pmanlio
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Insisti, che piano piano qualcosa apprendo
Non ho nessuna domanda.... Chapeau!!!
Hola!! Almeno due che non si sono spaventati!!!
Per ora di cose ne abbiamo capite vero?
Abbiamo capito che a parità di tecnologia la differenza tra due sensori di diversa grandezza è notevole, e dovuta fondamentalmente al fatto che uno dei due viene illuminato più dell'altro..
A parità di luce esterna ed inquadratura in base a quello che abbiamo visto finora i vantaggi del sensore più grande sono:
1) Tempi di esposizione molto più brevi
2) Possibilità di lavorare ad ISO minori
3) Nitidezza dell'immagine molto maggiore
4) Rumore ad alti ISO molto minore
e non è ancora finita, per contro il sensore più piccolo:
1) Ottica molto meno pesante
2) Tutta la macchina fotografica molto più leggera e meno ingombrante
3) Possibilità di realizzare obiettivi tuttofare di buona qualità
Sottolineo il punto tre perchè è una cosa che si dice poco: un obiettivo di altissima qualità è di solito un obiettivo fisso.. un obiettivo comunque eccezionale nel mondo delle Reflex è sempre un obiettivo con una escursione limitata (ad es. un 24/70, ovvero 70/24=2.91 ingrandimenti, oppure un 70/200, ovvero 200/70=2.85 ingrandimenti), mentre le Bridge ad es. dispongono di ottimi obiettivi, non eccellenti ma molto buoni, che coprono fasce del tipo 24/1000 assolutamente impensabili con una Reflex..
Ovviamente il tutto va messo nell'ottica di macchine e di obiettivi che non sono delle Ferrari, ma è un vantaggio notevolissimo...
L'altra differenza tra i due sensori è il fattore di Crop, ovvero che lo stesso obiettivo appare con un ingrandimento diverso a seconda delle dimensioni del sensore in cui è montato, ma questo non è ne un vantaggio ne uno svantaggio.. ad es un sensore più piccolo è uno svantaggio per chi vuole fare foto di paesaggio ed un vantaggio per chi cerca di riprendere degli animali..
In genere il grandangolo è molto importante e questo si traduce in un vantaggio per il sensore più grande..
Ora invece parliamo della famosa profondità di campo
Per parlare della profondità di campo dovremmo scomodare formule e formule, ma se ricordate l'abbiamo introdotta in modo semplice, ovvero se 'chiudo' il diaframma dell'obiettivo aumenta la zona di messa a fuoco..
Abbiamo anche fatto l'esempio del miope (io, detto tra di noi.. ) che stringendo il pollice e l'indice fino a creare un piccolo buco guarda attraverso di esso e vede una scena più dettagliata..
Ora però se il sensore è più piccolo, sempre nell'idea di mostrarlo 'contenuto' nell'altro, cosa accade?
Accade che il 'buco' piccolo lo fa già di suo il sensore, quindi a parità di apertura (di numero f) si parte già con una profondità di campo maggiore di quella del sensore più grande..
PIU' il sensore è piccolo più la profondità di campo 'base' è elevata
Ma se è elevata ci gioco poco..
Più il sensore è piccolo meno controllo la profondità di campo
E questo per un fotografo è un bel difetto..
Già con una Bridge ci si può giocare fino ad un certo punto, peraltro piccolo, ma con una compatta le foto mostrateci da Loredana non le scatteremo praticamente mai..
Queste sono le differenze principali tra le due situazioni e quindi tra le macchinette (Reflex Full Frame, Reflex APS-C, Mirror Less, Bridge, Compatte, Celllulari) che ne derivano..
A parità di tecnologia del sensore man mano che il sensore diventa piccolo la macchina diviene 'tuttofare' con dei zoom molto elevati, ma perde di prestazioni, di luminosità, di giochi sulla profondità di campo, di sensibilità ISO..
Per contro c'è anche un problema di soldi, con 500 Euro compri una macchinetta agile, leggera, che 'riassume' in se molte delle capacità di un kit da tre/quattromila Euro, e che nella maggior parte dei casi (foto in condizioni 'normali') non ha nulla da invidiargli..
Tra un po' vedremo altre caratteristiche che distinguono le due soluzioni..
(to be contibued)
un salutone!
Manlio