Buonasera Amoilmare, sono tutto orecchio !!!!
A proposito sei stato sulla Columbus C, e quale altre navi del passato Costa ? Dell´Italia di Navigazione ? Sei stato su qualche altro importante transatlantico come la QE2 o la France, o il Rotterdam del 1958 ?
Un saluto.
Caro Tano, ciao prima di tutto. Parlando di Costa , oltre al Columbus e parlando di navi non piu' in flotta attualmente, ho viaggiato su : Eugenio C, Federico C. (anche qui tanto da dire...era una nave sfortunata,dicevano che il progettista si fosse suicidato, forse solo dicerie, navigava "storta" poverina era stata poi successivamente zavorrata ma la situazione non cambiava molto...peccato era una bella nave ! ), Andrea C., Carla C., Costa Riviera, Daphne, Danae, Costa Europa, Anna c.,Angelina Lauro (in noleggio da Lauro ), Italia...credo non averne dimenticata nessuna.
Un "importante transatlantico" come dici tu sul quale ho viaggiato e che ho amato e' stato il Leonardo da Vinci. Una nave di sublime eleganza, all'epoca , a mio avviso, uno dei transatlantici piu' indovinati in assoluto.Poi ho navigato sul Norway ai Caraibi, l'ex mitico France.
Ma soffrivo a vederlo "ridotto" cosi'... non era piu' il France anche se alcuni ambienti erano stati preservati abbastanza bene, ad esempio ricordo lo splendido ristorante circolare dell'ex prima classe.Poi avevano aggiunto, fra i due fumaioli, una sovrastruttura di nuove cabine che "occultava" la splendida ed aerodinamica linea filante .
Poi il Queen Elizabeth 2,il mitico QE2. Ho fatto anche qui una transatlantica nell'88, appena dopo che era stata ristrutturata e cambiati i motori. Era stupenda, semplicemente regale, anche, allora come in fondo ora, la Cunard e' profondamente British e se non ti adegui al loro stile di vita e non parli (molto bene) inglese, e' meglio evitare.
Questo non va criticato assolutamente a mio avviso. E' una scelta di mercato, cosi' come sarebbe assurdo lamentarsi se su una Aida parlan solo tedesco o su un Bleu de France o L'Austral solo francese. O su una Zenith solo spagnolo.
O "rompersi" perche' la Costa ha deciso per l'internazionalita' e ti devi sorbire messaggi infiniti in almeno 5 lingue (o piu' adesso, a volte).
A quei tempi questa "attitudine", in questo caso di britannicita', chiamiamola cosi', era ancor molto piu' accentuata di oggi . D'altra parte lo si sapeva e chi ci viaggiava, che non fosse inglese,come me, andava a cercare..."profumo di storia", "profumo di (veri) transatlantici" e, assolutamente, un grande stile .
Quello che, bene o male che sia, su gran parte delle navi d'oggi, non c'e' piu'.
A questo proposito vorrei aggiungere qualcosa. La vita a bordo della nave, in uno spazio comunque ristretto, prevedeva, e tuttora prevede, una organizzazione ferrea, una rigida discliplina e una rigida identificazione dei ruoli di ciascuno.
Questo faceva si' che anche per i passeggeri la vita sociale di bordo fosse altrettanto strutturata in modo piuttosto rigido e con tante regole da rispettare, che piacesse o meno.
Ma la cosa piu' bella, forse strana agli occhi magari dei piu' giovani , era che la gente vi si adeguava con assoluto piacere. A me personalmente questo ambiente piaceva molto.
La mentalita' del : "si,il regolamento dice, MA IO..." semplicemente non esisteva.
Per esempio, "Vestirsi" per una serata non era visto da nessuno come una imposizione ma di un qualcosa che faceva parte del gioco.Una delle tante regole da rispettare.
Si riteneva che, se la cosa non era gradita, bastava andar in campagna.. Sto pensando alla Deliziosa, dove il mio vicino, a teatro, cocktail di gala del Comandante e con tutti gli ufficiali in alta uniforme, era in calzoncini corti ed infradito. E io in abito completo.
Certo lui stava comodo cosi'...giusto no ? E a me allora piace cenare in pigiama... e a te nudo...ecc.
Il mettersi in infradito la sera di gala non e', attenzione, la mancanza di un vestito decente ma una aperta "sfida" alle regole. E' un dire che tu sei superiore e non ti adegui (ecco dove io trovo la vera arroganza ! ) : "Io me ne frego ! " .
Fra l'altro mi chiedo se quel signore, dovendo portar la moglie a cena in un ristorante elegante di Milano, Roma o Palermo ( con tanto di aria condizionata) ci andrebbe in infradito !!!
E' un disprezzo alla Compagnia, agli Ufficiali e alla nave.
E' come se io dicessi superbamente : son abituato a ben altre navi...sulla Costa..cosa vuoi...robetta...mi metto in infradito.
No , Costa o Cunard , se gli Ufficiali si mettono in alta uniforme , io mi adeguo. E gli infradito li riservo alla spiaggia.
Questione di rispetto.E buona educazione.
Su Cunard e Princess (sempre gruppo Carnival) per esempio, queste cose non sono tollerate.
Ho visto io mandar indietro la gente all'ingresso del ristorante.
Ora son gia' qui che tremo di eccitazione per la mia prossima crociera con Cunard , sulla Queen Victoria ai Fiordi e capo Nord ad agosto prossimo. Magari li' un diario potrebbe essere interessante.Vedremo.