Dopo aver visitato
Εκκλησία Αγία Τρίάδα (…ovvero la
SS.Trinità) con la solita velocissima velocità di due bradipi, torniamo verso il porto e ci troviamo di fronte alla scalinata di
Αγίος Νίκολαος…
…meritano proprio di essere visitate le chiese ortodosse, hanno un qualcosa di particolare e di affascinante…
…scusate il riflesso del vetro, il Tipo inquadrato, essendo il
Padrone di Casa, ci accoglie nella propria dimora e ci porge il benvenuto…
Buongiorno anche a Lei, Sig.S.Nicola…
…non può esserci alcun imbarazzo nello scegliere cosa fotografare, qualunque inquadratura decidi di immortalare, ha il suo perché…
…il pavimento, o meglio una serie infinita di tappeti con disegni e trame uguali tra loro annullano il rumore dei passi per la felicità del
Sig.Vorwerk Folletto che da queste parti non avrà avuto difficoltà a piazzare una ventina di aspirapolvere e una fornitura trentennale di sacchetti e quant’altro…
…il soffitto e le colonne sono un tripudio di colori, immagini, personaggi e scene…
…dalla cupola il gioco di luci merita ben più di una fotografia e i contrasti, spesso, ti lasciano a bocca aperta… posso solo immaginare con un cielo sereno e con un sole spendente cosa potrà riservare questa chiesa…
…il bianco del marmo con il marrone del legno, l’oro delle immagini con i colori cupi e/o sgargianti dei dipinti… beh, giudicate da soli…
…il mio breve report fotografico termina con il portale di ingresso… sorrido nel pensare che
Umberto Eco (1932-2016) abbia potuto trarre ispirazione da questo manufatto per la descrizione riportata ne “
Il Nome della Rosa”… a dire il vero Lui si è dilungato in "un insieme di termini particolareggiati" di un paio di pagine, ma sorvoliamo…
…certo che, visto le condizioni degli impianti elettrici, se fossi in quei piccioni eviterei di posarmi con nonchalance su quei fili; capisco che possano essere confortevoli, un pochino caldi e particolarmente piacevoli per le zampette… ma il passo per “finire arrosto” non credo sia così tanto lungo…
Ma, di fatto, sono pur sempre dei piccioni (proprio in tutti i sensi…) e vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no!
La App
CityMaps2Go sullo smartphone (ma come farei senza le app sullo smartphone, n.d.r.?) ci consente di tornare verso la nave… capisco la tecnologia, ma basta alzare gli occhi e guardare all’orizzonte, il profilo imponente di
MSC Fantasia è là, in fondo, di fronte, basta andare diritto... il giorno in cui finiranno le batterie sarò fatto come una pera…
In ogni caso non hanno ancora implementato una App che ti permette di schivare, all'
Alberto Tomba, tutti coloro che cercano di venderti un oggetto o di fornirti un servizio o, mooolto più semplicemente di ciularti con un qualcosa…
Se all’andata abbiamo incontrato trentasette volenterosi tassinari disposti a sballottarci in giro per
Atene raccontandoci in sei lingue l’intera storia dei
Figli di Zeus, al ritorno incontriamo almeno cinquantotto
Pirloni [sempre gli abitanti del
Pir(L)eo)] disposti a “rovinarsi e di scendere a compromessi inimmaginabili” pur di accontentare(?) il Turista e vedergli di tutto e di più…
Ciccio, Tu sarai anche un
Pirlone, ma io proprio pirla non ritengo di esserlo… capisco il “momento no” dell’economia greca (…non che la nostra, n.d.r.) … ma se pensi di affibbiarmi un paio di occhiali “originali”
YSL, oppure un coordinato Lui&Lei di orologi
Gucci, per non parlare di un
iphone6 in una confezione ancora immacolata(?) o, per finire, con un
Rolex da 100€… almeno l’anno scorso a
Casablanca mi hanno offerto (“sfrantecato i maròni” sarebbe il termine più corretto, n.d.r.) un
Tolex (chiamiamolo con il suo vero nome) a 25€ il cui prezzo scendeva inesorabilmente ogni otto/dieci metri percorsi, fino al prezzo stracciatissimo di “ben” 5€ (per la cronaca, e per quanto mi riguarda, quel
Tolex mi risulta essere ancora in
Marocco… ma poiché le vie del
Sign… ops di
Allah sono infinite, non escludo possa essere in qualche altro posto del mondo… vi assicuro, non di certo al mio polso…).
Ma vogliamo farci il sangue amaro per un “cotanto affarone sfumato”?
Ma anche no!
Passiamo indenni il controllo all’imbarco della “confezione” con un paio di sgombri, del polipetto e dei due granchi…
ma anche no!... breve transito in cabina dove, lasciato lo zainetto, ci diamo una rinfrescata e saliamo al
Buffet Zanzibar… oggi è Giovedì 17 marzo ovvero
S.Patrizio (auguri a tutte le
Patrizia e a tutti i
Patrizio…)…
Terminato il “frugale pranzo…” (sivvabeh…) eccoci pronti per intraprendere il cammino verso la “
via della perdizione” al tavolo già occupato da
T&F al Ponte 15 (
sopra la piscina interna, n.d.r.) per la prima “vera” partita a
Burraco.
Ripasso veloce delle regole dove mi spiegano che per chiudere la smazzata occorre realizzare necessariamente due
Burraco (uno “sporco” e uno “pulito”, vero
T&F???).
Preso atto (odio questa frase e soprattutto chi la pronuncia in quanto è tipica della persona che non fa una cippa di nulla dopo averla detta, n.d.r.), dicevo, “preso atto” di queste regole, iniziamo a giocare commentando le varie fasi, gli scarti, le prese, le calate, la smazzata… insomma cerco di inquadrare il tutto e di non fare troppe brutte figure...
Ma siamo in crociera e pensiamo solo a divertici; ce la vogliamo rovinare per così poco?
Ma anche no!
Proviamo a giocare qualche partita “commentata” per prendere confidenza con questo nuovo gioco e con le sue “regole” e per cercare di capire qualche trucco, qualche tecnica e qualche logica… devo dire che con il proseguo dei giorni mi appassionerà… ma procediamo con ordine e non anticipiamo i tempi…
Bene, ora occorre somatizzare quanto appena appreso, meditarci un po’ sopra e riprendere il tutto nei giorni che verranno…
Poiché
T&F non conoscono la
Briscola a Chiamata provo, a mia volta, a coinvolgerli in questo “
gioco da osteria di pessimissima fama…”.
In realtà, come già scritto, si tratta di una variante della classica
Briscola che, rispetto alla “sorella” prevede la partecipazione di cinque giocatori con tecniche e accorgimenti di giocata piuttosto particolari; si tratta, in estrema sintesi, di giocare in due contro tre e di raggranellare punti sia a proprio vantaggio sia a vantaggio di quelli che, in base alle giocate precedenti e ai ragionamenti propri di ogni giocatore, si reputano essere il o i propri compagni di gioco.
Accontentatevi di questa spiegazione… del resto si tratta di un
Diario di Viaggio e non di un
Trattato Filosofico sul Gioco e sulle Tecniche Avanzate della Briscola a Chiamata…
Spiegate le regole con una serie di esempi proviamo a imbastire una partita a carte scoperte, passando dalla fase di chiamata a quelle di gioco vero e proprio… F cercherà di convertire le enunciate in un qualcosa di “tutto suo” snaturando il gioco e modificandole a chissà quale altro gioco a Lui conosciuto ovvero a proprio uso e consumo… chissà se avrà fatto lo stesso mentre mi spiegava le regole del Burraco?
Da parte mia non sono in grado di sostenere il contrario… almeno per il momento…
Sappiate solo che, alla luce di quanto appena esposto, il “tentativo” della
Briscola a Chiamata si rivelerà essere un vero fallimento e non sarà più ripreso in tutto il resto della crociera… peccato perché, anche se interpretata a livelli medio bassi, è un gioco estremamente coinvolgente e divertente
(… divertente per la serie di epiteti e insulti – da osteria di pessimissima fama - che, inevitabilmente, accompagneranno ogni giocata maldestra… ma questa è un’altra storia…).
Nel frattempo partiamo dal
Pireo, le condizioni meteo non sono state proprio quelle che normalmente la
Grecia tende a offrire…
…ma il mare è sempre una tavola (che quel simpaticone di
Poseidone si sia abbioccato e abbia deciso di non romperci i maròni?); le nuvole all’orizzonte offrono panorami da cartolina…
Al “
Teatro L’Avanguardia”,
Fräu(lein) Anna presenta “
Sogno Italiano” con le voci degli Artisti
Agustina Guzman, Francesc Estéves e
Giacomo Riviello.
E’ la
Serata Italiana… e quale migliore occasione di sfoggiare una cravatta realizzata con un
nastro tricolore ma, soprattutto, una
bandiera verde, bianca e rossa in formato stadio annodata sulle spalle…
siamo italiani e siamo orgogliosi di esserlo…
[smilie=calcio_ital:[/center]
All’uscita del teatro si forma il gruppo della cena (
T&F, M&F e S&M) che ciacolando animatamente del più e del meno si avvia verso il
Ristorante Cerchio d’Oro soffermandosi al
Casinò delle Palme a cazzeggiare un po'... la quarta sensazione, dopo la prima, la seconda e la terza inizia a non essere più una semplice sensazione ma si sta trasformando in qualcosa di più reale per cui il passaggio a far un po' di casino più o meno contenuto è breve… tanto è vero che un “panzone con una papalina sulla zucca” (diciamo un ebreo con la sua inseparabile
Kippah in testa e facciamo prima…) stizzito dal nostro comportamento ci redarguisce in quanto disturbato mentre sta giocando a una slot machine…
Ciccio (in tutti i sensi, più in quello fisico che metaforico…) ma “
ti disturbiamo cosa?”, mentre stai perdendo i tuoi soldi a una slot?
Fammi capire... adesso ci vuoi far credere che per “
tirare una leva e controllare delle figure che non escono se non a ogni morte di papa” occorre una particolare concentrazione?
Ovvero con tutto il
casino, la musica, i rumori e i suoni che normalmente ritrovi in un
Casinò le onde sonore emesse delle nostre voci influenzano la “sequenza non pervenuta” delle immagini… ergo (che continua a non essere un Dio Greco) deduco che la nostra “
poco gradita presenza” sia la concausa principale del fatto che tu stia perdendo soldi?
Ciccio (in senso metaforico oltre a quello fisico di cui sopra) personalmente ho la convinta convinzione che tu abbia dei seri problemi… non voglio dirtelo, ma fattene una sacrosanta ragione…
La
Serata Italiana inizia e prosegue al tavolo del ristorante… tra tutte quelle fino a ora vissute a bordo di una nave da crociera (e siamo a sei) questa è la meno appariscente; sulle precedenti i camerieri e il personale del ristorante avevano intonato canzoni, balletti e scenette basati sull’italianità.
Questa serata risulterà essere, indipendentemente dalla simpatia del personale, la “più sobria” tra tutte:
Costa 1 MSC 5
Di contro, il nostro tavolo inizia a diventare un vulcano in piena attività: battute, barzellette, ragionamenti (fate i bravi, passatemi il termine “ragionamenti”), scherzi e sghignazzi in piena regola; in altre parole, risate fino alle lacrime.
Il limoncello a fine cena farà anch’esso (dopo le birre e il vino…) la sua parte; la serata, per quanto appena riportato, risulterà essere una tra le più divertenti degli ultimi anni… almeno per quanto mi riguarda!
Nasce anche l’idea (a me, tanto non ne avreste dubitato…) di farci due “
spaghi aglio e olio” ma, per fortuna, il buonsenso degli altri cinque mi riporta sulla retta via… però si inizia a parlare con una certa insistenza della prossima crociera e dell’idea di prenotarla soggiornando allo
MSC Yatch Club… ovvero del fatto di farci “conoscere subito” e di farci buttare a mare dai maggiordomi dopo un minuto e mezzo dall'arrivo di questo gruppetto chiassoso formato da
T&F, M&F e S&M) (tanto l'imbarco è prioritario per cui basta trovarci in sala d'attesa e salire tutti insieme...)… sicuramente senza salvagente… anzi, possibilmente con una pietra legata al collo di ognuno di noi per maggior sicurezza… (loro, ovviamente…).
Sono aperte le scommesse sul minuto e mezzo...
Gli accordi con
T&F e
M&F saranno praticamente simili a quelli dei giorni precedenti: “domani colazione in tranquillità e se ci incontreremo a colazione la faremo insieme, se con tutta calma ci incroceremo al Bar “
Il Cappuccino” al Ponte 7 prenderemo il caffè insieme… sta di fatto che alle nove precise l’appuntamento sarà quello di trovarci giù a terra" perché
Rodi ci sta aspettando… da questo momento saremo (quasi) sempre insieme, ma ora, digestivo e poi tutti a nanna con la app
SHealth sullo Smartphone che riporta 19.260 passi.
Marco
(continua)