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Per quel che può valere il mio punto di vista, trovo la nave fortemente affascinante principalmente per due ragioni contrastanti: una "romantica", perchè accarezzare il mare, starci in mezzo, godere di albe, tramonti, sole, vento etc da una posizione così privilegiata ed insolita per chi passa la vita a terra, è qualcosa di impareggiabile; ed una "tecnologica": il concentrato di tecnologia che si trova racchiuso in quelle "barche" è straordinario, così come straordinaria è la sensazione di essere coccolati e viziati anche in luoghi in cui intorno, a parte il mare aperto, non c'è nulla... In effetti sono sensazioni che riesco a condividere con pochi (mia moglie e poco di più), perchè l'intensa vita sociale, gruppi numerosi, casinò, al bar, discoteca etc pur essendo un modo rispettabilissimo di passare il tempo, "inquinerebbe" certe emozioni che neanche riesco bene a descrivere, ma che sono più "discrete"... Uno dei momenti che mi è rimasto più impresso del viaggio inaugurale di Costa Pacifica non è stato lo spettacolo di inaugurazione, pur bellissimo, ma un pomeriggio di navigazione in cui non ci siamo neppure accorti di aver trascorso tre ore e mezza su un ponte esterno su uno sdraietto senza libri nè ipod a quardare e sentire il mare sotto di noi... una figata. Motivo per cui quando sento che c'è chi non apprezza i gg di navigazione perchè "non ti passa più", mi ritengo fortunato: a me volano
Ho scoperto ora il tuo diario.
Ti seguo rivivendo posti che amo profondamente.
Un saluto
Leo
Grazie Leo, ho fatto un "tentativo" di diario, non ho esperienza!quando l'ho cominciato avevo molti dubbi e non sapevo dove sarebbe andato a finire, anche grazie a tutti voi alla fine il risultato mi ha soddisfatto
Non sono mete apparentemente affascinanti come ad esempio le tue, però parto sempre dal concetto che in ogni posto c'è sempre qualcosa di bello da vedere...ed ho cercato di mostrare questo!
Chiedo umilmente venia alla mia carissima amica, nonché co-writer de "La nostra Genova" per non aver potuto leggere il suo diario prima!
Adesso che è completo, che ha la sua forma definitiva lo vedo anch'io come uno spaccato di vita...da ricordare come ogni viaggio!Consiglio a tutti di farlo di ogni viaggio, non per la gloria ma prima di tutto per se stessi.il Tuo diario, LA76, mi è piaciuto tanto tanto...perchè si sentiva che era TUO, che scrivevi e trasmettevi quel che sentivi, appunto, e in quel momento.
La crociera è una parte importante dei nostri viaggi, del nostro modo d'essere, uno spaccato di vita, e va presa e vissuta, secondo me, così come si è in quel momento...
Sì il tempo è sempre stato splendido e, tutto sommato neanche troppo caldo, la condizione giusta per girare bene senza morire dal caldo!Le foto sono stupende, ho indiviato il bellisimo e costante cielo blu
...e vabbè, purtroppo non si può pretendere che tutto sia perfetto...comunque, pur di fare un' altra crociera risalirei anche su di lei!!![smilie=saltare_03[:Bocciata invece la Serena
Dovrebbe essere la ns vacanza, con tanto di Etna, taormina & co. vedremo...
Sempre se il maritino non opta per l'altro tuo scalo da noi ambito: Marsiglia..E visto che Luca adora Montecristo, come non portarlo a Le chateau d'If?
Era visitabile che tu ti ricordi?
Comunque tornando a noi, davvero ancora complimenti, mi è piaciuto molto, lineare, non pesante, anzi...
e i faraglioni...Procida, che pugno al cuore....
Mi pare che il "tentativo" sia più che mai riuscito.
Non esistono luoghi più affascinanti di altri, sicuramente ci sono luoghi che sono più conosciuti rispetto ad altri...ma ti assicuro che affermare di conoscere un luogo è un salto nel buio.
Per ciò che concerne la durata delle crociere...a me va bene anche un traghetto che fa avanti e indietro,mi basta stare sull'acqua e vedere il mare
Saluti
Leo
Mi hai colpito quando l'hai paragnata ad una signora con vestiti troppo vistosi, mi pare...c'hai preso in pieno!
I divani di velluto a forma di labbra mi hanno sconvolto..poi, per carità...ci si abitua a tutto e, come dico sempre io, è tutto relativo!
Per non ci si deve abituare a tutto: la Serena aveva tutti i numeri per essere una bellissima nave, ma LUI ha dovuto inserire alcune .......XXXX....... per fare lo Stunnig, e lo Stunning che ho provato vedendo quei tavolini era da voltastomaco..
Se buttassero a mare le 'statue', i lampadari a corna, i tavolini ed alcune corna inserite ad arte in un locale di cui non ricordo il nome, uscirebbe una nave diversa, e sarebbe, senza tante pretese, una nave bella..
Ed allora perchè ci dobbiamo abituare? Mi voglio abituare al mal di denti, alla vecchiaia, ai bimbi che crescono e bimbi non sono più, ma a pagare per salire su un simil bordello no..
C'è tanto bella la MSC che fa giri identici..
La76, questo diario ci è piaciuto assai..
Un salutone!!
Manlio
Mannaggia La, mi son dimentica di Gaudì: come ho potutooooooooooo: io lo adoro!!!
Ho invidiato il tuo giro al Parc Guell che ancora, nonostante le 4 volta a Barcellona non ho potuto fare: contrariamente a me/noi, il maritino non lo ama per nulla...
Manlio...penso anch'io che alla fine sia sbagliato "abituarsi a quello che non ci piace"...hai ragione nel dire che dobbiamo farlo per quello che non si può cambiare ma DOBBIAMO RIFIUTARCI di farlo per quello che invece si potrebbe cambiare...
ehm...neanche io sinceramente conoscevo così bene Gaudì, ripeto e ribadisco che vedendolo mi sono letteralmente innamorata!Ha qualcosa che rapisce i sensi e ti porta in una dimensione "fiabesca"...fossi in te troverei il modo di portarcelo comunque il maritino...anche con l'inganno!
Di Farcus abbiamo parlato tanto e non voglio finire OT snaturando il tuo diario.
Una considerazione da amante delle navi ma soprattutto da architetto: la cosa che più mi dispiace dopo aver avuto l'onore di navigare su navi come la Caribia o l'Enrico C è di trovare più Italian Style su una nave americana che su una nave Costa.
Anton Gaudì non è il Farcus della Catalunya, le sue opere non sono all'insegna de (come dice Verdone) " 'O famo strano "...Gaudì è un vero genio e la sua architettura è generata da uno studio ossessivo delle forme e dei materiali.
Dopo i grandi razionalisti Gaudì è uno degli architetti (ed il termine è limitativo) che più amo, mi viene sempre in mente di legarlo alla pittura di Dalì: entrambe Catalani, entrambe che giocano con gli eccessi.
saluti
Leo
Di Farcus abbiamo parlato tanto e non voglio finire OT snaturando il tuo diario.
Una considerazione da amante delle navi ma soprattutto da architetto: la cosa che più mi dispiace dopo aver avuto l'onore di navigare su navi come la Caribia o l'Enrico C è di trovare più Italian Style su una nave americana che su una nave Costa.
Anton Gaudì non è il Farcus della Catalunya, le sue opere non sono all'insegna de (come dice Verdone) " 'O famo strano "...Gaudì è un vero genio e la sua architettura è generata da uno studio ossessivo delle forme e dei materiali.
Dopo i grandi razionalisti Gaudì è uno degli architetti (ed il termine è limitativo) che più amo, mi viene sempre in mente di legarlo alla pittura di Dalì: entrambe Catalani, entrambe che giocano con gli eccessi.
saluti
Leo
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Farcus...eccolo che torna...confesso che dopo aver visto Barcellona una delle possibili spiegazioni alla prima domanda che mi sono fatta su di lui ("ma questo cosa vuole fare?")
è stata: vuole copiare Gaudì.
Non so se hai avuto modo di visitare il piccolo museo sotto la Sagrada, è molto interessante e soprattutto chiarisce quanto fosse sperimentale il suo modo di costruire o forse scolpire gli edifici.
Tornando al buon J. Farcus.....prendo a prestito una foto di Guizzo.
E' una foto del casino/ò ( vedi se e come porre l'accento in relazione all'ultima riga del tuo precedente post) ....e guarda caso si chiama Barcellona e sta su Concordia :shock:
Più o meno scrivete quello che avevo già scritto io, però torno a sottolineare che lo scopo di Gaudì non era l'elitè, ma la massa..
Ed in questo manda messaggi precisi anche con i materiali che sceglie di utilizzare..
Inoltre anche se è un genio molto particolare, unico, si inserisce però nel periodo della rinascita artistica Catalana e Spagnola, ed è quindi in una lontana continuità con personaggi tipo Picasso Dalì o Mirò..
Farcus invece è un citazionista: può sembrare Gaudì se mostra Barcellona, ma sembra altro se mostra New York..