Hola!!
Avevo scritto una lunghissima riflessione sull'Egitto, ma forse è troppo spinta per essere pubblicata in un forum che ha lo scopo di parlare di un viaggio..
Ma a parte questa riflessione, è chiaro che sarei incompleto se mi mettessi a parlare di storia o di natura trascurando ciò che le tre nazioni che ho visitato mostrano oggi, nel loro presente..
Se poi consideriamo che il momento è estremamente particolare sarei proprio da rimproverare..
Per cui due parole vanno comunque dette, molto brevi ma dovute..
Il giorno a Sharm ho partecipato all'escursione nel deserto del Sinai, che ha il suo culmine nella visita del momastero di Santa Caterina..
Anche se i disordini al Cairo erano già iniziati abbiamo evitato accuratamente di parlarne, diciamo che dal canto nostro abbiamo incontrato il 'solito' Egitto: tanta burocrazia, guide bravissime e di altissimo spessore umano, personaggi che ti chiedono un Euro perchè stai respirando ecc.
Ho avuto purtroppo l'occasione di vedere il 'lato b' del successo di Sharm: a fronte della pulizia ineccepibile dei resort il deserto è un cumulo di rifiuti. In teoria ci sono due inceneritori in funzione nel Sinai: in pratica ogni parte del deserto, salvo poche zone, è piena di ogni tipo di rifiuti (plastica in particolare) abbandonate dai villaggi e dai beduini..
Ovviamente questo non può avvenire senza la complicità delle autorità: tanto più che io stesso ho fatto una vacanza in un resort confinante con la megavilla di Mubarak che frequenta abituamente Sharm..
Va detto che non mi sembra che la popolazione locale si preoccupi molto della situazione: a Sharm è tutto lindo e pinto (si vive di turismo) mentre nel Sinai ci sono solo i Beduini e sono pochi..
I Beduini sono l'altra puntata di questa escursione: il governo ha costruito loro della case per renderli stanziali, anche qualche pompa di acqua e delle attrezzature mediche, ma loro sembrano non farne uso..
Se vedeste le 'case' potreste essere d'accordo con loro: singole casematte, isolate dalle altre abitazioni, più una presa in giro che vere basi per un villaggio. Le pompe sono invece sfruttate, e credo anche i presidi medici..
La scuola? Nel paese (che pure annovera una riconosciuta capacità di produrre laureati ad alto livello) non è obbligatoria: il governo ti fa fare il militare per un anno se sei laureato, due se sei diplomato, tre se non sei uno che ha studiato, per il resto non gli interessa proprio..
Per cui mandare i figli dei beduini a scuola è una operazione difficile..
I militari? Come saprete se ci siete stati il paese è pieno di poliziotti e militari: nel Sinai sono intenti a controllare i confini con Israele e prevenire il terrorismo, insieme a loro ci sono anche le forze ONU..
Sinceramente non mi sembra che queste persone abbiamo alcun interesse nel fare la guerra, specie con Israele: l'impressione è che stiano lì con l'intenzione di preservare la pace e nulla di più..
Ogni punto di controllo dispone di una specie di oggetto misto tra un carro armato ed una camionetta mobile: credo sia molto veloce e permetterebbe, in caso di bisogno, di concentrare le forze dove serve..
A questo punto dovrei allargare le riflessioni, ma non credo sia il caso: questo è quello che ho visto (in questa occasione ndr, in realtà ho visto molto di più nei vari viaggi).
Sottolineo che l'atmosfera sembrava molto tranquilla, a scapito delle notizie che provenivano dal Cairo.
Forse già stasera metto delle foto, ma saranno della parte bella del tour, non ho voluto portare a casa il resto..
La parte bella è.. bella!!
Un salutone!!
Manlio