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COSTA LUMINOSA - Gran Tour d'Europa dal 20 Agosto al 2 Settebre 2016

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Veramente bella ed interessante Sintra... fuori dai classici circuiti nello scalo di Lisbona è da tenere presente in una mia prossima visita della città...
prendo appunti... ;)


Grazie Gianni, ricordati che noi abbiamo un appuntamento in data e nave da destinarsi. ;)

potrei inserirmi?:-P
ho bisogno di stare con Domenica ma ho anche tanta voglia di conoscere Gianni e moglie [smilie=amicici_05[:[/QUOTE]

Chissà se un giorno avremo la possibilità di poterci incontrare.... ne sarei veramente felice anche perchè così potrei vedere dal vivo Maria "la mitica"... :D

Gianni
 
Mi scuso per l'OT, ma quando leggo i vari diari del forum spesso mi viene un pò un magone nel vedere come le famiglie unite, anche con ragazzi adolescenti o oltre, viaggino volentieri insieme. Nella mia famiglia piace viaggiare solo a me, ricordo le facce da patibolo di mia figlia quando, in nome del viaggio di nozze mio e di mio marito mai fatto, le ho chiesto di accontentarmi per fare tutti insieme una bella crociera. Patibolo per tutti i 12 giorni. Sicuramente figli mal educati da parte nostra, non c'è dubbio. Altri farebbero i salti mortali per una crociera od un qualsiasi viaggio. Mi son ridotta a viaggiare spesso, non in crociera, da sola, ma è triste. Per carità, tanta manna di poter permettermi qualche viaggetto, ma sono in una solitudine totale di interessi, affinità, sogni. Riscusate per l'OT.
Carissima a volte le apparenze ingannano, anche noi abbiamo gli stessi identici problemi, quello che vuole sempre partire sono io e diciamo che gli altri mi fanno contento, i borbottamenti ci sono sempre, pensa che la prima crociera l'ho regalata a mia moglie per il suo onomastico, banale scusa ovviamente, "ma adesso che facciamo? Dobbiamo partire per forza, è già tutto pagato!" ;)
 
e io se capita parto sola
ormai col marito ci ho perso la speranza
i figli non sono più sempre disponibili ma.....................gli amici SIIIIIIIII
 
Ecco quindi alcuni interni del Palazzo de Pena, oltre ai quali bisogna aggiungere che merita molto il parco di non so quanti ettari che sta attorno al castello, siamo scesi per dare un'occhiata ed ho visto le indicazioni, da una parte a 800 metri c'era...., dall'altra a 1600 metri c'era... e così via, da fare in mezzo al bosco, solo perché eravamo già stanchi abbiamo desistito, altrimenti avremmo desistito lo stesso, però devo dire che so di non aver visto qualcosa di molto bello.

Questa è una vetrata, nel riquadro in basso a destra c'è disegnato il castello dove si vede la stessa vetrata

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il particolare della vetrata disegnata nella vetrata

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La regina forse aveva bisogno di un make up :D

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Le cucine al piano inferiore

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Ed ecco la famiglia reale

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29 agosto 2016

Abbiamo sottovalutato Lisbona, o meglio l’escursione nella capitale lusitana e preferendo muoverci a piedi secondo me non ce la siamo goduta fino in fondo. Scesi dalla nave, nonostante le pressioni dei taxisti, decidiamo di arrivare a Praca do Commercio a piedi, con 10 minuti di camminata abbondanti. Qui, però, non troviamo nessun riferimento turistico, dovremo aspettare l’apertura di un ufficio che ci indica dove poter acquistare la famosa Viviagem card (pass trasporti per l’intera giornata). Ritorno indietro, scendo alla metro e acquisto 4 card da 6.50 euro ciascuna che ci permetteranno di salire su qualsiasi bus, metro e tram, compreso il famoso 28. La nostra prima tappa è stata Belem, saliamo sul 15B da Praca do Commercio e dopo un bel po’ di strada arriviamo a Belem, scendendo però alla fermata davanti il Monastero di san Jeronimos (dove arriverà anche il comandante della nave Pietro Sinisi pochi minuti dopo). Passeggiamo a piedi, trovando il monumento ai migranti in piena fase di restauro e arriveremo a Belem. Ritorniamo indietro dopo 15 minuti a piedi, scartiamo subito l’idea di assaggiare le paste alla famosa pasticceria e cerchiamo piazza Monitz per salire sul 28. Faremo circa 30 minuti di fila per salirci, ci staremo fino al capolinea e poi rientreremo sempre col 28 fino a una via vicino Praca do Commercio per un po’ di shopping finale e un breve pranzo. Rientro in nave sotto il sole, solito passaggio dal Wi-Fi del terminal e poi nuovamente su per l’ultimo giorno di navigazione. Devo dire che dopo Lisbona ho cominciato ad avvertire l’avvicinamento della fine del viaggio. Forse perché non avevo la curiosità di arrivare a Valencia e Barcellona, avendole già visitate.

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Continua...
 
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Eccomi ragazzi, non mi ero perso, ma Lisbona meritava un po di attenzione in più.

Capitolo 11: Lisbona

“E se tutti noi fossimo sogni che qualcuno sogna, pensieri che qualcuno pensa?”
(Fernando Pessoa)

Lisbona era una delle città che più mi incuriosivano. Non avevo la più pallida idea di cosa mi sarei trovato davanti. In un primo momento avevo intenzione di fare l’escursione in libertà ma poi, avendo visto delle spettacolari foto di Sintra (foto che rimarranno la mia unica conoscenza della parte interessante di questo Borgo) decido di prenotare l’escursione con Ancora tours, la terza con loro di tutta la crociera. Con il senno del poi, ne avrei fatto a meno volentieri, una delusione profonda, almeno per me e non voglio entrare nel merito di giudizi altrui.

La mattina riesco a sedermi, per fare colazione, ad un tavolo vicino alle finestre, lato sinistro per la precisione, mi riusciva di rado, e quindi mentre cerco di svegliarmi del tutto tra un sorso di succo di ananas e la mia collezione di cornettini alla crema, mi godo l’entrata nell’estuario del Rio Tajo, sulle cui sponde si specchia la città di Lisbona. Le prime sensazioni sono positive, meglio così.

Lisbona + Ancora Tours = DISASTRO!!. In una mia recente recensione specificavo che, umanamente, non avrei voluto infierire sulla guida ma allora che valore e motivazione avrebbe avuto la mia recensione?? Alle 08.00, come da programma, iniziamo a sbarcare dalla nave ed ognuno inizia a dirigersi verso i pullman che li accompagneranno nelle escursioni odierne. Per noi che siamo organizzati con ancora tours, la partenza è prevista alle 8.30. Io sono tra i primi ad arrivare e mi metto alla ricerca della guida o del pullman con i riferimenti dell’agenzia, ero convinto come per altro successo a Londra e Parigi, che avrei già visto da lontano la mia guida con un bel cartello in mano. Invece non riesco a trovare la guida e tantomeno l’autobus. Vabbè! arriveranno. Anche gli altri passeggeri si presentano abbastanza presto e, come me, fanno un infruttuoso giro di perlustrazione per trovare Isabel, quella che, scopro solo al momento, sarà nostra guida di nazionalità portoghese. Cerchiamo di riunirci, ci sono anche diversi amici del nostro gruppo. Iniziava ad esserci un po di fermento, vedevo gente irrequieta e preoccupata, allora per cercare di tenere alto il morale, prendo un cartone e faccio una specie di cartello con scritto “Ancora tours” e qualche altra gag, non riesco a ricordarmi cosa, giusto per sdrammatizzare e farci qualche risata intanto che aspettiamo. Utilizzando il numero inviato dall’agenzia tramite sms, qualcuno cerca di contattare Isabel. Al telefono risulta irraggiungibile e quando sono passate le 8.30 un signore chiama direttamente il responsabile dell’agenzia in Italia. Poco prima delle 9.00 veniamo rassicurati che la guida è in arrivo. In effetti si presenta poco dopo, chiedendo scusa in quanto era convinta che l'appuntamento fosse verso le 9.30, e cerca di giustificarsi dicendo: “ La nave che arriva dal Marocco attracca sempre dopo le 9.30, forse siete arrivati in anticipo”. Peccato che il Marocco non sia mai stata una meta della nostra crociera e quindi, oltre all’assurdo ritardo, abbiamo dedotto che questa non sapesse nulla della nostra crociera e tantomeno, e questo mi sembra ancora più grave, non era al corrente degli orari degli incontri, come se uno va a lavorare ma non sa bene a che ora inizia il proprio turno. Anche la spiegazione della storia della città e dei suoi monumenti è stata spesso molto confusionaria e poco chiara, le notizie erano ridotte al minimo indispensabile e, oltretutto, ripeteva spesso le stesse cose riempiendo i tempi morti con banalità che avremmo volentieri fatto a meno di sentire. Alla fine mi sono reso conto che la città è molto bella ma avrei fatto meglio a girarla da solo oppure con i giri hop on hop off, anche perché la maggior parte delle zone d’interesse storico si trova non distante dal Porto, proprio dietro la zona medievale della città e quindi fattibile a piedi senza troppo impegno.

Dopo le scuse e le giustificazioni di rito, iniziamo a fare la nostra escursione. Secondo Isabel, vista l’ora, era meglio stravolgere la cronologia dei giri da fare in giornata. Di conseguenza decide che il primo posto da visitare è Sintra. Quando dico che l’escursione è stata una delusione, non mi riferisco solo al ritardo della guida. Come già scritto, una delle motivazioni che mi avevano fatto scegliere l’escursione organizzata era proprio la visita a Sintra. Ancora tours, in merito, proponeva letteralmente (ed è ancora leggibile sul loro sito): <<Deliziati dalla maestosità di un Patrimonio dell'Umanità ci dirigiamo ad un altro, la magica città di Sintra, conosciuta come la capitale del romanticismo. Qui realizzeremo un tour panoramico a piedi e tra palazzi, castelli e natura, ed avremo tempo libero per mangiare qualcosa>>. A questo punto vi avrei invitato a fare una ricerca su Google, categoria immagini, di Sintra e quindi guardate un attimo com’è il borgo, ma le foto postate da Luigi sono sufficientemente eloquenti e forse anche più rappresentative. Come si fa a resistere a queste immagini? Un Borgo immerso in un meraviglioso parco e quel Castello colorato di Giallo intenso e rosso porpora era proprio accattivante. Ecco “era” è la parola giusta in quanto nulla di tutto ciò abbiamo potuto ammirare. Praticamente non ci ha fatto vedere nulla del Borgo. Arriviamo in pullman fino a ridosso del Palazzo Reale che, se non anche per la sua importanza storica per i portoghesi, rimane impresso solo per i due giganteschi camini conici alti 33 metri che lo sormontano. La guida ci lascia del tempo libero e ci indica una stradina dove ci sono dei deliziosi negozietti di souvenir e dolcetti tipici portoghesi. Praticamente a Sintra facciamo il giro dei “turisti polli”, una piazzetta e tanti bei negozietti dove lasciare un po di euro.

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Di certo nel poco tempo che avevamo a disposizione non si poteva certo prendere iniziativa personale e salire fino al castello. Non voglio rovinarmi, e tanto meno voglio rovinarla ad altri, la giornata e quindi evito fastidiose polemiche e non chiedo nulla, mi prendo tutto quello che viene e cosi sia. Nell’ora prefissata ci facciamo trovare nel luogo dell’appuntamento con il pullman e ritorniamo a Lisbona.

Ci dirigiamo alla volta del quartiere di Belém dove faremo sosta davanti allo splendido Monastero dei Geronimiti, costruito per celebrare il ritorno in patria di Vasco de Gama dopo la scoperta delle rotte per le Indie. Peccato che non fosse aperto, sarebbe stato interessante visitare il suo interno. La parte esterna è completamente bianca ed ha delle dimensioni imponenti. Molto belli e particolari sono i bassorilievi che si evidenziano tra le due porte d’entrata ed anche le statue che le sovrastano hanno sono di eccelsa fattura.

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Facciamo un giro nella vicina Piazza dell’impero e nei sui splendidi giardini, qualche foto accanto la fontana che c’è al centro e poi di nuovo al pullman. Nota stonata: non appena arrivati e scesi dai pullman, siamo stati presi d’assalto da tutta una serie di persone, di chiara etnia rom, che spesso letteralmente ti circondavano apparentemente per cercare di venderti qualcosa, tipo bastoni allungabili per i selfie, ma realmente con la chiara intenzione di “alleggerirti” di cellulare, portafogli, macchina fotografica o quant’altro fosse possibile sgraffignare. Non mi ero sbagliato. Al rientro in nave, ho saputo di un passeggero, con cui avevamo anche scambiato qualche chiacchiera proprio nella piazza, a cui avevano rubato un cellulare di ultima generazione acquistato prima di partire. Rientrati sul pullman ci dirigiamo a vedere la vicina Torre di Belém (o di Betlemme). Splendida torre fortificata anticamente costruita nello stesso stile del Monastero appena visitato, che aveva lo scopo di integrare le difese della città, dagli attacchi via mare, con le sue bocche di fuoco, ancora perfettamente visibili, e posizionate tutt’attorno la torre.

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Terminata la visita al quartiere di Belém, ci spostiamo verso il centro città. Dalla bella Piazza Restauradores, sempre su consiglio della nostra “efficiente” guida, prendiamo l’elevador da Gloria, una specie di funicolare che, al costo di 3,60 a/r, ci porterà direttamente dentro al belvedere di Miradouro de Sao Pedro de Alcantara, nel quartiere di Bairro alto, dove avremo modo di ammirare la città da una più alta prospettiva. Anche vista da questa altezza, Lisbona, si mostra accattivante. Il giardino panoramico del belvedere è molto ben curato. Il posto è tranquillo, ci si rilassa un poco seduti sulle panchine. Nel parco mi avventuro verso un chiosco Bar dove, tra una risata ed una battuta con i simpatici ragazzi che ci lavorano, riesco a prendere un discreto caffè espresso.

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Finita la visita panoramica, scendiamo al centro e tra una sosta all’Hard rock cafè e il mangiucchiare qualche panino, facciamo un giro nel centro città. Piazza del Rossio dove capeggia la grande statua raffigurante il Re Dom Pedro IV. Accanto mi sposto su piazza De Figueria piena di stand e bancarelle, e da dove hanno inizio alcune strade molto caratteristiche e con chiara impronta commerciale. Vedo che sui lati, un po di tutte quelle strade, si possono ammirare delle splendide facciate dei palazzi portoghesi. Scelgo di percorrere Rua Augusta, anche attirato dalla curiosità di sbirciare nei menù e nei piatti degli avventori dei numerosi ristoranti che riempivano la via con i loro tavolini e con i loro “procacciatori” di clienti. Anche i mosaici del pavimento della strada sono particolari e meritano le dovute attenzioni. La via, oltre ai ristoranti, è piena di negozi, principalmente di generi alimentari, molto allegri e colorati. Visto l’ora ed il caldo, mi prendo un buon gelato e continuo verso l’Arco che delimita la fine della strada. Lungo la passeggiata ho modo di fermarmi e fare qualche foto al particolarissimo ascensore di Santa Giusta. Sarei volentieri salito sulla terrazza sovrastante, ma non c’era tempo a disposizione. Infatti subito dopo ci riuniamo di nuovo al pullman e ci spostiamo verso la cattedrale di Lisbona, dove faremo una sosta per poterla visitare insieme alla vicina Chiesa di Sant’Antonio. La guida ci racconta le origini del Santo e la spedizione missionaria in Marocco da dove, successivamente, si sposterà prima in Sicilia e dopo l’incontro con San Francesco andrà per un periodo in Francia prima di arrivare, dopo numerose peripezie, al convento di Padova.

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Concludiamo la nostra escursione con una visita pedonale nei vicoli della parte storica della città, molto stretti e caratteristici specialmente nelle facciate ornate con mattonelle dei suoi palazzi. La tappa successiva è il rientro in nave.

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Il sole è ancora alto e la temperatura è ideale per rilassarsi su un bel lettino sui ponti alti della Luminosa in attesa di sentire quando la nave inizia le manovre per lasciare il molo. Anche l’uscita dal porto di Lisbona, lungo il fiume Tago, merita di essere vissuta per intero. Dalla parte opposta della nostra rotta d’uscita sul mare, si riesce ad ammirare la skyline del ponte Vasco De Gama. Con i suoi 17,200 km. è il ponte più lungo d’Europa e si ha l’impressione che stia soavemente steso sul fiume. Non meno interessante è il ponte 25 aprile sotto cui passeremo con la nave prima di arrivare al mare. Lungo più di 2 km, è di aspetto imponente. La costruzione in acciaio è costituita da un'autostrada nella parte superiore e una linea ferroviaria in quella inferiore e proprio mentre noi ci passiamo sotto si trova a transitare un rumoroso treno starnazzante con la chiara intenzione di salutare i croceristi.

La nave salpa in orario e come facilmente era prevedibile, lo spettacolo di Lisbona è veramente da spezzare il fiato. Sulla nostra sinistra si scorge l’immensa statua del Cristo Rei costruita sulla falsa riga del Cristo redentore di Rio.

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Quando siamo proprio sotto il ponte si assiste ad uno stato di emozione generale fra tutti i passeggeri, presenti in abbondanza sui ponti superiori, in quanto sembra quasi che il comignolo della nave stia per accarezzare la base del ponte. Abbiamo modo di ammirare nuovamente, ma da una prospettiva diversa, la torre di Bélem e tutta la parte antica della città. Rimaniamo affacciati ai ponti fino a che non lasciamo il fiume per immetterci nel mare aperto. A prescindere dall’escursione con Ancora tours, mi rimane la visita ad una delle città più belle e sorprendenti tra quelle che abbiamo visitato. Mi rilasso ancora un po facendo un po di chiacchiere con alcuni amici di viaggio e poi, all’imbrunire, mi ritiro in cabina a prepararmi. La serata si preannuncia intensa ed emozionante quindi bisogna arrivarci belli carichi.

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Rientrati dall’escursione, come sempre siamo rientrati in cabina per posare lo zaino e cambiarci e, oltre alla cabina come sempre in perfetto ordine, troviamo sul letto un invito del Comandante della nave per un cocktail. Tutte le coppie che festeggiavamo l’anniversario di nozze e, naturalmente, anche quelle in luna di miele, eravamo stati invitati per un brindisi di festeggiamento insieme al Comandante. Poco prima dell’ora prevista ci rechiamo al Piano Bar Antares, dove era tutto riservato alla cerimonia. Ci sono tante hostess e camerieri con vassoi pieni di flute di prosecco o di aperitivo analcolico. Ci controllano l’invito e ci fanno accomodare ad un tavolo. La sala si riempie completamente. Vedo con piacere che ci sono parecchie coppie di giovani in viaggio di nozze ma non mancano le coppie più anziane per gli anniversari. Quando siamo tutti seduti il Comandante inizia una breve cerimonia con la finalità di un generale rinnovo della promessa di matrimonio. Inizia a dettare le formule in tedesco ed in spagnolo. L’ultimo atto è dedicato a noi Italiani anche perché siamo in larga maggioranza, circa l’ottanta per cento dei presenti. Tutti in piedi ad ascoltare, anche con un filo d’emozione, il rito dei buoni propositi e poi un “SI” in coro, brindisi e bacio di saldatura. In rappresentanza di tutti i presenti, il Comandante chiama a brindare con lui una bellissima coppia che festeggiava i 60 anni di matrimonio. Sembravano due ragazzini, facevano tenerezza nel vederli emozionati ma fieri di quel traguardo raggiunto. Applauso sentito da parte di tutti.

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Dopo la cena dedicata alla cucina trentina, chiudiamo la serata con gli amici ascoltando musica e sorseggiando un buon cognac. La giornata è stata pregna di emozioni ma nonostante la stanchezza andiamo a dormire tardi. Domani mattina si entra nel mediterraneo. Inizio ad avere una sgradevole sensazione. Cerco di non pensarci. Ogni giorno dura un giorno e se inizio a pensare che siamo prossimi al closing rischio di rovinarmi il poco tempo rimasto. Meglio continuare senza aver la consapevolezza del tempo.
 
Io lo ricordo Carlo con il cartello molto "fai da te" con sopra la scritta Ancora Tours.

Comunque secondo me la guida si riferiva alla Costa Magica...
 
Eccomi ragazzi, non mi ero perso, ma Lisbona meritava un po di attenzione in più.

Capitolo 11: Lisbona

“E se tutti noi fossimo sogni che qualcuno sogna, pensieri che qualcuno pensa?”
(Fernando Pessoa)

Lisbona era una ... ... di Sintra e quindi guardate un attimo com’è il borgo, ma le foto postate da Luigi sono sufficientemente eloquenti e forse anche più rappresentative. Come si fa a resistere a queste immagini? Un Borgo immerso in un meraviglioso parco e quel Castello colorato di Giallo intenso e rosso porpora era proprio accattivante. Ecco “era” è la parola giusta in quanto nulla di tutto ciò abbiamo potuto ammirare. Praticamente non ci ha fatto vedere nulla del Borgo. Arriviamo in pullman fino a ridosso del Palazzo Reale che, se non anche per la sua importanza storica per i portoghesi, rimane impresso solo per i due giganteschi camini conici alti 33 metri che lo sormontano. La guida ci lascia del tempo libero e ci indica una stradina dove ci sono dei deliziosi negozietti di souvenir e dolcetti tipici portoghesi. Praticamente a Sintra facciamo il giro dei “turisti polli”, una piazzetta e tanti bei negozietti dove lasciare un po di euro.

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In effetti Carlo andare a Sintra e non visitare il Palazzo de Pena è un po' deludente, ma è letteralmente impossibile farlo se l'escursione prevedeva di visitare Lisbona.
Per arrivare al Palazzo de Pena bisogna salire ancora da Sintra, si arriva alla biglietteria e da li bisogna salire ancora, ho controllato l'orario delle foto, noi in macchina abbiamo impiegato 45 minuti per arrivare al Palazzo, saltando la fila alla biglietteria grazie alla guida, 30 minuti per l'esterno, fatti abbastanza veloci perché pensavo di fare un giretto nel parco e 40 minuti per l'interno, poi il parco è talmente grande che ci sarebbe voluta una sosta e poi una lunga passeggiata dentro il bosco, si potrebbe fare se sei in visita a Lisbona e dedichi un giorno intero a Sintra e Palazzo de Pena, parti al mattino presto e rientri la sera.
Questa cosa l'avevo notata bene nell'escursione di Ancora Tours, il giro città l'avevo fatto con escursione MSC per cui ho preferito organizzarmi diversamente.
 
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Mi stavo perdendo questo fantastico diario!

Per adesso ho scorso molto velocemente le pagine e dato una fuggevole occhiata alle foto: spero nel fine settimana di potermelo gustare come merita:):):)
 
Grazie Marilù cerchiamo, ognuno a suo modo, di staccare la spina il più tardi possibile dalla nostra crociera. Ci fa piacere se leggi, e ancora meglio se apprezzi, il nostro diario.

Luigi, per quel poco che avevo letto mi ero reso conto di non poter visitare Sintra così come meritava. Ma almeno un giro fuori lo avrei voluto fare. Sarà per la prossima volta.
 
29 agosto -- Lisbona

L'ormai consueto risveglio prima dell'alba mi consente di godermi lo spettacolo del passaggio sotto il ponte del 25 aprile sui ponti alti e quasi in solitudine...

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Dopo un po' il sole viene a farci compagnia...
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e accarezza dolcemente il dolce declivio del colle dell'Alfama
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e preannuncia che questa sarà, al pari delle precedenti, una bella giornata di sole a caldo,tempo quindi adatto ad una passeggiata per una città ,Lisbona, che si visita facilmente a piedi o al più con qualche mezzo pubblico.
Il nostro desiderio era di visitare il Museo Nazionale dell'Azulejos ma, come già successo a Copenhagen, oggi è lunedì ed è il giorno di chiusura, quindi servirà un'altra crociera per visitarlo!
Per me è la terza visita a Lisbona: la prima in crociera con Costa Magica e la seconda con un weekend lungo lo scorso febbraio in occasione delle vacanze di carnevale.
Abbiamo già visitato Sintra ed il palazzo de Pena, Queluz ed il suo meraviglioso palazzo reale, piccola Versailles che ci è piaciuta ancora di più.
Della città abbiamo visitato tutto il centro storico però una passeggiata ci piace farla lo stesso andando un po' a zonzo e casomai rivisitando qualcosa.
Scese dalla nave ci dirigiamo quindi verso il colle dell'Alfama, vicinissimo al terminal e dopo un po' giungiamo sulla sommità del colle per una foto panoramica dal miradouro da Graça
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Poco dopo vediamo poi solo dall'esterno la bellissima chiesa di Sao Vicente de Fora (pur'essa chiusa alle visite di lunedì)
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e da lì raggiungiamo il Castello di San Jorge, che visitiamo anche all'interno.

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E' presente anche una camera oscura che consente una visione particolarissima della città.
Dalla sommità del colle ammiriamo il panorama.

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Dopo seguiamo la guida che ad orari prefissati conduce a visitare la zona archeologica

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Un saluto alla nave e poi usciamo.

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Raggiungiamo la cattedrale del Sè, che visitiamo anche all'interno nella zona archeologica.
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Recenti scavi all'interno del chiostro hanno permesso di portare alla luce le sue antichissime vestigia.
Sono ancora presenti le impalcature; è interessante seguire la tracce delle diverse popolazioni che l'hanno arricchita di particolari
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Visitiamo anche l'adiacente chiesa di Sant'Antonio

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Raggiunta la piazza do Commercio, facciamo un po' di shopping e poi torniamo alla nave.

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Sono solo le 15 quando arriviamo alla nostra cabina. Tempo per doccia e riposo, poi mi dedico alle varie attività di bordo.
Partecipo anche ai quiz al Grand Bar Eleettra e vinco addirittura due premi: uno per il quiz su riconoscimento delle città (erano quasi tutte zone archeologiche!)
la seconda per un quiz sulle compagnie di crociera! Non potevo non fare 10/10, non trovate?
Prima di cena mi fermo sui ponti a scattare qualche foto

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.
Domani è di navigazione quindi possiamo fare tardi...
A domani.
 
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Come ci ha ricordato Artemide e come riportato nella mia "memoria fotografica", l'indomani, 30 agosto 2016, è stato un giorno di navigazione, giornate che incomincio ad assaporare sempre di più, prima relax poi riposo, poi relax e ancora riposo..., talmente mi sono rilaxato che non ricordavo quasi più. Devo dire che la crocierite ha già preso sopravvento su di me, adesso aspiro di fare qualche crociera con quei 5-6 giorni di navigazione, ti alzi la mattina, palestra, spa, mangiare, dormire... che noia, non sai quello che devi fare, no come adesso, in questi giorni, che mi alzo la mattina e quando mi siedo per riflettere è già subito sera ed è ora di andare a dormire.
Giornata di navigazione e serata di gala con invito del Costa Club, e foto free col capitano virtuale, meglio che niente, appuntamento che non disertiamo quasi mai, ma dire il vero incomincia a scocciarmi un po'

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Uscendo vedo che hanno lasciato il telo dello sfondo della foto col capitano virtuale incustodito, per è un invito a nozze, ci facciamo una serie di foto, con lo sfondo è un'altra cosa, diventiamo tutti bravi a fare le foto, anche se questa foto l'ha fatta mia figlia Giulia che nei suoi 13 anni se la cava bene con le foto, poi con un faretto sopra la testa mi sono venuti i capelli tipo biondo/oro e sono spariti quelli bianchi.

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Fino a fine serata facciamo una foto con i miei compaesani, una di loro l'avevamo incontrata su Neo Classica a giugno, e adesso qui, ... quanto è piccolo il mondo ... a questo mondo non si è mai soli ... tanto la gatta va al ... no questo non c'entra! :D

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La serata si conclude con il ballo in maschera, che solo in quel momento ci ricordiamo che abbiamo le maschere a casa che ci hanno regalato al battesimo della Diadema e non ce li portiamo mai!

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30 agosto 2016
Ultimo giorno di navigazione fa rima con preparazione delle valige ma c’è anche la voglia di prendersi un po’ di sole. Devo dire che il tempo è stato molto clemente per tutta la crociera. I maglioncini sono rimasti nell’armadio, il giubbotto dopo Copenaghen non è servito più. Il focus di oggi è piuttosto generale. Parto dai negozi che ho avuto modo di vistare in nave: mi aspettavo di più, sia numericamente che per fornitura. Non sindaco sulle offerte (aspettavo qualcosa sui profumi ma niente) ma proprio sull’assortimento. Ho trovato il negozio di dolci e prodotti per l’igiene un po’ vuoto, tant’è che poi l’ultimo giorno era direttamente chiuso in attesa di lavori per la partenza del giro del mondo. Anche a livello di gadget, secondo me, c’era poca scelta. Bene la boutique di vestiti e anche la gioielleria. Ho acquistato 2 maschere per la serata in maschera e sono rimasto contento tanto da destinare uno spazio a casa, con tanto di foto in cornice e le maschere accanto. Pochi profumi, invece: peccato. Parlando di personale, già detto di cabinista e camerieri, ho trovato tanti professionisti simpatici. Il direttore di crociera Gaetano, salito proprio con noi su Luminosa e pronto per il giro del mondo, è stato sin da subito all’altezza della situazione, così come lo staff d’animazione. Ho gradito i quiz, seppur ho partecipato solo a 2, e anche le serate danzati (notte in maschera e notte bianca). La nave era piuttosto animata! Concludo con le piscine. Luminosa ne ha 2, una coperta e una scoperta, io ho utilizzato entrambe le zone ma ho l’impressione che quella di prua, quindi quella scoperta, sia meno controllata. Negli idromassaggio, tante piccole pesti facevano quello che volevano loro. La piscina coperta, invece, è stata all’altezza della situazione, così come gli idromassaggi. Ho avuto modo di provare la palestra e anche io ho avuto la sensazione che fosse un po’ abbandonata a se stessa. Nota piacevole, invece, l’applicazione MyCosta e, in generale, la pagina per tenere sotto controllo le spese. L’applicazione è stata una sorpresa che mi ha permesso praticamente di restare in contatto con mia moglie e con l’altra coppia di amici con i quali abbiamo viaggiato. E poi la curiosità di sapere dove ci trovavamo, in che punto della tratta eravamo, era forte e praticamente controllavo ogni ora. Certo, qualche volta gli sms arrivavano in ritardo, ma alla fine eravamo in vacanza.

Continua...
 
Stavo per scrivere questo capitolo sommando l'ultima navigazione con Valencia. Naaaaa, perché accorciare i tempi, facciamolo durare ancora un pochettino.
Un abbraccione circolare a tutti.

Capitolo 12: Ultimo giorno di Navigazione

“Una volta che hai viaggiato, il viaggio non finisce mai, ma si ripete infinite volte negli angoli più silenziosi della mente. La mente non sa separarsi dal viaggio”
(Pat Conroy)

Dopo l’enigmatica Lisbona e la cerimonia del mio rinnovo della promessa di matrimonio, mi serviva proprio una bella giornata di navigazione, tutta riposo e senza nulla da fare. L’ultima intera da trascorrere in mezzo al mare. L’ultima programmata. Avevo la sensazione di sentire già i rumori quotidiani di casa mia.

Mi alzo con comodo, niente fretta per tutto il giorno. Questo giorno doveva procedere lentamente, senza fretta. Relax è la parola d’ordine. Assonnato mi affaccio al balcone, la giornata è tersa, vedo terra poco lontano, penso: sarà l’Africa?. Realizzo che stiamo attraversando lo stretto di Gibilterra, lasciamo l’Oceano per rientrare nel nostro mediterraneo. Quello è il primo momento della giornata in cui mi affligge l’idea di essere prossimi alla fine del nostro giro crocieristico. Scaccio subito questo malsano pensiero e vado a mettermi un pantaloncino per salire a fare un po di colazione. Con mia moglie cerchiamo di non fare rumore, mia figlia dorme ancora. Tutta la combriccola hanno fatto mattino aspettando l’alba, beata gioventù quanto li invidio, e quindi niente sveglia per lei. Facciamo colazione seduti vicino alle finestre della parte sinistra della nave, in modo da goderci punta Europa e quel poco che si riesce a delineare di Gibilterra.

Non ricordo bene tutti i particolari dei miei trascorsi durante la giornata e neanche l’esatta cronologia dei miei spostamenti. Sono stato un po con gli amici a chiacchierare, poi siamo andati in teatro dove ci hanno istruito sulle procedure di sbarco, orari e turni per consegnare i bagagli. Pranzo al ristorante ed il pomeriggio lo trascorro quasi per intero a prendere il sole. Ogni tanto mi alzavo, girovagavo senza meta per la nave. Cercavo di non pensare troppo. Guardavo cosa c’era attorno a me e facevo qualche battuta quando incontravo conoscenti. Sentivo le mie sensazioni che facevano a botte tra di loro, la malinconia cercava di tirar fuori la testa ma le emozioni del momento la buttavano giù di nuovo ricordandogli che non era ancora tempo, per 2 giorni ancora non doveva farsi vedere, tanto avrebbe avuto la meglio per parecchio tempo. Ogni volta che mi verrà in mente una città visitata, un episodio vissuto, un emozione straniera, allora la malinconia diventerà la protagonista ed avrà il suo palcoscenico perché, anche se passa il tempo, la mente non sa separarsi dal viaggio, qualunque esso sia.

Comunque mi rendo conto che non vivo più la nave allo stesso modo. Nonostante tutto il subconscio conosce la verità e le mie resistenze servono a poco. Anche il balcone della mia cabina inizia a diventare “pesante”, sembra quasi che io abbia paura ad affacciarmi per non vedere, in lontananza, la destinazione finale.

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La sera a teatro ci ascoltiamo le canzoni di Angela Benn, passabile anche se lontana dalla mia concezione di cantante, e poi ceniamo a base di pietanze richiamanti le origini della cucina calabrese. A fine cena ci dedichiamo alle fotografie, bisogna cercarle ed iniziare una prima selezione. Costano un accidenti quindi ne prenderemo alcune approfittando delle offerte di fine crociera, ma bisognerà avere già le idee chiare perché, mi hanno detto, che l’ultimo giorno disponibile per l’acquisto delle foto, c’è sempre molta ressa e diventa tutto più difficile. Troviamo una serie di foto interessanti e le mettiamo tutte assieme in modo da essere più facilmente rintracciabili. Poco prima di mezzanotte, alla chiusura dell’esposizione fotografica, andiamo al ponte 9 dove ci aspetta una serata danzante. E’ stata organizzata una Notte in maschera, veramente oltre l’equipaggio non è che ci fossero proprio tantissimi ballerini a tema, ma comunque l’importante era esserci, ballare e divertirsi. A tarda notte, in ordine sparso, la gente inizia ad andare a letto. Anche noi salutiamo e andiamo in cabina a riposare. Il mare era calmo. Troppo calmo, non mi dondolava come bene sapeva fare l’oceano. Meglio non pensare e cercare di chiudere gli occhi, domani mi aspetta Valencia.
 
Mi sa Carlo che Pat Conroy ha proprio ragione, è quello che accade proprio a me, in questi giorni con mia moglie guardando la tv non facciamo altro che dire "Guarda dov'è! Li ci siamo stati" e poi scatta la gara a chi si ricorda quale crociera, con chi eravamo ecc. Anche se sono lo smemorato di famiglia non ricordo i nomi, i luoghi, ma ricordo sempre le emozioni ... "...il viaggio non finisce mai, ma si ripete infinite volte negli angoli più silenziosi della mente. La mente non sa separarsi dal viaggio"
Bene! scusate il ritardo, mi sa che dovremmo avviarci verso le ultime tappe.

31 Agosto 2016 - Valencia

Arriviamo a Valencia per visitare la città per la prima volta, mai stati qui, quindi ci affidiamo anche qui ad Ancora Tours, l'escursione prevedeva il giro della città ed aveva un costo molto basso, sulle 14 euro a persona, mi sono detto costa poco più di un transfert che di solito mette la compagnia, in più c'è la guida, devo dire che è stata un'ottima scelta, la guida era un signore molto simpatico ed aveva atteggiamenti quasi comiche, quando parlava faceva delle pause, sicuramente per via della lingua, ma veramente simpatico, specialmente quando ci ha fatto vedere il complesso dove c'è l'acquario, ci ha fatto mettere tutti da una parte, qui:

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ed ha provato un bel effetto acustico che aveva una struttura, man mano che si allontanava ci diceva "mi sentite qui" e poi allontanandosi "e qui mi sentite" , anche se si allontanava in realtà si sentiva bene, infine si è messo a circa cento metri, esattamente qui:

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e parlando in una fessura sembrava che fosse a due passi da noi. Molto divertente, l'applauso ci è venuto spontaneo.
Visitiamo quindi esternamente il moderno complesso turistico e culturale,

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Risaliti in pullman andiamo verso il centro storico, per una passeggiata nei vicoli del cento, visitando il mercato, l'esterno della cattedrale, una piazza rotonda dove si affaccia il palazzo più stretto in Europa, appena 108 centimetri:

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Finito di girare il centro ci siamo divisi in due gruppi, chi voleva lo riportavano all'acquario, stavolta per entrare e vedere forse anche lo spettacolo dei delfini, il secondo gruppo poteva restare in centro in libertà per poi essere ripreso ad un'ora prestabilita. Noi siamo rimasti in centro perché volevo andare a mangiare la paella che è originaria di Valencia.
Ci siamo uniti con una coppia che diceva mi conoscesse perché ci seguiva sul forum anche se non hanno mai scritto. Il posto più rinomato per mangiare la paella indicatoci anche dalla guida era ancora chiuso per ferie, ci inoltriamo nei vicoli quasi perdendoci, ma alla fine troviamo un posto accogliente dove ci lavorava una ragazza italiana, che sollievo, e proviamo la paella valenziana, che differisce dalla paella tradizionale perché a base di carne, non era male ma forse sarebbe stata meglio quella tradizionale a base di pesce.

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La guida è stata veramente ingamba, ci ha spiegato tante cose della citta, una di queste cose ve la ripropongo, questo è "Il fiume", almeno lo era un fiume, lo hanno prosciugato e trasformato in un percorso verde di 110 ettari, il più grande parco urbano di Spagna, una misura preventiva dopo l'ennesima alluvione della città.

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31 agosto 2016
A Valencia eravamo già stati (Sinfonia 2011) ma non eravamo entrati all’Oceanografico. Così, acquistati i biglietti on line, decidiamo di passarci la prima mattinata per poi goderci il pomeriggio in centro. Sfruttiamo i bus di linea 4 e 95: 1,50 a corsa, li utilizzeremo 3 volte. Ovvero dal porto all’Oceanografico, dall’Oceanografico al centro e poi dal centro al porto. La visita all’oceanografico è durata circa 3 ore, suggestiva e piacevole. Abbiamo anche assistito allo spettacolo dei delfini, in programma alle 11.45. Poi siamo andati al centro e mentre noi abbiamo preferito pranzare al Montaditos i nostri amici hanno assaggiato la paella. Siamo rimasti in centro tra shopping e passeggiata fino all’arena e alla stazione. Abbiamo anche rischiato di perdere la telecamera, dimenticata sbadatamente dentro il negozio Guess davanti la stazione: per fortuna ce ne siamo accorti e siamo tornati indietro e…nessuno se l’era portata via. Ci fermiamo anche al Mc per un gelato, visita esterna all’Ajiuntemant e alla cattedrale e poi nuovamente in nave per l’ultima tappa dell’indomani.

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