Di ritorno, la scorsa settimana, dal giro con la Romantica racconto la mia breve esperienza allo sbarco di Izmir affinché possa servire ad altri amici, come a me sono serviti i post precedenti.
Per prima cosa devo dire che amo muovermi autonomamente, senza escursioni organizzate e dò merito alla Costa di far scendere gli escursionisti ordinatamente e celermente ma senza distinguere tra chi partecipa alle escursioni organizzate e chi preferisce il fai da te.
Appena sbarcato intorno alle 13,00, poco dopo ho immediatamente trovato taxi già organizzati che esponevano a chiare lettere i tour proposti e il costo. Io desideravo andare solo alla casa di Maria e alla tomba di San Giovanni mentre il tour proposto da uno di questi cartelli prevedeva anche Efeso per E. 120 a taxi. Immagino che non fossero inclusi i costi degli ingressi ai siti (da chiarire).
Io già conoscevo Smirne ed Efeso per averli visitati anni prima e volevo limitare l'escursione solo ai due siti sopra indicati. Per non fare inutili discussioni proseguii con la mia famiglia (moglie e due ragazzini) e fui fermato da diversi tassisti (professionali) indipendenti. Dopo una breve contrattazione con uno di questi, molto gentile che parlava un buon italiano, mi accordai per 100 euro, dato che i siti di Maria e San Giovanni sono molto vicini ad Efeso, circa 85 chilometri da Izmir. Questo tassista mi affidò ad una sorta di suo dipendente, un tassista bulgaro, sempre su un taxi professionale col tassametro staccato. Il bulgaro non parlava italiano e il suo inglese era molto stentato, più del mio, ma sempre molto gentile e riuscimmo ad intenderci, non so come, a meraviglia.
Onde sgombrare subito ogni dubbio, non ho avuto mai la sensazione di alcun pericolo. Izmir è una città importante e moderna e tutta la zona, Efeso compresa, è ad alto interesse turistico. Le autorità locali, la polizia, gli stessi tassisti, non hanno nessun interesse che si diffonda micro criminalità o truffe ai danni del turista, finirebbe il loro filone d'oro.
La Turchia che mi si è presentata, appunto, è una Turchia solare, bella, con importanti autostrade frequentate da buone macchine, Suv e quant'altro, ovvero molto diversa dagli stereotipi datati che potrebbe avere il turista europeo. Il tassista mi ha spiegato, comunque, che questa è una zona turistica, ricca. Dopo circa cinquanta minuti mi ritrovai al sito di San Giovanni inserito in una cittadina molto carina e ariosa. L'ingresso è stato pagato da me e mia moglie, per i ragazzi sino a 12 anni è gratuito, con bancomat non avendo lire turche. Dopo ho scoperto di aver pagato un totale di 4,15 euro.
La lira turca vale, grosso modo, 0.50 euro.
In questo sito mi sono commosso ripensando alle parole di Gesù che affidò la madre al discepolo preferito e che in questi luoghi, dopo le visioni di Patmos, potrebbe aver scritto l'Apocalisse.
Comunque la tomba di San Giovanni era davanti a me.
Dopo una sosta di circa mezz'ora ed aver visitato, su mia richiesta, una industria a conduzione familiare di maiolica d'arte che vende anche souvenir (sempre accolti con estrema gentilezza) ci recammo alla casa di Maria. Questa distava a circa dieci minuti, sopra una montagna che alla base ha il sito archeologico di Efeso.
Anche qui vi era un ingresso da pagare, ma stavolta in contanti. I cartelli successivi spiegarono che nulla si paga per visitare questo luogo religioso ma che l'ingresso era dovuto alle autorità turche per migliorare la cittadina vicina al sito (quella stessa di San Giovanni). Mi chiesero 24 lire e pagai con 10 euro, due li anticipò insistendo il mio amico tassista (una sua piccola e simpatica furbata).
La casa di Maria è stata la dimora dove venne portata da San Giovanni dopo la dipartita terrena di Gesù.
Molto piccola (alcune foto sono state postate da altri amici in questo sito), dato il numero continuo di pellegrini, si entra si dice una preghiera e si esce immediatamente. Appena fuori si possono riporre delle piccole candele che si prendono nella chiesetta e si incontra subito una fonte con acqua potabile. Accanto vi è un muro ove i pellegrini appendono bigliettini ove trascrivono speranze e/o desiderata.
Senza voler essere blasfemo (non è assolutamente mia intenzione), questa montagna, la fonte e al centro questo luogo di culto, la stessa vegetazione attorno, mi hanno molto ricordato di quando salii, molti anni fa, al monte Olimpo in Grecia.
Dimenticavo di scrivere che sia vicino al sito di San Giovanni che prima di entrare alla chiesa di Maria o, sotto, ad Efeso, esistono diversi negozietti di souvenir per chi ne sente il desiderio.
Al ritorno il tassista cambiò strada, non più l'autostrada, e questo, in un primo momento, mi fece sobbalzare perché non capivo il motivo.
Anche quest'altra strada era spaziosa, ben curata e passò vicino al mare toccando alcuni centri dove non mancarono case di una certa importanza.
Alla fine, dopo aver attraversato alcune arterie di traffico intenso di Smirne, arrivai contento alla nave.
La simpatica furbata del tassista fu che mi chiese con molto garbo altri 10 euro avendo anticipato 2 euro per l'ingresso al sito di Maria (era vero) e altri soldi (lui sosteneva) per entrarvi col taxi. Secondo me non era vero ma feci finta che lo fosse perché tutto era andato per il meglio, ero molto contento e il tassista era simpatico.
Il mio piccolo tour era durato non più di tre ore e mezzo.