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La "mia' traversata inaugurale da Southampton a New York sul Queen Mary 2

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Caro Amoilmare ti ringrazio delle tue parole verso la mia persona peró siamo tutti un punto sull´universo sicuramente differenti ma che mettendo un granello di sabbia construiamo qualcosa di grande, ed in quattro anni in questo forum, ho imparato tanto sulle navi grazie a persone eccezionali come Rodolfo, Unochenaviga, La76, Felix, e spero adesso anche grazie a te, con tutto quel bagaglio che hai da raccontarci.
Per finire sono quattro anni che frequento il forum e secondo me é un grande forum, molto meglio di altri, perche siamo Italiani ecome Italiani prima viene la passione verso una nave, verso una compagnia e poi la critica. In altri sono i crocieristi contro le compagnie ed io credo che il bello di un forum é quando si trova l´equilibrio tra il capire quello che ti da una compagnia ed il punto di soddisfazione del crocierista.
Puoi avere buone crociere ed altre meno, ma se ami andar per nave, tutto passa in un secondo piano, c´é sempre qualcosa che ti risveglia da quel momento no, un alba, un tramonto, una chiacchierata, un odore del mare.
Ti dó anche un ringraziamento perche ero interessato a sapere su che navi hai navigato.
Stupenda questa sintesi che é da mettere nella pagina iniziale del forum:

"Quello che, bene o male che sia, su gran parte delle navi d'oggi, non c'e' piu'.
A questo proposito vorrei aggiungere qualcosa. La vita a bordo della nave, in uno spazio comunque ristretto, prevedeva, e tuttora prevede, una organizzazione ferrea, una rigida discliplina e una rigida identificazione dei ruoli di ciascuno.
Questo faceva si' che anche per i passeggeri la vita sociale di bordo fosse altrettanto strutturata in modo piuttosto rigido e con tante regole da rispettare, che piacesse o meno.
Ma la cosa piu' bella, forse strana agli occhi magari dei piu' giovani , era che la gente vi si adeguava con assoluto piacere. A me personalmente questo ambiente piaceva molto.
La mentalita' del : "si,il regolamento dice, MA IO..." semplicemente non esisteva.
Per esempio, "Vestirsi" per una serata non era visto da nessuno come una imposizione ma di un qualcosa che faceva parte del gioco.Una delle tante regole da rispettare."

Il bello di andare in crociera é che c´é un momento per tutto, vivere una crociera in questo modo é come dovrebbe essere vissuta, al massimo rispetto della stessa persona, degli altri crocieristi e degli ufficiali che si mettono un vestito di gala " PER NOI ".
Una parte del gioco che la capisce chi l´ha vissuta, una parte del gioco che sarebbe da provare, una parte del gioco che rende l´andar per nave qualcosa di magico , di differente.

Un saluto.
 
Quello che tu scrivi e' molto giusto. Unica cosa e' che i toni decisi e accesi erano semplicemente perche' ero, dal mio punto di vista, arrabbiato.
Se per caso ho offeso qualcuno in passato, me ne scuso sentitamente.
Per quanto riguarda il mio "status", nel momento stesso in cui racconto le mie esperienze passate di crociera, e' inevitabile che a qualcuno sembri che lo faccio rimarcare perche',ovviamente, ho fatto molte esperienze . Ma l'ultima cosa che ho in mente e' darmi arie . Non l'ho mai fatto nella vita di tutti i giorni e qui nemmeno.
Certo che se racconto la vita (chiaramente favolosa) delle crociere di un tempo, che erano assolutamente d'elite , e che davano emozioni davvero indimenticabili, pensaci un attimo , e' inevitabile che io paia rimarcare il mio "status" , come lo chiami tu.
Infatti, fino ad oggi, me ne ero sempre stato accuratamente zitto e pochi dei miei amici sanno cio' che ho fatto.
Quando ritornavo mi dicevo che , se avessi raccontato anche solo la meta' di quanto avevo vissuto, mi sarei fatto odiare.
Credo proprio di aver avuto ragione.
Per cui o racconto quel mondo , cosi' come era, e lo leggiamo come piccolissimi frammenti di storia delle crociere, o sto zitto.
Ma se raccontare significa attrarre su di me ire ed inevitabili, perliamoci chiaro, invidie , preferisco non palrlarne piu'.
Ti ringrazio di avermi scritto cose giuste e su cui meditare.

Amoilmare, grazie per la tua risposta.
Parli di invidia, ed io lo ammetto candidamente: ti invidio. Come invidio le decine di persone che conosco e che hanno fatto esperienze per me interessanti, che io non sono ancora riuscito a fare, e che forse mai farò.
Ma è un'invidia "positiva", che non potrà mai sfociare, come dici tu, in odio ed ira, e credo che questo valga per la maggior parte delle persone che frequentano questo forum.
Per cui, è vero, tu hai un "invidiabile" numero di crociere effettuate (non crogiolarti sugli allori però...me ne mancano solo 46 per raggiungerti!!.. :-) ), hai un "invidiabile" numero di esperienze sulle vecchie navi transatlantiche che hanno dato lustro alla nostra Marina Mercantile, e lo puoi raccontare, qualcun'altro di noi può annoverare un "invidiabile" carriera professionale, ma queste espressioni, nel comune linguaggio, hanno un'accezione positiva.
Nel forum, permettimi di dirtelo, ho visto si "invidia" nei tuoi confronti, ma nel senso che ho spiegato prima, di certo non odio od ira.
E sono convinto che, la maggior parte degli utenti di questo Forum, quelli a cui piacciono le navi ed i racconti dei bei tempi andati, quelli che, come me con la mia età, certe esperienze non le potranno mai più vivere e non le hanno mai vissute (come una traversata sulla "Leonardo da Vinci"), saranno ben felici di continuare ad "invidiarti" leggendo quello che vorrai raccontarci.
Le critiche che ti sono state mosse, se noti, non hanno mai riguardato il contenuto delle tue esperienze, ma solo certi messaggi che sono stati percepiti da alcuni (me compreso) come contrastanti ed eccessivi.

Un saluto
 
Amoilmare, grazie per la tua risposta.
Parli di invidia, ed io lo ammetto candidamente: ti invidio. Come invidio le decine di persone che conosco e che hanno fatto esperienze per me interessanti, che io non sono ancora riuscito a fare, e che forse mai farò.
Ma è un'invidia "positiva", che non potrà mai sfociare, come dici tu, in odio ed ira, e credo che questo valga per la maggior parte delle persone che frequentano questo forum.
Per cui, è vero, tu hai un "invidiabile" numero di crociere effettuate (non crogiolarti sugli allori però...me ne mancano solo 46 per raggiungerti!!.. :-) ), hai un "invidiabile" numero di esperienze sulle vecchie navi transatlantiche che hanno dato lustro alla nostra Marina Mercantile, e lo puoi raccontare, qualcun'altro di noi può annoverare un "invidiabile" carriera professionale, ma queste espressioni, nel comune linguaggio, hanno un'accezione positiva.
Nel forum, permettimi di dirtelo, ho visto si "invidia" nei tuoi confronti, ma nel senso che ho spiegato prima, di certo non odio od ira.
E sono convinto che, la maggior parte degli utenti di questo Forum, quelli a cui piacciono le navi ed i racconti dei bei tempi andati, quelli che, come me con la mia età, certe esperienze non le potranno mai più vivere e non le hanno mai vissute (come una traversata sulla "Leonardo da Vinci"), saranno ben felici di continuare ad "invidiarti" leggendo quello che vorrai raccontarci.
Le critiche che ti sono state mosse, se noti, non hanno mai riguardato il contenuto delle tue esperienze, ma solo certi messaggi che sono stati percepiti da alcuni (me compreso) come contrastanti ed eccessivi.

Un saluto

Hehe..caro Felix ! Come hai centrato ! Io sono contrastante ed eccessivo...stavo chiedendomi ... non sara' mica per quello che amo tanto il mare ? Piu' contrastante ed eccessivo (in tutto) di lui !
Cambia umore e colore , un momento e' dolce e poco dopo arrabbiato. Io son un po' cosi' ma credimi, al mondo non ho un nemico.Mai avuti.
Sara' mica perche' non ho mai raccontato le mie crociere ? Dai, scherzo.:)
 
Ultima modifica:
scritto da Unochenavigaveramente : Ogni persona ha la propria verità e tutto deve girare intorno all'individualità di ognuno, e' la collettivita' che deve adeguarsi, non il singolo.

Prima di tutto grazie del tuo messaggio.Mi ha fatto piacere.
La frase che tu hai scritta (qui sopra) non mi trova proprio del tutto d'accordo. Per lo meno io la penso all'inglese.. Mi spiego.
Nel senso che in Europa, e in Italia in particolare, si tende a giustificare e a proteggere minoranze fino all'ultima individualita'.
Cosa splendida e che rasenterebbe a mio avviso la perfezione sociale se , spesso , tale sistema non andasse ad intaccare l'interesse della maggioranza.
Nel mondo anglosassone accade esattamente l'opposto , si tende a tutelare il prevalente interesse della maggioranza a sfavore delle individualita'.
Naturalmente ognuno di noi puo' ovviamente vedere il giusto nell'uno o nell'altro comportamento.
Certo che la perfezione sarebbe in nostro modo di ragionare credo,ma , pare che , in fondo, non funzioni poi tanto bene perche', a volte,la maggioranza e' scontenta.
Se applichiamo questo nel microcosmo delle navi , e specificatamente alle norme comportamentali , io vedo che sulle navi dove domina il comando/management o la proprieta' anglosassone , per esempio, tendono a far rispettare le regole con maggior fermezza.
Stamattina scrivevo di aver personalmente visto, e piu' precisamente sulla Tahitian Princess della Princess Cruises, un maitre mandare indietro per ben due volte un signore senza giacca, che voleva fare il furbetto...
Per non parlare della Cunard dove..ti fulminano ! Ma qui sono i passaggeri stessi a guardar storto.
Questo, mi pare di capire, su una nave Costa non accadrebbe mai perche' pare che non vogliano urtare la suscettibilita' di nessuno.
O abbiano paura di perdere un Cliente.Non so...
Oppure non ammettere bimbi nella piscina riservata ai soli adulti. Con Costa ( ma pare che questo cambi da nave a nave , e, anche qui mi chiedo, perche' ?) ho visto a volte la piscina di poppa riservata agli adulti piena di bambini. Altre volte , no.

Tu, da Ufficiale , come la vedi ?

Si , dici che e' la collettivita' che deve adeguarsi, ma ti sembra proprio poi cosi' giusto ? Allora potrei andare al cocktail del Comandante in costume da bagno a questa stregua...Oppure qualsisasi comportamento fra un po' sara' accettato ?
Vedi che, se io su questo forum mi son comportato in modo poco gradito a qualcuno, questi se ne son amentati. Giusto.
E probabilmente (speriamo eh ?) qualche risultato si otterra'...
Ma allora perche' io devo "subire" l'infradito del mio vicino e starmene zitto ?
 
Ultima modifica:
Ritorniamo sempre al solito discorso, per me si tratta di rispetto, ho sentito un tizio gongolare che alla cena di gala era entrato al ristorante con le ciabatte perchè aveva i piedi gonfi e li "aveva fatti fessi", un altro che "anche se non avevo la giacca ero vestito A..." avete capito di che stilista si tratta, un altro "mica devo andare ad un matrimonio".
Io ho solo viaggiato con Costa ma se si facesse rispettare tutto quello che viene indicato, non ci troveremmo a questo livello.
 
Ehehe, non preoccuparti, a volte non mi capisco da solo.
E, a volte, manco i professori capiscono.Senti questa.Una volta , al liceo, feci un tema e riportai,a proposito di un noto romanzo di Hemingway,una frase scritta da un famoso filosofo inglese, John Donne. E sai che fece il mio professore ? Circolo' quella frase in rosso e blu e ci pose accanto questa annotazione : "Concetto sgrammaticato, confuso e poco chiaro".Quindi vedi...
 
scritto da Unochenavigaveramente : Ogni persona ha la propria verità e tutto deve girare intorno all'individualità di ognuno, e' la collettivita' che deve adeguarsi, non il singolo.

Prima di tutto grazie del tuo messaggio.Mi ha fatto piacere.
La frase che tu hai scritta (qui sopra) non mi trova proprio del tutto d'accordo. Per lo meno io la penso all'inglese.. Mi spiego.
Nel senso che in Europa, e in Italia in particolare, si tende a giustificare e a proteggere minoranze fino all'ultima individualita'.
Cosa splendida e che rasenterebbe a mio avviso la perfezione sociale se , spesso , tale sistema non andasse ad intaccare l'interesse della maggioranza.
Nel mondo anglosassone accade esattamente l'opposto , si tende a tutelare il prevalente interesse della maggioranza a sfavore delle individualita'.
Naturalmente ognuno di noi puo' ovviamente vedere il giusto nell'uno o nell'altro comportamento.
Certo che la perfezione sarebbe in nostro modo di ragionare credo,ma , pare che , in fondo, non funzioni poi tanto bene perche', a volte,la maggioranza e' scontenta.
Se applichiamo questo nel microcosmo delle navi , e specificatamente alle norme comportamentali , io vedo che sulle navi dove domina il comando/management o la proprieta' anglosassone , per esempio, tendono a far rispettare le regole con maggior fermezza.
Stamattina scrivevo di aver personalmente visto, e piu' precisamente sulla Tahitian Princess della Princess Cruises, un maitre mandare indietro per ben due volte un signore senza giacca, che voleva fare il furbetto...
Per non parlare della Cunard dove..ti fulminano ! Ma qui sono i passaggeri stessi a guardar storto.
Questo, mi pare di capire, su una nave Costa non accadrebbe mai perche' pare che non vogliano urtare la suscettibilita' di nessuno.
O abbiano paura di perdere un Cliente.Non so...
Oppure non ammettere bimbi nella piscina riservata ai soli adulti. Con Costa ( ma pare che questo cambi da nave a nave , e, anche qui mi chiedo, perche' ?) ho visto a volte la piscina di poppa riservata agli adulti piena di bambini. Altre volte , no.

Tu, da Ufficiale , come la vedi ?

Si , dici che e' la collettivita' che deve adeguarsi, ma ti sembra proprio poi cosi' giusto ? Allora potrei andare al cocktail del Comandante in costume da bagno a questa stregua...Oppure qualsisasi comportamento fra un po' sara' accettato ?
Vedi che, se io su questo forum mi son comportato in modo poco gradito qualcuno, questi se ne son lamentati. Giusto.
E probabilmente (speriamo eh ?) qualche risultato si otterra'...
Ma allora perche' io devo "subire" l'infradito del mio vicino e starmene zitto ?

In generale e non nello specifico solo delle crociere, io trovo che se si mettono delle regole si devono far rispettare altrimenti è meglio non metterle proprio.
Il lassismo voluto o il mancato controllo sul rispetto delle regole porta ad un generale abbassamento del livello di rispetto per chi le ha poste e quindi un comportamento peggiore di quando le regole non ci sono.
Per cui se dico "non si fa ..." devo avere la forza e la voglia di farlo rispettare, altrimenti è meglio evitare di fare proclami fini a se stessi.
In campo educativo, su giovani, ragazzi e bambini è ancora peggio, costruisce una mentalità tendente all'infrazione in quanto impunita, difficile poi da rimuovere.
 
Ragazzi, non è un rimprovero, ma vi renderete conto anche voi che nel titolo originale di questo argomento, abbiamo scritto di tutto: dalla traversata Atlantica, alle escursioni a Barcellona, dall'educazione a bordo, alla durata delle soste, dalla Queen Mary alla Deliziosa. Sta diventando un Forum nel Forum.

Cerchiamo di mettere un pochino di ordine, anche perchè col trascorrere del tempo certe informazioni utili ed interessanti non le troveremo più, e ancora meno i nuovi utenti che si avvicinano al Forum.

Molti degli argomenti di cui abbiamo discusso, possono trovare specifica collocazione in quelli già aperti che trattano le stesse argomentazioni.

Questo cerchiamo di farlo rimanere quello che parla della traversata da Southampton a New York e delle relative discussioni ad esso legate. Ciao.
 
Ritorniamo sempre al solito discorso, per me si tratta di rispetto, ho sentito un tizio gongolare che alla cena di gala era entrato al ristorante con le ciabatte perchè aveva i piedi gonfi e li "aveva fatti fessi", un altro che "anche se non avevo la giacca ero vestito A..." avete capito di che stilista si tratta, un altro "mica devo andare ad un matrimonio".
Io ho solo viaggiato con Costa ma se si facesse rispettare tutto quello che viene indicato, non ci troveremmo a questo livello.

Patty56, ma a quei tipastri tu hai detto qualcosa ? Ho paura di no, ed io faccio come te.Sulla Cunard i passeggeri lo avrebbero guardato con tale disprezzo da fargli passar la voglia.
Secondo me la colpa e' forse un po' anche di noi tutti.
Per esempio : durante una crociera qualcosa non va ? Gli anglosassoni scrivono, scrivono, scrivono. Telefonano indignati alle compagnie.
E noi italiani borbottiamo, ci lamentiamo pero' poi, al rientro, non scriviamo.In fondo siamo in vacanza...lasciamo perdere...ecc.
Vai alla conferenza sullo sbarco a teatro e loro cominciano a dirti...date il voto massimo perche' cosi' e cosi'....Il cameriere di tavola di dice di dargli il voto massimo, quello di cabina idem....
E noi italiani "cuoridoro"...avete capito.
E, cosi' , quelli che leggono opinioni e lamentele...pensano che le cose vadano molto meglio di come in effetti vanno.
Sapete io personalmente come mi comporto ? Do' a bordo il voto massimo al personale (soolo, appunto,dove si tratta di voto su persone e non su servizi,strutture e qualita' dove invece scrivo la mia vera opinione) ,cuoredoro anche io, poi scendo e scrivo tutto quello che non ho gradito dicendo che il personale a bordo fa l'impossibile per farci contenti (e questo e' generalmente MOLTO vero ) e che, se qualcosa non va, la colpa viene dall'alto.
Perche' il personale, se ben istruito e ben gestito poi le cose , per lo meno questa e' la mia idea e la mia esperienza, le fa bene.
E alla fine io penso che il prodotto ne risenta.
Cosa ne pensate ?
 
Ultima modifica:
Ragazzi, non è un rimprovero, ma vi renderete conto anche voi che nel titolo originale di questo argomento, abbiamo scritto di tutto: dalla traversata Atlantica, alle escursioni a Barcellona, dall'educazione a bordo, alla durata delle soste, dalla Queen Mary alla Deliziosa. Sta diventando un Forum nel Forum.

Cerchiamo di mettere un pochino di ordine, anche perchè col trascorrere del tempo certe informazioni utili ed interessanti non le troveremo più, e ancora meno i nuovi utenti che si avvicinano al Forum.

Molti degli argomenti di cui abbiamo discusso, possono trovare specifica collocazione in quelli già aperti che trattano le stesse argomentazioni.

Questo cerchiamo di farlo rimanere quello che parla della traversata da Southampton a New York e delle relative discussioni ad esso legate. Ciao.

Hai perfettamente ragione, ma sai una parola tira l'altra.. ok. Amoilmare continua il tuo racconto che continuerò a leggere con piacere.
 
scritto da Unochenavigaveramente : Ogni persona ha la propria verità e tutto deve girare intorno all'individualità di ognuno, e' la collettivita' che deve adeguarsi, non il singolo.

Effettivamente era fraintendibilie amoilmare, questo e' purtroppo quello che succede normalmente oggi. Io la penso esattamente come te, l'opposto di questo.
 
Ragazzi, non è un rimprovero, ma vi renderete conto anche voi che nel titolo originale di questo argomento, abbiamo scritto di tutto: dalla traversata Atlantica, alle escursioni a Barcellona, dall'educazione a bordo, alla durata delle soste, dalla Queen Mary alla Deliziosa. Sta diventando un Forum nel Forum.

Cerchiamo di mettere un pochino di ordine, anche perchè col trascorrere del tempo certe informazioni utili ed interessanti non le troveremo più, e ancora meno i nuovi utenti che si avvicinano al Forum.

Molti degli argomenti di cui abbiamo discusso, possono trovare specifica collocazione in quelli già aperti che trattano le stesse argomentazioni.

Questo cerchiamo di farlo rimanere quello che parla della traversata da Southampton a New York e delle relative discussioni ad esso legate. Ciao.

Hai ragione mi sono lasciato prendere anche io, gli amici mi chiamano windows perchè mentre parlo di un argomento apro tante finestre su altri temi... L'ho fatto anche questa volta :(
 
Rodolfo ha ragione qui si sta facendo un forum nel forum, peró sarebbe interessante aprire vari argomenti. Questo potrebbe essere cratteristiche dei crocieristi nelle varie compagnie.

Io dico adesso ad Amoilmare anche se erano altri tempi se sulla Leonardo da Vinci il comportamento dell´equipaggio era cosí severo.
Credo di no, almeno non lo ricordo anzi , noi siamo Italiani ed abbiamo tutt´un altro carattere, siamo piú permisivi e piú simpatici, piú alla mano, e secondo me é la cosa piú bella che hanno le compagnie Italiane.
Con questo non voglio dire che non bisogna rispettare le regole, quelle vengono automaticamente quando si ha una buona educazione, peró il saper fare nostro ci ha fatto voler bene nel mondo, scrivere, scrivere, scrivere sicuramente creara´un servizio migliore, ma un servizio di dovere che non é come il nostro di piacere.
Preferisco risolvere i problemi al momento.

Un saluto.
 
Tano, son felice di vedere sempre la tua allegria e il tuo entusiamo ma, nella mia personale esperienza , ti posso assicurare che le cose le vedo in modo assai diverso.
Intanto bisogna dire che , giusto per rimanere nell'argomento di una traversata sul Leonardo, il personale non aveva poi da essere tanto severo, perche' era il pubblico stesso a comportarsi in modo assai...sai, in inglese c'e' una parola bellissima, che tradotta in italiano pero' non rende cosi' bene ed e' : "civilized" che e' un insieme di educato,corretto, "effetto della civilizzazione",ligio alle regole.
La gente, semplicemente, certe cose che vedo far oggi su tante navi, semplicemente non le avrebbe fatte per amor proprio o per vergona di cosa il proprio vicino avrebbe potuto pensare.
E si viaggiava bene pure su navi che oggi parrebbero infinitamente "vecchie" e con pochi servizi.
Anche qui potremmo parlare di come si viaggiava negli anni 50/60 (io ne ho il ricordo) e quali erano le aspettative allora di un passeggero, ammesso di non andar fuori tema e qui vorrei sapere se per caso interessa e non e' fuori tema qui.
Per quanto riguarda la tua fiducia sul fatto che siamo piu' permissivi e simpatici proprio non concordo con te. PARLO SOLO PER ME E PER LA MIA ESPERIENZA : Eravamo tanto simpatici,noi sai quanto,e, parlando delle navi, il personale italiano era davvero il migliore del mondo.Una tradizione di servizio sui mari senza pari, una gentilezza squisita,un'attenzione al passeggero ineguagliata , per non parlar poi della ristorazione...vabbe' dai anche qui potremmo parlarne se dio interesse e se non fuori tema.
Tu dici che "siamo piú permissivi e piú simpatici, piú alla mano, e secondo me é la cosa piú bella che hanno le compagnie Italiane". Proprio non concordo.
Il fatto che siamo piu' permissivi beh...questo serve a tenere alla larga dal prodotto italiano la maggior parte del pubblico angolosassone , che e' silenzioso, rispettoso del proprio vicino, che si mette in fila al buffet ben distanziato dal suo vicino e ordinato.
In quanto alla simpatia ti e' mai capitato di sederti ad un tavolo al ristorante per un buffet o un pranzo (conoscenza sporadica) al ristorante su una Costa o una Msc ? La mia esperienza e' il silenzio imbarazzato, ognuno parla con isuoi compagni di viaggio e ti ingora. Anzi va bene se di dice buongiorno. E quando salgono in pullman per le escursioni organizzate ? Buongiorno te lo dice ormai uno su 10.
Ti pare simpatia ? Io quando salgo su un bus di una escursione di americani, per esempio della Princess, tutti salutano. E, quando ci si siede a tavola per esempio per un pranzo incluso in escursione loro di presentano : "Buongiorno, sono Katy, questo e' mio marito Tom , siamo di Seattle..." . A me questo attengiamento e' estremamente piu' simpatico del nostro.
Semplicemente ti racconto la mia esperienza.
In quanto al fatto di esser amati nel mondo, io quel tempo l'ho vissuto. Eravamo davvero molto amati. Presentare il passaporto Italiano nel mondo per me era un grande piacere , vedevo la gente illuminarsi.
Oggi non e' piu' cosi' Tano, per lo meno nella mia esperienza. Credo che dobbiamo fare qualcosa tutti noi per renderci piu' simpatici agli occhi del mondo.
E potremmo cominciare subito quando siamo a bordo di una nave da crociera, noi stessi e anche nel non tollerare permissivismo e scrivendo se qualcosa non va.
Tano, tu dici che preferisci risolvere subito : il "bordo" ha poteri limitati e deve pure sottostare a una bella burocrazia.E, credo che Unochenavigaveramente concordi , troppi loro "consigli "o critiche alle decisioni di "terra" non son poi tanto gradite.
Tu, invece, hai la fortuna di trovarti , da passeggero in una posizione privilegiata. Puoi dire loro cio' che vuoi.
 
Ultima modifica:
Forse sono banalmente scontato me ritengo di dire che: " il giusto stia nel mezzo".
Parlando di navi mass market, quindi un prodotto definito, non potrei immaginare di imporre limiti tipo Cunard, perche' l'ospite ha scelto quel prodotto dove esiste piu' liberta', dove magari vuole allontanarsi proprio dall'etichetta. Allora le regole dovrebbero essere diversamente proporzionate, ovviamente questo pero' non accade, perche' il mass market e' passato all'eccesso, dove la regola la fa il cliente per se stesso. E dove nessuno si permette di dire nulla perche' si becca una mandata a fare in..... avete capito, quando va bene, o addirittura un richiamo scritto dall'ospite al quale poi deve rispondere sempre in compagnia, e dove il dipendente ha torto per default.
Non vi immaginate come sono stato trattato quando una sera in smoking ho rifiutato di fare una foto con dei raggazzotti in costume da bagno...lasciamo perdere. (ammetto che se erano ragazze era diverso :-P)
Non si puo' pretendere lo stile 5 stelle in una nave da 3 sia da parte del trattamento sia da parte del comportamento, e su questo siamo tutti d'accordo. Ma i limiti ormai sono passati.....
 
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