A Savona non sono entrati, a genova menomale che ci sono riusciti!
Ma pensare di portare tutti questi passeggeri a Barcellona e quelli imbarcanti (?!) come se fosse dietro l'angolo lo trovo assurdo, sempre che sia vero. Allora davvero c'e' qualcosa che non funziona.
Se la nave non puo' trovare riparo in un porto si reca a quello piu' vicino e fattibile (genova, siamo tutti d'accordo), ma tra Savona e Barcellona ma vogliamo contare quanti porti in grado di ospitarla c'erano? Non diciamo corbellerie o voi o quelli di Costa.
Mi consentite che dico la mia che peraltro ero anche a bordo?
1°) Che a Savona avremmo trovato tempo bruttissimo con vento forte era una cosa nota a tutti (tutti i tg e i bollettini riportavano tempesta) e cosa nota a tutti era anche che il 26 dic. è un giorno festivo, quindi l'eventualità della necessità di uno scalo alternativo era da prendere in considerazione già da tempo con notevole anticipo.
2°) Al comandante della Serena a cui possiamo addebitare, tutto e di più e molte altre cose, non possiamo certo addebitargli i tentativi di ormeggio a Savona, che a mio avviso non andavano neanche fatti visto le condizioni meteomarine note e conosciute da tempo.
Al terzo tentativo di ormeggio, io ho seguito da poppa insieme a molti compagni di viaggio, tutte le manovre di ormeggio come mia abitudine (mi piace molto) con l'aiuto di rimorchiatori non si è riusciti a contrastare la forza del vento e se non avesse prontamente desistito saremmo finiti sullo spigolo della banchina del porto che si trovava a una decina di metri dalla nave, distanza esigua date le dimensioni della nave.
3) Organizzandosi e prevedendo le conosciute condizioni meteomarine dopo esserci fermati a lungo a Civitavecchia oltre quanto programmato, si aveva notevole tempo disponibile per raggiungere un porto alternativo a Savona sottovento dove si poteva ormeggiare con tranquillità e con calma, come la stessa Genova, La Spezia dove la Costa fa scalo frequentemente, non certo l'assurda proposta di Barcellona saltando persino anche Nizza.
4) Operando per tempo quindi si potevano organizzare con una efficace assistenza per i viaggiatori gli spostamenti di chi si doveva imbarcare a Savona e chi vi doveva sbarcare e non improvvisare all'ultimo minuto.
5) A Genova ho avuto l' infelice idea di scendere a terra poiché la nave si trovava a pochi metri dal centro. Non vi so descrivere il manicomio che c'era nella stazione marittima di quei poveracci che dovevano imbarcarsi, stanchi, sfiniti, stesi anche per terra con bambini piccoli e anziani, nella stazione tutto i locali erano chiusi per la giornata festiva.
6) Appena messo il naso fuori dalla stazione marittima, considerato che pioveva con una certa intensità decidevo di tornare sulla nave. Un disastro .......Nessuno sapeva indicarmi come fare per poter tornare a bordo, qualcuno di quei pochi poveracci messi li con la cartella Costa mi diceva che dovevo fare la fila con chi si doveva imbarcare......, qualche altro mi rispondeva "non lo so" ....... è comprensibile come il caos regnava sovrano,
Ho dovuto faticare non poco per rientrare a bordo, scavalcando cancelli e transenne ......
Come dico sempre, in ogni occasione, il pesce comincia a puzzare sempre dalla testa.