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Il futuro di Costa Allegra

Chissà perchè mi fischiavano le orecchie..

Sono appena tornato da una vacanza, è vero, ed è vero che in vacanza ho sentito ancora una volta un mio amico che è molto vicino alla Costa Allegra..

Sul discorso del salvataggio non voglio riaprire tutto il tread dell'Augustus, e neanche mettermi a tirare fuori le soluzioni o le difficoltà.. ormai sinceramente mi è rimasto solo amaro in bocca..

Il punto di partenza è però da una parte quello che ha scritto Felix, conteggiando le spese, e dall'altra la 'vecchia' regina, che tutto è meno che una piccola nave, eppure esiste ancora..

Per me il punto è che se una cosa non ha funzionato nel modo in cui la vediamo questo non vuol dire che sia impossibile da realizzarsi..

Per esser chiari se nel 1800 avessi pensato di andare sulla Luna mi avrebbero preso per matto, perchè le Mongolfiere non possono alzarsi più di tanto dal terreno, e di conseguenza sulla Luna non ci si arriva, troppo in alto.. anche i Tizi che pensano di mettere su un oggetto con le ali, già sono pazzi di loro, ma sicuramente posso escludere che arriveranno mai sulla Luna..

Ma già nel 1800 c'era qualche strano personaggio che, partendo dai fuochi di artificio, aveva iniziato a pensare ai razzi.. e probabilmente la Luna la guardava in modo diverso.. ;)

Questo che vedete sotto:

Francesco_Moser.jpg


si chiama Francesco Moser, nel 1984 un frescone che con una bici improbabile e l'aiuto di due/tre medici incompetenti voleva battere, a quaranta anni, nientemeno che il Record dell'ora di un mostro come Merckx..

Come forse saprete la bici è divenuta il prototipo di tutto un nuovo filone di biciclette, i tre medici incompetenti erano fior di professori di medicina e biomeccanica, ed il 'fesso' ha battuto il record dell'ora, ha vinto il Giro D'Italia ed ha ribattuto se stesso dieci anni dopo.. in realtà la sera del record il ciclismo è cambiato completamente.. in un giorno sono finiti al secchio cento anni di esperienza a favore di studi scientifici molto profondi.. (poi la degenerazione ovviamente è altro ndr).

Allora, senza entrare in mille discorsi, vi chiedo: voi siete sicuri che non esiste un modo 'altro' di guardare il problema della conservazione di una nave?

Il problema si può porre solo in un modo?

Pensare in modo 'laterale' non è facile, perchè vuol dire uscire dagli schemi, ma uscendo dagli schemi è nata la penna Bic, la fotografia, la turbina navale, la.. la.. la..

Con gli schemi ci fai l'ottimizzazione, spingi un processo al massimo che può raggiugere, ma non fai innovazione, e spesso invece innovazione la fai anche solo utilizzando quello che già hai, magari da secoli oltretutto..

Sul fatto poi che Allegra sia o non sia una nave storica, bhè la questione è molto semplice.. già oggi è difficile navigare su una nave della concezione di Allegra, e tra dieci anni lo sarà molto di più.. tra venti Allegra sarebbe il testimone di un mondo che, a parte qualche vecchietto, sarà ormai perduto per tutti, e pochissimi lo ricorderanno, seppure solo leggendolo..

Se una cosa diventa storica è perchè quando non lo era qualcuno ha pensato di conservarla per il futuro, perchè una cosa prima nasce ed è tutta bella, poi 'vive' ed alla fine invecchia ed è un rottame da buttare, ma se passa un certo tempo e per caso si conserva allora diventa un valore..

Il Cutty Sark e la Victory rischiavano la rottamazione, solo un gruppo di appassionati li ha salvati, quasi per caso e per fortuna.. così la Constitution e così tante altre navi, città (Civita di Bagnoreggio ad es.) statue ecc.

Oggi è l'Allegra che va in rottamazione, e nessuno penserà in modo 'laterale' per salvarla, ma un domani la mancanza di una nave simile sarà un tassello che mancherà a chi vorrà vedere come era il mondo 'di una volta'..

Un saluto (amaro)
Manlio
 
ciao Manlio...nei post precedenti mi dicevano di spettare il tuo intervento............
adesso ho letto e ho capito........anzi,ti ringrazio per aver espresso così bene
quello che penso io...............
 
Chissà perchè mi fischiavano le orecchie..

Manlio

La penso come te ma a questo mondo comandano i soldi e non si vede mai più in là del proprio portafoglio ORA.... e quindi, se possibile, vorrei capire meglio una cosa che mi sfugge fin dall'inizio di questa triste vicenda.

Noi sappiamo che l'Allegra è più grande (circa 1000 passeggeri) e più nuova sia di scafo che di motori che di interni (era stata completamente rinnovata 7 anni fa) rispetto alla Marina che naviga con estrema soddisfazione del suo armatore coreano e che aveva già espresso l'intenzione di acquistare la coppia.

Nel mondo navigano navi più piccole, più vecchie e più "carrette" dell'Allegra...e non credo che chi le fa navigare siano degli enti di beneficienza.

L'incidente dell'Allegra *per quanto ne sappiamo* ha riguardato il sistema elettrico della nave, non ci sono stati danni esterni, non ci sono stati incendi dalle conseguenze devastanti e visibili come abbiamo visto su altre navi che sono state rimesse a posto.

Insomma....tante considerazioni ma *per quanto ne sappiamo* io non vedo nulla di così difficile e costoso da giustificare la demolizione una nave di "soli" 20 anni

E qui scattano i dubbi e la dietrologia...o "quello che sappiamo* è una versione edulcurata (eufemismo) delle enormi devastazioni che ci sono state in sala macchine per cui c'è veramente da rifare tutto là sotto, "ferro" compreso...oppure c'è qualcosaltro che non ha funzionato... magari non si sono messi daccordo sui costi perchè Costa (e Carnival) dopo il successo di Marina, non voleva proseguire ad aiutare un possibile concorrente in oriente... un pò come quelle squadre di calcio che preferiscono tenere un giocatore in panchina piuttosto che venderlo agli avversari...

Insomma...ci possono essere mille motivi, ma *per quello che ne sappiamo* l'Allegra NON è una nave che meritì di finire a fare lamette OGGI, come invece accadrà.

Cosa *NON SAPPIAMO* ?
 
Ultima modifica:
Manlio, bentornato innanzitutto! :D
Capisco il principio, ma non ne capisco l'applicazione.
Io non credo che paragonare la nobile Allegra alla Victory o all'Augustus sia una cosa corretta da fare.
Hanno una valenza storica ben diversa, hanno rappresentato ben altro, con tutto il rispetto per Allegra.

Seguendo il tuo principio, dovremo conservare tutto. Viviamo in un'epoca di profondi e repentini cambiamenti tecnologici, tutto allora in prospettiva è qualcosa di "storico"., compresi i miei traghetti della Tirrenia (ti ricordi la nostra telefonata quando ero a bordo della Navigator e osservavo la Clodia in disarmo?)
Anzi, secondo me quelle navi (ad esempio le vecchie "poeta") avrebbero avuto maggior "valenza storica" di Allegra, perchè hanno rappresentato il superamento (o il tentativo di superamento) dell'insularità da parte di una delle maggiori isole del Mediterraneo. Ed anche quello stile rappresenta un modo di navigare e di trasportare emigranti/merci che non esiste più.
Ma non mi sono mai sognato di dire: salviamo la Deledda, la Leopardi, la Pascoli etc.

E quindi che si fa?
Ci si da una priorità, e visto che le risorse sono limitate, molto limitate, si ragiona su ciò che vale la pena effettivamente salvare. E spesso non viene salvato neanche quello.
Cerchiamo di essere realisti.
Innovazione:io la penso come Rodolfo, se fosse possibile salvare una nave cercando di fare business, qualcuno l'avrebbe già fatto. Se nessuno l'ha fatto, vuol dire che, a conti fatti, non conveniva.
Ora, di certo non escludo che si possano proporre cose nuove. Di certo non escludo che ci sia una soluzione, oscura ai più in questo momento, ma che possa salvare capra e cavoli.
Però, cerchiamo di essere realisti, perchè dire "salviamo tutto" (ed oserei dire, tutto ciò che ci piace...perchè a tanti di Allegra non interessa...o forse la Love Boat lo meriterebbe più di Allegra ma nessuno lo dice...) perchè tutto domani sarà storico, e soprattutto farlo con i soldi degli altri (pubblici o non pubblici che siano) è molto facile, sulla carta, ma nel mondo reale lo è un pò meno, purtroppo....soprattutto al giorno d'oggi.

Un saluto
 
Ultima modifica:
Il futuro di Costa Allegra

Ragionamento che condivido. Da crocieristi perdiamo a volte alcuni punti di vista che invece sono determinanti per la sorte di navi. Ed in generale chiaramente, vale per tutto.
 
Povera la mia piccolina. Purtroppo penso anch'io che non si sarebbe potuto fari altrimenti.
Per mia fortuna nel 2010 sono riuscito a salire a bordo. E' stata una delle mie migliori crociere se non la migliore in assoluto.
Mi piace ricordarla così:

Tieffe, ti ringrazio, mi scuso perchè prima non avevo visto la foto.. è bellissima, esprime lo spirito di Allegra, che io ho conosciuto tramite Marina..

ciao Manlio...nei post precedenti mi dicevano di spettare il tuo intervento............
adesso ho letto e ho capito........anzi,ti ringrazio per aver espresso così bene
quello che penso io...............

Grazie a te.. sono contento che almeno qualcuno è sulla mia linea di pensiero..

La penso come te ma a questo mondo comandano i soldi e non si vede mai più in là del proprio portafoglio ORA....


Vi ringrazio tutti e due, come avrà capito chi seguiva la vicenda dell'Augustus io credo che per conservare una nave di queste dimensioni occorra partire da uno studio di base abbastanza serio, e che richiede un certo numero di esperti di vari settori (potrebbe essere quasi gratuito, utilizzando ad es. enti come il mio) e far seguire un investimento di base magari non elevatissimo, ma certo non basso..

Tutta l'operazione dovrebbe essere pensata garantendo che l'investimento sia produttivo da solo, ovvero non contando molto sull'apporto, ovviamente sacro, dei visitatori: questo lo puoi ottenere in parte diminuendo le spese di manutenzione adottando ad es. strutture esterne di protezione della nave, in parte legando la nave a sistemi di generazione elettrica/termica esterni ad essa e che producano un guadagno certo e stimabile con precisione..
Poi vengono gli eventi, l'idea magari di farne una sede di EatItaly e quello che si vuole, ma sono cose che vengono dopo in termini di guadagno, all'inizio possono solo aiutare per le spese..

La realizzazione di strutture e di sistemi di generazione richiede un tempo ed ha una spesa, diciamo che parliamo di uno/quattro anni di tempo..

Ad un certo punto la spesa diverrà un attivo, ma ovviamente ci vorrà tempo..

Questo è un lavoro da imprenditori veri, ed ho l'impressione che in giro ce ne siano pochi, ammetto poi che in Italia è sicuramente più difficile farlo che in altri posti..


e quindi, se possibile, vorrei capire meglio una cosa che mi sfugge fin dall'inizio di questa triste vicenda.

Vorrei capirlo anche io in tutta onestà.. la Costa ha posto in vendita la nave a prezzi più che concorrenziali, ma ovviamente chi la avesse comperata doveva accollarsi il costo delle riparazioni (circa due milioni di Euro a quanto ne so) e quello di una serie di adeguamenti che andavano comunque fatti..

Alcuni gruppi sono stati tentati di farlo, ma alla fine hanno rinunciato..

Più o meno ho saputo quanto sarebbe stato il costo totale dell'operazione e rimango perplesso anche io, anche a me sfugge qualcosa..

Tra l'altro mi sfugge anche il motivo per cui si tengono (se non la cedono ovviamente) la Voyager e cedono Allegra (con tutto il rispetto, bella quanto vuoi, la Voyager non è certo l'Allegra).

Però la realtà è questa, e non credo ci siano veri misteri, solo cose che non sappiamo..

Felix, ti leggo ora..

Non è che io voglia salvare tutto (altrimenti non si andrebbe mai avanti), ma uno di quei vecchi traghetti, esattamente come un esemplare di nave degli anni novanta, quello si..

Non considerando l'Augustus, ormai è 'morto' e con lui se ne è andata tutta una parte di storia di Italia, almeno cinquanta anni di mare..

Premesso che nessuno se le fila, ma ha più senso, e te lo dice uno che adora la storia antica, salvare i resti di una piccola città romana o l'Allegra? Di resti Romani te ne trovo ovunque, di Allegra una sola..

Il quesito è volutamente scemo (la città la lasciano sotterrata apposta e si conserva per un Italia migliore della nostra) ma il senso spero sia chiaro..

Il fatto che nessuno abbia pensato di approcciare il problema con il pensiero 'laterale' o in modo diverso dal tradizionale non vuol dire nulla..

Quando Olivetti ha pensato di investire sui Computer i suoi colleghi lo presero per scemo, e non è certo il primo caso di posso parlare.. ;)

Un saluto
Manlio
 
Cara Allegra,
te ne vai cosi',lasciandomi il ricordo del tuo odore unico e inconfondibile che negli anni ho ritrovato in ogni nave in cui ho navigato :p!! Era il 2002 ed io ,crocerista in erba, rimasi esterefatta dai tuoi colori e dall'intimita' dei tuoi saloni assalita pero' da quegli spazi per me "enormi" poiche' ancora era impensabile per me il paragone con le tue "grandi sorelle":rolleyes: con te ho ho imparato ad amare questi viaggi ad assaporare le giornate scandite dal rumore del mare e il riposo cullato dalle onde leggere......:)tante altre navi e luoghi ho avuto la fortuna di visitare ma, la tua piazzetta allegra complice della nascita di amicizie vere non potro' mai cancellarla dal cuore....:rolleyes: CIAO ALLEGRA
 
Vorrei capirlo anche io in tutta onestà.. la Costa ha posto in vendita la nave a prezzi più che concorrenziali, ma ovviamente chi la avesse comperata doveva accollarsi il costo delle riparazioni (circa due milioni di Euro a quanto ne so) e quello di una serie di adeguamenti che andavano comunque fatti..

Alcuni gruppi sono stati tentati di farlo, ma alla fine hanno rinunciato..

Più o meno ho saputo quanto sarebbe stato il costo totale dell'operazione e rimango perplesso anche io, anche a me sfugge qualcosa..

Tra l'altro mi sfugge anche il motivo per cui si tengono (se non la cedono ovviamente) la Voyager e cedono Allegra (con tutto il rispetto, bella quanto vuoi, la Voyager non è certo l'Allegra).

Però la realtà è questa, e non credo ci siano veri misteri, solo cose che non sappiamo..

Ecco....esattamente e forse non le sapremo mai, quindi il liquidare la demolizione di Allegra come un fatto ineluttabile e unicamente imputabile alla sua età e ai suoi danni ha poco senso perchè è solo una faccia della verità
 
Manlio, ripeto, sul pensare laterale non escludo che qualcuno in futuro possa trovare una soluzione. Ci mancherebbe.
Ma i campi tecnologico, medico, scientifico, offrono orizzonti da scoprire molto più vasti che non quelli che potresti trovare in campo economico.
Quando qualcuno ha cominciato a fare il creativo in ambito finanziario...vedi poi cosa è successo...

Sul resto, rispondi sinceramente: se utilizzassimo il criterio di unicità che tu utilizzi con Allegra (ci sarebbe anche Marina Manlio...) per teorizzare il suo futuro valore storico, a quante navi arriveremmo?
 
Manlio, ripeto, sul pensare laterale non escludo che qualcuno in futuro possa trovare una soluzione. Ci mancherebbe.
Ma i campi tecnologico, medico, scientifico, offrono orizzonti da scoprire molto più vasti che non quelli che potresti trovare in campo economico.
Quando qualcuno ha cominciato a fare il creativo in ambito finanziario...vedi poi cosa è successo...

Sul resto, rispondi sinceramente: se utilizzassimo il criterio di unicità che tu utilizzi con Allegra (ci sarebbe anche Marina Manlio...) per teorizzare il suo futuro valore storico, a quante navi arriveremmo?

Io la Allegra la salverei perchè la vedo ancora (relativamente) moderna e utile... dal punto di vista puramente storico io credo che la Riviera (cioè la Guglielmo Marconi) avrebbe meritato molto di più della Allegra di non fare quella triste fine ad Alang... :-(
 
Quando qualcuno ha cominciato a fare il creativo in ambito finanziario...vedi poi cosa è successo...

Felix, per come la penso io, e per come ragionano gli Ingegneri, che sono animali molto diversi dai fisici e dai matematici (anche se i tre mondi e le tre figure sono profondamente legate tra di loro) quello che è successo in ambito finanziario si spiega benissimo e non sarebbe mai successo..

Per 'creativo' noi intendiamo qualcosa di totalmente lontano da quello che è successo lì.. un Ing. è un animale che ha in mano un sacro testo ed una chiave da idraulico.. vola a modo suo, sempre con gli occhi a terra..

Sul resto, rispondi sinceramente: se utilizzassimo il criterio di unicità che tu utilizzi con Allegra (ci sarebbe anche Marina Manlio...) per teorizzare il suo futuro valore storico, a quante navi arriveremmo?

Allegra e Marina sono due navi, a me basterebbe salvarne una, altrimenti si arriva al discorso del 'salvo tutto' che è anche in realtà un blocco allo sviluppo..

Dal mio punto di vista bisognerebbe prima sviluppare uno studio serio su una nave di dimensioni comunque 'medie' (vedi Allegra o Oceanic) e dopo si potrebbe rispondere alla tua domanda..

Questo senza considerare l'effetto positivo di traino che si avrebbe, se l'operazione ha successo, sulle altre navi: magari io penso a salvarne una, la cosa è un successo, e dopo arriva più di un imprenditore per salvarne altre che io neanche considererei.

Ripeto, ed a questo punto parlo da Ingegnere più che da commentatore, prima dovrebbe esserci lo studio, poi la risposta alla tua domanda, e lo studio dovrebbe essere vincolato all'idea che da un certo punto in poi i fondi per la manutenzione della nave escano direttamente dalla infrastruttura che gli si crea attorno, non dalla affluenza o meno di visitatori..

La base della mia idea è che le infrastrutture producano energia e calore da rivendermi per finanziare tutto, e che parte delle infrastrutture servano per limitare al massimo la manutenzione della nave..

Una cosa così con l'Augustus ha un senso, con l'Allegra un altro, con il traghetto un altro ancora, con la Costa Victoria, purtroppo, un altro ancora..

Non si può quindi rispondere a naso a queste domande..

Un salutone!
Manlio
 
Appunto, quindi Allegra già non è unica, quindi...
Manlio, con immensa stima, ma a me sembra che l'atteggiamento di avere gli "occhi a terra" (ed anche i piedi ben piantati) in questo contesto sia più mio, che non sono Ingegnere, piuttosto che il tuo...
Poi per carità, se è fattibile, se è replicabile per altre decine di navi con successo (che è più o meno al numero che arriveremmo utilizzando i tuoi criteri di storicità) sarò il primo a gioirne. Ci mancherebbe.
E' evidente che mi mancano molti dettagli ( e forse anche qualche conoscenza tecnica) per giudicarne la fattibilità.

Ciao
 
Io la Allegra la salverei perchè la vedo ancora (relativamente) moderna e utile... dal punto di vista puramente storico io credo che la Riviera (cioè la Guglielmo Marconi) avrebbe meritato molto di più della Allegra di non fare quella triste fine ad Alang... :-(

Ciao Cristian, la tua affermazione è facilmente confutabile e condivisibile.
Marina è la dimostrazione vivente che Allegra poteva ancora avere un suo utilizzo operativo ed un suo mercato.
Concordo.

un saluto
 
ciao a tutti...questo argomento mi appassiona e ,per capire meglio,mi sono letta tutti i post sull' Augustus
che mi ero persa...............non avendo conoscenze tecniche specifiche ho potuto comunque
apprezzare i vari interventi.......ma,con il cuore e con il cervello,rimango dell'idea di Manlio..........
Purtroppo oltre al problema della fine di Allegra,a questo punto per chi,come me, non ama
le grandi navi tipo condominio,rimane ben poco se non nel settore del lusso...............
 
Manlio, con immensa stima, ma a me sembra che l'atteggiamento di avere gli "occhi a terra" (ed anche i piedi ben piantati) in questo contesto sia più mio, che non sono Ingegnere, piuttosto che il tuo...

Vedi Max, la frase giusta è questa:

E' evidente che mi mancano molti dettagli ( e forse anche qualche conoscenza tecnica) per giudicarne la fattibilità.

solo dopo quella frase si può parlare seriamente, ma quella frase implica un lavoro di gruppo, una serie di stime, e l'adozione di approcci totalmente diversi da quelli utilizzati oggi..

Avere gli occhi ben piantati per terra non vuol dire basarsi solo sull'esistente, sul già fatto, ma quantificare in modo serio cosa implica un approccio nuovo..

Si tratta di descrivere un cerchio larghissimo, ma il cui centro rimane la terra, quindi di volare alto quanto vuoi, ma con praticità..

Il Moser di cui parlavo prima non ha volato alto come uno scemo, infatti la base della sua fantastica bicicletta esisteva da anni, gli studi di Conconi anche, le idee di allenamento erano state sviluppate in altri contesti, ma mai applicate al ciclismo, dove sono arrivate come una bomba fantascientifica che ha distrutto tutto..

Ma Moser non era certo un sognatore (non è proprio il tipo del sognatore ndr ;) ), solo uno che si è guardato intorno..

Per la nave possono esistere due possibilità:

1) Faccio l'analisi su un approccio totalmente diverso da quelli attuali e vedo che è fattibile
2) La faccio e vedo che CON LE MIE IDEE (magari altri ne avranno altre ndr) la cosa non si può fare

Ma certo se non faccio l'analisi parliamo solo di pere e mele..

Il livello di 'fantasia' dell'analisi non è legato solo ad inventarmi soluzioni e basta, ma a quantificare come queste soluzioni possono essere sostenibili, altrimenti parlo di aria fritta..

Gli approcci di cui parlo, lo ripeto, a parer mio devono essere rivolte alla soluzione di due problemi:

1) Ridurre le spese di manutenzione
2) Portare soldi sempre e comunque

Ed il secondo problema, con un bell'impianto turbogas montato a terra ed associato alla nave lo puoi già iniziare ad affrontare, ed a quantificare costi e guadagni in funzione della potenza elettrica e termica sviluppata dallo stesso (quindi decidi la taglia in funzione di questi dati ndr), il primo problema credo possa essere affrontato eccome, ma non da un elettrotecnico quale io sono.. ma ci sono soluzioni, direi a parer mio brutte se vuoi ma radicali, e che non toccano tanto la nave quanto il luogo che la ospita..

Ma torniamo a bomba, vanno valutate seriamente non a 'senso' almeno non da me che non ho l'esperienza per parlare di questo 'senso' come ce l'ho in altri ambiti..

Un salutone!!
Manlio
 
Ultima modifica:
ciao a tutti...questo argomento mi appassiona e ,per capire meglio,mi sono letta tutti i post sull' Augustus
che mi ero persa...............non avendo conoscenze tecniche specifiche ho potuto comunque
apprezzare i vari interventi.......ma,con il cuore e con il cervello,rimango dell'idea di Manlio..........
Purtroppo oltre al problema della fine di Allegra,a questo punto per chi,come me, non ama
le grandi navi tipo condominio,rimane ben poco se non nel settore del lusso...............

Mal di mare, questo è un altro discorso.. per me potrebbe divenire il motivo per abbandonare il mondo delle crociere..
Per fortuna c'è ancora tempo prima di arrivare a porsi il problema..

Un salutone!!
Manlio
 
Manlio, vorrei che rispondessi ad una domanda:
Ma l'Allegra, riconvertita ad altro e ferma in un posto, continuerebbe ad essere l' Allegra?

Per me sinceramente no.
Stiamo parlando di una nave che, problemi post incendio a parte,potrebbe tranquillamente continuare (per anni) a solcare i mari...non viene riparata perchè manca la convenienza economica.

Con tutto l'affetto che posso provare per questa nave sinceramente non vedo in lei un bene storico di tale pregio da tutelare...e comunque, per me, tutelarla significherebbe farla continuare ad andare per mare non farne un museo, un albergo o qualunque altra riconversione possibile...una nave è una nave finchè naviga...dopo diventa un compromesso tra quello che era e quello che (forse) può rendere dal punto di vista economico...
 
Manlio, la mia prima frase (quella che non ti è piaciuta :D ) era riferita al fatto che il tuo "criterio di scelta" in base all'unicità ed alla storicità futura di una nave non lo ritengo un criterio realistico e fattibile (non solo nel mondo delle navi). Molto romantico e poetico ( e ci vuole anche questo nella vita, sia chiaro) ma non reale.
In effetti, per come avevo scritto il post, la cosa poteva essere equivocata. Scusami.
Ma Allegra, pur nobile, non è la Victory o la Augustus. Questo è il mio pensiero.
Con il cuore ti posso seguire, quello che dici è molto bello, ma non lo ritengo realistico applicarlo su così vasta scala.

Sugli aspetti tecnici: è evidente che mi manca la visione d'insieme e mi mancano le conoscenze che invece hai tu. Magari dietro quello che scrivi c'è veramente un'idea geniale, e nel contesto giusto, con le persone giuste, viene fuori una cosa grandiosa.
Ma, proprio per il fatto che mi mancano gli strumenti per giudicare, preferisco tenere i "piedi piantati a terra" (per rifarmi alla frase di prima).
Poi, ma questo è un mio punto di vista estremamente soggettivo, imbragare la nave (se ho capito bene) nella sede che la ospita, già mi toglie il 90% dell'idea di "nave".
Ma questo effettivamente è esclusivamente un problema mio (e non è che ritengo Alang un paradiso ed un luogo ove fare vacanze..sia ben chiaro).

Un saluto
 
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