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COSTA LUMINOSA - Gran Tour d'Europa dal 20 Agosto al 2 Settebre 2016

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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2 ragazzi di Catania che terminavano a Savona i loro 6 mesi di contratto che avevano stipulato con Costa. Li ho conosciuti, non penso di sbagliarmi, mi son sembrati bravi ragazzi. Ci hanno raccontato un po la vita in nave da un punto di vista diverso. In particolar modo si lamentavano del mangiare, considerate che lei ha detto di aver perso 10 chili mangiando quasi esclusivamente insalate. La loro vita in nave è meno piacevole della nostra. Fare continuamente le stesse tappe, a parte la nostra, non ti stimola neanche da quel punto di vista. Comunque dicevano che se avranno la fortuna di trovare altre strade percorribili, sempre nella loro esperienza musicale, in futuro ne fanno volentieri a meno di chiudersi per tanto tempo su una nave anche se lo stipendio era buono.

Buonanotte a tutti e Buon fine settimana.
 
(Qualche commento dagli spunti che ho letto sopra)

Il conferenziere davvero bravo, anche perché, ottimo divulgatore senza semplificare troppo, sapeva tener desta l'attenzione di tutti, perfino dei ragazzini.

La palestra un po' abbandonata a se stessa, effettivamente: quasi la metà dei tapis roulant non funzionavano e le regole non sempre erano rispettate né fatte rispettare (ma questa ahimè è una caratteristica non soltanto della palestra...).

Il buffet più che dignitoso, anche per la varietà, con la solita difficoltà nelle ore di punta a trovare un posto seduti se non dopo attenta e leggermente prolungata ricerca. Niente di scandaloso, comunque.
Si sa che la pasta è precotta e dunque se si è puristi della pasta è meglio non prenderla, visto che ci sono altre 15 alternative.

Sinagoga, una garanzia.

Il tempo è stato eccezionale: in 14 giorni due gocce di pioggia a Copenhagen e poi sempre sole.

Delle vibrazioni ho sentito parlare parecchie persone, anche se personalmente non le ho notate o non le ho patite.

Gli arredi non mi hanno entusiasmato ma devo dire che dopo 8 crociere (tutte Costa) non ho mai provato entusiasmo per gli arredi (ed anzi a volte il contrario...), se non nel lontano 1982 per l'Eugenio C., ma ero solo un bambinetto e quindi non so dire se giocava anche l'entusiasmo connaturato all'infanzia.
 
Boh, che dirvi. Ho avuto questo leggero fastidio che comunque è stato solo un dettaglio non troppo positivo tra tanti dettagli positivi!Buon fine settimana!
 

Ciao Carlo e grazie per aver postato la foto.
Questi erano il duo Strange, quasi sempre all'entrata del ristorante al ponte due.
Molto bravi, lei con una voce contraltica veramente potente.
Piacevano molto anche a me.
Tennero il concertino 'Rock sotto le stelle' al lido Delphinus la sera della sosta a Valencia (secondo me una bella idea ma poco seguita dagli ospiti).

Benvenuto alla stesura del diario, dantan.
Dato che eravamo in pochi a seguire il conferenziere, mi sa tanto che ho individuato chi sei... (e se sei andato anche tu, come me, alle isole Cies ne sarò praticamente certa).
Una ulteriore nota sul conferenziere.
Nelle precedenti crociere i conferenzieri, in generale, parlavano delle varie tappe che avremmo toccato, descrivendone la storia, dando consigli su ciò che riteneva importante visitare e soprattutto indicando cosa ci si doveva aspettare di vedere in un certo luogo: ricordo benissimo, per esempio, cosa disse delle varie località del Marocco. Insomma era una valida guida per chi non si era letto le guide e voleva visitare i luoghi in autonomia, avendone almeno un'infarinatura sulla storia.
Scopelliti invece ha tenuto 3 sole conferenze tematiche riguardanti i popoli che hanno abitato nelle regioni da noi visitate. Modi diversi di interpretare le conferenze e per me entrambi interessanti.

Buon week end a tutti
 
Isole Cies (molto belli la natura e il paesaggio, bellissima ma gelata l'acqua) anch'io.

Per una curiosità appagata, Artemide, una da appagare: cosa significa che hai effettuato 9 più 2 crociere? Hai preso forse un'occasione al supermercato? ;-)
 
Isole Cies (molto belli la natura e il paesaggio, bellissima ma gelata l'acqua) anch'io.

Per una curiosità appagata, Artemide, una da appagare: cosa significa che hai effettuato 9 più 2 crociere? Hai preso forse un'occasione al supermercato? ;-)
voleva dire che 9 ne avevo già fatte e due erano prenotate!
Devo aggiornare: 10 + 1 la prossima msc splendida il prossimo 1 gennaio!

Mi spiace non avervi conosciuto di persona: ho notato che abbiamo fatto diverse cose assieme : oltre alle conferenze eravamo spesso negli stessi posti.
Di ritorno dalle Cies ero in coda dietro di te per il battello delle 13.45.
Non ho avuto modo di farlo di persona allora lo faccio virtualmente: mi complimento con te per la bravura, la disciplina e l'interesse sempre dimostrati dal tuo figliolo! Bravissimo. Penso che tante insegnanti sognerebbero studenti così attenti!
Un saluto a tutti e due
Cinzia
 
Eccomi finalmente !!Ci sono anch'io...Ho letto attentamente i diari di bordo di tutti voi, eccezionali!! Bellissime le foto, particolareggiate le descrizioni e i ricordi ...quanti ricordi!! Io sinceramente non so se per pigrizia o inizio di demenza non riesco proprio ad essere cosi precisa...Comunque iniziero' a raccontarvi che la prima serata cioe' la prima cena a bordo alle 19 ho raggiunto mio figlio Lorenzo che si era accomodato al tavolo 69 proprio di fronte a Dantan non sapendo che era nel gruppo dei crocieristi insieme al suo meraviglioso figliolo Valerio che ha allietato e fatto compagnia al mio per l'intera crociera.Naturalmente Corrado (Dantan) ha subito capito chi si trovava di fronte e me lo ha fatto notare al mio arrivo. Udite udite al nostro tavolo quella sera avrebbero dovuto presenziare anche luigi B. & family ma assenti ingiustificati... hanno preferito optare per il secondo turno di cena...
Dopo una serie di tiri e molla e litigi con il maitre che non aveva capito le nostre esigenze siamo finalmente riusciti ad ottenere il tavolo 67 sempre vista mare con Corrado, Valerio e i miei amici Adriana & famiglia (anche se Biagio non era mai presente a cena....).Giornata tipo: sveglia ore 9,30 circa , palestra( circa un' oretta),frutta per colazione , pranzo al ristorante (in genere con Lorenzo e Adriana e Giuseppe), pennichella di circa due ore , giro per la nave , preparazione per la cena delle 19 , spettacolo teatrale e...correre per tutta la nave alla ricerca di Lorenzo che era sempre nei posti piu' disparati... A Copenaghen giro per la citta ' con Corrado e Valerio.Segue............Buona notte a tutti!!
 
@ Artemide: grazie per le belle parole, magari le pensassero esattamente uguali i suoi insegnanti...

@Tania: ancora la coincindenza di essere stati messi nello stesso tavolo mi stupisce, tu che su migliaia di passeggeri sei stata l'unica con cui avevo "parlato" prima di partire.

@Luigi B: armati di pazienza e di schemini: Tania non è propriamente Steve Jobs...
 
Passiamo quindi al terzo giorno di crociera con visita a Copenhagen.
Da Copenhagen sono partito già con un'altra crociera, per cui avevo soggiornato li per tre giorni e ho girato un po' tutta la città, però mentre eravamo li una foto con la Sirenetta da postare sui social non può mancare.
Visto che la navetta Costa portava al centro e la Sirenetta sta da un'altra parte, poi non prendo quasi mai la navetta perché non conviene, mi sono organizzato con i bus cittadini.
Quando ci sono navi da crociera il comune di Copenhagen mette a disposizione due linee che partono proprio nelle vicinanze del porto, esattamente qui:

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la Luminosa mi pare fosse nel secondo terminal, a due passi c'è il capolinea, nel chiosco antistante si fanno i biglietti, io ne ho fatto uno di un'ora per andata e uno per il ritorno, 4 euro a tratta, non so se ci fossero anche biglietti per l'intera giornata. C'è il bus 25 dalle ore 8 alle 16, ogni mezz'ora circa, *ferma a Folke Bernadottes Allé, vicino alla stazione di Østerport dove c'è la Sirenetta e arriva alla stazione di Nørreport dove poi si può andare al centro, il bus 27 va direttamente alla stazione di Østerport.
Scesi quindi a Østerport, siamo andati prima nella ex base militare proprio li nelle vicinanze, Kastellet, facendo anche mezzo giro sui terrapieni a forma di stella in pianta, qualche foto panoramica, natura, uccelli e poi alla Sirenetta.

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Arrivati dove c'è la Sirenetta facciamo le foto. Per chi ci volesse andare vi consiglio di scendere i gradoni dove c'è sempre folla, andate sulla sinistra fino quasi sull'acqua, c'è una pietra dove potete far mettere una persona che sta con voi, nella stessa posizione della Sirenetta, verranno foto carine tipo queste:

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Poi non possono non attirare la mia attenzione un prodotto di eccellenza italiana, un mezzo di lavoro che fa guadagnare in ogni parte del mondo, l'Ape della Piaggio, qui c'è una che vende souvenir della Sirenetta e una trasformata in bar ambulante.

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Buonasera a tutti, grazie mille Luigi per il tuo prezioso supporto e ...grazie Dantan per la fiducia !!:mad: La prima foto riguarda Stoccolma con Sabrina, Rudy Marco e Rebecca eravamo vicino al Vasa Museum, la seconda mio figlio che imitava la signora stupita (sempre al Vasa), poi veduta della cabina e Lorenzo dentro Luminosa .
Buonanotte....
 
Ultima modifica:
Ecco ragazzi la mia giornata a Copenaghen con alcune foto annesse!!!

22 Agosto 2016

Costa Luminosa arriva al terminal 3 del molo Oceankay di Copenaghen in orario. Noi abbiamo deciso per il fai da te, forse sottovalutando un po’ la tappa. Ci spostiamo con il bus 27 (la navetta messa a disposizione da Costa aveva un costo di 14 euro a persona, utilizzabile quante volte avremmo voluto e sempre Costa ti offre l’opportunità di prenotare i biglietti per i bus Hop On Hop Off, 30 euro a persona) e dalla stazione Oceankay scenderemo a Norreport. L’autista ha fatto il furbetto: io volevo acquistare un cumulativo da 10 corse a 150 corone danesi ma invece mi dice che posso pagare in euro e considerando che c’era fretta e non volevamo fare discussioni, paghiamo e partiamo. Pagheremo 4 euro a persona per tratta. All’altezza di Kastellet l’autista ci indica la fermata più vicina per la Sirenetta, ma noi (l’autobus si era riempito di crocieristi) scenderemo tutti a Norreport e da li passeggeremo per il centro della capitale danese. L’autobus ci ha impiegato circa 20 minuti per raggiungere il centro. Devo dire che sono rimasto deluso da un aspetto: al porto non ho trovato nemmeno mezza cartina e per muoversi ho dovuto fotografare quella delle colonnine dei ticket per il parcheggio delle automobili. Abbiamo trascorso, come detto, la giornata passeggiando. Dalla fermata di Norreport siamo arrivati alla caserma Livgardens e poi visita esterna del castello di Rosenborg e dei suoi immensi giardini. Foto con la statua di Andersen e poi via verso Nyhavn. Classiche foto di rito, poi ci siamo spostati a piedi fino a Christiansborg per altre foto di rito e nuovamente verso Amalienborg (assisteremo al cambio della guardia) e poi visita interna alla Frederiks Kirke (chiesa). Visto l’orologio (era passata l’una) decidiamo di muoverci direttamente verso Kastellet alla ricerca della Sirenetta, la troviamo, ci fotografiamo con lei (devo dire niente grandi file, ma tanti giapponesi), acquisto souvenir dalle Api piaggio ben fotografate da Luigi e poi riprendiamo il 27 per rientrare in nave in tempo prima che chiudesse il buffet (chiusura prevista alle 15). Il porto di Copenaghen, o meglio Oceankay, mi è sembrato vuoto: non c’era un ufficio informazioni come ne troveremo puntualmente negli altri scali ed eventuali souvenir dell’ultimo minuto potevi prenderli solo in un bar ad angolo in cui siamo ritornati dopo aver pranzato in attesa che la nave ripartisse alle 18.








In ordine nelle foto, Costa Luminosa ormeggiata a Oceankay, la Sirenetta, Amalienborg, il cambio della guardia, Christiangborg e Nyhavn.

Continua...
 
Ultima modifica:
Copenhagen 22/08

Come quasi tutti i giorni durante questa crociera, mi sveglio presto e scopro che purtroppo abbiamo già superato lo stretto di Helsingborg che tanto desideravo vedere prima dell’alba… pazienza!
Ho avuto però la soddisfazione di vedere ieri notte il famoso ponte del Grande Belt, di cui ho qualche foto ma essendo dal cellulare non sono granché.

Una nota positiva: la App di Costa è stata perfezionata rispetto all’ultima volta che l’ho usata con l’aggiunta del Cruise Navigator,
che si avvale della mappa della navigazione, per cui è possibile sapere dove ci si trova e quali sono i territori che si stanno via
via approssimando: mi piace molto questo ausilio che difficilmente una cartina geografica avrebbe fornito.
La mappa si può anche ingrandire (come google maps, per intenderci) e far scorgere bene tutti i nomi delle località.

Torniamo al nostro diario: arriviamo di Copenhagen di lunedì, giorno di chiusura settimanale di tutti i musei…
È un vero peccato perché questo ci impedisce di visitare il "Museo Nazionale" (Nationalmuseet), una splendida galleria che
ripercorre le tappe salienti della storia dei danesi. Una cospicua parte è dedicata ai vichinghi, in particolare una sala delle rune
(cioè delle iscrizioni su pietra in lingua norrena, di cui aveva parlato ampiamente il conferenziere ieri) di pregevole valore.
Ci viene inoltre impedito di visitare la Galleria d'arte Nazionale (Statens Museum for Kunst ) che ospita opere comprendenti
sei secoli di arte europea. Una sezione a parte è dedicata alle opere degli artisti danesi dell'Ottocento ed era quello che mi interessava principalmente.
Teniamo tutto per la prossima volta…

Abbiamo deciso di visitare Copenhagen in fai da te, con l’utilizzo della navetta Costa, perché non sapevamo che si potesse utilizzare
l’euro per il biglietto dei bus pubblici e volevamo evitare di cambiare valuta per poco.
Si aggrega a noi anche qualche altro forumista.
La navetta è comoda, ci lascia vicinissimo a Nyhavn e visto che il tempo è bello decidiamo di prendere subito il battello con cui
faremo la classica crociera sui canali, imperdibile per chi, come noi, visita la città per la prima volta.
Ovviamente le foto in movimento risultano così così… ma è buffo perché ogni tanto bisogna abbassarsi per passare sotto qualche ponte !

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Tra gli edifici contemporanei, l'Opera House
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La biblioteca reale
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il teatro reale danese
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Una volta scese dal battello, giro classico per Amalienborg e Fredericks Kirke, davanti ai quali riconosciamo un’opera di Arnaldo Pomodoro

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Poi passeggiata tra i giardini di Rosemborg ...

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e il palazzo di Christianborg...

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e della Borsa

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e dopo aver salutato Andersen dalla sua statua parlante:

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torniamo in nave con una delle ultime navette a disposizione; merenda veloce e poi subito alla reception, per ritirare la valigia, che è stata recuperata!

Così posso indossare l'abito vagamente stile anni '70 che stasera è adatto, visto che è la serata revival e che quindi si preannuncia spumeggiante!

Dopo la partenza, il comandante ci annuncia che stiamo per passare per lo stretto di Helsingborg e che quindi è visibile Helsingor dal lato danese (Helsingborg dal lato svedese) con il famoso castello di Kronborg.

Io ero già in postazione....
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Dopo lo spettacolo delle 20, del Duo Myth di fantasisti-ballerini-acrobati-clown e la cena con menu dello chef Barbieri (che ho completamente rimosso!) la serata continua
al piano bar Antares dove il gruppo Peter & the Jetset Band ci intattengono fino a tardi con la disco anni '70 e qui ci scateniamo!
Durante gli anni '70 diciamo che non avevo l'età per la discoteca... devo rifarmi ora!

A domani
 
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Devo dire Artemide che avevi perfettamente ragione, con questo plurimo contributo sta venendo fuori uno dei diari più belli a cui ho partecipato, è come essere li e trovarmi in tanti posti contemporaneamente.

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Eccomi! scusate mi ero perso tra le vie della città. Vi presento la mia Copenaghen. Non prima, però, di complimentarmi con tutti per la partecipazione a questo splendido diario e delle splendide foto che mettete.


Capitolo 5: Copenaghen.

Vivere non è abbastanza, disse la farfalla, uno deve avere il sole, la libertà, ed un piccolo fiore.
Cit. Hans Christian Andersen

Ci siamo. La prima tappa è arrivata. A Copenaghen sbarchiamo che son quasi le 09.00 del mattino. La zona d’attracco, Oceankay, si trova nella parte più nuova del porto, dove fervono i lavori d’ingrandimento, e quindi solo per uscire dal porto bisogna fare quasi 4 km ed altrettanti ce ne vogliono per arrivare al centro. Visto che già ho un lungo programma da fare a piedi, decido di prendere lo shuttle-bus di Costa al prezzo di 14 euro a testa. Mi sembra abbastanza caro ma le alternative sono complicate. Oltretutto ricevo informazioni frammentarie e, spesso, discordanti tra loro sui mezzi pubblici di cui si poteva usufruire per poter uscire dal porto e quindi lascio cadere questa opzione che, se fosse stata infruttuosa, mi avrebbe potuto far perdere troppo tempo ed infine non volevo cambiare moneta, ma leggendovi ho scoperto che avrei potuto pagare anche in Euro. La cosa che più mi ha fatto arrabbiare e che faceva tutto il tragitto fino al centro, vicino alla Piazza del Re che, attualmente, è un mega cantiere per via dei lavori per la nuova metropolitana, passando davanti a numerosi posti che avevo in programma di visitare senza consentire almeno una sosta. Che costava prevedere una sosta per sola discesa ad andare e per sola risalita al ritorno, a metà strada??? Mha!! Scesi dal pullman prendo subito la cartina e memorizzo il tragitto da fare per poter visitare le tappe prefissate. Sia per Copenaghen che per le altre città che visiteremo, lo schema sarà abbastanza simile, visto il poco tempo a disposizione, si fa un giro da fuori giusto per un “assaggio” e, se si ha la fortuna di ritornare con calma in ognuna delle splendide tappe che abbiamo in programma, curerò successivamente la visita interna dei palazzi e di tutte le opere che meritano. Ci dirigiamo subito verso il porto storico di Nyhavn.

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Bellissimo scorcio paesaggistico. Nel canale, che sinceramente me lo aspettavo più lungo, ci sono vari tipi di velieri, come la nave faro della foto, e caratteristiche barche che fanno parte dell’”arredamento” di questo simbolo, oltre che la Sirenetta, della città. I palazzi sono meravigliosi, colorati e di un’architettura particolare, tipicamente Danese, che si avrà modo di vedere frequentemente lungo la città. Da qui partono le imbarcazioni turistiche che permettono la visita della città attraverso i canali. Vedo alcuni amici del gruppo e parecchi altri della nave che scelgono di farci un giro. A me non interessava troppo quindi vado oltre. Mi incammino lungo il porto e mi fermo di continuo a curiosare nei locali di ogni genere e nei bar che sono uno dopo l’altro su tutto il lato del canale, tanti inservienti che preparano tavoli, riempiono vetrine, tutti indaffarati ad aspettare il pienone previsto nelle prossime ore. Infatti dopo qualche ora che ci ripasso, è tutta un’altra cosa. Niente più mezzi che riforniscono i locali ma solo tavoli pieni di gente, il marciapiede è un brulicare di turisti e di gente locale che chiacchiera in maniera animosa. Guardo i piatti, vedo cose che non riuscirei a descrivere e figurarsi a mangiare. Il mio itinerario prevede il ritorno verso il porto fino alla sirenetta, con una serie di tappe intermedie, sono circa 2 km, per andare ed altrettanti per tornare di nuovo al centro. Lungo la strada abbiamo modo di vedere l’auditorium che si specchia dall’altro lato del canale. Arriviamo al Palazzo Reale di Amalienborg, costituito da 4 palazzine in una bella piazza ottagonale, abbiamo anche il piacere di assistere ad un cambio della guardia che ha sempre il suo fascino.

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Li vicino c’è la bella chiesa Frederiks, ispirata al Pantheon di Roma, ha la più grande cupola della Scandinavia. Dentro abbastanza semplice e lineare, mi è piaciuta più da fuori. Proseguiamo il cammino, passando davanti ad una bella chiesa russo-ortodossa con 3 magnifiche cupole dorate, più avanti incontriamo il museo del Design, e dopo poco arriviamo in un rigoglioso parco che circonda il terrapieno del Kastellet che è un’antica fortificazione militare a forma di stella.

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Dopo aver dato un’occhiata alle casette rosse che costituiscono la fortezza, proseguiamo verso la nostra, ormai vicina, meta. Non possiamo non notare, immersa nel verde, una chiesa anglicana in perfetto stile Inglese. Entriamo a visitarla, ancora più piccola di quanto ci appariva. Usciti arriviamo ai piedi della fontana dedicata alla Dea Gefion di cui leggenda, interessante ma che vi risparmio, narra sia l’artefice della nascita dell’isola su cui si trova la città.

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Subito dopo arriviamo a destinazione. Il simbolo della città non si poteva non vedere. Avevo già letto su molti giudizi che evidenziavano quanto fosse piccola in confronto all’immaginario collettivo, quindi non mi sono sorpreso come altri della sua grandezza. Certo è abbastanza minuta ma anche molto aggraziata e trasmetteva un certo fascino. Abbiamo fatto le classiche foto senza neanche soffrire troppo della presenza dei turisti presenti. Successivamente, dopo esserci riposati un pò, facciamo il percorso inverso. Ritorniamo nei pressi di Nyhavn e visto che si era fatta l’ora di pranzo andiamo in un ristorante preventivamente scelto in base anche alle recensioni, per pranzare a base del tipico smorrebrod, mai assaggiato ma dalla faccia molto promettente. La signora, probabilmente la titolare, parla un po di Italiano che non guastava di certo. Eravamo in 6 ed abbiamo preso questo tipico pane di segale con sopra vari ingredienti, io personalmente ho preso il piatto di formaggi e poi ho assaggiato qualche altra cosa, tutto veramente molto buono anche se in porzioni limitate, ma per loro il pranzo non è altro che uno veloce spuntino. Anche la Birra locale è piaciuta molto. Il conto è stato di circa 20 euro a testa. Unico neo, è uno di pochissimi posti a Copenaghen dove non c'è la Wi fi free. Dopo il pranzo ci siamo un poco goduti il porto di Nyhavn, sono certo che se abitassi in questa città passerei gran parte delle mie giornate seduto in qualche angolo a bordo canale. Le donne del gruppo, appena ho detto che Copenaghen ha anche la strada pedonale più lunga d’Europa, per lo più dedicata allo shopping, non hanno voluto sentire ragioni e quindi destinazione Stroget. Facciamo un giro un po più largo, mi è toccato fare la parte di quello che si era perso e quindi di aver sbagliato strada, così passando dall’Holmens Kanal, almeno dall’esterno abbiamo potuto ammirare il particolare palazzo della borsa con una guglia al quanto originale e Christiansborg Palace, sede di tutti e 3 i poteri supremi della Danimarca.

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Il passo seguente è stato immergerci nella vivacità di Stroget con i suoi numerosi svariati negozi. Lunga è la via e tante sono le tappe obbligate. Partecipo alla scelta dei souvenir ed alla visita, con acquisto di relativa maglia da parte di mia figlia, all’Hard Rock cafè. Proprio li affianco abbiamo modo di vedere un bel palazzo in mattoni rossi che ospita il Municipio della città.

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Fatta una certa ora, stremati dalla lunga giornata a camminare torniamo verso il luogo di raduno dello shuttle-bus e torniamo a bordo.
La città non è niente male, e mi piace il fatto che ci sia una marcata impronta ecologica. Al pari di Amsterdam si vedono biciclette a perdita d’occhio, parcheggi infiniti e lunghe strade dedicate esclusivamente alle bici. Non penso che arriveremo a questo livello, mai, non c’è tempo che basti. Nonostante sia esteticamente bella, non mi ha entusiasmato particolarmente, sembra tutto un po troppo “freddo” (a parte Nyhavn), quasi distaccato, non sono riuscito a farmi ammaliare da questa bella architettura, magari è solo una sensazione del momento ed addentrandomi di più riuscirei a farmi coinvolgere emotivamente. Vorrà dire che mi metto il promemoria e tornerò a vederla di nuovo, anche se ho detto questo di tutte (tranne Vigo) le città che ho visitato in questa crociera. La maggior delusione, comunque, è stato il fatto che l’ho trovata sporca. I bidoni ed i secchi della spazzatura erano strapieni e tutt’attorno c’era un sacco di spazzatura buttata a terra e non recentissima. Stesso sulle strade, tolta la pedonale, ed i marciapiedi non era difficile trovare mucchietti di immondizia. Diciamo che ho trovato delle grosse similitudini, almeno in questo, con le nostre martoriate periferie di alcune città. Peccato.

Al rientro, stanchi ma contenti, doccia e riposo sdraiati in balcone a goderci la ripartenza. Alle 20.00 teatro, con il poco entusiasmante Duo Myth, e poi a cena, da stasera sarà alle 21.30, con il menù dello chef Barbieri. In merito al menù dirò anche io la mia. Io capisco tutti quelli che già mi preparato ad un menù schifoso, però non mi è sembrato così scandaloso. Sicuramente gli accostamenti di sapori così forti non sono facili da apprezzare, per una crociera forse sarebbe stato meglio qualcosa di più soft, ma se devo dire che non ho mangiato nulla, direi una bugia. Ho preso quasi tutto il menù per assaggiarlo, qualche pietanza non era proprio mangiabile ma non sono rimasto digiuno, in particolare il dolce al cioccolato era buonissimo. Certo, per me era la prima volta, ma riproporre sempre lo stesso menù, per altro non apprezzato dai più, mi sembra poco serio, praticamente i crocieristi abituali sono già rassegnati a perdere una cena a viaggio. Non dico altro per non essere preso a parolacce dalla vasta platea dei contrari e comunque “De Gustibus non disputandum”. Domani sarà di nuovo navigazione, quindi non mi preoccupo troppo di andare a letto presto per riposarmi, posso alzarmi con comodo, ed allora decido di andare a giocare al casinò. Di questo farò cenno al prossimo capitolo.
 
Non dico altro per non essere preso a parolacce dalla vasta platea dei contrari e comunque “De Gustibus non disputandum”.

A me il menù Barbieri è piaciuto. Ma tanto sono abituato a stare in minoranza. Non ricordo nemmeno che cosa ho mangiato (come del resto negli altri 13 giorni, se non qualche flash), ma ricordo che mentre lo facevo pensavo che mi piaceva e che certi abbinamenti erano decisamente interessanti, originali e gradevoli. Ricordo però che pensavo anche, dubbioso, se per un pubblico di massa fossero adatti: un conto è guardare masterchef, un altro avercelo nel piatto.
 
A me il menù Barbieri è piaciuto. Ma tanto sono abituato a stare in minoranza. Non ricordo nemmeno che cosa ho mangiato (come del resto negli altri 13 giorni, se non qualche flash), ma ricordo che mentre lo facevo pensavo che mi piaceva e che certi abbinamenti erano decisamente interessanti, originali e gradevoli. Ricordo però che pensavo anche, dubbioso, se per un pubblico di massa fossero adatti: un conto è guardare masterchef, un altro avercelo nel piatto.
Mi sa Datan che non sei solo, anche a me piace soprattutto l'accostamento pesce/legumi, che non è una scoperta Barbieri lo sappiamo, in Calabria fanno una pasta fresca, forse gli strozzapreti o simili, con cozze e fagioli bianchi, una bontà.
Poi dipende dallo chef che lo cucina, e direi anche dall'approvvigionamento scorte, a giugno l'ho provato su Neo Classica e devo dire che era meglio, il polipo arrostito ad esempio era molto più tenero, che per me è meglio ma li qualcuno diceva che era troppo mollo.
Forse il menu Barbieri serve proprio a questo, Costa lo ha messo anche nel questionario, per farci parlare.
 
... Guardo i piatti, vedo cose che non riuscirei a descrivere e figurarsi a mangiare. ...
Sai Carlo, per riprendere un po' diciamo la tua usanza di mettere una citazione all'inizio di ogni post, devo dire molto bello, ogni volta che inserisci un messaggio la prima cosa che facciamo e leggere la citazione, poi l'esclamazione è sempre la stessa "Ah! ... Bello!".
Di recente ho condiviso su fb una immagine che riportava una frase:

5 Cose che amo
quasi quanto viaggiare
1. Pensare ai viaggi
2. Parlare di viaggi
3. Guardare programmi e serie tv dedicate ai viaggi
4. Leggere blog e libri di viaggi
5. Il caffè


Proprio a Copenhagen, nella mia visita precedente di tre giorni, mi succedeva la stessa cosa, guardavo i piatti degl'altri, vedevo cose strane, forse crauti, forse cipolle, così siamo stati in dei ristoranti pseudo italiani, che secondo me è peggio, ti dico solo che avevamo ordinato la pizza con le melanzane, pensavamo fosse tipo la nostra norma con le melanzane fritte, invece erano sott'olio e per giunta dure. Al rientro gli amici mi dicevano ma come sei stato in Danimarca e non hai provato la carne danese? Da allora mi documento e provo.
Certo nei giri così di alcune ore non ci si può fermare al ristorante, meglio come avete fatto voi provare ad esempio il pane, così ho coniato il mio motto durante i viaggi: Vedere, fotografare, assaggiare.
 
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Per quanto riguarda usare le citazioni e gli aforismi, è una cosa che mi è sempre piaciuta, ritengo che a volte una frase ben fatta valealmeno quanto un libro od una lezione di vita. Fa pensare e questo non usiamo farlo troppo spesso. Ne metterò una ogni inizio ed evito di metetre nei capitoli che allora diventerei/bbe troppo pesante, e per questo bastano le mie considerazioni.:D Grazie dell'apprezzamento.
Per il menù Barbieri, ribadisco, che lo ritengo "forte" che lascia pochi spazi ai giudizi intermedi, o nero o bianco, e questo l'abbiamo visto e sentito già nel nostro gruppo.
Per il mangiare straniero. Comunque a Copenaghen ho fatto uno strappo, ma ti assicuro che se io ero convinto di andare a mangiare qualcosa di buono, a convincere gli altri 5 del mio mini gruppo, c'è voluto parecchio, ho fatto all-in della mia credibilità, e mi è andata comunque bene. Qualcosa io sono tentato a sperimentare, a Stoccolma avrei mangiato le polpette Svedesi, ma ero l'unico a volerlo fare. A copenaghen avrei anche assaggiato la carne svedese, ma poi inizi a mettere ingredienti che per noi sono strani e quindi mi passa la voglia. In Spagna e Portogallo avrei mangiato qualsiasi cosa della loro cucina. Anche quelle sono delle scelte.

Un abbraccione circolare e, vista l'ora (ore 13.00), buon pranzo Italiano a tutti quanti.
 
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