Re: Lavorare su una nave: a chi piacerebbe?
Francamente sei mesi tutti filati sono una mazzata!!!!! Anche se ti piace il tuo lavoro....
E ti spiego anche perchè...
Generalmente chi sta sulle navi a meno che non sia proprio per necessità lo fa perchè è appassionato e perchè crede in quello che fa....A costo di sacrificare qualsiasi cosa normale che una volta a bordo sembra irraggiungibile!
Dare un bacio alla propria compagna o al proprio figlio diventa un sogno mentre nella vita quotidiana a terra è una cosa che alcuni ritengono persino superficiale o superflua!
Aspettare sei mesi che il proprio papà che ti rimbocchi le coperte, sinceramente, è triste!!!!
Aspettare sei mesi a casa un marito lontano è altrettanto difficile... ma non per motivi di coppia, ma perchè fare la moglie del marittimo è un'impresa, fare la mamma a un bambino che ha il papà a bordo significa fare anche da padre e molte volte prendere decisioni all'improvviso e anche risponderne se va bene e se va male!
Stare a bordo significa anche apprendere notizie di lutti o malattie gravissime in navigazione e non poter essere presenti all'ultimo saluto oppure fare dei veri e propri cross da paura attorno al mondo in aereo per poter essere presenti ad un'operazione salvavita!
Significa domandare al telefono come stanno dall'altra parte della cornetta e del mondo, diventare abili a capire dalla voce se le notizie che ti arrivano corrispondono allo stato d'animo e alla voce che usano oppure se ti stanno nascondendo qualcosa....
Significa non saper cosa dire nemmeno quando è Natale e dovresti essere insieme alla tua famiglia non attorniato da 5000 perfetti sconosciuti.... proprio nell' anno in cui avevi promesso "No questo Natale lo facciamo tutti insieme in famiglia!!!" e puntualmente hai disatteso!!!
Significa da bambino mostrare la pagella scolastica del primo trimestre a tuo padre, vederlo partire e tornare solo quando è giugno e bisogna andare a vedere i tabelloni appesi fuori al portone della scuola. Oppure vederli sì, ma con la mamma e specie nell'epoca in cui non esistevano skype o messenger o webcam o altro, tempi in cui sentivi tuo padre una volta alla settimana al sabato, comunicare fondamentalmente ad una cornetta l'esito di un intero anno scolastico, senza potersi prendere l'abbraccio e l'affetto "fisico" del papà!!!
Posso assicurarti che questa è solo una minima e irrisoria percentuale dei sacrifici che stare per mare significa elencati da uno che ha vissuto entrambi i lati di una medaglia che non si può nemmeno dire dorata! Forse parlerei di specchietto per le allodole.... e ti spiego pure il perchè :
ho vissuto con il papà sei mesi di fila lontano quando ero piccolo, per un totale di 10 mesi a bordo e due mesi a casa in un anno, avrei potuto odiare questa carriera, invece ha vinto di più l'amore verso quello che significava, verso forse anche i sacrifici che ha patito papà, insomma un vero e proprio circolo vizioso....
Per concludere... amando il mio lavoro proprio perchè so cosa vuol dire, non direi mai che preferirei fare 6 mesi di fila!!!
Poi succede puntualmente che spesso li faccio, ma almeno non me li auguro!
Francamente sei mesi tutti filati sono una mazzata!!!!! Anche se ti piace il tuo lavoro....
E ti spiego anche perchè...
Generalmente chi sta sulle navi a meno che non sia proprio per necessità lo fa perchè è appassionato e perchè crede in quello che fa....A costo di sacrificare qualsiasi cosa normale che una volta a bordo sembra irraggiungibile!
Dare un bacio alla propria compagna o al proprio figlio diventa un sogno mentre nella vita quotidiana a terra è una cosa che alcuni ritengono persino superficiale o superflua!
Aspettare sei mesi che il proprio papà che ti rimbocchi le coperte, sinceramente, è triste!!!!
Aspettare sei mesi a casa un marito lontano è altrettanto difficile... ma non per motivi di coppia, ma perchè fare la moglie del marittimo è un'impresa, fare la mamma a un bambino che ha il papà a bordo significa fare anche da padre e molte volte prendere decisioni all'improvviso e anche risponderne se va bene e se va male!
Stare a bordo significa anche apprendere notizie di lutti o malattie gravissime in navigazione e non poter essere presenti all'ultimo saluto oppure fare dei veri e propri cross da paura attorno al mondo in aereo per poter essere presenti ad un'operazione salvavita!
Significa domandare al telefono come stanno dall'altra parte della cornetta e del mondo, diventare abili a capire dalla voce se le notizie che ti arrivano corrispondono allo stato d'animo e alla voce che usano oppure se ti stanno nascondendo qualcosa....
Significa non saper cosa dire nemmeno quando è Natale e dovresti essere insieme alla tua famiglia non attorniato da 5000 perfetti sconosciuti.... proprio nell' anno in cui avevi promesso "No questo Natale lo facciamo tutti insieme in famiglia!!!" e puntualmente hai disatteso!!!
Significa da bambino mostrare la pagella scolastica del primo trimestre a tuo padre, vederlo partire e tornare solo quando è giugno e bisogna andare a vedere i tabelloni appesi fuori al portone della scuola. Oppure vederli sì, ma con la mamma e specie nell'epoca in cui non esistevano skype o messenger o webcam o altro, tempi in cui sentivi tuo padre una volta alla settimana al sabato, comunicare fondamentalmente ad una cornetta l'esito di un intero anno scolastico, senza potersi prendere l'abbraccio e l'affetto "fisico" del papà!!!
Posso assicurarti che questa è solo una minima e irrisoria percentuale dei sacrifici che stare per mare significa elencati da uno che ha vissuto entrambi i lati di una medaglia che non si può nemmeno dire dorata! Forse parlerei di specchietto per le allodole.... e ti spiego pure il perchè :
ho vissuto con il papà sei mesi di fila lontano quando ero piccolo, per un totale di 10 mesi a bordo e due mesi a casa in un anno, avrei potuto odiare questa carriera, invece ha vinto di più l'amore verso quello che significava, verso forse anche i sacrifici che ha patito papà, insomma un vero e proprio circolo vizioso....
Per concludere... amando il mio lavoro proprio perchè so cosa vuol dire, non direi mai che preferirei fare 6 mesi di fila!!!
Poi succede puntualmente che spesso li faccio, ma almeno non me li auguro!