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Diario crociera MSC LIRICA - Italia, Grecia, Turchia, Israele

  • Autore discussione Autore discussione sciguetto
  • Data d'inizio Data d'inizio
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Leo, Bruno, a me piace scherzare ed essere leggero ma non solo, sul tema gabbiani riporto, questo mio scritto inserito in una serie di "Interviste impossibili" dedicate ai bambini. Se avrete la bontà di leggere capirete qualcos'altro di me in perfetta sintonia con voi. Un salutone.
Fan

"Quattro chiacchiere con un... gabbiano"

Sei davvero un poeta, Sergio.

MARMARIS



Si preannuncia una splendida giornata, calda e piena di sole,
Se ti può consolare noi facemmo questa stessa escursione a novembre, faceva un caldo spaventoso :(

E' bello seguire questo diario ;-)
 
mi spiace che Marinella abbia perso la passeggiata a Zante.
belle anche queste foto
ma nel diario non stai seguendo la cronolgia delle tappe vero ?
mi mancano Rodi e Haifa o mi sono persa qualche pagina ?
 
mi spiace che Marinella abbia perso la passeggiata a Zante.
belle anche queste foto
ma nel diario non stai seguendo la cronolgia delle tappe vero ?
mi mancano Rodi e Haifa o mi sono persa qualche pagina ?

Rodi non era tra gli scali; è giusto, vista la vastità dell'escursione di Haifa ho pensato di anticipare Zante visto che era l'ultimo scalo.

Domani dovrei aver finito il brogliaccio e il pomeriggio lo posterò.

Complimenti per l'occhio attento ;)
 
Mamma mia che diario... complimenti davvero Bruno, belli anche i regali che hai fatto a Marinella per l'anniversario, sarà rimasta contentissima :).

A quanto ho visto avete mangiato tanto e bene; i pacchetti bibite si possono fare anche a bordo vero??
 
Lasciata Haifa approdiamo a ZANTE....

Dopo la sfacchinata di Betlemme e Gerusalemme.......

Rodi non era tra gli scali; è giusto, vista la vastità dell'escursione di Haifa ho pensato di anticipare Zante visto che era l'ultimo scalo.

Domani dovrei aver finito il brogliaccio e il pomeriggio lo posterò.

E intanto qualcuno ha ricaricato avanti e indietro più volte le pagine perchè non trovava Haifa..... :rolleyes:
 
Bruno, devo dire che con te si viaggia veramente molto bene, foto e descrizioni ci fanno condividere al meglio la vostra esperienza almeno virtualmente, inoltre considerata la qualità degli interventi che leggo qui vedo che al tuo seguito c'è proprio una bella comitiva. La Turchia è ricchissima di archeologia ed a proposito di guide devo dire che anch'io più volte in molte crociere ed in tanti posti ho avuto guide bravissime per competenza, professionalità, passione per il lavoro ed anche pazienza poiché non sempre tutti gli escursionisti sanno apprezzarle come dovrebbero. Tra le tante foto ho ammirato anche un bel caicco, i miei figli ne hanno sperimentato uno in una riuscitissima crociera partita da Bodrum che li ha condotti lungo le coste turche, un bel modo di navigare per chi ama quel genere, a me non è riuscito di farlo anche perché alcuni miei amici sono un po' troppo amanti di certe comodità.
Comunque poiché quasi in tutti i miei interventi un po' di sfotto' ci deve stare, questa volta il mio pensierino va ad un illustrissimo latitante, il nostro Manlio: "Mi raccomando! Zitti ragazzi! Se Manlio si accorge di tutte quelle rovine messe in bella mostra su questo diario una dottissima e lunghissima "trattazione" non ce la toglie nessuno e se su una sola Petra è stato capace di dissertare tanto figuriamoci con tutte 'ste petre a disposizione che cosa potrebbe fare.
Ciao a tutti.
Fan
 
E intanto qualcuno ha ricaricato avanti e indietro più volte le pagine perchè non trovava Haifa..... :rolleyes:
Come la sottoscritta, hai ragione avanti ed indietro, credendo che Bruno avesse avuto un improvviso vuoto di memoria, no scherzo!
Stupende quelle foto, che colori rilassanti.
 
Antonio, sì, i pacchetti si acquistano tranquillamente anche a bordo.

Paola e Dipi, perdonatemi.....:cool: pensavo che inserire Zante dopo la scorpacciata in Israele l'avrebbe fatto passare in secondo piano e.... non ho saputo resistere alla tentazione di giocare un piccolo scherzo, iniziando con "lasciata Haifa" :D:D:D

Ancora grazie a tutte e tutti, la vostra presenza mi fa un immenso piacere (non sono un Leone per caso... :D ).

Sergio, è vero, Manlio latita, ma non perdo le speranze :rolleyes: ; sono d'accordo anche sulle vacanza con nave più a misura d'uomo, ma ognuno ha il suo modo di rilassarsi ;)
 
Bruno mi piace questo diario e come lo "racconti". Mi sono soffermata sui vari colori del cielo, che belli quelli rosati. Ora, anch'io dopo aver cercato, aspetto la tappona.
 
HAIFA

(spezzerò questa parte in più post, non so quanto lungo possa essere un messaggio... mi scuso quindi in anticipo con i moderatori ;) )

Di questi posti si è parlato moltissimo, e lo hanno fatto persone molto più adatte di me, soprattutto nel descrivere le emozioni che questi luoghi danno. Vorrei però rubarvi qualche attimo per condividere una cosa che mi ha colpito (sperando di non aver scoperta l'acqua calda....); il fatto che in ebraico la parola usata per dire "pane" sia anche quella che esprime il concetto generico di "cibo". Perciò mi sono informato un po' di più e in effetti il pane ha una grandissima importanza nella vita ebraica e nella religione, importanza che nel nostro quotidiano, oggi, ha spesso perso o di cui ci siamo dimenticati il significato originario....

Betlemme: dove tutto ha origine, tutto è anche già scritto nel suo nome ; in ebraico significa "casa del pane", mentre in arabo "casa della carne"; come non ricordare, quindi, l'ostia che rappresenta la carne di Gesù, nato a Betlemme?

Per gli ebrei il rompere il pane (atto che dà sempre inizio al pasto famigliare), o "frazionare" il pane, ha lo scopo di riunire un gruppo o rafforzare l'unità del nucleo famigliare. Se tutti mangiano le parti dell'intero pane saranno un tutt'uno fra di loro. E, anche per questo, si usa il pane azzimo; è possibile "spezzarlo" e distribuirlo, al contrario del pane fresco lievitato che non essendo secco non può essere "rotto".

Il pane azzimo: che simboleggia il nuovo inizio, in quanto la festività di PESACH (Pasqua) è chiamata festa del pane e significa "passerò oltre", ossia lascio il vecchio per il nuovo.

Ah, l'usanza delle attuali pulizie "pasquali" è tradizione della settimana precedente alla Pesach; erano già chiamate così allora e venivano fatte per mettere in pratica il concetto dell'abbandonare il vecchio (sporco, inutilizzato) e quindi poter "abbracciare" il nuovo.

Ed a proposito di pulizie il motivo "pratico" per cui il venerdì Santo si mangia pane azzimo è perchè il lievito vecchio è già stato buttato in occasione delle pulizie e quello nuovo non è ancora pronto.

Il pane azzimo si contrappone al pane lievitato per un altro significato simbolico, in quanto il pane lievitato rappresenta l'ipocrisia; il lievito aggiunto, infatti, modifica l'essenza del pane "vero".

Dacci oggi il nostro pane quotidiano: ci abbandoniamo a Dio, chiedendogli di aiutarci a procurarci il cibo ed il benessere che ci è necessario, per dirci che quello che stiamo facendo fa parte di un compito che dobbiamo svolgere

Il miracolo dei pani e dei pesci: ed anche qui il pane viene "spezzato" e distribuito, a significare che chi lo riceve è parte del "gruppo" e il vero miracolo è, forse, non tanto lo sfamare fisicamente, quanto il fare di un popolo estremamente litigioso e cavilloso, un popolo unito.

Io sono il pane vivo disceso dai cieli, dice Gesù, e più chiaro di così....

Concludo pensando quanto ci siamo allontanati da questo modo di vivere e pensare....oggi il pane è troppo spesso nostro "nemico" a causa delle sue proprietà caloriche....
 
Siamo ad Haifa! Lo scalo che ci ha fatta scegliere la crociera, quello per il quale abbiamo abbastanza "tremato" per tanti giorni, temendo di non poterci arrivare; ma alla fine, ECCOCI.


La sveglia suona prestissimo, e in attesa di scendere butto un occhio dal balcone....










alle 5,45 - finalmente - arrivano i primi bus






Alle 6,15 puntualissimi scendiamo dalla nave e ci accomodiamo sul bus (si fa per dire, anche su questo dovrei tagliarmi almeno 30 centimetri di gambe....) e............... aspettiamo mezz'ora.

Una gentile signora destinata al nostro bus non ha fatto mettere il timbro al lasciapassare per Israele.... brontolo (faccio anche di peggio, ma non si può scrivere....), mi chiedo come sia stato possibile ritirare il passaporto ed evitare il tavolo dove veniva apposto il timbro, ho una mezza discussione con la mia dolce metà, fin troppo comprensiva per queste cose; insomma, trascorro... piacevolmente il tempo.... ed alla fine partiamo con più di mezz'ora di ritardo, per grazia ricevuta senza la tizia.

La guida ci informa che non ridurrà il giro in seguito al ritardo e mentalmente ringrazio la sua professionalità.










Arrivati a Betlemme informazioni insider danno la Basilica della Natività più che piena, quindi la visita al solito laboratorio artigianale viene anticipata.

Come nostro solito sgattaioliamo fuori e sulla strada della Mangiatoia cosa trovo? Il monumento alla Pace e alle tre religioni monoteiste, chiamato 2000 & Beyond di Franco Iezzi. L’opera è stata benedetta in udienza privata dal Papa Giovanni Paolo II prima della sua partenza per la Terra Santa e inaugurata da Massimo D’Alema il giorno di Natale del 2000.
http://www.2000-beyond.org/home.htm









Alla fine diamo anche noi un po' di sostegno all'economia locale e risaliamo in pullmann con dstinazione la Basilica della Natività






e passiamo per l'unica porticina rimasta (delle tre originarie), costruite tutte così piccole sia per far sì che si accedesse alla chiesa compiendo un atto di sottomissione, dovendo chinare molto il capo, che per evitare quello che, a quei tempi era l'estremo insulto a un luogo di culto, cioè l'entrarvi a cavallo.

Ok, in altre chiese per i re e i.... grandi capi si facevano delle eccezioni, ma se non hai diritto a qualche privilegio quando sei re......... :rolleyes:






Durante tutta l'escursione avrò difficoltà a capire da che "parte" siamo, se in quella ebraica o quella mussulmana e oltre che la crociera delle prime volte sarà anche quella dove molte delle cose che mi ero immaginato verranno smentite.

Qui nella Basilica incontro la prima; mi aspettavo una chiesa "normale", invece nessun arredo a parte un centinaio di















e mosaici e pitture attribuite ai Crociati, che anche qualcosa di buono hanno lasciato, a quanto pare. :cool:














Arriveremo all'accesso della Grotta della Natività dopo un paio d'ore di paziente, ma proficua attesa. La guida parla di tutto e di più, mentre ammiriamo gli arredi alle pareti














fino ad arrivare all'unico dipinto che ritrae la Vergine sorridente






alla fine la nostra costanza viene premiata.... scendiamo qualche scalino (pericolosetti sia per la calca che per la loro forma ormai smussata) e superiamo un'altra porticina





che ci dà infine accesso alla Grotta






Ci sarebbero due luoghi da vedere, a sinistra la mangiatoia in cui Maria avrebbe deposto il bambino Gesù subito dopo la nascita e a destra il punto, simbolicamente segnato da una stella d'argento, dove avrebbe avuto luogo la nascita di Gesù. Vista la solerzia del sacerdote adibito a non far restare troppo in attesa passiamo a destra




sulla stella è incisa, in latino, la frase «Qui dalla Vergine Maria è nato Cristo Gesù».
 
Saliamo una scala e torniamo, liberandoci da un certo qual senso claustofobico, nella Basilica. Uscendo ho, invece, una conferma...; sì del menefreghismo di certuni.... capisco che si possa appartenere a religioni diverse o non seguirne alcuna, ma almeno il rispetto per un luogo storico.....







Arriviamo in uno splendido "cortile" dove si trova la chiesa dedicata a Santa Caterina









usciamo passando davanti all'allegoria "principe" della lotta alle religioni "nemiche"






e ci troviamo davanti alla moschea di Omar, l'unica di Betlemme








Lungo la strada riattraversiamo il posto di controllo del "muro"





















Già, il "muro"..... e la guerra.... gli ebrei, popolo guerriero per scelta o per destino?

Anticamente odiati persino perchè, più "puliti", erano quindi meno soggetti alle malattie e si riteneva che adottassero il malocchio per "spostare" le loro malattie sui popoli vicini, poi malvisti per la cucina kosher che in realtà era solo un altro modo per mangiare "sano" (niente sangue negli animali macellati che perciò si conservavano meglio, mai mescolare latte - che con il caldo andava a male in fretta e non si poteva conservare - con altri alimenti....).

Chissà, fossero stati meno gelosi gli ebrei dei loro "segreti" o un pochino meno ottusi i loro avversari forse oggi molte cose non sarebbero successe.


Sull'onda di queste elucubrazioni raggiungiamo il pullman, poi il ristorante dove riposiamo un po', e poi via, verso i luoghi santi di Gerusalemme.


Ci fermiamo per qualche foto, e ci si apre un panorama mozzafiato. Ma come avrà fatto (e/o quanto gli sarà costato), un popolo che nasce nel deserto ad abituarsi a questa vicinanza tra case?










il Monte del Tempio (Spianata delle moschee)







Ma la Gerusalemme di oggi sta cambiando, inserendo anche un po' di verde.








La strada comincia a salire, e sfioriamo il Monte Oliveto






la chiesa di Maria Maddalena






l'Orto dei Getsemani






la Chiesa di tutte le Nazioni (ora in ristrutturazione...), costruita dall’architetto italiano Antonio Barluzzi. La chiesa è conosciuta anche come chiesa dell’agonia in riferimento alla notte che Gesù vi trascorse alla vigilia del suo arresto.






Superiamo un altro posto di controllo (rigorosamente diviso tra uomini e donne)


 
Ultima modifica:
Grazie Bruno, eccoci al clou della crociera! Le foto, come sempre, sono bellissime, rendono veramente l'idea dei luoghi visitati.
Quoto il fatto che stando lì cadono le idee che ci si era fatti sui luoghi santi ...
 
questa è la tappa più ricca di emozioni senza dubbio
grande Bruno , ci stai facendo vivere l'emozione di essere li con te. Sicuramente da mettere in programma una crociera con questa tappa, da fare di sicuro
peccato che il passaggio nella grotta è stato molto veloce causa la molta gente, sarebbe stato bello avere almeno il tempo di una preghiera nel posto in cui è nato Gesù
 
E siamo, infine, arrivati al Muro del pianto. Rappresenta il punto più vicino a dove era costruito il tempio di Gerusalemme, che gli ebrei decisero di non ricostruire mai più dopo una distruzione. Il piazzale antistante il muro è in realtà una Sinagoga a cielo aperto.









e uomini e donne, anche nella preghiera qui, sono divisi






Attraverso tutta una serie di viuzze superaffollate








raggiungiamo la penultima tappa del nostro giro, la Via Dolorosa, quella strada che mi immaginavo immersa nella campagna e invece.... devo dire che sono scioccato, anche perché ne avevo un'altra di convinzione, ossia che i Luoghi Santi fossero sparsi su un notevole raggio in Galilea, mentre me li ritrovo "ammucchiati" in pochissimo spazio.




















Il Santo Sepolcro

















al'esterno vediamo la Cappella dell'Agonia della Vergine









la Scaletta Inamovibile

Questa scala (quando va in pezzi viene sostituita) ha una storia decisamente curiosa... è lì, sotto il finestrone di destra, dal 1854....
Come è noto, anche il Santo Sepolcro fu conteso da molte religioni con conseguenti lotte e faide. Per porre fine a questo stato di cose, nel 1767 l'allora sultano emise un decreto (lo Status Quo) che regolava con precisione cosa fosse di proprietà di chi (tra Francescani, Siri, Copti,Greci, Armeni ed Etiopi); chi potesse accedere alla Basilica, seguendo quali percorsi e in quali orari ..... Unica parte non attribuita a nessuno è l'ingresso, la chiave è in possesso di due famiglia, una che la porta ogni giorno all'altra, che quindi apre e chiude il portone.........

Il decreto stabiliva anche che tutto rimanesse com'era a quel momento e non fosse più cambiato.

Nel 1854 gli Armeni (proprietari dei finestroni) iniziarono dei lavori di sistemazione (senza l'accordo di tutti) di un finestrone appoggiando la scala che serviva per la riparazione all'esterno sul cornicione, di proprietà dei Greci. I Greci si inalberarono... e chiesero l'applicazione dello Status Quo, di modo che ora la scala è lì, appunto inamovibile.......






Qualche foto dell'interno











la pietra dell'Unzione (dove si ritiene sia stato preparato per la sepoltura il corpo di Gesù)







l'edicola del Santo sepolcro (luogo in cui Gesù fu deposto dopo la sua morte e dove, dopo tre giorni, risorse)










e alfine uscimmo a riveder le stelle....





eh sì, finito il giro ci "sciroppiamo" più di due ore di bus (grazie anche a un traffico a dir poco caotico...) per arrivare alla nave, talmente stanchi da rinunciare al progetto originario di cenare in città, ma ovviamente non a quello di cenare.....

Alle 20.00 passate scendiamo dal pullman con una fame leonina e troviamo ad attenderci una sorridente dipendente della MSC che a domanda risponde: nessun problema, potete cenare al buffet o al turno delle 21,30 dove vi abbiamo riservati dei posti.....

Per voi è un orario normale, per me sarebbe quello della seconda cena... perciò brontolando e sull'inc....to andante, con Marinella che mi caracolla dietro cercando di calmarmi, mi avvio al ristorante per far valere le mie ragioni e poter mangiare SUBITO. :D:D:D

Da leone divento un agnellino quando il cameriere all'entrata del ristorante mi sorride dicendo: Sir, vi stavamo aspettando, accomodatevi e cenate con tutto comodo.

L'avei.... baciato :D:D:D:D:D

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Indubbiamente questo post è stato più .... pesante per voi che per me, ma mi prenderò lo stesso un giorno di pausa prima di raccontarvi il secondo giorno ad Haifa ed il rientro in Svizzera ;)

Come si usa dire, STAY TUNED, c'è ancora qualcosa di... particolare


Chu chu ua
chu chu ua
chu chu ua ua ua
 
Ultima modifica:
Tornata "in pari" con le ultime tappe!
grazie Bruno per queste ulteriori immagini... spero sempre di trovare qualcosa che mi graffi il cuore, il problema è il cuore mio pare antigraffio!
 
HAIFA



Ed a proposito di pulizie il motivo "pratico" per cui il venerdì Santo si mangia pane azzimo è perchè il lievito vecchio è già stato buttato in occasione delle pulizie e quello nuovo non è ancora pronto.

Il pane azzimo si contrappone al pane lievitato per un altro significato simbolico, in quanto il pane lievitato rappresenta l'ipocrisia; il lievito aggiunto, infatti, modifica l'essenza del pane "vero".


ERRATA CORRIGE.....

Non si tratta, ovviamente di lievito, ma di "necessario" per fare il pane....
 
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