Valutiamo un attimo.
Venerdì, in "Maltempo" e non per vanto, ma avevo ipotizzato ci sarebbero stati "pregiudizi" per le navi in entrata.
Fino alle 05.30 della domenica, ora di chiusura del porto, le condizioni meteo non erano così avverse. Le navi erano già in "prossimità" di Venezia (consideriamo che avevano guadagnato un ora per il cambio dell'ora).
A quel punto si sono approssimate a Venezia in considerazione di eventuali possibilità di entrare in laguna. Nel frattempo, credo sia fuori discussione, che i preparativi per eventuali dirottamenti fossero in fase di considerazione/realizzazione.
Ora, in Alto Adriatico, le possibilità alternative sono Trieste e Ravenna. Ravenna aveva la capacità di accogliere tutte le navi? Trieste era nelle condizioni meteo di poterlo fare. Se a Venezia il vento è arrivato a 90 nodi, probabilmente nel porto giuliano la velocità era anche superiore; non conosco, ma si può individuare, in che situazione se ne proclama la chiusura.
Ad un certo punto Musica "sceglie" Ravenna, come Zenith; più accorta MSC? Forse. Alternative per Favolosa forse nessuna se non confidare in una mutata e più favorevole condimeteo; al mattino si parlava del primo pomeriggio in un calo del vento. Forse aspettare, a quel punto, era la cosa più ovvia.
In un'altra discussione ho ricordato che 68 anni fa è stato effettuato il più grande sbarco navale della storia sulle ipotizzate favorevoli condizioni meteo per il 6 giugno. Nel 2012 forse era il caso di tenerne conto. Poi sappiamo come è andata.
Non entro nel merito delle comunicazioni fornite e dell'assistenza "materiale", non c'ero, ma che il personale si sia prodigato oltre misura non lo dubito minimamente.
Quando si protesta, ed è un sacrosanto diritto, bisogna cercar di farlo con un po' di obiettività, di "granus salis"; son sicuro che fra quelli che hanno protestato, magari animatamente, si siano a loro volta trovati, nello svolgimento della loro attività di tutti i giorni, ad essere messi in discussione per il servizio da loro fornito, o vi si troveranno in un prossimo futuro; succede tutti i giorni, in tutti i campi.
Contro i treni, contro gli aerei, contro i trasporti pubblici, contro gli ospedali, contro l'amministrazione pubblica..........