Re: La delusione di un fedele cliente CostaClub
Belle e intelligenti esternazioni, le tue !
Ho tentato di adeguarmi, a bordo della MILLENNIUM (niente male !) e della MSC MUSICA (un disastro !), ma non mi ci ritrovo più.
Le crociere di una settimana non le amo e viaggiare in compagnia di altri 2'500 croceristi proprio non mi va. Le compagnie straniere non
mi "eccitano". Come tutto, nella vita, giunge a conclusione. Anche le "mie" crociere sono terminate. Non mi faccio più illusioni, le navi
saranno sempre più grandi e la confusione e il "casino" non sono più adatti a un "vecio mugugnone". Pazienza.....è stato bello, anzi da sogno !
Per quanto riguardo il COSTA CLUB meglio stendere un pietoso velo.
Ciao.
Silvano
MCP ha detto:Ho letto con grande piacere questa discussione, e tutti gli argomenti toccati sono stati molto interessanti.
Quanto al CostaClub, anche io negli ultimi anni ho avuto gli stessi problemi, il trattamento, le irritanti risposte indicati dal Generale nel suo avvio di questa discussione, ma dopo essermi arrabbiata, sdegnata, aver giurato che mai più e mai poi, ho capito che se mi andava bene era così sennò peggio per me, e sono diventata più "filosofa". Mi scuso se mi autoquoto da un'altra discussione, ma ci sta:
Non che per le altre compagnie medie sia diverso (sulla fallita Festival e su MSC ho trovato anche di peggio), quindi mi ci sono rassegnata e quando proprio davvero esagerano cerco di trovare la persona giusta, un accordo, una via di mezzo che non lasci né me né loro troppo scontenti, e se proprio un compromesso non si trova rinuncio.MCP ha detto:Il CostaClub (così come tutti gli altri programmi fedeltà) non è nato per riconoscerci qualcosa, ma perché la compagnia potesse dotarsi di un corposo database di nominativi da sfruttare per usi commerciali. Non sono loro che fanno qualcosa per noi, ma noi (prestare il nostro nominativo a una banca dati) per loro.
Da anni non è più una questione di fedeltà, di vecchio passeggero, di rapporti, attenzione al cliente... è solo questione di quattrini. Alla compagnia interessa chi spende oggi, non chi ritorna domani. Tanto se non torniamo noi si imbarcherà qualcun altro e la nave la riempiono lo stesso.
Sempre con riguardo al CostaClub, dice Tano che in Germania queste cose non succedono. Permettetemi di dissentire e di spiegarvene le ragioni.
Ho navigato per dieci anni con un gruppetto di vecchi crocieristi di diversi Paesi: Italia, Germania, Spagna, Svizzera, Lituania, Brasile, Stati Uniti, e spero di non essermene dimenticato nessuno. Quando abbiamo cominciato a capire che le compagnie non ci consideravano più nulla e ci facevano un sacco di problemi, abbiamo fatto tentativi e comparazioni in tutti i nostri diversi Paesi scambiandoci le informazioni, e ogni anno di più (l'ultima volta nel 2007) abbiamo dovuto constatare che le compagnie si sono invariabilmente trasformate in giganteschi computer centralizzati con cui non si ragiona più e che praticano analoghe condizioni a tutti e in tutti i Paesi. Non sempre il problema rilevato è lo stesso e sulla stessa crociera (magari quel che risulta indisponibile in Italia lo si riesce ad avere in un altro Paese o viceversa), ma la situazione è analoga ovunque e anche i prezzi ormai si differenziano per pochi centesimi.
Una volta, per ovviare ai mille problemi che le nostre differenti agenzie (di diversi Paesi, come dicevo) incontravano nelle prenotazioni, abbiamo deciso tutti insieme di comprare il mese di crociera che volevamo, spezzettandolo e comprandolo nel Paese che per quel pezzetto non faceva problemi: quindi una parte in Italia, una parte in America, una parte in Germania, una parte in Spagna... Riuscimmo con grande fatica a mettere insieme il puzzle e a risolvere tutti i problemi che ci erano stati posti, ma devo dire che a bordo poi sono impazziti per capire che razza di passeggeri eravamo, di dove eravamo, come funzionavamo... siamo risultati "strani" assai! ;-)
Vorrei poi brevemente commentare un'altra cosa, ma cercherò di farlo velocemente perché era un argomento OT e sennò Valerio mi si arrabbia...
Anche se a volte l'ho preso un po' in giro sul suo blog dandogli di inguaribile brontolone, comprendo profondamente Silvano e la sua ostinazione nel non voler rinunciare alle emozioni che gli dava navigare old style. Ne capisco lo spirito e ha da parte mia molta comprensione, anche se il primo a stare male, nella sua rigidità, è lui. Credo che rinunciare alle emozioni, una volta provate, sia una cosa difficilissima. Però anche tu Silvano potresti trovare un compromesso: prova a non rifiutare in toto il nuovo mondo delle crociere, ma magari scegli le navi con rapporti più "umani" escludendo le cassettone, le stagioni più gettonate, le situazioni che ti fanno "soffrire" di più, e selezionando le cabine più "esclusive" che rendono un cliente più considerato. Forse un pochino ti potresti riconciliare...
MCP
Belle e intelligenti esternazioni, le tue !
Ho tentato di adeguarmi, a bordo della MILLENNIUM (niente male !) e della MSC MUSICA (un disastro !), ma non mi ci ritrovo più.
Le crociere di una settimana non le amo e viaggiare in compagnia di altri 2'500 croceristi proprio non mi va. Le compagnie straniere non
mi "eccitano". Come tutto, nella vita, giunge a conclusione. Anche le "mie" crociere sono terminate. Non mi faccio più illusioni, le navi
saranno sempre più grandi e la confusione e il "casino" non sono più adatti a un "vecio mugugnone". Pazienza.....è stato bello, anzi da sogno !
Per quanto riguardo il COSTA CLUB meglio stendere un pietoso velo.
Ciao.
Silvano