Parlando della diversita’ delle crociere del passato di cui parlavo ieri e a proposito di quella persona che non trovava nulla di strano nel comprar mobili per arredar a “suo gusto” la cabina, stanotte pensavo che magari a qualcuno potrebbe interessare di saper qualcosa in piu’ proprio di quella crociera….Allora , era credo il 1982 o ’83 e la Costa lancio’ un gran periplo del Sud America con partenza da Genova la vigilia di Natale. Io prenotai la tratta Genova-Buenos Aires. La nave,la Columbus Costa, splendida, era la ex Kungsholm,varata nel 1952,e,successivamente la lussuosa Europa della Hapag Lloyd. Legni pregiati ovunque, interni elegantissimi e cabine molto ampie e comode. Solo che una persona a Buenos Aires non arrivo’ mai , e qualcun altro non avrebbe mai piu’ dimenticato questa traversata o altri ne portarono i segni per un bel po’. Ma andiam per ordine. Partimmo mi pare l’antivigilia di Natale. Come sempre la Costa aveva addobbato elegantemente per le feste la nave e vi si respirava una atmosfera molto elegante. Allora non si badava a spese pur di rivaleggiare in lusso con la concorrenza. La sera di Natale c’era, al ristorante, perfino Babbo Natale che distribuiva regali ai passeggeri deliziati. A proposito di ristorante mi viene in mente un’altra grande differenza fra le crociere di un tempo e quelle odierne. Allora ,la maggior parte del passeggeri si riuniva insieme per determinati appuntamenti della giornata e, specialmente, della serata mentre ora i passeggeri si “spargono” in tutta la nave impegnati in attivita’ diverse. All’ora dell’aperitivo tutti al bar principale per un cocktail in musica, a cena al ristorante che in genere era uno solo oppure potevan esser due separati con menu differenti. A seconda della cabina prenotata,piu’ o meno costosa, si cenava in un ristorante con il cosiddetto “menu’ a’ la grande carte” o nel ristorante con il piu’ semplice “menu à la carte”. Dopo cena tutti nel salone principale dove c’era uno spettacolino di ballerine , magia o cabaret e poi l’orchestra per ballare tutta la serata. Ma continuiamo con il racconto.Il clima divenne piu’ tiepido e a la sera di capodanno ci eravamo lasciati Dakar alle spalle.L’unica cosa che ricordo, oltre ad un pantagruelico cenone e un “buffet magnifique” di mezzanotte, ma proprio magnifico (che nulla ha a che vedere con gli odierni buffets,magari potremo parlarne un’altra volta) quello che ricordo dicevo fu il mio ingresso nel salone dopo cena. La luce…dissi fra me che avrei dovuto metter gli occhiali da sole tanto era la luce sprigionata dai gioielli delle signore. E non era bigiotteria…..Qui qualcuno mi tirera’ fuori di sicuro..elite…classismo….ecc.ecc….ma quelle erano crociere comunque di elite per cui o decidiamo di non parlarne proprio perche’ non interessa o, se ne parliamo, quello era l’ambiente. Ritagli di vita dalle navi del passato...pezzi da "museo della crociera" ehehe...Che pero' potrebbe forse interessare a qualcuno. Dunque torniamo sulla Columbus : la gente era felice,l’orchestra suonava allegramente e nulla lasciava immaginare le brutte vicende che il mattino del primo gennaio avrebbe portato. Il mattino seguente mi alzai un po’ tardino e la nave era ferma, ancorata a Freetown,Sierra Leone. Va’ a capire cosa gli abitanti locali, o per lo meno una parte di essi abbia visto in questa nave. Forse una vetrina di quegli esemplari di Europei che contribuivano ad affamarli. Non so. Fatto sta che ricordo che scesi sulla banchina e vidi cose strane. Gente che rientrava ferita e zoppicante,uno con il braccio fasciato al collo, un’ambulanza. Poi arrivo’ il maitre Anselmi (uno dei “grandi”maitres storici della Costa )un uomo alto e forte che mi disse di esser rientrato senza problemi alla nave solo per aver stretto le sue mani intorno al collo del taxista e non averle allentate se non sottobordo. Un passeggero’ mori’ a terra in circostanze poco chiare, probabilmente stroncato da infarto. Bel primo dell’anno direte voi…ma ora vi racconto la mia giornata. Allora tutto era profondamente diverso da oggi. Anche a terra durante gli scali.
A bordo c’era un signore un po’ bizzarro ma molto simpatico e amicone di tutti. Quel mattino vide la situazione e mi disse : vieni con me, prendi dei panettoni e un po’ di provviste …(anche qui, vi immaginate andare oggi dal Maitre a chieder dei panettoni ? ). Allora nessuno si stupiva. A farla breve, portammo tutte queste provviste al posto di polizia ai cancelli del porto e….andammo a fare un tour della citta’ sulla macchina della polizia ! Ma non fini’ qui. Andammo alla famosa falegnameria dove il mio amico compro’ dei mobili , il famoso trono scavato dall’albero e un tappeto. E fu la polizia che chiamo’ un camioncino per far trasportare queste cose alla nave ! Anzi qualcosa che non ci stava la legammo sul tetto della macchina ! Pensate ad una cosa simile oggi : pura fantascienza ! E immaginate di arrivare sulla nave e pretendere di voler “trono” e tappeto in cabina. Allora tutto o quasi era possibile. Il rapporto con gli Ufficiali era stretto, la sera trascorrevano il loro tempo libero fra i passeggeri nel salone e non era raro che i piu’ fortunati avessero da loro qualche informazione un po’ piu’..diciamo..riservata. Questo era,credo, un modo di ringraziare, con un trattamento piu’ personale, i Clienti piu’ importanti. Oggi se compri un souvenir di legno te lo confezionano in un sacchetto sigillato. Tornando al nostro piccolo racconto , la sera,alla partenza, si conobbero tanti dettagli di quanto era avvenuto : una giornata, a dir poco, infinitamente triste. C’era gente che si vedeva circolare per la nave con addosso i segni di quella brutta esperienza.Per anni, e credo ancor oggi, Freetown e’ stata cancellata dagli scali delle navi da crociera ! Termino il racconto di questa mia esperienza di viaggio ricordando, con una stretta al cuore, l’ingloriosa fine dello splendido Columbus, che magari la maggior parte di voi senz’altro gia’conosce. Nel luglio dell’84, dopo soli 3 anni di servizio con la Costa,la nave cozzo’ contro un frangiflutti a Cadice, posandosi sul fondo poco profondo ma con danni tali, soprattutto agli apparati motori, da render antieconomico il suo salvataggio.Il suo relitto, tristemente trainato a Barcellona , fu poi li’ smantellato. Ho sempre sviluppato un rapporto particolare con le navi sulle quali avevo avuto momenti speciali o vissuto emozioni uniche. Emozioni che, purtroppo, le ( troppo ) perfette crociere di oggi non mi danno piu’. Qualcuno mi aveva chiesto di scrivere un diario sulla crociera della Deliziosa finita l’altro ieri. Preferisco, magari , raccontarvi qualcosa che forse i piu’ giovani di voi non hanno nemmeno mai immaginato.