Ambrina87
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Ciao a tutti amici del forum Crocieristi! Eccomi qui a raccontarvi la nostra stupenda crociera di 14 giorni su Costa Fortuna da cui, ahimè, siamo appena rientrati (sigh e sob)! Alcune premesse sono d'obbligo; ci tengo a ringraziare in modo particolare i miei compagni di viaggio, Manu e Patty, conosciuti ,grazie a questo forum, nella nostra crociera dello scorso anno e che hanno voluto condividere con noi un'altra fantastica avventura prenotando insieme questo viaggio con mesi e mesi di anticipo e pianificando insieme il tutto. Grazie perché l'amicizia nata lo scorso anno su Costa Luminosa quest'anno si è rafforzata e impreziosita e, senza di voi, davvero non sarebbe stata la stessa cosa! Ringrazio anche gli altri nostri compagni di crociera, i nostri amici milanesi e i meravigliosi Elena e Salvo conosciuti a bordo per il loro apporto positivo a questo bellissimo viaggio! Terminati i ringraziamenti voglio iniziare questo diario di viaggio in cui cercherò di essere più dettagliata possibile in modo da fornire un aiuto anche concreto a chi si appresta a fare lo stesso giro. Nel rispetto della netiquette del forum non scriverò il nome delle agenzie locali di cui ci siamo serviti per i nostri fai da te, ma chiunque fosse interessato mi scrivesse pure in privato e sarò ben lieta di dare tutte le info del caso.
Il volo di andata era con la Neos, da Milano Malpensa fino a Guadalupe. Le ore di volo effettive sono 09,00. Benché fosse una compagnia charter e non avessi sempre sentito commenti positivi nel viaggio di andata la Neos è riuscita a catturare il mio entusiasmo per il buon cibo (che passavano anche molto di frequente), la relativa vetustà dell'aeromobile (era molto peggio quello dell'American Airlines dello scorso anno!), l'intrattenimento in italiano discreto (un paio di film di cui uno davvero bello, per il resto proiettano le escursioni Costa tanto per farti entrare un po' in atmosfera!) e il volo molto tranquillo. Anche il ritardo in partenza di circa 1 ora è stato ampiamente recuperato in volo in quanto siamo atterrati a Guadalupe con soli 20min di ritardo. CONSIGLIO IMPORTANTE PER CHI VOLA CON NEOS: fate il check in online da casa una settimana prima; ciò vi consentirà di non fare una fila allucinante in aeroporto e soprattutto di scegliervi i posti un po più comodi. Quelli da preferire in assoluto sono i centrali, fila 29 (hanno un bel distacco con la fila davanti quindi c'è molto spazio per allungare le gambe); in alternativa anche la fila 22 centrale (la nostra) è discretamente comoda ed ha lo schermo grande proprio davanti. Questione bagaglio da imbarcare: sono molto fiscali col peso e vogliono 1 solo bagaglio per passeggero da imbarcare. Poi mi spiegheranno come pretendono che 14 giorni fuori casa uno si riesca a portare meno di 20kg di roba! ) il problema del peso in compenso non c'è al ritorno perché li imbarca Costa e quindi il bagaglio passa.
Atterrati a Guadalupe al tramonto e con un caldo appiccicoso di ben 28 gradi ci trasferiscono in nave. Dopo 1 ora circa dal l'atterraggio arriviamo in nave distrutti.....tempo di una cenetta al volo al buffet del ponte 9, in attesa dell'esercitazione, e poi tutti a nanna!
GIORNO 1 - NAVIGAZIONE
Il primo giorno di navigazione è stato utilissimo per conoscere la nave e per ambientarsi! Devo dire che dopo esser stata sulla Pacifica, la Luminosa e la Deliziosa, la Costa fortuna non mi ha molto entusiasmata perché è una nave vecchio stampo diciamo e forse un po datata,ma siamo pur sempre a bordo di una nave Costa e quindi non si può non essere felici! Ciononostante ci siamo accorti che ci sono stati dei nuovi "tagli" che se hanno fatto risparmiare qualcosa a Costa crociere di certo hanno un pochino intaccato l'immagine di qualità che si aveva di Costa; faccio esempi sciocchi: era il giorno di San Valentino; lo scorso anno sulla luminosa era stato degnamente festeggiato con rose dai camerieri, palloncini a cuore in nave, proposte a tema: quest'anno è passato quasi inosservato. Sono stati tolti i pacchetti caffè che esistevano fino a qualche tempo fa: ora ogni caffè costa 1,78€ e ogni cappuccino 2,93€. Il Wi-Fi, con tutto quel che si spende in nave, dovrebbe essere se non gratuito almeno dimezzato nei prezzi: 48€ + 3€ di attivazione servizio (che lo scorso anno non c'erano) per 3 ore di Wi-Fi. Niente più bagnoschiuma e shampoo in cabina. Pizza a pagamento dopo le 18,30. Se hai l'all inclusive bevande non ti consentono più di prendere una bibita in più da offrire ad un amico pur avendo a disposizione un numero illimitato di consumazioni.Insomma sono piccole cosette ma, nel complesso, Costa dovrebbe farci un pochino più attenzione a mio avviso. La nostra cabina era una interna Classic al ponte 2 e nonostante molti mi avessero detto che era quasi come trovarsi in sala motori posso dire invece che sono rimasta molto soddisfatta perché la cabina era silenziosa e tranquilla e uguale ad una Premium (che ho preso lo scorso anno), con l'unica differenza che la colazione in camera non è gratuita. La giornata scorre tranquilla tra sole in piscina, shopping a bordo e vari adempimenti burocratici di inizio crociera.
GIORNO 2 - TOBAGO (Trinidad e Tobago):
Tappa in sostituzione di Margarita Island (Venezuela) dove la Costa ha rinunciato ad attraccare per motivi di sicurezza. È sempre un piacere sapere che Costa tiene innanzitutto alla sicurezza dei suoi passeggeri! Quest'anno, trattandosi di 14 giorni di crociera con ben 12 tappe ed essendo partiti in gruppo, abbiamo deciso di fare tutte le escursioni col fai-da-te, anziché affidarci alle costosissime escursioni Costa; la scelta si rivelerà molto azzeccata perché abbiamo visitato gli stessi posti proposti nelle varie escursioni Costa ma spendendo, a coppia, ben meno che la metà, cibo incluso. D'altronde nella maggior parte di queste isolette caraibiche la gente è cordiale ed amichevole coi turisti e quindi non ci sono pericoli effettivi. In questo caso però, sul sito della Farnesina, c'era un bel l'avviso sulla sicurezza di TOBAGO che raccomandava ai turisti di tenere gli occhi ben aperti e quindi non ce la siamo sentita di scendere da soli, ma ci siamo affidati ad un'escursione Costa per stare più tranquilli. L'escursione prevedeva di arrivare a Pigeon Point, vicino alla spiaggia di Pigeon Beach, e di prendere da lì una barca col fondo di vetro che ci portasse sulla barriera corallina di Buccoo Bay per fare snorkeling. Costo a persona: 54,95€. Abbiamo raggiunto Pigeon Point e ci siamo introdotti in una specie di riserva privata, da dove partivano le varie barche turistiche. La prima cosa che salta all'occhio è la netta differenza tra la spiaggia PRIMA della riserva e quella all'interno: due mondi opposti e paralleli. Prima della riserva i veri Caraibi, dopo quelli per i turisti. Fatto sta che la spiaggia a Pigeon Point era davvero meravigliosa....sabbia bianca ed acqua turchese! Prendiamo la barca e ci dirigiamo a largo sulla barriera corallina dove faremo lo snorkeling; in seguito ci dirigiamo verso un secondo punto, dove l'acqua arrivava effettivamente alla vita, chiamato "la piscina" e questo vi fa ben intuire quanto fosse turchese e trasparente l'acqua!a bordo vengono distribuite anche le bibite. Il tutto si conclude in circa 3 ore e, se fin qua l'escursione Costa era stata breve ma molto piacevole, iniziano le dolenti note. Appena sbarcati, essendo molto presto, chiediamo all'autista del nostro pullman se potevamo fermarci qualche altra ora in quella spiaggia e tornare indietro con un taxi; ci viene risposto di no, ci vengono fatti lavare i piedi e ci viene indicato di salire sul pullman. Beh....rimaniamo sul pullman col motore acceso circa mezz'ora! A quel punto qualcuno giustamente si alza per chiedere come mai eravamo rimasti fermi la ad ammazzarci di caldo nel pullman.... E ci viene detto che stavamo aspettando altri passeggeri che stavano terminando l'escursione fuori in barca! A quel punto, forse consapevoli dell'assurdità della cosa, veniamo fatti scendere e portati su un pulmino più piccolo per avviarci intanto al porto. In tutto ciò, dell'assistente Costa nemmeno l'ombra! La cosa interessante è che una volta rientrati a bordo ed esposta qualche lamentela sull'accaduto ci viene detto che Tobago è un porto un po particolare e che comunque ci saremmo potuti fermare in spiaggia e rientrare con qualche altro gruppo Costa più tardi.....certo....se ci fosse stata un'assistente a cui chiedere probabilmente lo avremmo fatto! Comunque sia prima di rientrare in nave, data la desolazione vera e propria che c'è intorno al porto, siamo entrati in un baretto di fronte alla banchina e abbiamo assaggiato una birra locale, la Carib, che consiglio vivamente a tutti! E nel locale abbiamo fatto amicizia con un signore del posto che alla fine ci ha trascinati a ballare. Veramente una bella cosa partecipare alla vita del posto e alle usanze locali! Una ragazza del locale si preparava alla parata di carnevale. Dopodiché rientro in nave.....la Costa Fortuna salpa alla volta di Grenada. Prima serata di gala.
GIORNO 3 - GRENADA
L'arrivo a Grenada è accompagnato da una lieve pioggerellina tropicale. Il che inizialmente ci scoraggia un po'. Ma quel che si dice sulla variabilità del tempo ai Caraibi è proprio vero: 10minuti di acquazzone e poi torna il sole, più caldo e afoso di prima! La nostra tappa quindi inizia proprio così! Scendiamo a terra e subito ci mettiamo alla ricerca di un taxi o un tour privato che faccia al caso nostro; a fare come noi sono in molti. Con la cartina fornita al porto cerchiamo di capire cosa Val la pena visitare e cosa no, ma non è facilissimo. Comunque sia chiediamo al nostro tassista di portarci a Grand Anse che dicono essere la spiaggia più bella dell'isola. Ma con nostro sommo stupore il tassista ci indica un'altra spiaggia: Morne Rouge. Effettivamente si trova proprio accanto a Grand Anse ma è meno affollata. Inoltre c'è la possibilità, sempre se arrivate molto presto, di trovare qualche sdraio libera gratuita, altrimenti il costo è di 5$ a sdraio per tutta la giornata. Anche a Grand Anse le sdraio sono a pagamento,ma credo con prezzi più alti. La spiaggia di Morne Rouge è attorniata da una fitta vegetazione dove, con un po di fortuna, abbiamo avvistato i bellissimi colibrì ed altri animaletti tropicali. Inoltre ci sono due o tre ristoranti e bar attrezzati di tutto. Anche qui assaggiamo qualcosa di locale: la birra Carib, le fettine di banana fatte a mo' di patatine fritte e il Roti....una specie di enorme piadina riempita di insalata e pesce (o pollo) con una salsa speziata. Niente male! Il costo del pranzo è di 30$ in due (qui a Grenada i pasti hanno un costo aumentato del 15% in più di tasse locali). Alle 13,30 il nostro fidato tassista è pronto li fuori ad aspettarci. A quel punto chiediamo, anziché di riportarci alla nave, di farci fare un giro a Fort Frederic, meta delle escursioni Costa. In realtà la cosa davvero bella è stata la guida all'interno dell'isola per raggiungere il Forte, che ci ha permesso di vedere la realtà locale e la fitta vegetazione interna ma il Forte in se è per se non è nulla di che. C'è soltanto una bella vista da cui si scorge anche la Costa,ma secondo me nulla più. Anche qui c'è una tassa di ingresso di 2$. Il nostro tassista ci riporta poi al porto, con gentilezza ed immensa disponibilità: in tutto, per il giro dal porto alla spiaggia di Morne Rouge e dalla spiaggia al Forte e dal Forte al porto ci ha chiesto 25$ a coppia. Dal porto abbiamo voluto fare poi una camminata per il centro della cittadina di S.George: lo stile coloniale la rende molto graziosa....niente a che vedere con la desolazione di Tobago! Nonostante il caldo decidiamo di salire la scalinata che ci porta ad un altro Forte, arroccato proprio sul porto: Fort S. George da cui riusciamo a godere di una splendida vista! Il caldo è pesante comunque da queste parti per cui decidiamo di concederci una bibita rinfrescante in un tipico baretto caraibico con free wi-fi prima di rientrare in nave.
GIORNO 4 - BARBADOS
L'isola di Barbados è forse la più ricca vista finora e, a mio modesto parere, anche l'isola con l'acqua più bella! Anche qui abbiamo optato per il fai da te seguendo un po le informazioni trovate qui sul forum e un po' i luoghi di interesse trovati sulla descrizione delle escursioni Costa. Usciti dalla nave ci siamo subito messi alla ricerca di qualche taxi che potesse farci fare un bel tour dell'isola. Vi avviso: bisogna contrattare sempre in questi casi! Alla fine abbiamo trovato un tassista che con un pulmino di 8 persone faceva la cosiddetta escursione "Coast to Coast" portandoci alla fine alla rinomata spiaggia di Carlisle Bay. Il tour col tassista è durato all'incirca 4 ore e ci è costato 30$ a testa; siamo partiti dal porto di Bridgetown e ci siamo diretti lungo tutta la costa ovest, fermandoci per le varie foto nei punti migliori. Abbiamo visto la casa dove nacque Rihanna (niente di che), una parte di costa meravigliosa chiamata "Il Tempio" e ci siamo addentrati nell'hotel più lussuoso di Barbados alla ricerca delle scimmie nell'immenso parco che avevano a disposizione e infine la visita della chiesa più antica di tutta Barbados: S. James. Da lì ci siamo addentrati verso l'interno dell'isola, su stradine non proprio larghissime; siamo passati dentro un tratto di foresta pluviale per poi sbucare alla bellissima Cherry Tree Hill, una collina da cui si può vedere gran parte del versante oceanico di Barbados: veramente splendida! Da lì siamo scesi in direzione del villaggio di Batsheba, anch'esso meta di escursione Costa, passando per la visita al più grande mulino ancora funzionante dell'isola. Il
Villaggio di Batsheba e' molto caratteristico ed è una zona per turisti e soprattutto surfisti. Si, perché davanti a noi, in tutta la loro potenza e maestosità si infrangevano contro i colossali scogli le onde potenti dell'oceano Atlantico! Uno spettacolo che consiglio di non perdere! Da questo punto in poi ci siamo di nuovo inoltrati verso l'interno per ritornare verso il punto di partenza. Il tragitto e' stato lungo e un po scomodo nel pullmino,non lo nascondo. Poi col caldo umido delle Antille la situazione non migliorava! Diciamo che il tour ci è piaciuto molto per alcune cose e meno per altre: avremmo ad esempio voluto vedere uno dei giardini botanici presenti sull'isola oppure la Harrison cave che dicono essere molto bella ma siamo giunti a conclusione che nonostante le soste più lunghe in porto proprio non si riesce a fare tutto! Come già detto, prima di rientrare in nave, ci siamo fatti lasciare in spiaggia a Carlisle Bay: ecco, ne vale sul serio la pena!!! La spiaggia e' bellissima! La sabbia e' fine e bianca con granelli rosa! L'acqua limpida e turchese! Forse una delle più belle spiagge viste durante la crociera! La spiaggia e' attrezzata con lettini ed ombrelloni (almeno nella nostra parte di spiaggia): 15$ per 2 lettini ed 1 ombrellone. C'erano anche dei chioschetti interni dove per 12$ a testa abbiamo mangiato un buon cheesburger. Alle 16.00 e' tornato puntuale il nostro tassista a riprenderci e siamo tornati a bordo per un po di shopping prima di risalire a bordo.
GIORNO 5 - SAINT LUCIA
Devo premettere che per quest'isola, che avevo sentito dire essere bellissima, mi ero adeguatamente preparata da casa ed insieme ai miei amici avevo prenotato un tour con una agenzia locale che si è rivelata STUPEFACENTE per la qualità del servizio e del tour che ci ha offerto (ripeto che non posso far nomi pubblicamente per rispetto delle regole del Forum, se interessati chiedetemi pure info in privato!). Il prezzo richiesto era di 75$ a testa e devo dire che è li meritavano tutti! Il tour e' durato circa 8 ore ed abbiamo toccato le tappe più importanti di Saint Lucia. Abbiamo iniziato dirigendoci verso una piantagione di banane, frutto preziosissimo per quest'isola che lo usa in migliaia di modi culinari diversi; la nostra guida ci ha fatto inoltrare tra gli alberi di banani, spiegandoci il metodo di produzione e mostrandoci il fiore del banano. Ci ha poi consentito di assaggiare una banana e devo dire che era di una bontà assurda: niente a che vedere con quelle importate da noi. La guida peraltro ci spiegava che le banane che abbiamo in Italia vengono più che altro dalla Costa Rica, mentre le loro sono destinate all'esportazione in Inghilterra essendo Saint Lucia sua antica colonia. Abbiamo assaggiato anche il ketchup di banane e la salsa barbecue di banane e il rum locale. Tutto buonissimo. Da lì ci siamo diretti verso i villaggi di pescatori di Anse La Raye e Canaries. Abbiamo fatto le foto da un bel punto panoramico e poi ci hanno fatto assaggiare dei frutti di tamarindo raccolti dall'albero, spiegandoci come si poteva capire se erano maturi e dolci o no. Dopodiché il cielo, che già la mattina si era presentato un po coperto, ha deciso di regalarci un forte acquazzone tropicale: non vi spaventate.Nel clima umido delle Antille e' facile trovare pioggia al mattino e poi, dopo una mezz'ora, avere un sole ancora più caldo di prima. Nel frattempo ci hanno portato a fare colazione in un locale convenzionato dove abbiamo potuto assaggiare ogni ben di Dio di cibo locale: il frutto cosol, tipico di questa isola, mango, banane, frutto della passione (mai assaggiato uno così buono e dolce!), canna da zucchero, torta al cocco, torta di pesce, frittelle di pesce con banana ketchup piccante, fiocchi di cocco tostato e chi più ne ha più ne metta! Il tutto accompagnato dal rum punch locale, birre ed altri soft drinks sempre inclusi nel prezzo. Dopodiché ci siamo spostati nell'entroterra dell'isola; le strade sono molto strette ed inerpicate quindi per chi soffre il mal d'auto non è molto consigliato ma abbiamo raggiunto punti stupendi da cui si potevano ammirare i cosiddetti "Pitons", ossia le due gigantesche vette dell'isola, che sprofondavano scoscese nel mar dei caraibi. Inoltre siamo arrivati al Vulcano Le Soufriere dove ci hanno fatto seguire da una guida locale che ci ha spiegato la storia del posto. Poi per chi voleva c'era la possibilità di fare i fanghi caldi direttamente al Vulcano. Terminata la visita del Vulcano siamo scesi alla spiaggia e da qui abbiamo preso un water taxi (non prima di aver bevuto ancora qualcosina!) che ci ha portati a Jeaulosie Beach; la spiaggia è di un resort molto lussuoso ma è piccolina e quindi da una parte ci sono le sdraio e gli ombrelloni del resort e dall'altra sdraio libere. Qui si può fare snorkeling perché c'è una parte di scogliera che è riserva marina: ci sono bellissimi pesci gialli e blu e molte altre specie particolari....basta buttare qualche pezzettino di pane e salgono su in un baleno!Le attrezzature per fare snorkeling possono essere noleggiate in loco al prezzo di 10$. Esaurito il nostro tempo sulla spiaggia il water taxi ci ha riportato indietro (sotto un bell'acquazzone improvviso!) e da lì ci siamo diretti alle Touraille Waterfall. È stato uno spettacolo bellissimo perché ci hanno consentito di buttarci e farci il bagno sotto il getto potente di questa bellissima cascata naturale! L'acqua non è molto fredda, per merito del vicino vulcano. Ma l'esperienza è fenomenale! Il tour con l'agenzia locale comunque ci riservava ancora qualche sorpresa prima di terminare: pranzo con il tipico pane e formaggio locale (molto buono), visita alla pianta di fiori che cambia colore, visita (veloce) a Marigot Bay dove è stato girato il film Dott. Dolittle, piccole soste per lo shopping. Prima di rientrare in nave ci è stato regalato un dvd con le bellezze locali come souvenir da portare a casa. Nonostante non si possa dire che Saint Lucia è un'isola ricca (anzi! La povertà dei villaggi spaventa!) è forse quella con la natura più selvaggia e incontaminata e quella che,grazie anche al favoloso tour, ci è rimasta più nel cuore. Rientriamo sulla nave stanchi morti ma soddisfatti e felici! Prima di rientrare ho acquistato un bellissimo smalto caraibico che cambia colore col sole: 10$ ma mi piaceva da morire e pare esista solo qua! Arrivo in cabina tutta bella felice e soddisfatta pronta per una doccia rigenerante quando un annuncio in altoparlante alla nave ci avvisa che non saremmo ripartiti alle 19.00 bensì alle 24.00 per un intervento all'impianto idraulico della nave! Panico....in 4 crociere Costa mai accaduta una roba del genere! Fatto sta che attendiamo pazientemente le 24.00 ma la nave tarda ulteriormente la partenza....lasceremo Saint Lucia intorno all'01.00 di notte, con ben 6 ore di ritardo rispetto al previsto (primo intoppo)! Ciononostante la mattina dopo arriviamo puntuali a Martinica.
GIORNO 6 - MARTINICA
Arriviamo a Martinica, terra francese e patria dell'euro anziché del dollaro americano. Questo, come potete facilmente dedurre, fa alzare i prezzi di molto. Vi avviso che anche trattare con i taxisti non è affatto facile: tengono il loro prezzo fino alla fine e non si riesce a spuntarla facilmente. Qui ci siamo aggregati ad un gruppo di 4 persone che avevamo conosciuto nel tour di Saint Lucia. Sapevamo che le spiagge più belle si trovano al Sud. La più famosa e la più bella dicono essere la "Plage des Salines" e quindi noi abbiamo chiesto ai vari taxisti di portarci la'. La Plage des Salines dista dal porto di Martinica praticamente 50 km e la richiesta per andare laggiù in taxi, pur essendo in 8 persone, era di 40€ a testa. Dopo una strenua trattativa con un taxisti esterno siamo riusciti a portare il prezzo a 27,50€ a testa. Si va! Per arrivare alla spiaggia ci vuole circa un'oretta, traffico permettendo. Non vi aspettate di trovare la classica spiaggia con acqua turchese caraibica. In realtà la spiaggia è molto bella perché è lunghissima, piena di palme e di sabbia bianca ma il mare, essendo sul lato diciamo oceanico, è un po più movimentato. A noi è piaciuto così perché ci siamo divertiti moltissimo con i cavalloni, ma se volete una spiaggia con acqua più tranquilla dovete fermarvi un po prima delle Salines. Ci sono diversi bar e ristorantini lì intorno, ma il problema è sempre lo stesso: con l'euro i prezzi si alzano, quindi attenzione! Il nostro taxista comunque è rimasto nei paraggi della spiaggia fino all'orario concordato per rientrare in nave. Verso le 15.00 eravamo di nuovo al porto; abbiamo deciso di spiluccare qualcosa in nave prima di rimetterci nuovamente in cammino per vedere il centro di Martinica. Purtroppo qui si risente del "ritmo lavorativo caraibico", che rispetto al nostro, come avrete modo di imparare, è moooooltooooo rallentanto. Quindi quando siamo andati in centro la maggior parte dei negozi era già chiusa o stava chiudendo perché qui le attività chiudono al massimo alle 17.30. È stato comunque interessante fare un giro per il centro che merita soprattutto nella parte del lungomare. Qualche acquisto e poi di nuovo in nave!
GIORNO 7 - GUADALUPE
Eccoci arrivati al primo giro di boa. La prima settimana si avvia alla sua conclusione. Nonostante il tempo incerto decidiamo di scendere con la precisa intenzione di andare a visitare le famose cascate Carbet e il giardino botanico per poi farci portare nel primo pomeriggio alla spiaggia Le Caravelle facente parte del Club Med. Trattando con i taxisti sulla banchina ci rendiamo però conto di un paio di cose:
1) nessuno sembra intenzionato a portarci fino alle cascate perchè troppo lontane e difficilmente raggiungibili (in effetti, decidendo poi di fare questa escursione con Costa l'ultimo giorno, ci sembrerà più che plausibile la risposta dei vari taxisti): infatti si trovano a circa 50/60km da Pointe a Pitre e la strada per raggiungerle è IMPERVIA e STRETTISSIMA per dire un eufemismo. Oppure i pochi che accettano ci chiedono cifre astronomiche (80/100 euro a coppia - ahimè! anche qui vige il poco economico euro!)
2) Esistono due giardini botanici famosi; uno più lontano e uno più vicino, ossia quello di Valombreuse. Ma anche qui non siamo molto fortunati; sembra che i taxisti non vogliano fare il giardino di Valombreuse più la spiaggia de Le Caravelle.
Alla fine, dopo un'ora estenuante di contrattazioni sotto il sole cocente e il caldo umido di Guadalupe, ci risolviamo a fare solo la spiaggia de Le Caravelle e a riservare l'esplorazione delle cascate all'escursione Costa l'ultimo giorno usufruendo di uno sconto del 20% promosso all'interno della nave. Per arrivare alla spiaggia ci vogliono circa 30 minuti di strada ed, essendo in 4, ci chiedono 10 euro ad andare e 10 euro a tornare a testa (alias 40 euro a coppia). Decidiamo che il prezzo ci va bene e ci avviamo ma, SORPRESA DELLE SORPRESE (e su questo state molto attenti quando contrattate!) scopriamo che il ragazzo che ha accettato di accompagnarci non è un taxi con licenza ma un abusivo. A quel punto però eravamo arrivati già alla sua macchina e tirarsi indietro non si poteva: decidiamo di fidarci e di andare. Ci porta puntualmente alla spiaggia e ci chiede metà della corsa subito dandoci appuntamento alle 15.00. Tutti entusiasti ci avviamo verso questa spiaggia che è davvero un paradiso della natura! Questa è quella che si dice una spiaggia caraibica! mare turchese, palme a non finire, sabbia bianca, barriera corallina! e per finire....struttura Club Med che fornisce un bellissimo bar sulla spiaggia, moto d'acqua, sport acquatici e quant'altro. La giornata viene parzialmente rovinata dai continui acquazzoni (veloci e passeggeri) che si alternano al sole caldissimo, ma ciononostante riusciamo a goderci appieno questo paradiso terrestre. Se vi munite di scarpette da scoglio c'è anche una bella passeggiata vicino alla barriera da poter fare!Se volete pranzare in spiaggia vi consiglio di evitare il bar Club Med (dove una birra costa 4euro e un bicchiere di Coca Cola 3 euro) ma di avvalervi di un banchetto lì a fianco sulla spiaggia che realizza squisiti sandwich a circa 3,50 euro l'uno. Alle 15,00 torniamo puntuali al punto convenuto col nostro taxi abusivo ma, DI NUOVO SORPRESA DELLE SORPRESE, il taxi non c'è. Non solo non c'è, ma dopo ben 20 minuti ancora non si era fatto vivo.....vatti a fidare dei taxi abusivi!!! meno male che la zona lì è molto frequentata e trovare un altro taxi non è stato difficile! Torniamo alla nave intorno alle 16.00, giusto in tempo per dedicarci ad un pò di shopping nel mercatino sotto la nave....anche in questo caso non vi aspettate sconti! Contrattare con il dollaro è sicuramente più facile!
Il volo di andata era con la Neos, da Milano Malpensa fino a Guadalupe. Le ore di volo effettive sono 09,00. Benché fosse una compagnia charter e non avessi sempre sentito commenti positivi nel viaggio di andata la Neos è riuscita a catturare il mio entusiasmo per il buon cibo (che passavano anche molto di frequente), la relativa vetustà dell'aeromobile (era molto peggio quello dell'American Airlines dello scorso anno!), l'intrattenimento in italiano discreto (un paio di film di cui uno davvero bello, per il resto proiettano le escursioni Costa tanto per farti entrare un po' in atmosfera!) e il volo molto tranquillo. Anche il ritardo in partenza di circa 1 ora è stato ampiamente recuperato in volo in quanto siamo atterrati a Guadalupe con soli 20min di ritardo. CONSIGLIO IMPORTANTE PER CHI VOLA CON NEOS: fate il check in online da casa una settimana prima; ciò vi consentirà di non fare una fila allucinante in aeroporto e soprattutto di scegliervi i posti un po più comodi. Quelli da preferire in assoluto sono i centrali, fila 29 (hanno un bel distacco con la fila davanti quindi c'è molto spazio per allungare le gambe); in alternativa anche la fila 22 centrale (la nostra) è discretamente comoda ed ha lo schermo grande proprio davanti. Questione bagaglio da imbarcare: sono molto fiscali col peso e vogliono 1 solo bagaglio per passeggero da imbarcare. Poi mi spiegheranno come pretendono che 14 giorni fuori casa uno si riesca a portare meno di 20kg di roba! ) il problema del peso in compenso non c'è al ritorno perché li imbarca Costa e quindi il bagaglio passa.
Atterrati a Guadalupe al tramonto e con un caldo appiccicoso di ben 28 gradi ci trasferiscono in nave. Dopo 1 ora circa dal l'atterraggio arriviamo in nave distrutti.....tempo di una cenetta al volo al buffet del ponte 9, in attesa dell'esercitazione, e poi tutti a nanna!
GIORNO 1 - NAVIGAZIONE
Il primo giorno di navigazione è stato utilissimo per conoscere la nave e per ambientarsi! Devo dire che dopo esser stata sulla Pacifica, la Luminosa e la Deliziosa, la Costa fortuna non mi ha molto entusiasmata perché è una nave vecchio stampo diciamo e forse un po datata,ma siamo pur sempre a bordo di una nave Costa e quindi non si può non essere felici! Ciononostante ci siamo accorti che ci sono stati dei nuovi "tagli" che se hanno fatto risparmiare qualcosa a Costa crociere di certo hanno un pochino intaccato l'immagine di qualità che si aveva di Costa; faccio esempi sciocchi: era il giorno di San Valentino; lo scorso anno sulla luminosa era stato degnamente festeggiato con rose dai camerieri, palloncini a cuore in nave, proposte a tema: quest'anno è passato quasi inosservato. Sono stati tolti i pacchetti caffè che esistevano fino a qualche tempo fa: ora ogni caffè costa 1,78€ e ogni cappuccino 2,93€. Il Wi-Fi, con tutto quel che si spende in nave, dovrebbe essere se non gratuito almeno dimezzato nei prezzi: 48€ + 3€ di attivazione servizio (che lo scorso anno non c'erano) per 3 ore di Wi-Fi. Niente più bagnoschiuma e shampoo in cabina. Pizza a pagamento dopo le 18,30. Se hai l'all inclusive bevande non ti consentono più di prendere una bibita in più da offrire ad un amico pur avendo a disposizione un numero illimitato di consumazioni.Insomma sono piccole cosette ma, nel complesso, Costa dovrebbe farci un pochino più attenzione a mio avviso. La nostra cabina era una interna Classic al ponte 2 e nonostante molti mi avessero detto che era quasi come trovarsi in sala motori posso dire invece che sono rimasta molto soddisfatta perché la cabina era silenziosa e tranquilla e uguale ad una Premium (che ho preso lo scorso anno), con l'unica differenza che la colazione in camera non è gratuita. La giornata scorre tranquilla tra sole in piscina, shopping a bordo e vari adempimenti burocratici di inizio crociera.
GIORNO 2 - TOBAGO (Trinidad e Tobago):
Tappa in sostituzione di Margarita Island (Venezuela) dove la Costa ha rinunciato ad attraccare per motivi di sicurezza. È sempre un piacere sapere che Costa tiene innanzitutto alla sicurezza dei suoi passeggeri! Quest'anno, trattandosi di 14 giorni di crociera con ben 12 tappe ed essendo partiti in gruppo, abbiamo deciso di fare tutte le escursioni col fai-da-te, anziché affidarci alle costosissime escursioni Costa; la scelta si rivelerà molto azzeccata perché abbiamo visitato gli stessi posti proposti nelle varie escursioni Costa ma spendendo, a coppia, ben meno che la metà, cibo incluso. D'altronde nella maggior parte di queste isolette caraibiche la gente è cordiale ed amichevole coi turisti e quindi non ci sono pericoli effettivi. In questo caso però, sul sito della Farnesina, c'era un bel l'avviso sulla sicurezza di TOBAGO che raccomandava ai turisti di tenere gli occhi ben aperti e quindi non ce la siamo sentita di scendere da soli, ma ci siamo affidati ad un'escursione Costa per stare più tranquilli. L'escursione prevedeva di arrivare a Pigeon Point, vicino alla spiaggia di Pigeon Beach, e di prendere da lì una barca col fondo di vetro che ci portasse sulla barriera corallina di Buccoo Bay per fare snorkeling. Costo a persona: 54,95€. Abbiamo raggiunto Pigeon Point e ci siamo introdotti in una specie di riserva privata, da dove partivano le varie barche turistiche. La prima cosa che salta all'occhio è la netta differenza tra la spiaggia PRIMA della riserva e quella all'interno: due mondi opposti e paralleli. Prima della riserva i veri Caraibi, dopo quelli per i turisti. Fatto sta che la spiaggia a Pigeon Point era davvero meravigliosa....sabbia bianca ed acqua turchese! Prendiamo la barca e ci dirigiamo a largo sulla barriera corallina dove faremo lo snorkeling; in seguito ci dirigiamo verso un secondo punto, dove l'acqua arrivava effettivamente alla vita, chiamato "la piscina" e questo vi fa ben intuire quanto fosse turchese e trasparente l'acqua!a bordo vengono distribuite anche le bibite. Il tutto si conclude in circa 3 ore e, se fin qua l'escursione Costa era stata breve ma molto piacevole, iniziano le dolenti note. Appena sbarcati, essendo molto presto, chiediamo all'autista del nostro pullman se potevamo fermarci qualche altra ora in quella spiaggia e tornare indietro con un taxi; ci viene risposto di no, ci vengono fatti lavare i piedi e ci viene indicato di salire sul pullman. Beh....rimaniamo sul pullman col motore acceso circa mezz'ora! A quel punto qualcuno giustamente si alza per chiedere come mai eravamo rimasti fermi la ad ammazzarci di caldo nel pullman.... E ci viene detto che stavamo aspettando altri passeggeri che stavano terminando l'escursione fuori in barca! A quel punto, forse consapevoli dell'assurdità della cosa, veniamo fatti scendere e portati su un pulmino più piccolo per avviarci intanto al porto. In tutto ciò, dell'assistente Costa nemmeno l'ombra! La cosa interessante è che una volta rientrati a bordo ed esposta qualche lamentela sull'accaduto ci viene detto che Tobago è un porto un po particolare e che comunque ci saremmo potuti fermare in spiaggia e rientrare con qualche altro gruppo Costa più tardi.....certo....se ci fosse stata un'assistente a cui chiedere probabilmente lo avremmo fatto! Comunque sia prima di rientrare in nave, data la desolazione vera e propria che c'è intorno al porto, siamo entrati in un baretto di fronte alla banchina e abbiamo assaggiato una birra locale, la Carib, che consiglio vivamente a tutti! E nel locale abbiamo fatto amicizia con un signore del posto che alla fine ci ha trascinati a ballare. Veramente una bella cosa partecipare alla vita del posto e alle usanze locali! Una ragazza del locale si preparava alla parata di carnevale. Dopodiché rientro in nave.....la Costa Fortuna salpa alla volta di Grenada. Prima serata di gala.
GIORNO 3 - GRENADA
L'arrivo a Grenada è accompagnato da una lieve pioggerellina tropicale. Il che inizialmente ci scoraggia un po'. Ma quel che si dice sulla variabilità del tempo ai Caraibi è proprio vero: 10minuti di acquazzone e poi torna il sole, più caldo e afoso di prima! La nostra tappa quindi inizia proprio così! Scendiamo a terra e subito ci mettiamo alla ricerca di un taxi o un tour privato che faccia al caso nostro; a fare come noi sono in molti. Con la cartina fornita al porto cerchiamo di capire cosa Val la pena visitare e cosa no, ma non è facilissimo. Comunque sia chiediamo al nostro tassista di portarci a Grand Anse che dicono essere la spiaggia più bella dell'isola. Ma con nostro sommo stupore il tassista ci indica un'altra spiaggia: Morne Rouge. Effettivamente si trova proprio accanto a Grand Anse ma è meno affollata. Inoltre c'è la possibilità, sempre se arrivate molto presto, di trovare qualche sdraio libera gratuita, altrimenti il costo è di 5$ a sdraio per tutta la giornata. Anche a Grand Anse le sdraio sono a pagamento,ma credo con prezzi più alti. La spiaggia di Morne Rouge è attorniata da una fitta vegetazione dove, con un po di fortuna, abbiamo avvistato i bellissimi colibrì ed altri animaletti tropicali. Inoltre ci sono due o tre ristoranti e bar attrezzati di tutto. Anche qui assaggiamo qualcosa di locale: la birra Carib, le fettine di banana fatte a mo' di patatine fritte e il Roti....una specie di enorme piadina riempita di insalata e pesce (o pollo) con una salsa speziata. Niente male! Il costo del pranzo è di 30$ in due (qui a Grenada i pasti hanno un costo aumentato del 15% in più di tasse locali). Alle 13,30 il nostro fidato tassista è pronto li fuori ad aspettarci. A quel punto chiediamo, anziché di riportarci alla nave, di farci fare un giro a Fort Frederic, meta delle escursioni Costa. In realtà la cosa davvero bella è stata la guida all'interno dell'isola per raggiungere il Forte, che ci ha permesso di vedere la realtà locale e la fitta vegetazione interna ma il Forte in se è per se non è nulla di che. C'è soltanto una bella vista da cui si scorge anche la Costa,ma secondo me nulla più. Anche qui c'è una tassa di ingresso di 2$. Il nostro tassista ci riporta poi al porto, con gentilezza ed immensa disponibilità: in tutto, per il giro dal porto alla spiaggia di Morne Rouge e dalla spiaggia al Forte e dal Forte al porto ci ha chiesto 25$ a coppia. Dal porto abbiamo voluto fare poi una camminata per il centro della cittadina di S.George: lo stile coloniale la rende molto graziosa....niente a che vedere con la desolazione di Tobago! Nonostante il caldo decidiamo di salire la scalinata che ci porta ad un altro Forte, arroccato proprio sul porto: Fort S. George da cui riusciamo a godere di una splendida vista! Il caldo è pesante comunque da queste parti per cui decidiamo di concederci una bibita rinfrescante in un tipico baretto caraibico con free wi-fi prima di rientrare in nave.
GIORNO 4 - BARBADOS
L'isola di Barbados è forse la più ricca vista finora e, a mio modesto parere, anche l'isola con l'acqua più bella! Anche qui abbiamo optato per il fai da te seguendo un po le informazioni trovate qui sul forum e un po' i luoghi di interesse trovati sulla descrizione delle escursioni Costa. Usciti dalla nave ci siamo subito messi alla ricerca di qualche taxi che potesse farci fare un bel tour dell'isola. Vi avviso: bisogna contrattare sempre in questi casi! Alla fine abbiamo trovato un tassista che con un pulmino di 8 persone faceva la cosiddetta escursione "Coast to Coast" portandoci alla fine alla rinomata spiaggia di Carlisle Bay. Il tour col tassista è durato all'incirca 4 ore e ci è costato 30$ a testa; siamo partiti dal porto di Bridgetown e ci siamo diretti lungo tutta la costa ovest, fermandoci per le varie foto nei punti migliori. Abbiamo visto la casa dove nacque Rihanna (niente di che), una parte di costa meravigliosa chiamata "Il Tempio" e ci siamo addentrati nell'hotel più lussuoso di Barbados alla ricerca delle scimmie nell'immenso parco che avevano a disposizione e infine la visita della chiesa più antica di tutta Barbados: S. James. Da lì ci siamo addentrati verso l'interno dell'isola, su stradine non proprio larghissime; siamo passati dentro un tratto di foresta pluviale per poi sbucare alla bellissima Cherry Tree Hill, una collina da cui si può vedere gran parte del versante oceanico di Barbados: veramente splendida! Da lì siamo scesi in direzione del villaggio di Batsheba, anch'esso meta di escursione Costa, passando per la visita al più grande mulino ancora funzionante dell'isola. Il
Villaggio di Batsheba e' molto caratteristico ed è una zona per turisti e soprattutto surfisti. Si, perché davanti a noi, in tutta la loro potenza e maestosità si infrangevano contro i colossali scogli le onde potenti dell'oceano Atlantico! Uno spettacolo che consiglio di non perdere! Da questo punto in poi ci siamo di nuovo inoltrati verso l'interno per ritornare verso il punto di partenza. Il tragitto e' stato lungo e un po scomodo nel pullmino,non lo nascondo. Poi col caldo umido delle Antille la situazione non migliorava! Diciamo che il tour ci è piaciuto molto per alcune cose e meno per altre: avremmo ad esempio voluto vedere uno dei giardini botanici presenti sull'isola oppure la Harrison cave che dicono essere molto bella ma siamo giunti a conclusione che nonostante le soste più lunghe in porto proprio non si riesce a fare tutto! Come già detto, prima di rientrare in nave, ci siamo fatti lasciare in spiaggia a Carlisle Bay: ecco, ne vale sul serio la pena!!! La spiaggia e' bellissima! La sabbia e' fine e bianca con granelli rosa! L'acqua limpida e turchese! Forse una delle più belle spiagge viste durante la crociera! La spiaggia e' attrezzata con lettini ed ombrelloni (almeno nella nostra parte di spiaggia): 15$ per 2 lettini ed 1 ombrellone. C'erano anche dei chioschetti interni dove per 12$ a testa abbiamo mangiato un buon cheesburger. Alle 16.00 e' tornato puntuale il nostro tassista a riprenderci e siamo tornati a bordo per un po di shopping prima di risalire a bordo.
GIORNO 5 - SAINT LUCIA
Devo premettere che per quest'isola, che avevo sentito dire essere bellissima, mi ero adeguatamente preparata da casa ed insieme ai miei amici avevo prenotato un tour con una agenzia locale che si è rivelata STUPEFACENTE per la qualità del servizio e del tour che ci ha offerto (ripeto che non posso far nomi pubblicamente per rispetto delle regole del Forum, se interessati chiedetemi pure info in privato!). Il prezzo richiesto era di 75$ a testa e devo dire che è li meritavano tutti! Il tour e' durato circa 8 ore ed abbiamo toccato le tappe più importanti di Saint Lucia. Abbiamo iniziato dirigendoci verso una piantagione di banane, frutto preziosissimo per quest'isola che lo usa in migliaia di modi culinari diversi; la nostra guida ci ha fatto inoltrare tra gli alberi di banani, spiegandoci il metodo di produzione e mostrandoci il fiore del banano. Ci ha poi consentito di assaggiare una banana e devo dire che era di una bontà assurda: niente a che vedere con quelle importate da noi. La guida peraltro ci spiegava che le banane che abbiamo in Italia vengono più che altro dalla Costa Rica, mentre le loro sono destinate all'esportazione in Inghilterra essendo Saint Lucia sua antica colonia. Abbiamo assaggiato anche il ketchup di banane e la salsa barbecue di banane e il rum locale. Tutto buonissimo. Da lì ci siamo diretti verso i villaggi di pescatori di Anse La Raye e Canaries. Abbiamo fatto le foto da un bel punto panoramico e poi ci hanno fatto assaggiare dei frutti di tamarindo raccolti dall'albero, spiegandoci come si poteva capire se erano maturi e dolci o no. Dopodiché il cielo, che già la mattina si era presentato un po coperto, ha deciso di regalarci un forte acquazzone tropicale: non vi spaventate.Nel clima umido delle Antille e' facile trovare pioggia al mattino e poi, dopo una mezz'ora, avere un sole ancora più caldo di prima. Nel frattempo ci hanno portato a fare colazione in un locale convenzionato dove abbiamo potuto assaggiare ogni ben di Dio di cibo locale: il frutto cosol, tipico di questa isola, mango, banane, frutto della passione (mai assaggiato uno così buono e dolce!), canna da zucchero, torta al cocco, torta di pesce, frittelle di pesce con banana ketchup piccante, fiocchi di cocco tostato e chi più ne ha più ne metta! Il tutto accompagnato dal rum punch locale, birre ed altri soft drinks sempre inclusi nel prezzo. Dopodiché ci siamo spostati nell'entroterra dell'isola; le strade sono molto strette ed inerpicate quindi per chi soffre il mal d'auto non è molto consigliato ma abbiamo raggiunto punti stupendi da cui si potevano ammirare i cosiddetti "Pitons", ossia le due gigantesche vette dell'isola, che sprofondavano scoscese nel mar dei caraibi. Inoltre siamo arrivati al Vulcano Le Soufriere dove ci hanno fatto seguire da una guida locale che ci ha spiegato la storia del posto. Poi per chi voleva c'era la possibilità di fare i fanghi caldi direttamente al Vulcano. Terminata la visita del Vulcano siamo scesi alla spiaggia e da qui abbiamo preso un water taxi (non prima di aver bevuto ancora qualcosina!) che ci ha portati a Jeaulosie Beach; la spiaggia è di un resort molto lussuoso ma è piccolina e quindi da una parte ci sono le sdraio e gli ombrelloni del resort e dall'altra sdraio libere. Qui si può fare snorkeling perché c'è una parte di scogliera che è riserva marina: ci sono bellissimi pesci gialli e blu e molte altre specie particolari....basta buttare qualche pezzettino di pane e salgono su in un baleno!Le attrezzature per fare snorkeling possono essere noleggiate in loco al prezzo di 10$. Esaurito il nostro tempo sulla spiaggia il water taxi ci ha riportato indietro (sotto un bell'acquazzone improvviso!) e da lì ci siamo diretti alle Touraille Waterfall. È stato uno spettacolo bellissimo perché ci hanno consentito di buttarci e farci il bagno sotto il getto potente di questa bellissima cascata naturale! L'acqua non è molto fredda, per merito del vicino vulcano. Ma l'esperienza è fenomenale! Il tour con l'agenzia locale comunque ci riservava ancora qualche sorpresa prima di terminare: pranzo con il tipico pane e formaggio locale (molto buono), visita alla pianta di fiori che cambia colore, visita (veloce) a Marigot Bay dove è stato girato il film Dott. Dolittle, piccole soste per lo shopping. Prima di rientrare in nave ci è stato regalato un dvd con le bellezze locali come souvenir da portare a casa. Nonostante non si possa dire che Saint Lucia è un'isola ricca (anzi! La povertà dei villaggi spaventa!) è forse quella con la natura più selvaggia e incontaminata e quella che,grazie anche al favoloso tour, ci è rimasta più nel cuore. Rientriamo sulla nave stanchi morti ma soddisfatti e felici! Prima di rientrare ho acquistato un bellissimo smalto caraibico che cambia colore col sole: 10$ ma mi piaceva da morire e pare esista solo qua! Arrivo in cabina tutta bella felice e soddisfatta pronta per una doccia rigenerante quando un annuncio in altoparlante alla nave ci avvisa che non saremmo ripartiti alle 19.00 bensì alle 24.00 per un intervento all'impianto idraulico della nave! Panico....in 4 crociere Costa mai accaduta una roba del genere! Fatto sta che attendiamo pazientemente le 24.00 ma la nave tarda ulteriormente la partenza....lasceremo Saint Lucia intorno all'01.00 di notte, con ben 6 ore di ritardo rispetto al previsto (primo intoppo)! Ciononostante la mattina dopo arriviamo puntuali a Martinica.
GIORNO 6 - MARTINICA
Arriviamo a Martinica, terra francese e patria dell'euro anziché del dollaro americano. Questo, come potete facilmente dedurre, fa alzare i prezzi di molto. Vi avviso che anche trattare con i taxisti non è affatto facile: tengono il loro prezzo fino alla fine e non si riesce a spuntarla facilmente. Qui ci siamo aggregati ad un gruppo di 4 persone che avevamo conosciuto nel tour di Saint Lucia. Sapevamo che le spiagge più belle si trovano al Sud. La più famosa e la più bella dicono essere la "Plage des Salines" e quindi noi abbiamo chiesto ai vari taxisti di portarci la'. La Plage des Salines dista dal porto di Martinica praticamente 50 km e la richiesta per andare laggiù in taxi, pur essendo in 8 persone, era di 40€ a testa. Dopo una strenua trattativa con un taxisti esterno siamo riusciti a portare il prezzo a 27,50€ a testa. Si va! Per arrivare alla spiaggia ci vuole circa un'oretta, traffico permettendo. Non vi aspettate di trovare la classica spiaggia con acqua turchese caraibica. In realtà la spiaggia è molto bella perché è lunghissima, piena di palme e di sabbia bianca ma il mare, essendo sul lato diciamo oceanico, è un po più movimentato. A noi è piaciuto così perché ci siamo divertiti moltissimo con i cavalloni, ma se volete una spiaggia con acqua più tranquilla dovete fermarvi un po prima delle Salines. Ci sono diversi bar e ristorantini lì intorno, ma il problema è sempre lo stesso: con l'euro i prezzi si alzano, quindi attenzione! Il nostro taxista comunque è rimasto nei paraggi della spiaggia fino all'orario concordato per rientrare in nave. Verso le 15.00 eravamo di nuovo al porto; abbiamo deciso di spiluccare qualcosa in nave prima di rimetterci nuovamente in cammino per vedere il centro di Martinica. Purtroppo qui si risente del "ritmo lavorativo caraibico", che rispetto al nostro, come avrete modo di imparare, è moooooltooooo rallentanto. Quindi quando siamo andati in centro la maggior parte dei negozi era già chiusa o stava chiudendo perché qui le attività chiudono al massimo alle 17.30. È stato comunque interessante fare un giro per il centro che merita soprattutto nella parte del lungomare. Qualche acquisto e poi di nuovo in nave!
GIORNO 7 - GUADALUPE
Eccoci arrivati al primo giro di boa. La prima settimana si avvia alla sua conclusione. Nonostante il tempo incerto decidiamo di scendere con la precisa intenzione di andare a visitare le famose cascate Carbet e il giardino botanico per poi farci portare nel primo pomeriggio alla spiaggia Le Caravelle facente parte del Club Med. Trattando con i taxisti sulla banchina ci rendiamo però conto di un paio di cose:
1) nessuno sembra intenzionato a portarci fino alle cascate perchè troppo lontane e difficilmente raggiungibili (in effetti, decidendo poi di fare questa escursione con Costa l'ultimo giorno, ci sembrerà più che plausibile la risposta dei vari taxisti): infatti si trovano a circa 50/60km da Pointe a Pitre e la strada per raggiungerle è IMPERVIA e STRETTISSIMA per dire un eufemismo. Oppure i pochi che accettano ci chiedono cifre astronomiche (80/100 euro a coppia - ahimè! anche qui vige il poco economico euro!)
2) Esistono due giardini botanici famosi; uno più lontano e uno più vicino, ossia quello di Valombreuse. Ma anche qui non siamo molto fortunati; sembra che i taxisti non vogliano fare il giardino di Valombreuse più la spiaggia de Le Caravelle.
Alla fine, dopo un'ora estenuante di contrattazioni sotto il sole cocente e il caldo umido di Guadalupe, ci risolviamo a fare solo la spiaggia de Le Caravelle e a riservare l'esplorazione delle cascate all'escursione Costa l'ultimo giorno usufruendo di uno sconto del 20% promosso all'interno della nave. Per arrivare alla spiaggia ci vogliono circa 30 minuti di strada ed, essendo in 4, ci chiedono 10 euro ad andare e 10 euro a tornare a testa (alias 40 euro a coppia). Decidiamo che il prezzo ci va bene e ci avviamo ma, SORPRESA DELLE SORPRESE (e su questo state molto attenti quando contrattate!) scopriamo che il ragazzo che ha accettato di accompagnarci non è un taxi con licenza ma un abusivo. A quel punto però eravamo arrivati già alla sua macchina e tirarsi indietro non si poteva: decidiamo di fidarci e di andare. Ci porta puntualmente alla spiaggia e ci chiede metà della corsa subito dandoci appuntamento alle 15.00. Tutti entusiasti ci avviamo verso questa spiaggia che è davvero un paradiso della natura! Questa è quella che si dice una spiaggia caraibica! mare turchese, palme a non finire, sabbia bianca, barriera corallina! e per finire....struttura Club Med che fornisce un bellissimo bar sulla spiaggia, moto d'acqua, sport acquatici e quant'altro. La giornata viene parzialmente rovinata dai continui acquazzoni (veloci e passeggeri) che si alternano al sole caldissimo, ma ciononostante riusciamo a goderci appieno questo paradiso terrestre. Se vi munite di scarpette da scoglio c'è anche una bella passeggiata vicino alla barriera da poter fare!Se volete pranzare in spiaggia vi consiglio di evitare il bar Club Med (dove una birra costa 4euro e un bicchiere di Coca Cola 3 euro) ma di avvalervi di un banchetto lì a fianco sulla spiaggia che realizza squisiti sandwich a circa 3,50 euro l'uno. Alle 15,00 torniamo puntuali al punto convenuto col nostro taxi abusivo ma, DI NUOVO SORPRESA DELLE SORPRESE, il taxi non c'è. Non solo non c'è, ma dopo ben 20 minuti ancora non si era fatto vivo.....vatti a fidare dei taxi abusivi!!! meno male che la zona lì è molto frequentata e trovare un altro taxi non è stato difficile! Torniamo alla nave intorno alle 16.00, giusto in tempo per dedicarci ad un pò di shopping nel mercatino sotto la nave....anche in questo caso non vi aspettate sconti! Contrattare con il dollaro è sicuramente più facile!