nell'ultima crociera fatta su MSC, mi sono fatto stornare le quote di servizio e le ho distribuite integralmente tra il cameriere di tavolo, e la persona (originario filippino) che rimetteva in ordine la stanza.
A volte capita che qualche membro della struttura non sia all'altezza del lavoro, pur riconoscendo che sia un lavoro duro e davvero difficile, con persone che vivono per mesi lontano dalle loro famiglie.
Ma non dimentichiamo che anche molti dei nostri figli, in questo momento, sono alla ricerca di un lavoro, a migliaia di chilometri dalle loro famiglie.
La crisi globale ha fatto scendere il valore del lavoro a livelli incredibilmente irragionevoli.
Per questo motivo sarebbe opportuno premiare le persone che ti fanno stare bene una settimana, piuttosto che assegnare ad una compagnia multinazionale il compito di distribuire queste quote.
In una vacanza penso sia più logico premiare il rapporto umano che si crea con una persona, che lo fa sentire meno solo, che lo fa sentire apprezzato per il suo lavoro, piuttosto che pagare genericamente per un lavoro a volte fatto senza rispetto delle persone e dei propri bisogni psicologici.
Ed ognuno di noi, che ha scelto la crociera come "premio" per il suo lavoro e per le difficoltà del vivere quotidiano, non utilizzerà mai lo storno delle quote di servizio per ...giocare alle slot machine della nave.
 
Hai dimenticato il buco dell'ozono, il riscaldamento globale, il fatto che non ci sono più le mezze stagioni ed il ruolo dei servizi segreti deviati. Tutte motivazioni molto importanti per farsi stornare le quote.

Detto questo, l'unico aspetto che mi trova concorde con le argomentazioni di qualcuno è la mancanza di totale trasparenza al momento dell'acquisto di una crociera.

Ciao
 
Personalmente trovo al limite della...ecco, diciamo poco trasparente l'annosa questione delle quote di servizio.
Le saldo, non potendo fare altrimenti, ed aggiungo, se meritato, un benefit ad personam normalmente a metà crociera.
Ovvio che se potessi elargire direttamente tutta la cifra a chi decido io, lo farei ben volentieri.
Trovo il fossilizzarsi di Costa su questa cosa, non le faccia onore...ma ultimamente, per quanto sia una Costista affezionata, sono proprio queste piccolezze che mi indispongono.
 
Leggiti su Google il provvedimento AGCM 34548 del 09/10/2013

Purtroppo le conseguenze delle decisioni assunte da queste autorita' sono ancora molto, troppo blande.
Spesso, come in questo caso, il condannato paga la (risibile) sanzione e continua a mantenere gli stessi, o alcuni dei comportamenti gia' sanzionati.
Per altro questa decisione era assolutamente scontata in quanto e' palese che la pratica delle qds violi qualsiasi norma e principio del nostro ordinamento giuridico (e nulla vale il sostenere che tale prassi sia invece conforme a norme e principi di ordinamenti stranieri).
 
Per me si sta facendo un pò di confusione....(AGCOM...ordinamenti stranieri....fisco e non fisco...e chi più ne ha più ne metta...).
La questione è molto semplice, e non riguarda solo Costa...ma tutte le compagnie.

Perchè esistono le quote di servizio? Per integrare la retribuzione del lavoratore, come avviene nella gran parte del mondo con le cosiddette "tips".

Da quando esistono nel mondo delle crociere? Da quando il mondo delle crociere si è "massivizzato". Prima tutti lasciavano le mance, ora no. E le compagnie per non aver un incremento di costo (per ripianare le mancate mance) e non scontentare i dipendenti hanno introdotto le qds.

E' giusto che siano obbligatorie? Per me no, perchè essendo legate al livello del servizio ricevuto, devono poter essere discrezionali e non obbligatorie. Ma questo presupporrebbe una onesta' "valutativa" da parte del cliente che di fatto in molti casi non esiste (per gli italiani è proprio un limite culturale... ) visto che si fa a gara a fare i fighi per farsele stornare. Ecco che per me quindi l'obbligatorietà è il male minore. Perchè il non pagarle o il non lasciare la mancia per la compagnia è indifferente. Lo è anche il non renderle obbligatorie o il renderle tali. Tanto a rimetterci è sempre il lavoratore.
Non solo, la non obbligatorietà accompagnata alla "furbizia" degli ospiti, sta generando quella dinamica inflazionistica che in alcuni casi è una vera e propria escalation (leggasi NCL).
Tutto questo non và contro nessuna normativa, da nessuna parte, in nessuno stato.

Altro aspetto è la trasparenza nella quotazione di una crociera , sopratutto nel caso dell'obbligatorietà (che è diverso dal dire che le qds sono illegali). L'AGCOM si è espressa sulla trasparenza nell'esposizione delle qds, non sulla loro legittimità. Poi, nel caso di Msc che non le ha rese più obbligatorie, le qds sono state di fatto una vera e propria leva "sotterranea" di pricing fatta sulle tasche dei dipendenti. Nè più ne meno.

Su una cosa concordo Enrico: le sanzioni sono talmente ridicole, che spesso si ha una vera e propria convenienza economica nel violarle. Politica commerciale scorretta e sanzionata a Royal docet.
 
Ultima modifica:
Costa quote di servizio 2015

Costa quote di servizio 2015

Per me si sta facendo un pò di confusione....(AGCOM...ordinamenti stranieri....fisco e non fisco...e chi più ne ha più ne metta...).
La questione è molto semplice, e non riguarda solo Costa...ma tutte le compagnie.

Perchè esistono le quote di servizio? Per integrare la retribuzione del lavoratore, come avviene nella gran parte del mondo con le cosiddette "tips".

Da quando esistono nel mondo delle crociere? Da quando il mondo delle crociere si è "massivizzato". Prima tutti lasciavano le mance, ora no. E le compagnie per non aver un incremento di costo (per ripianare le mancate mance) e non scontentare i dipendenti ha introdotto le qds.

E' giusto che siano obbligatorie? Per me no, perchè essendo legate al livello del servizio ricevuto, devono poter essere discrezionali e non obbligatorie. Ma questo presupporrebbe una onesta' "valutativa" da parte del cliente che di fatto in molti casi non esiste (per gli italiani è proprio un limite culturale... ) visto che si fa a gara a fare i fighi per farsele stornare. Ecco che per me quindi l'obbligatorietà è il male minore. Perchè il non pagarle o il non lasciare la mancia per la compagnia è indifferente. Lo è anche il non renderle obbligatorie o il renderle tali. Tanto a rimetterci è sempre il lavoratore.
Non solo, la non obbligatorietà accompagnata alla "furbizia" degli ospiti, sta generando quella dinamica inflazionistica che in alcuni casi è una vera e propria escalation (leggasi NCL).
Tutto questo non và contro nessuna normativa, da nessuna parte, in nessuno stato.

Altro aspetto è la trasparenza nella quotazione di una crociera , sopratutto nel caso dell'obbligatorietà (che è diverso dal dire che le qds sono illegali). L'AGCOM si è espressa sulla trasparenza nell'esposizione delle qds, non sulla loro legittimità. Poi, nel caso di Msc che non le ha rese più obbligatorie, le qds sono state di fatto una vera e propria leva "sotterranea" di pricing fatta sulle tasche dei dipendenti. Nè più ne meno.

Su una cosa concordo Enrico: le sanzioni sono talmente ridicole, che spesso si ha una vera e propria convenienza economica nel violarle. Politica commerciale scorretta e sanzionata a Royal docet.

Secondo me Felix Msc non usa la facolta' di storno come "leva" commerciale in quanto i passeggeri che sanno cosa siano le qds uniti a quelli che sanno che possono stornarsi sono un'esigua minoranza, ma davvero esigua.
E' vero che l'agcom ha sanzionato la cd trasparenza, ma la non trasparenza (come nell'attualita') e' il principale fattore che fa delle qds un incasso "ibrido" per non dire sospetto.
Gli italiani non hanno alcun limite culturale, ma anzi sotto questo punto di vista sono molto piu' avanti (puo' sembrare strano), come quasi tutti gli altri paesi europei, rispetto agli Stati Uniti, Uk e compagnia cantante.
Un paese, o un "sistema" che garantisce ai suoi cittadini e lavoratori TUTTI una giusta retribuzione, non lasciata alla discrezionalita' del cliente, e soggetta interamente a tassazione, e' sicuramente piu' democratico ed evoluto rispetto al sistema opposto.
Non dimentichiamo inoltre che, nonostante tutto, siamo e restiamo la culla del diritto.
Quindi molto meglio nessuna mancia (almeno obbligatoria) ma una retribuzione giusta che non ne abbia bisogno, come per il 95% dei lavoratori dipendenti con un conttatto in regola (escludiamo quindi i pizzettari, ma quello e' un sistema totalmente illegale).
 
Concordo in pieno con Felix.
Aggiungo che se pensassi che le quote di servizio sono illegittime o all'opposto, che cioè a bordo delle navi ci siano gli schiavi, boicotterei per principio la vacanza in crociera.
La trasparenza relativa alla comunicazione preventiva di una voce di costo obbligatoria è un altro paio di maniche, e di questo si discute qui, perché su questo punto direi che le compagnie non siano ineccepibili. Non essere ineccepibile non vuol dire essere truffaldino o commettere reati, sia chiaro.
Fra due mesi, se tutto va bene, dovrei essere a bordo di MSC, e l'ultima cosa che mi viene in mente di fare è di presentarmi alla reception a farmi stornare le quote di default, mentre su altri siti web leggo che per molti crocieristi è quasi la prima attività che si fa una volta saliti in nave, come andare al buffet o a fare l'esercitazione di emergenza...e lì resto basita, anche se è il caso di ricordare che se la compagnia ti consente questa opzione, il passeggero esercita semplicemente una facoltà concessagli, indipendentemente da come la si pensi.
Se invece partissi con Costa, su cui lo storno non è previsto, forse chiederei alla mia ADV se è possibile pagarle direttamente da loro qualche giorno prima della partenza o al saldo finale, perchè non amo trovarmi alla fine sommersa di extra: almeno quelli obbligatori preferisco pagarli "a terra" e levarmi il pensiero.
 
Concordo in pieno con Felix.
Aggiungo che se pensassi che le quote di servizio sono illegittime o all'opposto, che cioè a bordo delle navi ci siano gli schiavi, boicotterei per principio la vacanza in crociera.
La trasparenza relativa alla comunicazione preventiva di una voce di costo obbligatoria è un altro paio di maniche, e di questo si discute qui, perché su questo punto direi che le compagnie non siano ineccepibili. Non essere ineccepibile non vuol dire essere truffaldino o commettere reati, sia chiaro.
Fra due mesi, se tutto va bene, dovrei essere a bordo di MSC, e l'ultima cosa che mi viene in mente di fare è di presentarmi alla reception a farmi stornare le quote di default, mentre su altri siti web leggo che per molti crocieristi è quasi la prima attività che si fa una volta saliti in nave, come andare al buffet o a fare l'esercitazione di emergenza...e lì resto basita, anche se è il caso di ricordare che se la compagnia ti consente questa opzione, il passeggero esercita semplicemente una facoltà concessagli, indipendentemente da come la si pensi.
Se invece partissi con Costa, su cui lo storno non è previsto, forse chiederei alla mia ADV se è possibile pagarle direttamente da loro qualche giorno prima della partenza o al saldo finale, perchè non amo trovarmi alla fine sommersa di extra: almeno quelli obbligatori preferisco pagarli "a terra" e levarmi il pensiero.

Quasi tutte le pratiche commerciali scorrette non sono reato...e quindi?
Una compagnia sanzionata e che anzi procrastina i comportamenti sanzionati tu la definisci "non ineccepibile"?
In ogni caso una pratica commerciale scorretta, specie se inerente un fattore economico, e' assolutamente assimilabile ad una truffa, anche se come detto non e' un reato:
"Nel diritto italiano, la truffa è l'ottenimento di un vantaggio a scapito di un altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri"
Non fa na piega.
 
Che gli italiani siano avanti su questo argomento, davvero mi risulta inverosimile: l'abitudine di gratificare, in maniera ufficiale (con le cosiddette tips che citava Felix e che vengono di norma indicate sui listini di ristoranti, bar, bistrot all'estero e quindi rispettate senza batter ciglio) o per savoir faire e segno di apprezzamento per il servizio ricevuto di sicuro non fa parte della forma mentis dell'italico popolo che se intravede una qualsiasi maniera di risparmiare il dovuto, figuriamoci se si immagina di aumentare con un tot volontariamente.
Per lavoro e per piacere sono solita frequentare molto spesso locali, ristoranti e alberghi: agli italiani tutto viene al momento del saldo, tranne che sborsare altri soldi per le mance.
E' spesso vero invece, che vengono offerti "bonus" diciamo così, specie durante servizi di tale tipo che si prolunghino nel tempo, a guisa di convincimento ad offrire un servizio migliore in qualche senso (priorità, favoritismi, etc...)

Sono d'accordo con Hermione quando considera comodo il "togliersi il pensiero": del resto sappiamo che la quota crociera è formata da quota alberghiera + tasse portuali e di iscrizione.
Si aggiungessero direttamente anche le QdS sotto tale voce e amen.
 
Ultima modifica:
Enrico, semplicemente io non mi intendo di pratiche commerciali e quindi, anche quelle che " a naso" trovo scorrette, sto attenta a come le definisco, perchè magari una cosa mi appare distorta solo perchè sono poco informata o poco competente io.
Nello specifico, io pure, per mentalità, non apprezzo un sistema di retribuzione dei dipendenti che in una certa percentuale è soggetta alla discrezionalità del cliente, ma se vado in un contesto dove vige questa prassi non certo per mia scelta, significa che devo adeguarmi ed è lì che entra in gioco la "trasparenza", che da cliente è l'unica cosa che mi riguarda, perchè è in base a quella che scelgo se acquistare o meno e con quali modalità.
In altre parole, se stabilissi io le regole farei un piccolo ritocco al rialzo ai prezzi e lascerei le mance come totalmente discrezionali e facoltative, nel se e nel quanto.
Le quote di servizio non esisterebbero o sarebbero già inglobate nella tariffa. Ma appunto, sono le compagnie che fanno questa scelta e anche a me il fatto che alcune preferiscano farsi sanzionare piuttosto che cambiare politica fa venire qualche pensiero in più. Non posso però criticarle se scelgono di allinearsi a un sistema retributivo che non sarà il mio preferito, non sarà quello italiano, non sarà quello ideale. Sono problemi che riguardano loro, il loro management, i loro uffici legali e i loro dipendenti.
Quella che per me è la politica commerciale al limite del corretto (già la truffa è un concetto un tantino forte) è il dire e non dire, addebitare e poi stornare, non scriverlo qui ma scriverlo là....ed è per questo che seguo questo thread e gli altri affini. ;)
 
Costa quote di servizio 2015

Costa quote di servizio 2015

Che gli italiani siano avanti su questo argomento, davvero mi risulta inverosimile: l'abitudine di gratificare, in maniera ufficiale (con le cosiddette tips che citava Felix e che vengono di norma indicate sui listini di ristoranti, bar, bistrot all'estero e quindi rispettate senza batter ciglio) o per savoir faire e segno di apprezzamento per il servizio ricevuto di sicuro non fa parte della forma mentis dell'italico popolo che se intravede una qualsiasi maniera di risparmiare il dovuto, figuriamoci se si immagina di aumentare con un tot volontariamente.
Per lavoro e per piacere sono solita frequentare molto spesso locali, ristoranti e alberghi: agli italiani tutto viene al momento del saldo, tranne che sborsare altri soldi per le mance.
E' spesso vero invece, che vengono offerti "bonus" diciamo così, specie durante servizi di tale tipo che si prolunghino nel tempo, a guisa di convincimento ad offrire un servizio migliore in qualche senso (priorità, favoritismi, etc...)

Sono d'accordo con Hermione quando considera comodo il "togliersi il pensiero": del resto sappiamo che la quota crociera è formata da quota alberghiera + tasse portuali e di iscrizione.
Si aggiungessero direttamente anche le QdS sotto tale voce e amen.

Ma guarda che la mancia obbligatoria e' propria dei paesi anglosassoni, che notoriamente sono una piccola minoranza nel mondo.
Quindi il popolo italico che tanto piace denigrare si comporta come spagnoli, francesi, tedeschi, greci, svizzeri (per restare in ue) ecc ecc

Nota di colore OT
In Francia in qualsiasi ristorante, cosi' come nella ricca Svezia e negli Stati Uniti e' normalissimo chiedere l'acqua del rubinetto (che specie in Svezia e' ottima).
Da noi...chiedere l'acqua del rubinetto sarebbe come minimo da "pezzenti". Qua siamo davvero indietro e radical chic.
 
Ultima modifica:
Ma guarda che la mancia obbligatoria e' propria dei paesi anglosassoni, che notoriamente sono una piccola minoranza nel mondo.
Quindi il popolo italico che tanto piace denigrare si comporta come spagnoli, francesi, tedeschi, greci, svizzeri (per restare in ue) ecc ecc

Negli USA è praticamente inconcepibile non lasciare mance.
I tedeschi lo fanno quasi con sboroneria, ma lo fanno.
Mio cognato è svizzero da 9 generazioni ad anche lì la tips è prevista come fee di servizio.
 
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