Poi commento con piacere gli altri scatti, ma ora vorrei parlare di questo..
Dalla piacevolissima visita a Milano di ieri qualcosa a casa ho portato (anche se meno di quello che speravo
) intanto vi "regalo" questa che mi piace particolarmente...è l'interno di una locomotiva del museo della scienza e della tecnologia.
Bella, peccato per quella troppa luce in alto
Bella si!!!
Quella luce in alti la rende particolare, come se arrivasse da un'altro tempo....esattamente come ciò che raffigura...
Dei due commenti sposo il secondo, la luce ci voleva eccome, il problema era gestirla in modo adatto..
E qui sono emersi due problemi:
1) Una macchina come quella di Laura ha un obiettivo meraviglioso, ma non puoi evitare piccole distorsioni ed un po di flare (riflessi anche deformati) nelle condizioni più estreme: parliamo di un 24/820 f=2.8-5.6 equivalente, una cosa che da sola, su una Reflex, costerebbe tanti mila euro, ed è in realtà irrealizzabile..
Quindi parte del problema è la distorsione, più che accettabile, dell'obiettivo investito da una luce trasversale alla massima apertura grandangolare..
Abbiamo provato a correggere, ma in questo caso una Bridge non può competere con una costosissima Relex super attrezzata..
2) Il filtro mi sembrava, seppure incolpevolmente da parte di Laura, affetto da.. ditate!!
Entrambi i problemi sono generalizzabili alla mia Bridge, che è una macchina meravigliosa, ma con l'ottica di qualità leggermente inferiore a quella della macchina di Laura..
Ma qui' ci si fionda nella sperimentazione, nel realismo, si richiamano atmosfere del passato con BW molto vintage....
Hai capito???
Il visore orientabile e' una bella invenzione, vale la spesa in piu' della macchina....immagino tu lo abbia usato
Esatto, vale oro diciamolo..
La mia versione della foto, totalmente indipendente da quella di Laura (abbiamo scattato in momenti diversi, lei non aveva visto me, e dopo io ho visto la sua) e scattata direttamente in seppia, è questa..
forse così è più chiara..
Rispetto a Laura l'ho contestualizzata in modo diverso, accettando il problema della luce si dal principio, con rassegnazione, ed ho dato subito il tono seppia, qui fortemente evocativo..
Per me ovviamente lo schermetto è stato indispensabile, in quanto la macchina è poggiata sul pavimento della locomotiva..
Sono due diverse interpretazioni, non credo che una sia migliore dell'altra..
Un salutone!
Manlio