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Grandi Capitali dell'Atlantico con Costa Fortuna 06/09/2013-18/09/2013
- Autore discussione Barby80
- Data d'inizio
- Stato
Barby80
New member
La Cattedrale di San Giacomo è circondata da quattro piazze, ognuna delle quali consente una visione molto suggestiva. La prima che incontriamo è piazza della Azabacheria
Sulla facciata il simbolo del pellegrino, la conchiglia
Narra la leggenda che una stella particolarmente luminosa nel cielo indicasse la tomba di San Giacomo, di cui si erano perse le tracce. Proprio su questo luogo venne edificata la basilica. La cittadina che vi si sviluppò intorno prese il nome di Santiago di Compostela (da "campus stellae").
Ed eccola, la stella...
Cambiamo piazza..piazza della Quintana
Da quel che mi ha detto la guida, il galiziano si avvicina molto al portoghese..
Concludiamo il giro con piazza della Plateria, dove, come è intuibile dal nome, erano e sono tuttora concentrate le botteghe artigiane della lavorazione dell'argento per monili e simili.
Ancora nel segno della Stella...
Tornando in piazza della Quintana, dribblando la fila attraverso un'entrata laterale, entreremo nella Basilica..la fila ce la beccheremo poi per l'"abrazo" al Santo! ma questo nella prossima puntata...
Sulla facciata il simbolo del pellegrino, la conchiglia
Narra la leggenda che una stella particolarmente luminosa nel cielo indicasse la tomba di San Giacomo, di cui si erano perse le tracce. Proprio su questo luogo venne edificata la basilica. La cittadina che vi si sviluppò intorno prese il nome di Santiago di Compostela (da "campus stellae").
Ed eccola, la stella...
Cambiamo piazza..piazza della Quintana
Da quel che mi ha detto la guida, il galiziano si avvicina molto al portoghese..
Concludiamo il giro con piazza della Plateria, dove, come è intuibile dal nome, erano e sono tuttora concentrate le botteghe artigiane della lavorazione dell'argento per monili e simili.
Ancora nel segno della Stella...
Tornando in piazza della Quintana, dribblando la fila attraverso un'entrata laterale, entreremo nella Basilica..la fila ce la beccheremo poi per l'"abrazo" al Santo! ma questo nella prossima puntata...
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Barby80
New member
Il nostro primo contatto con l'interno della Cattedrale è rappresentato da una serie di cappelle, riccamente decorate e con pregevoli stucchi dorati, capitelli e statue, tra cui la cappella (perdonate, non rammento il nome nè sono riuscita a rintracciarlo su internet) davanti alla quale si concludeva nei secoli passati il cammino di Santiago. La folla che incontriamo è consistente, infatti sono quasi le 12 e sta per iniziare la messa del Pellegrino, cui assistono tutti i pellegrini che hanno terminato il pellegrinaggio in quel giorno. Al termine potremo vedere la cerimonia del botafumeiro, con l'oscillazione per tutta la navata principale dell'incensiere più grande del mondo.
Questa è la cappella di cui sopra
Usciamo dalla cattedrale per affrontare la mega fila per l'"abrazo" al Santo. La guida ci munisce di auricolari per continuare a sentire le spiegazioni anche se il gruppo, inevitabilmente, si sparpaglierà. E' notevole la presenza di mendicanti che approfittano della grande massa di turisti, alcuni anche con una certa insistenza e maleducazione (alcuni compagni di viaggio sono stati quasi travolti da una mendicante che si faceva largo tra la folla per posizionarsi in una posizione migliore). La guida ci ha detto di prestare attenzione anche ai numerosi scippi che avvengono in questa situazione. Il nostro gruppo non ha avuto problemi ma vi segnalo lo stesso questa problematica.
Per ovvi motivi non ho foto all'interno della Cappella di San Giacomo ma vi lascio comunque delle "suggestioni" del luogo.
Foto dell'esterno della chiesa scattate nell'attesa
Qui siamo in fila...
L'auricolare è quanto mai prezioso!
Ed eccoci, stiamo entrando nella cappella..in un tripudio di luce e stucchi dorati...
E uscimmo a riveder le stelle!!!
Ci aspettano meraviglie come questa...
e la cerimonia del botafumeiro...restate collegati
Questa è la cappella di cui sopra
Usciamo dalla cattedrale per affrontare la mega fila per l'"abrazo" al Santo. La guida ci munisce di auricolari per continuare a sentire le spiegazioni anche se il gruppo, inevitabilmente, si sparpaglierà. E' notevole la presenza di mendicanti che approfittano della grande massa di turisti, alcuni anche con una certa insistenza e maleducazione (alcuni compagni di viaggio sono stati quasi travolti da una mendicante che si faceva largo tra la folla per posizionarsi in una posizione migliore). La guida ci ha detto di prestare attenzione anche ai numerosi scippi che avvengono in questa situazione. Il nostro gruppo non ha avuto problemi ma vi segnalo lo stesso questa problematica.
Per ovvi motivi non ho foto all'interno della Cappella di San Giacomo ma vi lascio comunque delle "suggestioni" del luogo.
Foto dell'esterno della chiesa scattate nell'attesa
Qui siamo in fila...
L'auricolare è quanto mai prezioso!
Ed eccoci, stiamo entrando nella cappella..in un tripudio di luce e stucchi dorati...
E uscimmo a riveder le stelle!!!
Ci aspettano meraviglie come questa...
e la cerimonia del botafumeiro...restate collegati
Ultima modifica:
greg
New member
Grazie greg, e delle foto di Santiago ancora non hai visto niente!
Devo riconoscere che quado hai detto "ancora non hai visto niente!" è il minimo che potevi scrivere,
avete realizzato un reportage fotografico davvero eccezionale degna di una ricerca culturale. Bravi e complimenti
Devo riconoscere che quado hai detto "ancora non hai visto niente!" è il minimo che potevi scrivere,
avete realizzato un reportage fotografico davvero eccezionale degna di una ricerca culturale. Bravi e complimenti
Barby80
New member
La messa del Pellegrino è terminata e possiamo assistere alla cerimonia dl botafumeiro, con il grande incensiere che viene issato alla sommità della navata da otto addetti di rosso vestiti, i "tiraboleiros" e, attraverso un sistema di corde e carrucole, fatto oscillare lungo tutta la navata principale sopra ai pellegrini a velocità sostenuta (intorno ai 70 km/h). Non mi sono voluta perdere la cerimonia, sebbene detesti l'odore dell'incenso e mi faccia stare male (al mio matrimonio il prete non l'ha utilizzato proprio per questo motivo)! Per fortuna a metà cerimonia hanno aperto il portone d'ingresso!!!!
Questa foto vi dà anche l'idea di come la cattedrale fosse stracolma di gente...
Con le foto abbiamo immortalato le oscillazioni più piccole, ma vi assicuro che è impressionante...
Terminata la cerimonia, continua il giro all'interno della Cattedrale. Questo è l'organo
L'altare maggiore, con stucchi di legno dorato
Per finire, usciamo attraverso il "Portico della Gioia", che sfortunatamente era in fase di restauro, per cui coperto da impalcature, ma un'idea potete comunque farvela
E adesso siamo tornati al punto di partenza, piazza dell'Obradoiro, da cui si ammira la facciata principale. Nella conferenza in nave, il conferenziere aveva rimarcato come la facciata, barocca, al confronto del romanico/gotico del resto della Chiesa, potesse essere giudicata un po' un "corpo estraneo". A me personalmente è piaciuta molto. A quanto pare, al tramonto del sole la pietra assume una luce particolare, molto suggestiva.Ho sentito parecchi compagni di escursione sottolineare come fosse "mal tenuta" per i numerosi licheni e arbusti presenti sulla superficie. In agenzia di viaggi ci hanno spiegato che il microclima di Santiago, zona estremamente piovosa come tutta la Galizia, ne favorisce la formazione e la proliferazione, quindi è praticamente impossibile mantenere la facciata "impeccabile".
"ok, ok è tutto bellissimo..ma sono quasi le 14..non vi pare si sia fatta ora di andare a pranzo?" Sembra dire il marito (legittimamente) affamato
Detto fatto: ecco qua la nostra location per il pranzo!
Il palazzo d'epoca era veramente bellissimo, devo dire però che il pranzo, compreso nell'escursione, non era granchè: una piccola scodella di zuppa di pesce con pomodoro, un crostone con salmone e verdure, roast beef e verdure al vapore e una fetta della tipica trota di Santiago a base di mandorle. Mio marito ha saltato tutte le portate a base. Ci siamo per cui alzati da tavola prima degli altri, anticipando l'oretta libera che ci veniva concessa e siamo tornato sulla via di San Francisco per consentire al maritino affamato uno spuntino con un ottimo "bocadillo" con jamon Serrano e Queso (panino con prosciutto e formaggio) e per lo shopping di rito..non poteva mancare la conchiglia del pellegrino e una serie di rosari per parenti ed amici devoti.
Alla prossima puntata con l'ultimo giro panoramico in piazza e alcune sorprese da Vigo!
Questa foto vi dà anche l'idea di come la cattedrale fosse stracolma di gente...
Con le foto abbiamo immortalato le oscillazioni più piccole, ma vi assicuro che è impressionante...
Terminata la cerimonia, continua il giro all'interno della Cattedrale. Questo è l'organo
L'altare maggiore, con stucchi di legno dorato
Per finire, usciamo attraverso il "Portico della Gioia", che sfortunatamente era in fase di restauro, per cui coperto da impalcature, ma un'idea potete comunque farvela
E adesso siamo tornati al punto di partenza, piazza dell'Obradoiro, da cui si ammira la facciata principale. Nella conferenza in nave, il conferenziere aveva rimarcato come la facciata, barocca, al confronto del romanico/gotico del resto della Chiesa, potesse essere giudicata un po' un "corpo estraneo". A me personalmente è piaciuta molto. A quanto pare, al tramonto del sole la pietra assume una luce particolare, molto suggestiva.Ho sentito parecchi compagni di escursione sottolineare come fosse "mal tenuta" per i numerosi licheni e arbusti presenti sulla superficie. In agenzia di viaggi ci hanno spiegato che il microclima di Santiago, zona estremamente piovosa come tutta la Galizia, ne favorisce la formazione e la proliferazione, quindi è praticamente impossibile mantenere la facciata "impeccabile".
"ok, ok è tutto bellissimo..ma sono quasi le 14..non vi pare si sia fatta ora di andare a pranzo?" Sembra dire il marito (legittimamente) affamato
Detto fatto: ecco qua la nostra location per il pranzo!
Il palazzo d'epoca era veramente bellissimo, devo dire però che il pranzo, compreso nell'escursione, non era granchè: una piccola scodella di zuppa di pesce con pomodoro, un crostone con salmone e verdure, roast beef e verdure al vapore e una fetta della tipica trota di Santiago a base di mandorle. Mio marito ha saltato tutte le portate a base. Ci siamo per cui alzati da tavola prima degli altri, anticipando l'oretta libera che ci veniva concessa e siamo tornato sulla via di San Francisco per consentire al maritino affamato uno spuntino con un ottimo "bocadillo" con jamon Serrano e Queso (panino con prosciutto e formaggio) e per lo shopping di rito..non poteva mancare la conchiglia del pellegrino e una serie di rosari per parenti ed amici devoti.
Alla prossima puntata con l'ultimo giro panoramico in piazza e alcune sorprese da Vigo!
greg
New member
Troppo buono per nulla non ho reso giustizia alle vostre stupende foto e queste ultime sono ancora più belle.
E' un continuo crescendo è statene certi che non mi perderò una foto.
Vi dirò di più mi sono convinto che devo assolutamente visitare questi luoghi. Grazie per averle condivise.
Mi dite se è inserita nell'elendo del "Patrimonio dell Umanità"? Mi auguro di si.
P.S. siete persone molto simpatiche, oltre che brave naturalmente..
Ultima modifica:
Barby80
New member
Il tempo rimasto viene speso per un'ultima foto ricordo da bravi sposini a beneficio di amici e parenti
E per gli ultimi scorci visibili dalla piazza
Poche righe per una mia personalissima riflessione. Santiago di Compostela mi è piaciuta e indubbiamente è una meta che mi sentirei di consigliare a qualsiasi persona dotata di un minimo di curiosità intellettuale. Devo dire che, però, dal punto di vista emotivo, non ho avuto un grande coinvolgimento. Probabilmente c'entra il fatto che ci sono arrivata da turista (tra altre centinaia e centinaia di turisti), e che quindi ho apprezzato di più il luogo dal punto di vista storico e artistico che non strettamente religioso, ma non ho provato la stessa suggestione che, ad esempio, provo ogni volta che mi reco ad Assisi, tanto per citare un luogo che, da brava umbra, conosco bene. E' stata un'esperienza che andava assolutamente fatta, comunque.
La nostra escursione,gestita con grande abilità e ottima tempistica da Josefina, volge al termine, e ripartiamo alla volta di Vigo. Al porto, imbarcandoci di nuovo sulla nave, abbiamo modo di apprezzare il "monumento all'emigrante". La Galizia era una terra molto povera e molti suoi abitanti hanno cercato fortuna oltreoceano. Devo dire che vedere le figurette dell'emigrante e dei suoi familiari che restano ad aspettarlo, seppure il tutto non avesse grande valore artistico, mi ha toccato il cuore
La nostra guida ci aveva consigliato di non perderci lo spettacolo dell'uscita dalla baia di Vigo. Curiosi di non perderci la visione del fiordo in salsa spagnola, eccoci pronti sul balcone, macchinetta fotografica alla mano..e lo spettacolo merita, eccome!!!
Allevamenti di cozze
e poi, magnifiche isolette..spettacolo mozzafiato
Ormai sazi a livello visivo, ci apprestiamo a saziarci più prosaicamente il pancino con un veloce salto al buffet per un trancio di pizza in attesa della cena, come sempre ottima, al ristorante. Dopo aver cenato, il marito accusa il colpo e sale in cabina, mentre la sottoscritta si gode un bello spettacolo al teatro, con Vick Vicious che coinvolgerà la platea cantando classici immortali ad anche canzoni tipiche nelle varie lingue, da "La Bamba" al nostra Ramazzotti. Ho visto solo tre spettacoli al teatro (il terzo l'ultima sera, come poi racconterò) ma quelli che ho visto sono stati tutti di buon livello.
Ritorno anche io in cabina per ammirare la splendida luna che c'è stasera....La foto non rende del tutto l'idea della splendida scia d'argento sul mare...
Scivolo anche io tra le braccia di Morfeo con il pensiero già alla prossima tappa, Lisbona che, da appassionata lettrice di Antonio Tabucchi, attendo con ansia.
To be contunued....
E per gli ultimi scorci visibili dalla piazza
Poche righe per una mia personalissima riflessione. Santiago di Compostela mi è piaciuta e indubbiamente è una meta che mi sentirei di consigliare a qualsiasi persona dotata di un minimo di curiosità intellettuale. Devo dire che, però, dal punto di vista emotivo, non ho avuto un grande coinvolgimento. Probabilmente c'entra il fatto che ci sono arrivata da turista (tra altre centinaia e centinaia di turisti), e che quindi ho apprezzato di più il luogo dal punto di vista storico e artistico che non strettamente religioso, ma non ho provato la stessa suggestione che, ad esempio, provo ogni volta che mi reco ad Assisi, tanto per citare un luogo che, da brava umbra, conosco bene. E' stata un'esperienza che andava assolutamente fatta, comunque.
La nostra escursione,gestita con grande abilità e ottima tempistica da Josefina, volge al termine, e ripartiamo alla volta di Vigo. Al porto, imbarcandoci di nuovo sulla nave, abbiamo modo di apprezzare il "monumento all'emigrante". La Galizia era una terra molto povera e molti suoi abitanti hanno cercato fortuna oltreoceano. Devo dire che vedere le figurette dell'emigrante e dei suoi familiari che restano ad aspettarlo, seppure il tutto non avesse grande valore artistico, mi ha toccato il cuore
La nostra guida ci aveva consigliato di non perderci lo spettacolo dell'uscita dalla baia di Vigo. Curiosi di non perderci la visione del fiordo in salsa spagnola, eccoci pronti sul balcone, macchinetta fotografica alla mano..e lo spettacolo merita, eccome!!!
Allevamenti di cozze
e poi, magnifiche isolette..spettacolo mozzafiato
Ormai sazi a livello visivo, ci apprestiamo a saziarci più prosaicamente il pancino con un veloce salto al buffet per un trancio di pizza in attesa della cena, come sempre ottima, al ristorante. Dopo aver cenato, il marito accusa il colpo e sale in cabina, mentre la sottoscritta si gode un bello spettacolo al teatro, con Vick Vicious che coinvolgerà la platea cantando classici immortali ad anche canzoni tipiche nelle varie lingue, da "La Bamba" al nostra Ramazzotti. Ho visto solo tre spettacoli al teatro (il terzo l'ultima sera, come poi racconterò) ma quelli che ho visto sono stati tutti di buon livello.
Ritorno anche io in cabina per ammirare la splendida luna che c'è stasera....La foto non rende del tutto l'idea della splendida scia d'argento sul mare...
Scivolo anche io tra le braccia di Morfeo con il pensiero già alla prossima tappa, Lisbona che, da appassionata lettrice di Antonio Tabucchi, attendo con ansia.
To be contunued....
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Barby80
New member
Mi dite se è inserita nell'elendo del "Patrimonio dell Umanità"? Mi auguro di sì [/QUOTE]
Assolutamente sì! integro con Wikipedia dicendoti che è dal 1985 che è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità
P.S. siete persone molto simpatiche, oltre che brave naturalmente..[/QUOTE]
Grazie a nome di entrambi !
Assolutamente sì! integro con Wikipedia dicendoti che è dal 1985 che è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità
P.S. siete persone molto simpatiche, oltre che brave naturalmente..[/QUOTE]
Grazie a nome di entrambi !
CostaMagica
Super Moderatore
Barby, auguri per il vostro matrimonio e complimenti per la scelta della luna di miele e per questo accurato, interessante e frizzante diario e seguirò volentieri ;-)
Barby80
New member
14 SETTEMBRE - LISBONA
Ed eccoci arrivati ad una delle tappe da me più attese. Direi che il buongiorno che ci riserva la capitale portoghese lascia già presagire una giornata memorabile
Finalmente il sole sorge sul fiume Tago, tanto ampio da sembrare il mare...
Lisbona può essere visitata tranquillamente con il fai da te. La nave, infatti, è attraccata nel molo di Santa Apollonia, da cui, con un quarto d'ora - venti minuti a piedi si raggiunge Piazza del Commercio. Sono inoltre disponibili i classici bus scoperti hop on - hop off , i taxi, linee degli autobus e anche la fermata della metro. Noi, su consiglio della nostra ADV, avevamo invece prenotato l'escursione con Costa per la possibilità di visitare la Lisbona Vecchia (Il Bairro Alto) su un suggestivo tram di legno d'epoca. L'escursione, inoltre, comprendeva una visita a piedi dell'Alfama, antico quartiere arabo di Lisbona, tra i più caratteristici, e la visita esterna al Monastero di San Geronimo. Grazie alla nostra guida Luìs, piuttosto incazzoso e puntiglioso ma estremamente efficiente, riusciremo a vedere molto di più del preventivato!!!
Vista della città dal molo di Santa Apollonia. In primo piano, il Panteao Nacional
A bordo dell'autobus, raggiungiamo la basilica di Estrela, in stile neoclassico, che sarà il piunto di partenza del nostro tour. Il tram di legno è già lì che ci attende, insieme ad una degustazione a base di Porto e del dolce tipico di Lisbona, il Pastel de Nata!
Basilica di Estrela
Interno del tram
Vista del secondo tram con il resto del gruppo
Non ho realizzato molte foto durante il giro col tram nel Bairro Alto perchè venivano piuttosto "mosse". Devo dire che è una zona di Lisbona che merita assolutamente di essere vista per l'intrico di viuzze che si aprono su deliziose piazzette e per i bellissimi edifici con le pareti ricoperti di piastrelle ("azulejos", eredità della dominazione araba). Essendo la pendenza delle strade piuttosto proibitiva (Lisbona sorge su sette colli, come Roma, ma più "abbarbicata") il tram si rivela essere il mezzo ideale per l'esplorazione.
Questa però sono riuscita a "catturarla": è la cattedrale del SE. L'acronimo sta per "Sede Episcopale". Il conferenziere ci ha spiegato che gli abitanti della città, in un mix di affetto confidenziale e pigrizia, preferiscono chiamarla con il nome abbreviato!
Al termine del giro, scendiamo in una bellissima piazzetta con belvedere mozzafiato sul fiume Tago, da dove inizia il quartiere dell'Alfama, il cuore e il nucleo più autentico della capitale portoghese
Quanti paesaggi splendidi abbiamo visto da Costa Fortuna...ora è la volta di Costa Fortuna vista da una postazione privilegiata!
Ci "tuffiamo" tra i suggestivi vicoletti dell'Alfama..venite con noi?
Ed eccoci arrivati ad una delle tappe da me più attese. Direi che il buongiorno che ci riserva la capitale portoghese lascia già presagire una giornata memorabile
Finalmente il sole sorge sul fiume Tago, tanto ampio da sembrare il mare...
Lisbona può essere visitata tranquillamente con il fai da te. La nave, infatti, è attraccata nel molo di Santa Apollonia, da cui, con un quarto d'ora - venti minuti a piedi si raggiunge Piazza del Commercio. Sono inoltre disponibili i classici bus scoperti hop on - hop off , i taxi, linee degli autobus e anche la fermata della metro. Noi, su consiglio della nostra ADV, avevamo invece prenotato l'escursione con Costa per la possibilità di visitare la Lisbona Vecchia (Il Bairro Alto) su un suggestivo tram di legno d'epoca. L'escursione, inoltre, comprendeva una visita a piedi dell'Alfama, antico quartiere arabo di Lisbona, tra i più caratteristici, e la visita esterna al Monastero di San Geronimo. Grazie alla nostra guida Luìs, piuttosto incazzoso e puntiglioso ma estremamente efficiente, riusciremo a vedere molto di più del preventivato!!!
Vista della città dal molo di Santa Apollonia. In primo piano, il Panteao Nacional
A bordo dell'autobus, raggiungiamo la basilica di Estrela, in stile neoclassico, che sarà il piunto di partenza del nostro tour. Il tram di legno è già lì che ci attende, insieme ad una degustazione a base di Porto e del dolce tipico di Lisbona, il Pastel de Nata!
Basilica di Estrela
Interno del tram
Vista del secondo tram con il resto del gruppo
Non ho realizzato molte foto durante il giro col tram nel Bairro Alto perchè venivano piuttosto "mosse". Devo dire che è una zona di Lisbona che merita assolutamente di essere vista per l'intrico di viuzze che si aprono su deliziose piazzette e per i bellissimi edifici con le pareti ricoperti di piastrelle ("azulejos", eredità della dominazione araba). Essendo la pendenza delle strade piuttosto proibitiva (Lisbona sorge su sette colli, come Roma, ma più "abbarbicata") il tram si rivela essere il mezzo ideale per l'esplorazione.
Questa però sono riuscita a "catturarla": è la cattedrale del SE. L'acronimo sta per "Sede Episcopale". Il conferenziere ci ha spiegato che gli abitanti della città, in un mix di affetto confidenziale e pigrizia, preferiscono chiamarla con il nome abbreviato!
Al termine del giro, scendiamo in una bellissima piazzetta con belvedere mozzafiato sul fiume Tago, da dove inizia il quartiere dell'Alfama, il cuore e il nucleo più autentico della capitale portoghese
Quanti paesaggi splendidi abbiamo visto da Costa Fortuna...ora è la volta di Costa Fortuna vista da una postazione privilegiata!
Ci "tuffiamo" tra i suggestivi vicoletti dell'Alfama..venite con noi?
Barby80
New member
L'Alfama è sicuramente il quartiere più caratteristico di Lisbona. Si tratta di un quartiere popolare, quindi secondo me esprime il volto più autentico della città. Non si può capire fino in fondo Lisbona se non si passa da queste strade, qui dove è nato il Fado, musica malinconica e sommamente evocativa.
Non a tutti i miei compagni è piaciuto, incluso mio marito. Indubbiamente, non è ben tenuto e non è nemmeno pulitissimo. Io ho trovato affascinante la sua fatiscenza e spettacolari alcuni squarci del fiume Tago che si aprivano tra vicoletti e palazzi dalle pareti di azulejos scrostati..una decadenza affascinante, se così posso definirla.
Personalmente, mi ha ricordato alcuni scorci della bellissima Napoli. Altri compagni di viaggio hanno fatto il paragone coi carrugi di Genova, che non ho visitato.
Lascio comunque a voi il giudizio, critico o compiaciuto che sia...
Annoto uno spiacevole episodio, accaduto nel negozietto di souvenir che potete intravedere a sinistra delle ultime foto. Una simpatica connazionale compra alcune cartoline e francobolli e intima al proprietario della bottega di non attaccare i francobolli alle cartoline. Ovviamente lo fa in italiano, potete intuire come abbia potuto essere compresa. Il proprietario, che incollava come forma di cortesia i francobolli a tutte le cartoline, inizia a farlo anche con quelle della tizia in questione. Seguono urla, improperi, addirittura colpi sulle mani per bloccarlo "Fermati!!! Ma non capisci quello che ti dico!!!!". Mi sono vergognata per lei e per la bella immagine che ha dato di noi italiani e sono stata allontanata da mio marito per amor di pace, perchè stavo per intervenire pesantemente in difesa del proprietario.
Meglio continuare con le foto...
Un simpatico abitante del luogo, che abbiamo cercato di non disturbare troppo!
Forse non tutti sanno che..il nostro Sant'Antonio da Padova potrebbe a buon diritto essere definito Sant' Antonio da Lisbona. Infatti nacque nella capitale portoghese e vi restò fino ai trent'anni. La guida ci ha spiegato che gli abitanti della città hanno un rapporto molto stretto con questo santo, che infatti campeggia agli angoli dell strade. Sono soliti chiedergli grazie ed anche apostrofarlo malamente se poi non vengono esauditi!
Siamo giunti alla fine della passeggiata..per quanto mi riguarda con rammarico.
Prima gradita sorpresa dell'escursione: transitando da Piazza del Commercio, la guida ci accompagna nella Piazza Don Pedro IV, meglio conosciuta come il Rossio, che non faceva parte del programma originario. prossimamente la ammireremo insieme!
Non a tutti i miei compagni è piaciuto, incluso mio marito. Indubbiamente, non è ben tenuto e non è nemmeno pulitissimo. Io ho trovato affascinante la sua fatiscenza e spettacolari alcuni squarci del fiume Tago che si aprivano tra vicoletti e palazzi dalle pareti di azulejos scrostati..una decadenza affascinante, se così posso definirla.
Personalmente, mi ha ricordato alcuni scorci della bellissima Napoli. Altri compagni di viaggio hanno fatto il paragone coi carrugi di Genova, che non ho visitato.
Lascio comunque a voi il giudizio, critico o compiaciuto che sia...
Annoto uno spiacevole episodio, accaduto nel negozietto di souvenir che potete intravedere a sinistra delle ultime foto. Una simpatica connazionale compra alcune cartoline e francobolli e intima al proprietario della bottega di non attaccare i francobolli alle cartoline. Ovviamente lo fa in italiano, potete intuire come abbia potuto essere compresa. Il proprietario, che incollava come forma di cortesia i francobolli a tutte le cartoline, inizia a farlo anche con quelle della tizia in questione. Seguono urla, improperi, addirittura colpi sulle mani per bloccarlo "Fermati!!! Ma non capisci quello che ti dico!!!!". Mi sono vergognata per lei e per la bella immagine che ha dato di noi italiani e sono stata allontanata da mio marito per amor di pace, perchè stavo per intervenire pesantemente in difesa del proprietario.
Meglio continuare con le foto...
Un simpatico abitante del luogo, che abbiamo cercato di non disturbare troppo!
Forse non tutti sanno che..il nostro Sant'Antonio da Padova potrebbe a buon diritto essere definito Sant' Antonio da Lisbona. Infatti nacque nella capitale portoghese e vi restò fino ai trent'anni. La guida ci ha spiegato che gli abitanti della città hanno un rapporto molto stretto con questo santo, che infatti campeggia agli angoli dell strade. Sono soliti chiedergli grazie ed anche apostrofarlo malamente se poi non vengono esauditi!
Siamo giunti alla fine della passeggiata..per quanto mi riguarda con rammarico.
Prima gradita sorpresa dell'escursione: transitando da Piazza del Commercio, la guida ci accompagna nella Piazza Don Pedro IV, meglio conosciuta come il Rossio, che non faceva parte del programma originario. prossimamente la ammireremo insieme!
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