paola17
Member
grazie a tutti!!! Mi piace molto fare i diari, e quando la giornata al lavoro va male alla sera me li rileggo e "torno in vacanza"!!
Ivan... è speciale, fa poche sorprese, ma quando le fa si mette di impegno! ma non diciamolo troppo che si monta la testa ;P
Si la nave è da provare... è divertente, offre molto! personale che parla italiano non ce n'è molto.. però c'è quello che serve, ci sono persone italiane addette all'assistenza agli italiani, e nel caso tantissimi parlano spagnolo, che parlato da un extraeuropeo equivale a un miscuglio tra spagnolo e italiano! ecco... non penso che ci siano assolutamente problemi per chi non conosce l'inglese, forse sulla Spirit c'era qualche problema in più!
continuiamo....
GIORNO 5: BARCELLONA
Ci svegliamo presto perché alle 9,30 abbiamo appuntamento alla Sagrada Familia per l’ingresso prenotato; peccato che non abbiamo tenuto conto che oggi è giorno di sbarco per il 90% della nave, quindi ci abbiamo messo un sacco di tempo per scendere dalla nave, tra gente che doveva scendere, ascensori occupati e valigie ovunque, e per finire una volta raggiunto il terminal una coda pazzesca per i taxi! Per fortuna c’è lo shuttle bus blu (3 euro andata e ritorno) che riusciamo a prendere al volo e ci porta a piazza Columbus… siamo comunque in ritardo… molto in ritardo, corriamo per prendere la metro e ci buttiamo letteralmente all’ingresso della Sagrada Familia in ritardissimo!!! Per fortuna però non si accorgono della presenza dell’orario sul biglietto e ci fanno comunque entrare subito senza fare nessuna coda…fiuuuuuuuu consiglio a tutti l’audioguida, è fatta bene e senza di quella si capirebbero metà delle cose!
Finita la visita alla Sagrada riprendiamo la metro e andiamo a casa Battlò, una delle case fatte da Gaudì, anche per questa visita avevamo già fatto i biglietti da casa, l’audioguida è gratuita, è disponibile anche la videoguida: l’abbiamo fatta ma è inutile, c’è qualche animazione in qualche stanza ma nulla di che!
Essendo già stati a Barcellona ci siamo concentrati solo su queste due visite, riempiendo comunque la giornata!
Dopo una passeggiata al barrio gotico, un quartiere alternativo di Barcellona dove ci avevano consigliato di passare, torniamo in nave sempre prendendo lo shuttle bus, ho un po di fretta perché ho organizzato una sorpresa per Ivan: ho prenotato una cena al Teppanyaki per le 20,30…. Per le coppie normali dovrebbe essere una sorpresa semplice da eseguire, peccato che ho a che fare con la signora in giallo in versione maschile! Appena mi lascio scappare a merenda: “Ivan non mangiare molto che stasera poi si mangia tanto” inizia a riempirmi di domande… -.- per depistarlo nell’andare a cena gli faccio fare il giro di tutti i ponti fingendo di entrare nei ristoranti e poi uscendo subito (diabolica)!
Alla fine comunque arriviamo al ristorante, la sorpresa è piaciuta e il Teppanyaki non delude mai, buono e divertente!!
Dopo cena proviamo l’Ice Bar: un locale che da fuori non si vede, se vuoi vedere paghi 20$ a testa ed entri, e dopo 5 minuti che sei dentro esclami sicuramente: “E’ un po da idioti pagare per avere freddo!”
Si perché all’interno ci sono -10°, è tutto di ghiaccio e ti servono cocktail ghiacciati in bicchieri di ghiaccio, ma la cosa triste è che se non vai in gruppo (come è successo a noi), ti ritrovi in questa cella frigorifera con la tua dolce metà, musica alta e nient’altro….e ti ritrovi a guardarti negli occhi mentre tracanni disperatamente vodka nella speranza che questa ti scaldi, e nel frattempo ti chiedi perché sei li invece di stare al calduccio al bar dell’atrio! Tristezza infinita!! In ogni caso prima di entrare all’Ice Bar ti forniscono di un piumino eschimese per proteggerti dal freddo, serve a poco… io con 2 maglioni di cui uno di lana avevo freddo!! D’altra parte ho visto entrare dopo di noi due russe in infradito e vestitino cortissimo
o.0 …ma come fanno???
serata piovosa:
La Sagrada Familia
il tetto di casa Battlò:
Teppanyaki:
l'Ice Bar:
Ivan... è speciale, fa poche sorprese, ma quando le fa si mette di impegno! ma non diciamolo troppo che si monta la testa ;P
Si la nave è da provare... è divertente, offre molto! personale che parla italiano non ce n'è molto.. però c'è quello che serve, ci sono persone italiane addette all'assistenza agli italiani, e nel caso tantissimi parlano spagnolo, che parlato da un extraeuropeo equivale a un miscuglio tra spagnolo e italiano! ecco... non penso che ci siano assolutamente problemi per chi non conosce l'inglese, forse sulla Spirit c'era qualche problema in più!
continuiamo....
GIORNO 5: BARCELLONA
Ci svegliamo presto perché alle 9,30 abbiamo appuntamento alla Sagrada Familia per l’ingresso prenotato; peccato che non abbiamo tenuto conto che oggi è giorno di sbarco per il 90% della nave, quindi ci abbiamo messo un sacco di tempo per scendere dalla nave, tra gente che doveva scendere, ascensori occupati e valigie ovunque, e per finire una volta raggiunto il terminal una coda pazzesca per i taxi! Per fortuna c’è lo shuttle bus blu (3 euro andata e ritorno) che riusciamo a prendere al volo e ci porta a piazza Columbus… siamo comunque in ritardo… molto in ritardo, corriamo per prendere la metro e ci buttiamo letteralmente all’ingresso della Sagrada Familia in ritardissimo!!! Per fortuna però non si accorgono della presenza dell’orario sul biglietto e ci fanno comunque entrare subito senza fare nessuna coda…fiuuuuuuuu consiglio a tutti l’audioguida, è fatta bene e senza di quella si capirebbero metà delle cose!
Finita la visita alla Sagrada riprendiamo la metro e andiamo a casa Battlò, una delle case fatte da Gaudì, anche per questa visita avevamo già fatto i biglietti da casa, l’audioguida è gratuita, è disponibile anche la videoguida: l’abbiamo fatta ma è inutile, c’è qualche animazione in qualche stanza ma nulla di che!
Essendo già stati a Barcellona ci siamo concentrati solo su queste due visite, riempiendo comunque la giornata!
Dopo una passeggiata al barrio gotico, un quartiere alternativo di Barcellona dove ci avevano consigliato di passare, torniamo in nave sempre prendendo lo shuttle bus, ho un po di fretta perché ho organizzato una sorpresa per Ivan: ho prenotato una cena al Teppanyaki per le 20,30…. Per le coppie normali dovrebbe essere una sorpresa semplice da eseguire, peccato che ho a che fare con la signora in giallo in versione maschile! Appena mi lascio scappare a merenda: “Ivan non mangiare molto che stasera poi si mangia tanto” inizia a riempirmi di domande… -.- per depistarlo nell’andare a cena gli faccio fare il giro di tutti i ponti fingendo di entrare nei ristoranti e poi uscendo subito (diabolica)!
Alla fine comunque arriviamo al ristorante, la sorpresa è piaciuta e il Teppanyaki non delude mai, buono e divertente!!
Dopo cena proviamo l’Ice Bar: un locale che da fuori non si vede, se vuoi vedere paghi 20$ a testa ed entri, e dopo 5 minuti che sei dentro esclami sicuramente: “E’ un po da idioti pagare per avere freddo!”
Si perché all’interno ci sono -10°, è tutto di ghiaccio e ti servono cocktail ghiacciati in bicchieri di ghiaccio, ma la cosa triste è che se non vai in gruppo (come è successo a noi), ti ritrovi in questa cella frigorifera con la tua dolce metà, musica alta e nient’altro….e ti ritrovi a guardarti negli occhi mentre tracanni disperatamente vodka nella speranza che questa ti scaldi, e nel frattempo ti chiedi perché sei li invece di stare al calduccio al bar dell’atrio! Tristezza infinita!! In ogni caso prima di entrare all’Ice Bar ti forniscono di un piumino eschimese per proteggerti dal freddo, serve a poco… io con 2 maglioni di cui uno di lana avevo freddo!! D’altra parte ho visto entrare dopo di noi due russe in infradito e vestitino cortissimo
o.0 …ma come fanno???
serata piovosa:
La Sagrada Familia
il tetto di casa Battlò:
Teppanyaki:
l'Ice Bar: