24 giugno Brindisi
Anche oggi ci svegliamo presto ed osserviamo l’arrivo al porto di Brindisi.
Saliamo al ponte 9 per la colazione….
…. e da qui osserviamo l’arrivo al porto.
Vediamo il vecchio faro all'imboccatura del porto di Brindisi, il "fanale rosso" alto 18 metri, eretto nel 1859 sull'isolotto Traversa, tutt'oggi operativo a cura del Comando di Marifari della Marina Militare.
L'Autorità del sistema portuale del mare Adriatico meridionale, ha avviato la procedura per realizzare una ristrutturazione da circa 430mila euro. Al momento ancora in progetto.
….. ci affacciamo per seguire le operazioni di attracco.
Torniamo in cabina per prepararci per l’escursione e, affacciandoci al balcone vediamo davanti a noi il Castello Alfonsino.
Il Castello Alfonsino è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi.
Il castello occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo .
Il primo avamposto per la difesa della città fu costruito dai normanni, in seguito Carlo I d'Angiò costruì una torre cilindrica, che poi divenne la base per l'edificazione dell'attuale Castello Alfonsino, di costruzione aragonese, ordinato da Ferdinando d'Aragona, figlio di Alfonso, duca di Calabria nel 1481.
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, si accede per un archivolto aperto nelle mura che congiunge la costruzione aragonese all'ampliamento del castello.
Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra il Forte a mare che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca.
Già nel 1484 la fortezza venne attaccata a varie riprese dai Veneziani che non riuscirono comunque ad espugnarla.
Filippo II, figlio di Carlo V, decise di fortificare l'isola e nel 1558.
Intraprese la costruzione del Forte dell'Isola, o Forte a Mare per difendere la città da possibili attacchi nemici.
L’isola di Sant’Andrea sin dall’antichità, ricopriva un ruolo molto importante per lo scalo brindisino, ritenuto uno dei porti più rinomati.
Tra gli antichi studiosi un geografo e scrittore romano Pomponio Mela ( compose intorno al 44 d. c. la più antica geografia latina arrivata a noi con la descrizione del mondo fino allora conosciuto), mise in relazione l’isola, che si trova vicina al porto di Brindisi, con quella prossima al porto di Alessandria e, in pratica, le due città stesse. Era questo un parallelo proponibile in quel periodo: le due città erano entrambe celebri; i loro porti erano tra i più utilizzati e famosi; le rispettive isole risultavano comparabili.
Dal 1558 al 1604 buona parte dell'isola venne racchiusa da mura e baluardi (Forte a mare), separandone l'ultimo tratto con un taglio nella roccia che fa da fossato, creando un sistema complesso di fortificazione a difesa dell'entrata del porto.
Il Forte a Mare dopo aver attraversato diversi eventi bellici, ha funzionato a lungo come lazzaretto; poi è stato utilizzato dalla Marina Militare, fino a quando gravi danni alle strutture murarie causate da una mareggiata, lo hanno portato alla sua dismissione (1984).
La lunga ed importante fase di restauro dell'intero complesso è in corso ad opera della Soprintendenza e la struttura dal 28 maggio 2021 è aperta a visite ed eventi culturali, mentre si discute ancora sulla sua destinazione (museale, ricettiva, congressuale).
Alle 7.48 arriva la pilotina per recuperare il pilota che ha guidato la nave all’interno del porto.