Per i nostri eroi prevista mattinata di relax… quindi niente appuntamenti e risveglio con calma… relativa perché la colazione al ristorante non ce la vogliamo perdere… poco prima di addormentarmi ho deciso… “sono 2 notti che non chiudo occhio quindi domani niente alba, anche perché gli orari sono più proibitivi rispetto a Natale”… ma il richiamo è irresistibile, per qualche motivo mi sveglio con i primi timidi raggi, sono le 6.00, provo a guardare dalla vetrata… peccato dal mio balcone non si vede!… Torno a dormire ed un occhio si chiude… ma l’altro si apre definitivamente… Cosa? Vuoi perderti la prima alba in nave? Ormai sono sveglia del tutto, mi alzo, indosso velocemente la tuta che reterà appesa in bagno pronta all’uso per tutto il viaggio, imbraccio la mia fida reflex e via.. destinazione lido di poppa… bellissimo… soprattutto a quell’ora …. Freddissimo… fortunatamente solo a quell’ora. Il vento quasi mi porta via l’obiettivo ma io non desisto e questo è il bottino…
Poi torno in camera a provare a riposare ancora un po’, ovviamente non mi riesce ed appena i nostri eori decidono di tornare dal mondo dei sogni a quello delle fiabe… via a colazione… più luculliana che fiabesca, l’aquilotto d’ora in poi opzionerà assaggi di salame, uovo sodo e talvolta pancakes, il tutto accompagnato dal “latte nella tazza come i grandi". La sua mamma ovviamente non è da meno: dolce e salato tipo brunch, e per concludere i miei adorati pancake letteralmente annegati nello sciroppo. L’unico che conserva un po’ di dignità è il papà, ma anche lui cede, più precisamente alla focaccia genovese!
Ovviamente la mattina trascorre velocissima facendo conoscenza con il paese delle meraviglie (la nave) e guardando William che gioca tra il castello e il veliero…. diventando all’occasione cavaliere o pirata.
Prima di pranzo raggiungiamo l’altra metà del gruppo nel suo castello e io colgo l’occasione per un paio di foto dal loro balcone
Bella la vista verso il ponte di comando, peccato non passi nessuno...
E bella anche l’infilata di cabine con tender e scia…
Poi dritti al ristorante, vogliamo mangiare con calma e sbarcare in tempo per non perdere nemmeno una parte del poco tempo disponibile per visitare la bellissima Barcellona. Da casa ho portato circa 40 pagine di appunti con spiegazione dettagliata di Cattedrale, casa Batlò, casa Milà e dei fregi principali della Sagrada Familia… ma prima ancora di sbarcare capisco che quasi tutti i nostri eroi non sprizzano di gioia all’idea di percorrere qualche chilometro a piedi sotto il sole con i passeggini per ascoltare le mie dettagliate informazioni culturali. Quindi onde evitare un ammutinamento generale decido di proporre un programma decisamente più sintetico comprendente Rambla, Barrio Gotico, Cattedrale e Bouqueria. Mozione approvata all’unanimità! Le centrifughe di frutta fresca viste in foto ci tentano enormemente!
La ressa per scendere è notevole così come il caos per salire sulle navette proposte da Costa alla modica cifra di 9 euro p.p.
Con due passeggini non è facile driblare i furbetti di turno e due volte siamo i primi della fila a rimanere giù . Come mai 2 volte? Perché ogni volta ci dicono di spostarci dove il bus decide di fermarsi e la coda riparte! Baby con fermezza ed educazione fa presente alla hostess che il sistema usato non è molto corretto, anche perché dovendo caricare i passeggini, con gli autobus che non aprono i portelloni, per noi è praticamente impossibile salire. La hostess fortunatamente capisce la ragionevolezza dell’appunto ed infatti abbandona momentaneamente la postazione per richiedere all’autista di fermarsi ad inizio fila ed aprire il portellone sottostante prima di premettere alla gente di salire… così in pochi minuti riusciamo a raggiungere il centro di Barcellona.
Il giro risulta davvero adeguato al tema fiabesco. Più che “le città del sole” io l’avrei chiamato “viaggio nel passato tra Gotico e Barocco”, poi molto prosaicamente Baby mi ha fatto notare che non tutti hanno studiato al Politecnico e forse il sole ha maggior appeal delle correnti architettoniche, comunque a me piace, ai posteri l’ardua sentenza!
Il Barrio Gotico soddisfa decisamente le mie aspettative! Amo perdermi nei vicoli, osservata timidamente da qualche Gargoyles qua e la.
Resistere alla tentazione di negozi meravigliosi.
Poi a sorpresa imbattattermi nell’abside della Cattedrale, meravigliosa! Un mix perfetto di sacro e profano.
Ed una bellissima facciata da osservare comodamente rilassandoci sulle panchine antistanti… mentre l’Aquilotto finalmente dorme, ma che fatica farlo rilassare, e la principessina trangugia fino all’ultima goccia della sua merenda… come sono diversi i principino, con lui: “William ti prego mangiane almeno un po’!”, con lei: “Francy, guarda che è l’ultimo cucchiaino!”.
Dopo una bella camminata anche gli eroi adulti meritano un rinfresco, quindi in cammino! Assaltiamo la Bouqueria!
Appena arriviamo ci rendiamo conto del perché non l’abbiamo mai notato. Se non avessi visto delle splendide foto in una diretta sarebbe saltato anche stavolta… Questo è il regno delle fate, cibo talmente bello da sembrare finto…
Dolciumi….
Spezie….
Frutta…
E le agognate centrifughe di frutta… economiche buonissime e dissetanti.
Svegliamo l’Aquilotto davanti al banco delle caramelle, lui si sfrega gli occhi come se stesse ancora sognando.. sceglie lui come riempire il sacchetto, alcune caramelle sono grandi come la mia mano! E’ felicissimo con il suo bottino in mano! Ad un certo punto assaggia quella a forma di peperoncino ed esclama “non la voglio mamma…picca!” Che in aquilese significa è piccante… noi lo prendiamo in giro dicendogli che è solo a forma di peperoncino… niente da fare la vuole buttare.. allora la assaggiamo noi… aiuto è davvero dolce e piccantissima… faccio fatica io ad inghiottirla, piccolo ma non stupido!
Dopo esserci lustrati gli occhi ed il palato decidiamo di tornare con calma alla nave, siamo un’ora prima del limite ma poco male, anche perché non vogliamo rischiare problemi col bus… e fila tutto liscio stavolta! E’ già ad aspettarci mezzo vuoto con il portellone aperto.
La sera trascorre tranquilla ed io porto la macchina fotografica al ristorante…
non abbiamo più il tramonto… ma il cielo è comunque spettacolare e a fine pasto mentre tutti escono dal ristorante….
Mio cognato mi fa notare uno strano sorpasso in scia…
….bene immaginatemi arrampicata sul vetro per scattarla, ma non la potevo perdere, fortuna che i tavoli erano ormai vuoti ed avevo pochi testimoni.
Ci diamo appuntamento all’indomani, mezz’ora dopo l’apertura dello sbarco perché non vogliamo farci nuovamente calpestare dalla folla… poi la buonanotte e ciascuno ai suoi sogni.