Re: Costa Pacifica: Dieta di Natale
Eccomi, reduce dalla stessa esperienza.. voglio essere sintetica e ragionevole, mi auguro di farmi capire fino in fondo..
La mia esperienza è nella sostanza la stessa di Leo, anche se in un ristorante separato.
Se posso condividere che ci siano menu' che per varietà e numero di piatti possono comunque soddisfare le esigenze di un normale pasto, devo dire che non ho ravvisato in molti casi i requisiti minimi per definire soddisfatti nè il gusto nè la vista del piatto.
Diciamo che se ordino pasta con le capesante, mi auguro di vederne almeno un frammento nel piatto, ugualmente per la pasta con le cozze o risotto con i finferli, per esempio.. come dicevo invece con gli altri fortunati commensali, spesso il sugo di pomodoro e quello che doveva insaporirlo sono rimasti sì nella stessa cucina, ma senza mai incontrarsi..
Questa a casa mia è un arte praticata già da anni, col resto del sughetto del pesce al pomodoro di mezzogiorno o di un buon coniglio si fa il condimento per la pasta la sera, insomma faccio alta cucina senza saperlo :lol:
Onestamente proporre un antipasto modesto posso capirlo, ma passare per praga e carciofini due petali di praga grandi quanto l'unghia del pollice e un quarto di carciofo mi sembra davvero una miseria..
Peraltro non riesco neppure a spiegarmelo con quantitativi ridotti di materia imbarcata, perchè cozze e capesante invece sono proposte al buffet in quantità notevoli, e proprio nell'ambiente dove invece vengono più spesso abbandonate nei piatti per ingordigia...
Non credo che si debba proporre una cucina da trattoria, anche perchè per esperienza posso dire che i piatti tradizionali, quando proposti, per poter essere adattati alla cucina internazionale in realtà non sono più rappresentativi della loro provenienza, però aspettarsi che un piatto di pasta con le cozze ne abbia anche la parvenza mi sembra lecito...
Credo che pero' si debba rispettare un quantitativo minimo delle pietanze, sopratutto quando si tratti di alimenti pregiati. Certo, anche a noi sono capitati piatti in porzioni abbondanti, ma non dovrebbe essere una casualità.
Nella mia prima crociera sulla Azur il nostro maitre, Salvatore Gugliotta, ci disse che di una crociera se si ricorda di aver mangiato male, si ricorda quasi solo questo, e quindi passava ogni sera in mezzo ai tavoli e si accertava di persona della soddifazione dei clienti, chiaccherando anche amabilmente con noi e raccontando aneddoti di viaggio.. Essere considerati anche in questo senso oggi è una rarità.
Aggiungo un piccolo particolare, viaggio con una bimba treenne che tutte le sere si vede proposta pasta o cappellacci al sugo, hamburger e hot dog..
ieri sera abbiamo votato per la cotoletta alla milanese e seriamente era più lo spessore dell'impanatura di quello della carne.. alla fine le abbiamo preso quasi sempre piatti "da grandi", per garantirle un menù appropriato nella diversificazione. Diciamo che lei almeno nelle quantità era soddisfatta, anzi in qualche caso le arrivavano piatti più ricchi dei nostri (e in qualche caso esigeva i nostri :wink