Il medico ha fatto l'impossibile per assicurarmi assistenza da parte dell'agenzia presente nel porto di Stavanger ma ogni sua richiesta è caduta nel vuoto.
L'apertura pratica credo sia stata ritardata perchè si pensava fosse accaduto de plano la mattina nell'ospedale di bordo ed invece non era stata ancora presa in carico.
Quindi da oggi in poi, oltre a stipulare l'assicurazione bisogna anche prevedere l'assunzione di un avvocato?
No, sarò una romantica, ma mi piace pensare che l'errata gestione della mia situazione sia ascrivibile al cattivo lavoro di un operatore dell'Ufficio Infortuni, indottrinato a dovere, ma che non ha saputo leggere i fatti.
Non so con chi ho fin'ora intrattenuto le conversazioni via mail, ma non mi do per vinta.
Un fatto sarebbe stato se mi avessero risposto che non è previsto alcun risarcimento, l'altro e volermi rendere responsabile dell'incidente.
Certo, avrei potuto non fare la doccia quella sera, avrei potuto trattenere meglio la tenda, avrei potuto mettere sul pavimento tutti gli asciugamani, avrei potuto chiudere l'acqua quando mi insaponavo, avrei potuto cadere diversamente
, avrei potuto chiedere il cambio della tenda sin dal primo momento che ne ho notato le dimensioni ma nulla di tutto questo è accaduto. Allora è colpa mia?
Grazie Maurizio
Ribadisco quanto da me sottolineato sin dall'inizio del thread. Non ho nulla da eccepire sul personale di bordo, e se qualche svista c'è stata, è stata subito rimediata. A loro non contesto nula, anche perchè di più non avrebbero potuto fare.
E' il meccanismo esterno che non ha funzionato e il cattivo trattamento che mi stanno riservando.
Vorrei che chi mi risponde si identificasse, così come faccio io, e mi fornisse le corrette motivazioni di questa presa di posizione.
Non credo sia troppo.