Capitolo 2: Stoccolma.
“Mai negare ad un uomo il diritto all’incoscienza”
Dal film: “Intrigo a Stoccolma
Peccato che la giornata nuvolosa ci privi dei panorami tedeschi e di una parte delle isolette della penisola Scandinava. Riusciamo però, mentre ci avviciniamo all’aeroporto, a vedere le interminabili distese dei verdi boschi. Viaggio tranquillo ed arrivo puntuale. Abbiamo il primo contatto “diretto” con i primi amici del gruppo. Sullo stesso volo ci sono Claudio, Carla e Cecilia (che diventerà l’amica del cuore di mia figlia). Con loro avremo anche il piacere di stare allo stesso tavolo al ristorante, 6 eravamo noi e 3 loro, e poi ogni tanto, verso fine cena ci raggiungeva qualcun altro per qualche chiacchera ed un po di risate.
Nella programmazione, avevo cercato di ottimizzare le 2 mezze giornate da fare a Stoccolma. Dall’aeroporto di Skavsta, c’è un ottimo collegamento con i pullman che sono anche abbastanza economici ma avremmo successivamente dovuto prendere un taxi considerando che il primo albergo prenotato era distante dal terminal. Faccio dei preventivi alle varie compagnie di Taxi di Stoccolma. Il costo, aeroporto-Albergo è di 30 euro anziché i 15 del pullman a persona. Lo prenoto ed anche successivamente al cambio di hotel, decidiamo di tenerci il taxi per recuperare tempo prezioso.
Quando vediamo sul nastro i bagagli tiriamo un sospiro di sollievo. Son quasi le 14.00 e quindi presi i bagagli andiamo a mangiare un hot-dog e poi ci dirigiamo verso il taxi. Piccolo l’aeroporto e piccolo il taxi, ma come, ho specificato più volte che eravamo 6 persone con 12 valigie e non ci mandano un van?? L’autista si scusa, ci dice che comunque sono 6 posti e dopo un complicato tetris passeggeri bagagli, partiamo alla volta della Città. Il percorso è scorrevole, niente traffico neanche all’entrata di Stoccolma che già ci appare “particolare” passando sui ponti dei tanti canali. Ci lascia in albergo ed appuntamento per il giorno successivo alle 14.00 per accompagnarci all’imbarco.
Bellissimo albergo da 4 stelle vere. In stile moderno sia l'esterno che la conformazione e gli arredi interni. Ho prenotato una camera da 3 posti al prezzo di 218 euro con colazione. La mia camera non aveva finestre ma un'ampia vetrata su un mega lucernaio interno. I letti sono molto comodi ed il terzo letto è da una piazza e mezza. Per una lunga sosta penso che avrei qualche disagio dal fatto che non c'è presente un classico armadio ma solo delle strane sbarre (mi sembra di aver visto qualcosa di simile all'IKEA) dove appendere i vestiti. C'è la tv in camera, bagno comodo fornito di una mega doccia e tutto abbastanza pulito. Certo in camera c'erano le istruzioni di tutto il funzionamento dell'albergo, peccato che su più di 10 lingue presenti non ci fosse l'Italiano, eppure solo in quella giornata ho incontrato parecchi altri Italiani. Wi fi libero, tanti ascensori comodo atrio dove sedersi, disponibilità di un ampio locale dove lasciare i bagagli l'ultimo giorno. La colazione è stata incredibile, c'era di tutto, dalla colazione nordica ed anglosassone, quindi zuppa di fagioli, pesce ed uova fritte bacon e tanto altro, alle colazioni più mediterranee, con una svariata quantità di dolci e prodotti da forno, nutella, creme e marmellate di tutti i tipi. La cosa che sorprendeva non era solo la svariata quantità di prodotti ma la loro alta qualità. Le marmellate sembravano fatte in casa ed il succo d'arancia sembrava appena spremuto e non si sentiva neanche quel fastidioso sapore dell'essenza della buccia che spesso si sente quando chiedi una spremuta nei nostri bar. La posizione è ottimale, sia perché è di fronte alla stazione ferroviaria ed al terminal bus, e sia perché a piedi riesci facilmente a girarti la zona commerciale e tutta la zona centrale della città. Già la vista mi sembra molto promettente.
Ci rinfreschiamo, ci cambiamo, considerate che siamo partiti da Roma a 32° ed adesso ne avevamo 14° che erano destinati a scendere, e via per la città. Ci dirigiamo a piedi verso Gamla Stan, voglio girarla tutta a piedi. Prima tappa il Palazzo Reale. Mi è piaciuta la sua imponenza. Nulla di particolarmente sofisticato ma, forse per la posizione dov'è collocato, da una sensazione di dominio e controllo. Non ho fatto a tempo, causa orario, a visitarlo nel suo interno, mi riservo di farlo la prossima volta. Proseguiamo per Riksgatan e ci dirigiamo nella bella piazza di Gustav Adolfs Storg, dove c’era un palco per un concerto serale. Rientriamo a Gamla Stan dal ponte norrbro, dove non possiamo non ammirare tutte una serie di attività ludiche educative dedicate ai bambini che sembravano entusiasti.
Ci inoltriamo per il centro, passiamo davanti alla cattedrale si Stoccolma, non mi sembra granché, ma noi Italiani siamo troppo abituati bene in tema di Chiese, ed arriviamo nella splendida piazza di Stortorget. In verità credevo fosse più grande, ma comunque è veramente affascinante. Circondati da caratteristici palazzi d’epoca dagli splendidi colori rubino, verde e rosso intenso. Bello anche il palazzo della Borsa. Numerosi sono i bar ed i localini caratteristici pieni di persone che bevono e discutono in modo molto gioviale.
Lasciamo la piazza e proseguiamo tra le varie viuzze del centro, giriamo senza una meta precisa, sono tutte carine e particolari, mi sento proprio tranquillo e mi godo questo momento di pura curiosità turistica. Ci siamo fatti tutta l'isola. Visto che si apprestava l’ora di cena, compriamo la prima di una lunga serie di souvenir, e ci dirigiamo verso il ristorante che avevamo prenotato e, deciso che non volevamo mangiare Svedese, la scelta era caduta su Rodolfino, sia per buone recensioni che per l’esperienza diretta di miei amici che si erano trovati bene. Anche altri amici del gruppo, fidandosi del mio giudizio (roba da pazzi), avevano prenotato nello stesso locale e quindi ci ritroviamo un bel po di persone ed altri, avendolo saputo, sono passati solo per far conoscenza e salutarci. Considerando che all’estero di solito l’Italiano è speso taroccato, ritengo di aver mangiato abbastanza bene al costo di poco più di 30 euro a testa, in linea con i prezzi della città.
A fine pasto, sfiniti ed infreddoliti, rientriamo in albergo. Il mattino del 20 dopo aver depositato i bagagli in albergo ci spostiamo velocemente agli imbarchi per effettuare il giro dei ponti. Avevo prenotato dall’Italia, al costo di 26 euro gli adulti e la metà per i ragazzi fino a 15 anni, con partenza alle ore 10.00 e rientro alle 12.15. Tra le varie offerte dei tour ho scelto di fare questa sia perché l'itinerario mi è sembrato da subito interessante, sia perché ha un audio guida in lingua Italiana molto funzionale e sia perché ho ritenuto il rapporto prezzo/escursione abbastanza equo. Mi è piaciuto parecchio. Hai una prospettiva della città diversa, passiamo accanto lo splendido municipio, numerose aree verdi, le chiuse, una serie di ponti e poi si vedono anche quelle parti, anche di normalissima vita quotidiana, che di solito non si vanno a visitare.
Rientriamo ed andiamo a mangiare ad un mac di fronte alla stazione, giusto per fare una cosa veloce. Pessima esperienza, lo sconsiglio vivamente in quanto fa schifo dal mangiare alla pulizia.
In generale sono rimasto affascinato dalla città. Il tempo sembra sia scandito con magnifica calma. L’apparenza è di un posto a misura d’uomo dove si posa vivere senza frenesia ed eccessivo stress.
Prima delle 14.00, all’arrivo del taxi, ci dirigiamo al porto di Frihamnen.
All’entrata del porto vediamo le bellissima livrea della Luminosa, non vediamo l’ora di salirci. Consegniamo i bagagli al terminal, mettiamo l’etichette, ci danno il numero per l’imbarco (il 17 che a me porta bene), e dopo un’oretta facciamo i controlli e ci fanno imbarcare.