Cerco di riprendere il mio diario. Come ho detto faccio molta fatica a caricare le foto, proprio adesso TinyPic ha impiegato 5 minuti a caricarmi la foto. Certo dipenderà dalla mia connessione, ma è snervante. Ho provato Flickr ed è stato peggio, e poi non ho capito come si importa qui poi la foto, ed addirittura stamattina vedo la foto che avevo già caricato ma non riesco più a ricordare, nè a capire, come caricarne un'altra, Photobucket non ho capito come funziona, insomma, sono un disastro. Sarò in ot, ma qualcuno mi aiuta, magari anche solo con qualche link? Spero di si, un diario senza foto.....mi spiacerebbe. Beh, tornerò a leggere i vari post, peraltro già letti qualche tempo fa, nella sezione apposita del forum "aiuto inserire foto".
Riprendo il filo del racconto (scusate se scopiazzo un pò con copia e incolla dai miei precedenti post).
Sabato 16 gennaio 2016 - Arrivo a Guadalupa –
Avevo già fatto questo scalo 2 anni fa ma, per gli orari dei voli e per la stanchezza, non avevo visto quasi niente.
Questa volta quindi, avendo anche l’arrivo presto del volo, alle 14 circa, voglio assolutamente vedere qualcosa e se il tempo è bello, come difatti è, andare alla spiaggia La Caravelle, già descritta e decantata qui sul forum.
Mi rendo conto ora che gli orari impressi sulle mie foto (tengo sempre impostata sulle foto la visualizzazione della data ed ora perchè viaggio spesso in Norvegia in inverno, più bella, e mi piace comparare la luce alle varie latitudini ) pur riportando l'ora italiana (non c'è stato verso di togliere l'ora, figurati di cambiarla, ma col senno di poi per il dovere di cronaca per il forum meglio così) possono tornarmi utili per stabilire grosso modo gli orari ed i tempi delle tappe nei vari scali. Non tutto il male vien per nuocere.
Dicevo quindi, l'arrivo del volo a Guadalupe è in anticipo di circa 10 minuti, io come ho raccontato ho dovuto aspettare che scendessero tutti gli altri dall'aereo per recuperare il mio bagaglio a mano sito in una cappelliera lontana dal mio posto a sedere: sfidare controcorrente il flusso di passeggeri nei corridoi ansiosi di scendere era impresa impossibile. Ma sì, non saranno poi quei 5- 10 minuti a cambiare le cose.
Come scesa dall'aeromobile mi assale una folata di caldo, che io soffro particolarmente ( e sei andata ai Caraibi a cercartelo, direte voi? Si), ma proveniendo dal cuore dell'inverno in Italia, seppur quest'anno particolarmente mite, questo sigilla definitivamente l'inizio della vacanza, evviva, ci siamo!
Per considerando la mia discesa relativamente tardiva dall'aereo, dalla prima foto scattata deduco, stante la differenza di 5 ore di fuso orario, che alle 14:06 sono già fuori dall'aeroporto per salire sul bus transfer Costa per il porto.
L'aeroporto di Guadalupe è molto bello, piccolo ma curatissimo, soprattutto per le aiuole e la vegetazione varia presente fuori e nei viali di accesso. E sarà proprio questa vegetazione caraibica, forse anche più delle spiagge e del mare, ad affascinarmi per tutto il viaggio: che verde, che colori vividi, che esuberanza!
Il transfer verso il porto dura 15-20 minuti, l'organizzazione Costa è eccellente come al solito.
Me ecco che durante il viaggio verso il porto si vede anche l'altra faccia dei Caraibi, non meno affascinante e importante: a palazzi commerciali e decisamente moderni, ma anche anonimi (del resto Guadalupa non è francese?) si alternano palazzine e casupole abbastanza fatiscenti ed addirittura vere e proprie baracche. Questo contrasto lo si noterà pressocchè in tutti gli scali e viene spontaneo chiedersi come mai, quantomeno nelle città-porti toccati dalla compagnie crocieristiche, la ricchezza apportata da esse non riesca a distribuirsi non dico a tutta la popolazione (beh, tutto il mondo è paese) ma insomma un pochino di più. Persino al molto propriamente detto, ove è attraccata la nave, le case vicine sono davvero quasi dei ruderi. La mia non è una critica, ma una amara considerazione. Io ho apprezzato molto di poter vedere anche il vero volto di quei paesi, certo, ma spiace vedere che i soldi vengono incanalati sempre non in maniera equa. Ma accade dovunque così.
Come avevo detto, non volendo sprecare l'arrivo presto a Guadalupe ed essendomi appunto riproposta di andare a Le Caravelle, al porto non saliamo subito sulla nave (l'arrivo del bus è vicinissimo all'ingresso portuale ed anche alla nave, che si vede subito quasi sopra la propria testa) ma cerchiamo un taxi: l'unico presente, forse perchè sanno che tutti salgono subito in nave o perchè noi siamo arrivati più tardi degli altri, ci propone di portarci a La Caravelle per 20 euro solo andata, siamo solo in due però ed i prezzi se si è di più sarebbero minori. Cerchiamo di convincerlo a pagarlo al ritorno ma non se ne parla, difatti al ritorno non si presenterà (racconterò dopo), ma essendo l'unico taxi accettiamo, non ho intenzione di perdere la spiaggia La Caravelle per la seconda volta! Concordiamo di farci venire a riprendere al posto in cui ci lascia alle 18:30, col senno di poi per me fin troppo e infatti ripartiremo alle 18 perchè già sazi di mare per il primo giorno. Tuttavia siamo abbastanza tranquilli, il tutti a bordo sarà alle 20 e la nave partirà all'1 di notte, insomma non temo di restare a terra in questo scalo, e poi fa buio presto e difficilmente ti attardi per voler star fuori di più. Il tragitto di ritorno dalla spiaggia al porto, causa lunghissime code, durerà 1 ora. Saliremo in nave alle 19, comunque abbondantemente in tempo per il tutti a bordo. Ne è valsa la pena!!
Il tragitto verso La Caravelle dura circa 30', non c'è molto traffico in uscita da Point a Pitre al quell'ora, ne troveremo invece moltissimo, con lunghe code, al ritorno alle 18.
Il taxista ci chiede (pochissimo inglese) se vogliamo andare a La Caravelle del Cub Med o a La Caravelle normale, nell'incertezza che l'ingresso dal Club Med sia riservato scegliamo quella normale. La stradina sterrata non è molto lunga ma è piena di macchine parcheggiate ed a tratti il transito nei due sensi è difficoltoso. Alla fine della strada c'è un piccolo parcheggio con possibilità di svolta delle auto, l'ì c'è anche una costruzione bassa che è un punto di ristoro ed anche un piccolo hotel: la cosa ci tornerà utile al ritorno, perchè non essendosi poi presentato l'autista dell'andata, lì all'hotel passavano diversi taxi e quindi ne abbiamo preso facilmente un altro: eravamo lì al parcheggio, il punto di incontro prefissato per il ritorno, già mezz'ora prima del previsto, alle 18, già stanchi per il caldo e già appagati dalla spiaggia. Il volo di 9 ore, il cambio di fuso orario e il caldo improvviso stancano. Il taxista del ritorno aveva solo noi due e ci ha chiesto 30 euro tot, ma era l'unica possibilità, non volevo aspettarne o chiamarne altri.
Dal parcheggio con pochi passi si arriva ad una specie di spiaggia alberata, devo dire non molto bella, ma seguiamo furbescamente altre persone che si incamminano senza indugio verso il lato destro, vicinissimo, e tramite un passaggio aperto entriamo anche noi nel tratto breve che porta a La Caravelle.
La foto del primo tratto di spiaggia (proseguendo lungo essa si arriva in 1 minuto a quella più larga e bella):
E poi, come dico in 1-2', si arriva alla spiaggia La Caravelle più larga. La delimitazione delle due parti della spiaggia è data da una specie di piccolissima scogliera con una lingua di sabbia. La spiaggia non è affollata, forse anche perchè è pomeriggio, ci sono lettini liberi che noi due occupiamo senza che nessuno ci dica niente. La spiaggia è bellissima, e poi per la persona che era con me era la prima volta ai Caraibi e non si poteva cominciare meglio la vacanza.
La piccola scogliera che delimita la prima spiaggia da quella più larga:
Spiaggia La Caravelle - Come detto, l'ora riportata in foto è 5 ore avanti (ora italiana).
Il mare sul versante prima della piccola scogliera è mosso e ci sono molti surfisti, invece dopo la scogliera è calmissimo, anche perchè mi sembra di vedere infrangersi le onde un pò al largo e ci deve essere l' una barriera corallina a riparare dal moto ondoso. L'acqua non potrebbe essere più trasparente, e palme e la vegetazione, anche grazie alla luce del sole, hanno colori incredibili, la spiaggia è pulita. ci sistemiamo un pò discosti dalle altre persone, ma appunto non c'è folla e si sta benissimo. Poi andiamo a far due passi e perlustrare la spiaggia, ci sono anche molti bagnanti locali, oggi è sabato del resto, alcune bancarelle, poche, per semplici ristori e frutta, c'è un chiosco in legno ma credo si per il nolo di attrezzatura varia, non mi interessa. A ridosso della spiaggia la struttura, fortunatamente bassa e quindi non più di tanto impattante, del Club Med.
La spiaggia non era affollata; al ritorno invece causa il rientro verso la città abbiamo trovato molta coda, consiglio quindi di tenersi (se nel tardo pomeriggio) un’ora di tempo per il rientro. Il tutti a bordo era alle 20, ma la nave sarebbe partita all’una di notte, quindi non avevamo grossissimi timori.