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Nautius, le tue sono belle parole ma purtroppo evocano un mondo dei sogni, fatto di tante persone buone che si comprendono reciprocamente, che si amano e risolvono i problemi che attanagliano il mondo.
Noi tutti sappiamo che le persone con le quali ci rapportiamo hanno i loro problemi, le loro difficoltà personali e professionali. Noi tutti sappiamo che due terzi dei sorrisi che troviamo nei luoghi di lavoro sono falsi, previsti da clausole contrattuali. La vita in nave raddoppia ed amplifica tutto ciò. Ti parla una persona che è' stata sia davanti che nel retro di quel front desk. Tutto vero: la teoria dell'orario di Cristian, la gentilezza di Tano, la sensazionale comprensione di Nautius. Seduti alla scrivania allo schermo del computer o sul divano con il nostro palmare ci appelliamo alla calma, al buon senso, persino all'approccio psico-terapeutico del dialogo per comprendere quali siano le motivazioni di una risposta brusca... Ma vorrei vedere la reazione vera, quando vieni rimbalzato da una parte all'altra della nave e non riesci ad avere una risposta. Quando fai la doccia fredda e il guest service ti dice lo stiamo riparando da tre giorni. Quando ti dicono mi spiace non si può fare ma al cliente dopo o a quello prima si fa. Quando giri una mattinata per la nave con una valigia al seguito e ti viene detto che non è' allestito un deposito bagaglio. Quando ogni sera a tavola chiedi del pane e ti arriva soltanto insieme al dessert. Siamo onesti e sinceri, facciamo tutte le riflessioni sulle origini e sulle motivazioni di un disagio ma ricordiamo pur sempre che non siamo noi a doverlo risolvere. Quando acquistiamo una crociera la compagnia non ascolta i nostri problemi per pagarla, per raggiungere la nave o quant'altro. Ben vengano considerazioni sui contratti marittimi, sull'organizzazione di bordo, su quali a nostro avviso sarebbero le soluzioni per migliorarlo. Ma non giustifichiamo disservizi, non giustifichiamo risposte arroganti, non giustifichiamo ciò che si promette e poi non si elargisce.
Chiunque e' libero di approcciarsi come vuole al personale, ma arrivare a dire che per avere una striscia bagaglio bisogna chiedere all'operatore di turno quali siano i suoi disagi personali mi sembra eccessivo.
Un invito infine ad aprire gli occhi su ciò che viene su qualsiasi compagnia crocieristica del mondo: il cliente abituale ha più vantaggi, l'intero mercato si basa sulla netta distinzione dei clienti. Non siamo ipocriti nel dire che siamo tutti beàtamente uguali, che Costa fa così e gli altri no, che non si vogliono vantaggi e che non li sopportiamo in altri. Dalla compagnia più povera alla più inaccessibile tutte guardano chi arriva a bordo. Non sognatevi che chi viaggia 4 volte all'anno in suite vada a far la fila alla reception, o legga il regolamento che non da garanzia di un tavolo da due al ristorante, o che se chieda di cambiar cabina debba aspettare una giornata. Lasciamo da parte le considerazioni etiche ed accorgiamoci che la realtà la fa il mercato. Le navi sono tanto belle, le fotografiamo e le adoriamo ma per farle scorrere sull'acqua occorrono i milioni di euro. La distinzione fra chi spende e chi non spende e' alla base di questo mondo. C'è chi in crociere di una settimana con prezzo base di listino da 400 euro spende a bordo 4000 euro a testa. A noi tutti piacerebbe avere lo stesso trattamento ma sogniamocelo. Ed aggiungo: trovo legittimo che in questo contesto se investo da anni i miei risparmi in una compagnia, quale che sia, qualche vantaggio mi sia riconosciuto. Molte altre compagnie valorizzano assai di più la fedeltà dei clienti, mentre Costa continua a basarsi sulla crescita esponenziale del mercato: un cliente perso, cinque nuovi arrivati. Quando la tendenza di crescita diminuirà senz'altro si inizierà a dare più considerazione anche ai crocieristi novelli o a coloro che a bordo spendono molto poco.
Mi dilungo ma tengo ad un appello che esula dalla discussione in corso e si riferisce in generale a qualsiasi intervento del forum. Ad osservazioni critiche, all'esposizione di aspetti negativi sulle crociere, smettiamo di dire frasi del genere "ma goditi la vacanza", "ma sei in ferie" o tanto meno che il "personale di bordo e' li per lavorare". Possiamo goderci a pieno la nostra vacanza, la nostra crociera e parimenti mettere a conoscenza di disservizi o di cose che non ci hanno pienamente soddisfatto. Smettiamo di considerare le crociere o positive o negative: e' assai più verosimile che in una crociera positiva non tutto sia andato per il verso giusto o che in una negativa vi siano stati aspetti gradevoli.
Una grande veritá Sciguetto.
Quello é il brutto problema, la brutta abitudine Costa, parli con un superiore e le cose cambiano a 360 gradi, solo che anno per anno la vogliono Americanizzare di piú, e sai bene come sono gli americani che non vanno bene con il modo di fare degli Italiani.
Poi le regole cambiano cosí tanto velocemente che siamo piú informati noi qui nel forum che l´equipaggio sulla nave.
Un saluto.
Questo l'ho notato anche io nelle ultime due crociere e me ne sono stupita....Ho avuto anche l'impressione che ci sia meno preparazione del personale , almeno di parte di questo.
Anche il fatto di servire, al ristorante club, prima gli uomini e poi le signore, e' un segno di spiacevole disattenzione verso le regole fondamentali che un cameriere dovrebbe sapere.
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Ho avuto anche l'impressione che ci sia meno preparazione del personale , almeno di parte di questo.
Nonostante fossimo in suite con tanto di maggiordomo, ho trovato il minibar sfornito e, visto che il climatizzatore era irregolabile perche' guasto, alla richiesta di un'altra coperta ci e' stata portata una singola al posto della matrimoniale.
E poi il bicchiere usato non sostituito, la brocca vuota e la frutta non rinnovata, tutte cose che fine a se stesse sono sciocchezze, messe insieme danno fastidio soprattutto se vai a fare paragoni con il passato.
Anche il fatto di servire, al ristorante club, prima gli uomini e poi le signore, e' un segno di spiacevole disattenzione verso le regole fondamentali che un cameriere dovrebbe sapere.
In conclusione, o c'e' poca formazione o c'e' molta insoddisfazione del personale.
E tutto questo cambia da nave a nave.
Ho avuto anche l'impressione che ci sia meno preparazione del personale , almeno di parte di questo.
Nonostante fossimo in suite con tanto di maggiordomo, ho trovato il minibar sfornito e, visto che il climatizzatore era irregolabile perche' guasto, alla richiesta di un'altra coperta ci e' stata portata una singola al posto della matrimoniale.
E poi il bicchiere usato non sostituito, la brocca vuota e la frutta non rinnovata, tutte cose che fine a se stesse sono sciocchezze, messe insieme danno fastidio soprattutto se vai a fare paragoni con il passato.
Anche il fatto di servire, al ristorante club, prima gli uomini e poi le signore, e' un segno di spiacevole disattenzione verso le regole fondamentali che un cameriere dovrebbe sapere.
In conclusione, o c'e' poca formazione o c'e' molta insoddisfazione del personale.
E tutto questo cambia da nave a nave.
Quoto in pieno, tutti aspetti che un occhio attento, purtroppo, nota e poi paragona col passato
Poi ti lamenti se qualcuno ti risponde male.....
dell'intera discussione penso che questo sia il post più giusto. Rispecchia ciò che penso.Nautius, le tue sono belle parole ma purtroppo evocano un mondo dei sogni, fatto di tante persone buone che si comprendono reciprocamente, che si amano e risolvono i problemi che attanagliano il mondo.
Noi tutti sappiamo che le persone con le quali ci rapportiamo hanno i loro problemi, le loro difficoltà personali e professionali. Noi tutti sappiamo che due terzi dei sorrisi che troviamo nei luoghi di lavoro sono falsi, previsti da clausole contrattuali. La vita in nave raddoppia ed amplifica tutto ciò. Ti parla una persona che è' stata sia davanti che nel retro di quel front desk. Tutto vero: la teoria dell'orario di Cristian, la gentilezza di Tano, la sensazionale comprensione di Nautius. Seduti alla scrivania allo schermo del computer o sul divano con il nostro palmare ci appelliamo alla calma, al buon senso, persino all'approccio psico-terapeutico del dialogo per comprendere quali siano le motivazioni di una risposta brusca... Ma vorrei vedere la reazione vera, quando vieni rimbalzato da una parte all'altra della nave e non riesci ad avere una risposta. Quando fai la doccia fredda e il guest service ti dice lo stiamo riparando da tre giorni. Quando ti dicono mi spiace non si può fare ma al cliente dopo o a quello prima si fa. Quando giri una mattinata per la nave con una valigia al seguito e ti viene detto che non è' allestito un deposito bagaglio. Quando ogni sera a tavola chiedi del pane e ti arriva soltanto insieme al dessert. Siamo onesti e sinceri, facciamo tutte le riflessioni sulle origini e sulle motivazioni di un disagio ma ricordiamo pur sempre che non siamo noi a doverlo risolvere. Quando acquistiamo una crociera la compagnia non ascolta i nostri problemi per pagarla, per raggiungere la nave o quant'altro. Ben vengano considerazioni sui contratti marittimi, sull'organizzazione di bordo, su quali a nostro avviso sarebbero le soluzioni per migliorarlo. Ma non giustifichiamo disservizi, non giustifichiamo risposte arroganti, non giustifichiamo ciò che si promette e poi non si elargisce.
Chiunque e' libero di approcciarsi come vuole al personale, ma arrivare a dire che per avere una striscia bagaglio bisogna chiedere all'operatore di turno quali siano i suoi disagi personali mi sembra eccessivo.
Un invito infine ad aprire gli occhi su ciò che viene su qualsiasi compagnia crocieristica del mondo: il cliente abituale ha più vantaggi, l'intero mercato si basa sulla netta distinzione dei clienti. Non siamo ipocriti nel dire che siamo tutti beàtamente uguali, che Costa fa così e gli altri no, che non si vogliono vantaggi e che non li sopportiamo in altri. Dalla compagnia più povera alla più inaccessibile tutte guardano chi arriva a bordo. Non sognatevi che chi viaggia 4 volte all'anno in suite vada a far la fila alla reception, o legga il regolamento che non da garanzia di un tavolo da due al ristorante, o che se chieda di cambiar cabina debba aspettare una giornata. Lasciamo da parte le considerazioni etiche ed accorgiamoci che la realtà la fa il mercato. Le navi sono tanto belle, le fotografiamo e le adoriamo ma per farle scorrere sull'acqua occorrono i milioni di euro. La distinzione fra chi spende e chi non spende e' alla base di questo mondo. C'è chi in crociere di una settimana con prezzo base di listino da 400 euro spende a bordo 4000 euro a testa. A noi tutti piacerebbe avere lo stesso trattamento ma sogniamocelo. Ed aggiungo: trovo legittimo che in questo contesto se investo da anni i miei risparmi in una compagnia, quale che sia, qualche vantaggio mi sia riconosciuto. Molte altre compagnie valorizzano assai di più la fedeltà dei clienti, mentre Costa continua a basarsi sulla crescita esponenziale del mercato: un cliente perso, cinque nuovi arrivati. Quando la tendenza di crescita diminuirà senz'altro si inizierà a dare più considerazione anche ai crocieristi novelli o a coloro che a bordo spendono molto poco.
Mi dilungo ma tengo ad un appello che esula dalla discussione in corso e si riferisce in generale a qualsiasi intervento del forum. Ad osservazioni critiche, all'esposizione di aspetti negativi sulle crociere, smettiamo di dire frasi del genere "ma goditi la vacanza", "ma sei in ferie" o tanto meno che il "personale di bordo e' li per lavorare". Possiamo goderci a pieno la nostra vacanza, la nostra crociera e parimenti mettere a conoscenza di disservizi o di cose che non ci hanno pienamente soddisfatto. Smettiamo di considerare le crociere o positive o negative: e' assai più verosimile che in una crociera positiva non tutto sia andato per il verso giusto o che in una negativa vi siano stati aspetti gradevoli.
?? Con tutta la volontà non riesco né a comprendere cosa di negativo ci sia nella mia frase, né la tua risposta..ci sono persone che non danno attenzione o importanza al commensale che viene servito per primo dal cameriere, chi invece lo nota.
Comunque, mi sono limitato a sostenere tutto quanto già affermato da Leo
Mezz'oretta fa non mi ha preso il messaggio, quindi lo riposto
Non c'e' bisogno di "un occhio attento"..... Certe cose o si sanno (e si notano) o non si sanno.
Ma neanche dalle altre parti le cose vanno così bene. Ho fatto una sola crociera in suite ed era su Splendour of the Seas. Ho avuto il peggior trattamento a bordo che si possa immaginare. Piccoli esempi?! Entro in cabina e trovo delle macchie sulle federe di uno dei letti. Chiedo pertanto, con gentilezza, che vengano cambiate le lenzuola. Solo in serata verranno cambiate... le federe! IL giorno dopo chiedo ancora al cabinista di cambiarmi le lenzuola e niente. Lo sollecito al maggiordomo sordo anche lui. Reclamo all'ufficio clienti niente... Solo il giorno successivo mi vengono cambiate quando mi decido a sfare completamente il letto ed buttarle per terra. Per non parlare della pulizia a dir poco approssimativa della cabina (bicchieri cambiati ogni 3 giorni, specchio del bagno lasciato sporco per giorni, asciugami riappesi usati anche se lasciati a terra per essere cambiati, ecc.). Avevo fatto il sentiero alla reception per i disguidi e linefficienza del servizio a bordo. Sordi sia se parlavo italiano sia inglese. Ho sentito dare risposte sgarbate a clienti con richieste legittime, rispondere che se si pretendevano alcune cose si doveva salire su una nave italiana (riferito ad una persona con esigenze dietetiche speciali perchè diabetica) e fare battute stupide in americano credendo che tanto nessuno di noi capiva. Ho riso troppo di fronte alla loro faccia quando ho risposto per le rime! Tutto ciò però non mi ha portato a dire mai più Royal ma a dire soprattutto che difficilmente prenoterò una suite in una compagnia mass market: se voglio un trattamento di lusso vado su una compagnia Premium.