Allora? Vogliamo risentire il nostro narratore?
In una notte fredda, nel deserto del Negeb, proprio sotto la fortezza di Masada l'uomo continua a raccontare una storia lontana nel tempo, ma neanche troppo..
La luce argentea della Luna invade la fortezza e la rende presente a chi vi bivacca nella zona sottostante, mentre fuochi di brace mostrano che anche la sopra qualcuno sta passando una notte serena..
Ma l'aria sembra comunque pervasa da un'ombra di tragedia..
La parola al nostro narratore, che alzando gli occhi indica la fortezza e poi riprende il racconto..
''Eccola lì: da lì è partita la grande rivolta..
PAZZI!!!
Oh, motivi ce ne erano a dismisura: il governatore Romano aveva aumentato le tasse, ed era impossibile pagarle, aveva sterminato migliaia di Ebrei, aveva provocato la gente e cercato la guerra, ma c'è una cosa che non vi dicono mai..
NO.. non lo dicono
MAI!!!''
La gente attonita segue lo sfogo (anche teatrale, ma comunque reale, del narratore..)
''Non vi dicono che Roma aveva mandato degli ispettori, e che tutto stava per finire, perchè gli ispettori avevano dato ragione agli ebrei!!!
Pazzi!!''
''Pazzi gli Zeloti, pazzi i sicari.. pazzi!!''
''Perchè loro erano convinti che era il tempo dell'avvento!!! Ecco perchè!!!''
''Maledetta la generazione che si sente Eletta, povera generazione mentecatta, scesa in guerra per 'provocare' la venuta del Messia.. ed ecco i risultati!!''
''Presero Masada con l'inganno, poi cominciarono ad uccidere e massacrare i Romani, poi liberarono Gerusalemme e tutta la terra di Israele..''
''A Masada iniziarono addirittura a coniare monete.. eccole!!!'' e le mostra agli altri..
Si legge 'Masada anno primo di Israele'
''Da Masada partivano verso Gerusalemme, ed a Masada tornavano vittoriosi, ma sempre di meno.. sempre di meno..''
''Al terzo anno tutto cambiò: venne Tito con il suo esercito, e Gerusalemme cadde, e cadde il tempio, ed il tesoro, e gli Ebrei vennero sparsi per il mondo..''
''Ma Masada resisteva, solo che ora nel simbolo della libertà i ribelli portarono le famiglie: entrarono le madri ed i bambini, entrarono gli Esseni, che di guerra nulla sapevano..''
Ora lo sguardo diventa sognante..
''Oh.. la fortezza per un bambino!!! Non c'era che un po' di scuola, poi la preghiera nella sinagoga..
spazi immensi per correre..
si sognavano castelli isolati e la guerra..
e si vedeva quello strano mare sempre in mezzo alla nebbia..
si mangiava insieme, insieme si giocava.. insieme si viveva... era bello!!''
''Ora dovete capire che Masada doveva essere un nido d'Aquila inaccessibile, ma in realtà era abitata da ben altri uccelli..
I Sicari, gli Esseni, i Zeloti, pensavano di essere i prediletti da Dio, i combattenti della libertà, Aquile invincibili, ma cosa erano davvero?
prede.. nulla altro che prede..
Ed una brutta mattina giunsero i predatori:
portavano delle Aquile, ma non lo erano.. erano altrettanto terribili , ma a differenza delle Aquile non volavano da soli..
erano arrivati i Romani..''
''Nel silenzio generale subito circondarono la fortezza ed iniziarono a costruire dei campi..
(di seguito i resti ndr)
ne costruirono otto in tutto, e circondarono Masada.. erano tantissimi, sembravano formiche..
Ma vedere i Romani voleva dire una sola cosa: se erano giunti li voleva dire che nessuno resisteva più in Israele, ora la preda era sola..''
''Alcuni dei ribelli iniziarono ad invocare Dio: era questa la prova a cui li aveva destinati, era questo il momento del destino..
Altri invece dissero che non c'era problema: Masada era inespugnabile, bastava attendere l'avvento del Messia, ci fossero voluti cento anni!!
Altri si affacciarono e presero ad urlare ai Romani.. ''Venite a prenderci se siete capaci!!! Venite se potete!!!''
Ma i Romani non rispondevano, tra le risate e lo scherno degli assediati iniziarono a costruire un muro sotto la montagna..
Circondarono la Fortezza, non si poteva più uscire..''
''Ma chi voleva uscire? Masada era un Eden.. che sforzo stupido!! Almeno i bambini pensavano questo..
Per i bambini e le mogli forse era anche meglio: nessun uomo andava più in guerra, si poteva vivere senza la paura di perdere il padre o il fratello..
Ma questa presenza, anche se non lo diceva nessuno, faceva inquietudine..
Gli uomini parlavano tra di loro in silenzio, nascosti dagli altri, ma si potevano intuire i discorsi..
''Quando se ne andranno? Non possono affrontare l'inverno per prendere solo poche persone..''
''Non se ne andranno: tu non conosci i Romani, non ci lasceranno vivi.. devono dare un esempio..''
''Ma come faranno? Non possono prendere Masada..''
E tanta, tanta gente, era convinta che sarebbe arrivato l'esercito del Messia e li avrebbe liberati.. bastava aspettare, era l'ultima prova..''
''Un bel giorno però le cose cambiarono: i Romani cominciarono ad ammassare legni e pietre sotto una parte della montagna..
che facevano?
avevano studiato la fortezza i maledetti, ed avevano trovato un punto debole, uno sperone..
inziarono a costruire una strada, una strada coperta con il legno, e sempre con il legno iniziarono a costruire una fortezza d'assalto..
(wikipedia, una similare ndr)
quel mostro era dotato di uno spazio in basso ed ospitava un ariete per la rottura delle mura..
Ma non solo, inziarono a montare immense Baliste, quelle con cui, raccontavano terrorizzati i testimoni che erano fuggiti da lì, avevano distrutto Gerusalemme..
(sempre wikipedia)
Ora nessuno aveva più voglia di insultare o prendere in giro, tutti tacevano scuri in volto..
Solo che alcuni presero a dire apertamente:
''Ma quale Messia, qui dovevamo portare delle catapulte!! Dove sono? Dove sono? ''
Un sola catapulta, ben utilizzata, avrebbe reso inutile lo sforzo dei Romani, ma le Aquile erano loro, i ribelli avevano solo le lance, gli archi, le spade, i coltelli, ma nulla di più.. nulla di più..''
''Sei mesi ci misero i Romani per arrivare a tiro degli archi: sei mesi in cui li vedevi salire e non potevi fare nulla, solo insultare e blaterare di Messia ed avventi.. nulla..
Dopo sei mesi i ribelli erano pronti a colpire con gli archi, ma molto prima di loro arrivarono le Baliste del nemico..
Pesantissime pietre colpirono Masada, mai la fortezza era stata violata..
ora i bambini avevano paura, erano terrorizzati..
Ora tutti avevano paura, ma Masada aveva i doppi muri!!
Quando il mostro di legno con l'ariete arrivò alle mura i Romani ruppero uno dei muri..
Ma allora Eleazar Ben Yair, capo dei ribelli, ordinò (tardivamente ndr) che il muro fosse ricostruito con del legno, e della sabbia calata tra i due muri di sfonda..
Ora era indistrubbile, ma il legno.. brucia!!
Fu Dio che appiccò il fuoco? Questo si diresse tra le urla di vittoria dei rivoltosi contro la macchina romana ed il suo ariete!!!
Era Dio, era la sua volontà!!! Era Dio!!!
ma Dio non era lì: il vento girò ed ad urlare furono i Romani, perchè il legno si distrusse e la sabbia divenne inutile..''
''A questo punto i ribelli erano distrutti: non c'era più Dio, non c'era più nessuno..
Ma c'era ancora tempo, ci si poteva nascondere nelle fortezze che erano ancora contenute dentro Masada, si poteva proseguire..
Nella notte Eleazar Ben Yair riunì tutti i maschi adulti e fede un discorso..
Inziò così:
“ Da gran tempo avevamo deciso di non riconoscere come nostri padroni né i romani né alcun altro al di fuori di Dio…..Muoiano le nostre mogli senza conoscere il disonore e i nostri figli senza provare la schiavitù….” (Flavio Giuseppe)
e poi proseguì spiegando loro che i Romani sarebbero entrati, li avrebbero uccisi o resi schiavi, avrebbero violentato le donne.. e quindi nella frase di sopra è presente l'idea del suicidio globale, ma continua più seriamente:
“…grande cose può realizzare l’anima anche quando è prigioniera di un corpo….ma una volta che….raggiunge la sua sede naturale, allora ella partecipa di un potere straordinario che non patisce alcuna limitazione, continuando ad essere invisibile agli occhi umani come lo stesso Dio….” (Flavio Giuseppe)''
Il narratore (ed anche io) tralascia il racconto delle modalità del suicidio dei ribelli, delle loro mogli, dei figli..
trovate tutto qui:
http://www.angolodimara.com/index.p...israele-13-al-23-2009&catid=50:2009&Itemid=67
continua invece il racconto riportato da Flavio Giuseppe..
''Essi morirono, dopo aver appiccato il fuoco alla struttura, convinti di non lasciare ai romani nemmeno uno di loro vivo. Invece una donna anziana e una seconda, che era parente di Eleazar e “superava la maggior parte delle donne per senno ed educazione", si salvarono insieme a cinque bambini nascondendosi nei cunicoli sotterranei che trasportavano l’acqua potabile, mentre tutti gli altri erano intenti a consumare la strage: novecentosessanta furono le vittime…..la data dell’eccidio fu il quindici del mese di Xanthico” [cioè il giorno dopo la Pasqua: Xanthico equivale a Nisan]. (sempre il link di sopra)''
''Novecentossesanta'' ripetè il narratore..
E guardò la fortezza, apparentemente invincibile, vinta dai Romani ed ora abitata da questi ultimi..
''Fossimo stati come loro non sarebbero mai entrati: Masada era ed è inespugnabile!! Ma eravamo incapaci di difenderla!!''
''Ma tu chi sei?'' Chiese un giovane, ''Come sai queste cose?''
''Ero uno dei bambini che si sono salvati'' rispose il vecchio con una lacrima agli occhi..
Fine della storia..
Masada fu conquistata da Flavio Silva nel 74 dopo Cristo, al comando della decima legione..
Dopo aver costruito la rampa e distrutto il muro (la frattura è visibile anche oggi) i romani entrarono e cercarono resistenza..
Ma non la trovarono, secondo Giuseppe Flavio, con le parole che ho messo sopra, i ribelli si erano suicidati, lasciando una profonda impressione nei romani..
E' vero? Tutto quello che ho raccontato, le monete, l'incendio del muro, le difese, gli assalti, lo è, perchè l'ultimo atto doveva essere falso?
Anche nelle intenzioni dello scrittore quell'atto fa male: è un riconoscimento ai ribelli, ma Flavio Giuseppe ha più vantaggi a calunniarli (come in parte ha fatto) che ad esaltarli.. motivo in più per credere alla fine tragica di questa storia.
In ogni caso oggi su Masada sventola la bandiera di Israele:
ed una volta l'anno un gruppo di soldati viene a fare un giuramento sulla sua spianata:
''Masada non cadrà una seconda volta''
E speriamo che non cadrà più, possibilmente senza che ci siano altre guerre..
Io spero, sulla base di tutto quello che sapevo di mio, che ho visto lì e che ho trovato su Internet e dai documentari che ho visto successivamente, di aver reso l'atmosfera e la vita nella fortezza, il senso della rivolta, tutto quello di bello e non solo di tragico che purtroppo è successo in quel luogo.
Personalmente ho visto la rampa dei Romani (meno difficile da costruire di quello che si pensava, ma comunque un'opera incredibile) e mi sono immaginato la macchina da guerra che hanno messo su: una torre d'assalto che ospita un ariete gigantesco, e le baliste che ti tirano addosso..
Una scena da incubo per chi era prigioniero dentro la fortezza, una scena che si è protatta per sei mesi, alcuni dicono tre anni, ma sei mesi bastavano..
Una cosa che giustifica la decisione che hanno preso gli Ebrei, e che in parte mi lascia male, perchè i Romani erano comunque, in qualche modo, miei avi..
Un saluto!!
Manlio