Allora, torno al racconto ok?
Come avete capito alla fine non ci sono state grandi contestazioni, ad eccezione di una piccola parte delle persone a bordo: purtroppo però la sosta in Giordania non è stata sfruttata bene da tutti, visto che poteva dare di più di quello che tanta gente ha preso..
Comunque girando sui ponti della nave avreste trovato delle persone tranquille: qualcuna felice, qualcuna rassegnata a rimanere in attesa della partenza, poi episodi belli (ad es. il pescatore) o brutti (ad es. i 'furbi' che andavano in Israele) hanno fatto il 'condimento' del periodo.
Dietro le quinte c'era ovviamente un lavoro febbrile per riorganizzare tutte le attività di bordo, me ne sono accorto in vari modi, ed in parte credo di poterlo immaginare..
Da notizie avute in Giordania sembra che Israele abbia posto dei problemi ai turisti che volevano 'fuggire' da Sharm per rientrare in patria: è una scelta che posso capire, ma che implica di fatto l'utilizzo del piccolo aeroporto di Aqaba per voli internazionali, e qualche grande aereo è effettivamente passato sulla nostra testa..
Il clima, non solo quello meteorologico, della zona era strano: in Israele le nostre guide erano preoccupate ('Voi ve ne andate ma noi rimaniamo' ndr) in Giordania di meno, ma certo qualcosa trapelava anche da loro..
L'equipaggio non ha mai aperto bocca su quello che succedeva, e la maggior parte di loro viveva alla giornata aspettando decisioni esattamente come noi: la parte degli alti ufficiali era evidentemente impegnata a fondo, ed anche loro hanno scelto di non parlare. Le feste ufficiali a bordo (ad es. il Costa Club) hanno visto affacciarsi il comandante, che non ha accennato minimamente al lavorio di bordo, e dopo pochi saluti usciva dalla zona..
Ma l'equipaggio e gli ufficiali non sparivano sia chiaro: si fermavano nella zona centrale, tutti li vedevano e potevano, volendo, porre le loro domande..
Personalmente ho vissuto una strana situazione: sono stato vicinissimo agli ospiti, ma anche a chi lavorava, quindi percepivo entrambe le situazioni, sia pure in modo sfocato quella dell'equipaggio.
Ho evitato qualunque domanda sulla situazione al comandante: Carmine Maddaloni, una persona che merita veramente un gran rispetto, è un piacere già il solo potergli parlare.
In realtà ho incontrato e conosciuto molte altre persone 'importanti' (ad es. l'hotel Director, altra persona magnifica) ma ho adottato lo stesso comportamento..
A parte questo ho anche fatto un 'esame' della costituzione della 'squadra' che ci stava gestendo a bordo: da una parte persone di grandissima esperienza ed autorevolezza, dall'altra un gruppo di persone di trenta/trentacinque anni che faceva da 'secondo', se volete allenatore in campo, ed infine ragazzi giovani che finalizzavano il tutto.
Per come è la mia esperienza lavorativa, di ricercatore in particolare, una organizzazione simile produce il massimo: unisce l'esperienza del più 'anziano' (persone mature più che anziane ndr) alla operatività e la fantasia del più giovane. Io ormai nel mio campo non sono più Totti, non invento finte o altro a parte qualche momento particolare (ancora un colpo me lo posso permettere!!
), sono una persona strutturata, penso in modo iperorganizzato, ma tendo a perdere la fantasia che è una parte importante del mio lavoro. Se un giovane mi 'consegna' la sua fantasia io gli 'consegno' la mia metodologia, ed insieme facciamo qualcosa di più. Però alla mia età io voglio stare sul campo e sfuggire il più possibile le responsabilità burocratiche, gli impegni astratti ma di altissimo livello, ed a volte posso avere bisogno di parlare con qualcuno che ha una esperienza superiore alla mia, quindi il coordinamento con il mio 'capo' deve essere molto stretto..
Su Marina si ripete questo schema ideale e già questa è una cosa che porta i suoi frutti..
L'help Desk è la zona di 'contatto' tra passeggeri e nave, essendo l'help desk pieno di giovani, in grossa parte ragazze, avviene che i passeggeri tendono ad essere meno aggressivi, ma anche che la pazienza dei giovani è assolutamente superiore, in certe situazioni, anche a quella di gente come me.. e l'insieme di queste due cose fa gia' un buon risultato.
Queste sono situazioni che in nave conoscete tutti, ma qui ci sono state altre circostanze, forse fortunate, che hanno favorito un buon svolgimento del nostro 'non viaggio' sul mare..
1) La tipologia di persone a bordo
2) La tipologia della nave ed il numero di passeggeri imbarcati
3) La Giordania
per il punto tre: In paesi come l'Egitto appena scendi vieni preso d'assalto da chi ti chiede l'Euro, in Giordania ti fai una passeggiata per Aqaba o in altri posti sentendoti tranquillo ed a posto, non vedi molta polizia in giro, ma ne vedi abbastanza da considerarti protetto, non hai la sensazione di essere 'minacciato', non è poco come cornice.
Per l'uno: a bordo c'erano tutte persone piuttosto tranquille, venute per vedere le Piramidi, ma pronte ad adattarsi alle varie situazioni.
Per il due: il fatto che la nave fosse piena al sessanta per cento garantiva l'assenza totale di file, di problemi di posto al buffet o altro, insomma una situazione di totale relax.
Per il due, ancora: la Costa Marina non solo è una nave piccola, dove si diventa amici con tutti in modo semplice, ma è anche una nave con i percorsi interni strutturati in modo perfetto ed un arredamento 'lieve', tutto giocato sul bianco, rilassante a priori. La stessa nave, messa in Farcus Style ti aggredirebbe, questa invece ti rilassa, e non è poco. Oltre a questo la Marina non ti 'chiude' il mare e lo spazio aperto come farebbe invece ad es. una Costa Romantica, insomma la nave giusta al momento giusto..
A questo aggiungo che, a differenza di troppi giri fatti intorno al mediterraneo, qui la nave era piena di cibo con un capo cuoco (Domenico Pugliese) ed un Maitrè (Massimo Giraldin) che hanno messo in gioco di tutto, favorendo il buon umore..
A questi nomi che ho fatto aggiungerei, oltre all'equipè di animazione, quelli di alcune persone importanti ma non voglio trasformare il tutto in una serie di encomi..
Ce ne sarebbero molte di cose da dire, ma credo che sia il tempo di smettere questo discorso ed andare ai luoghi, alle esperienze, alle visite..
Questo se non avete, graditissime, delle domande..
Da parte mia con questo cappello ho voluto rendere giustizia a tutte le persone che mi hanno permesso di vivere un bel momento in una situazione difficile, sia a chi era con me come passeggero che a chi ci stava per lavoro: ripeto che qualunque polemica sarebbe sporcare il loro impegno e ci tenevo a fare questo post anche per smorzarne di eventuali.
Ora però mi tocca andare avanti..
e va bhè.. magari non farò il super diario, magari si, ma in ogni caso un giretto per il Medio Oriente ve lo faccio fare ok?
Vogliamo partire?
Un salutone!!
Manlio