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La crisi colpirà le crociere ?

Re: La crisi colpirà le crociere ?

In effetti converrebbe davvero. :wink:

Penso che Costa abbia usato il termine Light per indicare che la crociera è di durata leggermente inferiore (10 giorni contro gli 11 canonici) e che l'imbarco avviene in un porto e lo sbarco in un altro. Light può anche sottintendere i prezzi "leggeri" praticati.

Indubbiamente la crisi ha sortito i suoi effetti sulle crociere... comprese le partenze di Natale e di Capodanno. Anche Royal Caribbean e Celebrity hanno offerte molto appetibile per talune partenze delle feste... ed io non mi sono lasciato sfuggire la Celebrity Galaxy a Natale. :wink:
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Rodolfo ha detto:
Grazie Paolo, ma 2x1 cosa significa?

Il 2X1 indica che la crociera è offerta con la formula metà prezzo rispetto al catalogo annuale (paga 1, si parte in 2), sebbene la crociera duri un giorno in meno. Il prezzo da catalogo di questa partenza (stagione arancio) è 590,00 euro a persona, che diviso per 2 fa appunto 295,00 euro con l'offerta, tasse portuali, quote di servizio, assicurazione e surcharge carburante esclusi.

Prima del Prenota Subito questa formula 2X1 Light di Costa era abbastanza frequente.
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Ho visto questa offerta anche in moltissime agenzie qui a Messina, e devo dire che la tentazione è forte.
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Ciao a tutti.

Teniamo anche presente che c´é crisi e piú quantitá di navi in mediterraneo quest´anno.
Poi MSC con Fantasia puó portare piú di mille croceristi in piú della sua sorella dell´anno scorso.
C´é la Brillance e la Norwegian Jade.
Mi sa che sono tante per il mediterraneo invernale.

Un saluto.
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Effettivamente d'inverno il Mediterraneo inizia ad essere piuttosto affollato quanto a numero di navi. E pensare che era iniziato tutto nel 1993 con l'Enrico Costa.

Detto questo comunque già nel 2009-2010 ci sarà una flessione: la Brilliance of the Seas offrirà infatti crociere da Dubai. Su NCL è prematura qualsiasi speculazione.

Il problema è che non so quanto sia appetibile per la clientela statunitense il Mediterraneo/Vicino Atlantico d'inverno. E con le compagnie americane questo tipo di clientela ha il suo peso. E con la crisi economica attuale un volo a/r Stati/Uniti/Europa è una spesa in più che molti preferiscono evitare... con i Caraibi e la Riviera Messicana a "due passi" da casa. :wink:

Francamente preferisco il Mediterraneo in primavera (maggio/giugno) o autunno (settembre/ottobre), visto che le temperature sono decisamente migliori.
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Ciao Italian

Ma a gennaio 2008 sono stato sulla Serena in mediterraneo, e anche se é una crociera che l´ho fatta piú per accompagnare degli amici e che veramente non avevo tanto interesse, posso assicurarti che mi sono trovato benissimo.
Al contrario mi ha entusiasmato perche é comoda per arrivare fino la nave ( niente voli da 6-10 13 ore ), é un vero relax, perche non c´é quella vita frenetica data dall´estate, anche i croceristi li vedi piú placati del normale.
Serena, Concordia e Fantasia sono navi con ottime caratteristiche invernali.
Per il 2009-2010 anche se Brillance va a Dubai, penso che RCCL lascierá una nave in Mediterraneo.
Attualmente figurano per quella stagione la Radiance, Splendour e Vision sul il mercato Sudamericano.
Tre navi son troppe, una credo che la manderanno in Europa. Credo che sará la Vision.
Comunque é presto per dirlo perche se qua c´é crisi, in Sudamerica ci troviamo in questo momento con una bomba che scoppia in qualsiasi instante.

Un saluto.
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

A mio parere fare previsioni è come giocare al lotto. Certo che la crisi c'è e si sente. I prezzi superscontati che vengono proposti sono un'evidente dimostrazione; in più ci si mette il maltempo.
La crisi è maggiore dove c'è tanta concorrenza. La Ferrari non mette in cassa integrazione nessuno, la Fiat invece ha grossi problemi e con lei tutto l'indotto.
Il concetto si può estendere con le dovute cautele anche al mondo delle crociere.
Nel Mediterraneo sono presenti un numero di navi notevole, riempirle non è facile ,i costi di gestione sono elevati, ma soprattutto manca la disponibilità da parte delle persone che per mille motivi da qualche parte debbono cominciare a limare le spese.
E poi c'è l'indebitamento, la rateizzazione delle spese dà l'impressione che tutto sia acquistabile....... ma poi le rate arrivano.
L'agenzia della mia compagna sta fatturando il 30/35% in meno dello stesso periodo dello scorso anno, e le crociere con il contagoccie( forse anche per il tempo).
Saluti
leo
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Che le navi Costa abbiano tutte le caratteristiche per operare d'inverno nel Mediterraneo non ci piove. Sono stato nel 2004 su Costa Fortuna alle Canarie (autunno inoltrato) e sono stato molto bene. Ma per questioni climatiche avrei preferito trovarmi ai Caraibi o in Sud America: preferisco temperature superiori ai 25°. :wink:
La programmazione per il Sud America di Royal Caribbean, stagione 2009-2010 è stata modificata: la Radiance rimarrà negli States, offrendo crociere da San Diego verso la Riviera Messicana. Solo la Vision e la Splendour andranno in Sud America, principalmente per il mercato locale, vista l'offerta prevalente di crociere brevi e medie. Al momento niente Terra del Fuoco per Royal Caribbean... ma del resto c'è già Celebrity sulla Valparaiso-Buenos Aires.
Non penso che Royal Caribbean manterrà una nave in inverno nel Mediterraneo... evidentemente la stagione di prova di quest'anno della Brilliance non sta dando i risultati sperati: e con la crisi che c'è in Spagna non mi stupisco. Piuttosto che a Barcellona, avrebbero fatto meglio a posizionare la nave a Genova e Civitavecchia.
Le navi di classe Freedom sono tutte confermate ai Caraibi. Quelle di classe Voyager, ad esclusione della Mariner che sarà sulla Riviera Messicana, saranno tutte ai Caraibi, con la novità della Navigator su Miami. Le navi di classe Radiance si divideranno tra Caraibi (Serenade e Jewel), Riviera Messicana (Radiance) e Dubai (Brilliance). Una nave di classe Vision nel Mediterraneo d'inverno sarebbe un azzardo.
Il Mediterraneo d'inverno è stata una scommessa riuscita di Costa... seguita a ruota da MSC negli anni successivi. Il successo delle compagnie si spiega alla luce del loro carattere internazionale. La Brilliance è internazionale... ma orientata in prevalenza verso Americani e Spagnoli... NCL con la Norwegian Jade troppa strada deve ancora fare per essere veramente internazionale.
Penso alla fine che ogni compagnia punterà sui sui mercati di riferimento, offrendo prezzi appetibili ed alla portata di molti. Credo che negli Stati Uniti aumenterà il numero delle minicrociere verso Bahamas e Caraibi.
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

E ora sì sembra che gli scricchiolii diventino più sonori e frequenti.

19 gennaio 2009

GRANDI NOMI KO IN BORSA LE CROCIERE RALLENTANO E I CANTIERI TAGLIANO

Stx Norway, filiale del gruppo coreano Stx Group, emetterà bond per 86 milioni di dollari per rafforzare la propria situazione finanziaria, secondo l’agenzia Yonhap News. I bond saranno a tasso variabile e verranno venduti dalla Standard Chartered Bank di Singapore. Il ricavato sarà utilizzato per portare la quota di Stx Norway nella controllata Stx Europe da 98,3 a 100% e per rimborsare i debiti in scadenza. Al di là della situazione attuale, a preoccupare sono però le prospettive future del settore crocieristico, che costituisce la principale fonte di lavoro per Stx Europe, la ex-Aker Yards. L’ultima settimana è stata caratterizzata da notizie negative. In America sia Carnival sia Royal Caribbean (Rccl) hanno segnato pesanti perdite in Borsa. In Finlandia, la stessa Stx Europe ha cominciato le consultazioni con i sindacati del cantiere finlandese di Turku per il licenziamento di più di mille persone, fra operai e colletti bianchi. E potrebbe essere solo l’inizio di una vera e propria dismissione, secondo quanto riferisce il rappresentante sindacale, Jari Aalto.

Il tutto mentre il 2009 vedrà la discesa in mare di due giganti come la Oasis of the Seas di Royal Caribbean, la più grande nave da crociera del mondo in costruzione proprio a Turku, e la Dream di Carnival, che arriverà in Mediterraneo in settembre. In tutto saranno 13 le nuove unità a essere varate nel corso dell’anno, per un totale di 26.500 cabine passeggeri. Fra le nuove navi Costa Pacifica e Costa Luminosa, Msc Splendida e Silver Spirit. Il mercato però ha cominciato a scricchiolare dopo che l’analista Steven Kent, di Goldman Sachs, ha abbassato i giudizi sia sul settore crocieristico in generale (“cautious”), sia sulle azioni di Carnival e Rccl. «Anche se - ha affermato Kent - negli ultimi 12 mesi queste azioni hanno perso il 55% del loro valore, pensiamo che in futuro andranno ancora più giù». L’errore secondo Kent è stato di spostare navi su rotte costose, come Alaska, Europa e luoghi esotici, in un momento in cui i consumatori cercavano soluzioni economiche. Nonostante l’episodio di Ncl, che ha cancellato uno dei suoi due ordini ai cantieri Stx di Saint Nazaire, in Francia, l’analista nota anche che le compagnie avrebbero dovuto essere più aggressive nel cercare di cancellare o almeno ritardare la consegna delle nuove navi. Dopo la pubblicazione del rapporto di Goldman Sachs, le due compagnie hanno subito vistosi cali. Rccl è scesa del 6,8%, da 13 a 9,50 dollari. Carnival ha perso il 4,4%, arrivando a 20,47 dollari. Si tratta del secondo scivolone dopo quello di quest’autunno. Nei passati dodici mesi le quotazioni erano state ben più alte. Rccl aveva toccato i 42 dollari e Carnival i 45 dollari. Anche se Kent lamenta una lentezza di reazione da parte degli armatori nei confronti dei cantieri, le conseguenze per l’occupazione cominciano a essere pesanti. Dopo i tagli di 800 persone ai Saint Nazaire, per Stx adesso è la volta di Turku. Le consultazioni in corso riguardano 900 metalmeccanici e 160 dipendenti dell’amministrazione, su un totale di 2.400 dipendenti. C’è lavoro ancora per 18 mesi. Dopodiché, secondo Aalto, è possibile che l’intera forza lavoro del cantiere resti senza occupazione.

(da Informare)
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Sai Cokj, come avevo introdotto l'articolo, ma poi l'ho cancellato? Che la notizia avrebbe fatto felice qualcuno di nostra conoscenza, non tu, e che finalmente avrebbe potuto esclamare "L'avevo detto io" oppure "E' da tempo che lo vado dicendo". In compenso c'hai pensato tu, ma, credo, non mosso dalle stesse motivazioni.
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

le mie motivazioni sono "preoccupazione" per la perdita di milioni di posti di lavoro, ai Caraibi per esempio se togli le navi cosa farebbero :?:
Etc.,etc. :roll: :roll: il fatto è che i soldi sono finiti (almeno i fanta soldi).
Lancio un appello qui:
Chi in questi giorni sarà talmente fortunato di trovarsi in crociera potrebbe riportarci la percentuale del riempimento delle navi.
Anzi apro subito un argomento :P :P :P
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Rodolfo ha detto:
Il mercato però ha cominciato a scricchiolare dopo che l’analista Steven Kent, di Goldman Sachs, ha abbassato i giudizi sia sul settore crocieristico in generale (“cautious”), sia sulle azioni di Carnival e Rccl. Nonostante l’episodio di Ncl, che ha cancellato uno dei suoi due ordini ai cantieri Stx di Saint Nazaire, in Francia, l’analista nota anche che le compagnie avrebbero dovuto essere più aggressive nel cercare di cancellare o almeno ritardare la consegna delle nuove navi.
Alla luce di queste dichiarazioni la cancellazione delle ultime due Musica appare sempre più probabile.
Non solo ma sono pure convinto che se MSC farà quella mossa verrà seguita a ruota da tutte le altre, Costa in testa.
Infatti ho come l'impressione che tutti stiano a guardare chi per primo annullerà gli ordini, un po' come fanno i bambini quando non vogliono asumersi le responsabilità: "annula tu per primo, no annulla tu, no annulla tu ecc.".
NCL era già in crisi e l'annullamento di D33 è stato considerato indispensabile per evitare il fallimento, per questo per ora è rimasto un caso isolato nelle grandissime navi.
Ma si sta correndo il rischio di costruire navi grandi come mai prima nella storia destinate a rimanere spettralmente vuote.
STx è già in crisi.
A Saint Nazaire non sanno più a che santo votarsi.
Rimangono Mayer Werft e soprattutto Fincantieri, ma fino a quando?
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Contrariamente a MSC, che ha quasi completamente rinnovato la sua flotta (manca solo la Melody), Costa, di fronte alla crisi, non ha la necessità di cancellare ordini (mi riferisco alle 2 gemelle di Costa Pacifica). Ha ben 5 navi tradizionali nella sua flotta... e la scelta potrebbe essere una rapida dismissione di queste unità, a partire da quelle meno competitive. Per le rotte esotiche basterebbe la sola Costa Victoria... anche se, viste le cabine che si ritrova, non è che sia adattissima a crociere lunghe.

Anche MSC di fronte alla crisi, oltre a cancellare i nuovi ordini, potrebbe accellerare la dismissione della Melody... che piccola è, ma trasporta un bel numero di passeggeri.

Comunque in prospettiva le due compagnie che ho citato dovrebbero risentire di meno degli effetti della crisi... sono compagnie internazionali che hanno più mercati di riferimento.

Diversa la situazione di Carnival (e delle sue molte controllate esclusa Costa) e di Royal Catibbean e delle sue controllate. Carnival Cruises è totalmente appiatita sul mercato statunitense... ed ha nel complesso poco appeal sulla clientela internazionale. La clientela di Princess e di Holland America è prettamente statunitense. Altre compagnie sono rivolte ai mercati locali (Australia, Regno Unito, Germania). E se l'economia di quel singolo Paese è in crisi... inevitabili le ripercussioni sulle compagnie e le stime passeggeri al ribasso.

L'analisi di Kent ha una pecca... contempla esclusivamente il mercato statunitense, dimenticando che questo è il mercato di riferimento per le sole crociere in Alaska. L'Alaska non è una destinazione esotica e costosa... se si guardano i prezzi delle crociere in quell'area rientrano decisamente in una fascia bassa. E gli aeroporti porti di Seattle, Vancouver e Anchorage sono ben collegati a Stati Uniti e Canada... il costo del volo non è particolarmente influente sul costo della crociera. E comunque le compagnie da lui citate hanno un ruolo marginale in Alaska: Carnival ha 1 sola nave, Royal Caribbean 3. Sono le controllate Carnival (Princess e Royal Caribbean a fare la parte del leone in quell'area). In Europa Carnival ha ridotto drasticamente la sua presenza. Royal Caribbean nell'area ha il suo punto di riferimento nella clientela internazionale. Sulle rotte esotiche Royal è già intervenuta cancellando la programmazione 2009-2010 della Radiance of the Seas. Sia in Sud America che in Estremo Oriente la maggior parte delle crociere sono concepite per il mercato locale e non per quello statunitense. Carnival non è presente nel settore delle crociere esotiche.

La crisi più acuta al momento riguarda i Caraibi... e le compagnie stanno già correndo ai ripari scontando (e non poco). Gli hotels dovrebbero seguire a ruota... visto che a Miami ho visto prezzi che poco hanno a che fare con una situazione di crisi.
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Secondo me tra le compagnie che rischiano seriamente c'è la tedesca Transocean Tours, non so perchè ma è una mia sensazione. :roll:
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Guizzo90 ha detto:
Secondo me tra le compagnie che rischiano seriamente c'è la tedesca Transocean Tours, non so perchè ma è una mia sensazione. :roll:
Compagnia di nicchia... navi piccole... flotta che ben presto passerà da 3 a 2 unità... la Marco Polo nella sua flotta. Il mercato tedesco è molto particolare... tralasciando Aida, che offre un prodotto molto particolare e la nuova TUI tedesca, della quale non si sa molto... le compagnie presenti su quel mercato in esclusiva operano con unità di medie dimensioni. Hansa, Plantours, Phoenix Reisen. Ed è proprio Phoenix Reisen ad avere la flotta migliore al momento.

Su quel mercato si gioca tutto sul rapporto qualità/prezzo, visto che le 3 compagnie operano spesso su rotte simili.

La compagnia più a rischio per me rimane NCL... delle piccole invece Pullmantur rischia la saturazione... flotta eclettica (pure troppo) e troppe navi immesse tutte insieme nella flotta.
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Quando 4 mesi fa ho aperto questo post, non pensavo che la crisi di cui si parlava avesse una ripercussione cosi su tutto il mondo, ma sicuramente sul mercato delle crociere qualche effetto si. L'investimento che riguarda la costruzione di una nave consta di grande liquidità da parte di una società croceristica, e con la crisi del mondo finanziario i problemi ci sono. Molte industrie, sopratutto nel settore auto, non parlano di annullamenti degli investimenti per il futuro, ma di un "congelamento" per il 2009. Quindi se tale provvedimento dovesse essere adottato anche per il settore navale, sarebbe "solo" uno slittamento di un anno o forse più. Rimane la preoccupazione per i posti di lavoro, sopratutto per quei lavoratori che in assenza di ammortizzatori sociali, saranno espulsi.
Molti giornali hanno scritto che solo i beni di lusso saranno esenti dalla crisi, non credo che la crociera sia un "lusso" ma una semplice vacanza alla portata di molti, non più onerosa della settimana bianca di una famiglia di 3 persone.
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Fonte: http://www.cybercruises.com/newsfile.htm

Secondo le previsioni della Cruise Lines Industry Association circa 13,5 milioni di persone effettueranno crociere in Nord America, area che include Alaska, Stati Uniti, Canada, Caraibi e Messico, nel corso del 2009, con una crescita di circa il
2.3 % rispetto al 2008. Le previsioni tengono conto anche dei passeggeri non statunitensi.

Trattandosi della principale destinazione crocieristica a livello mondiale, se le previsioni saranno confermate, vuol dire che la politica di riduzione dei prezzi attivamente praticata dalle maggiori compagnie avrà i suoi effetti, evitando una pesante recessione nel settore crocieristico.

Cosa succederà in Europa ? Si spera che la crisi porti a sensibili riduzioni del costo delle crociere, specie in Nord Europa. :wink:
 
Re: La crisi colpirà le crociere ?

Il settore crocieristico è il segmento con il maggior tasso di crescita degli ultimi anni dell’intero comparto turistico.
Tale crescita dimostra la capacità del business crociera di adattarsi ai cambiamenti del mercato e a spingere un prodotto tradizionalmente percepito di lusso verso il mercato di massa.
In particolare tale settore rappresenta un esempio di come i vari operatori abbiano saputo adottare un forte orientamento al mercato che si è sostanziato in una serie di politiche di marketing volte a cambiare la percezione del turista nei confronti del prodotto crociera offrendo diversi standard qualitativi di servizio in modo tale da soddisfare le diverse esigenze di una clientela che è diventata nel corso del tempo sempre più esigente e complessa, rendendolo effettivamente accessibile al consumatore con una costante riduzione nel tempo delle tariffe, aumentando le commissioni ai cruise operator (le più alte di tutto il settore turistico), facilitando le operazioni di booking e ponendo il prodotto agli occhi del turista non più come un servizio di lusso, ma come una forma di vacanza alternativa ad altre, all’insegna dello svago, del relax e del divertimento.
Tale politica di mercato ha fatto si che si passasse dai cinquecentomila crocieristi degli anni ’70 ai quasi sedici milioni di oggi.
 
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