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Le grandi navi non temono il mare

Basterebbe leggere le informazioni nella sezione tecnica. La stabilità della nave non la può determinare un normale passeggero, perchè troppe son le variabili che determinano certi momenti della navigazione.

Quella "nata" da fabbrica è un compromesso tra stabilità e dolcezza di oscillazione. La stabilità della nave è la capacità di opporsi alle forze esterne che tendono a modificarne l'assetto iniziale. Più una nave è stabile e più veloce sarà il ritorno alla posizione iniziale al cessare di dette forze. Più veloce è il ritorno più "dura" è la nave e più invivibile può diventare per gli occupanti. Per cui si sceglie un compromesso, agendo sull'altezza metacentrica, un ritorno alla posizione iniziale più lento e quindi più sopportabile. Quindi un compromesso; altezza metacentrica troppo elevata nave dura, poco elevata, più cedevole, ma non troppo, perchè se tale altezza si avvicina allo zero, o peggio negativa, la nave non si raddrizza più, anzi potrebbe capovolgere.

E NON SI POSSONO FARE PARAGONI TRA NAVI DIVERSE IN MOMENTI DIVERSI.
 
Certo, ci mancherebbe. Intendevo dire che non ho avvertito differenze, non ho percepito particolari "comportamenti" delle navi su cui sono stata.
Ancora meno so da cosa dipende.
Però mi documenterò nella sezione Tecnica, è sempre utile saperne un pò di più ;)
 
Se devo essere sincera queste navi enormi , sia da crociera che da cargo mi lasciano assai perplessa su come possano tenere una tempesta.
Non è il muoversi tanto o muoversi poco, ciò che conta è restare a galla.
Poi credo ci siano navi che tengano meglio un tipo di onde, ed altre un altro tipo.
Faccio un esempio.Nel lago le onde sono molto più basse ma più strette , e a parità di altezza quelle nel lago sono più pericolose di quelle del mare per le barche.
Così come in mare credo che le onde mediterranee siano diverse da quelle atlantiche e forse anche in questo si sentirà la differenza nel tenere il mare a seconda se la nave è strutturata per le une o per le altre.
Però siccome sono incompetente mi rimetto alle vostre risposte.
 
Maria, probabilmente valgono di più i "danni" per le denunce dei passeggeri per la mancata partenza. ;) ;) E' una battuta...... ma non tanto.

Mi auguro proprio di no, sinceramente!
Il mese scorso, ai caraibi, abbiamo dovuto saltare uno scalo e comunque sulla nostra rotta dovevamo incontrare una perturbazione grossa...il comandante ci ha spiegato che avrebbe cercato di tenere il più possibile una rotta "favorevole" costeggiando Cuba e, nel momento in cui ha dovuto necessariamente virare, ha di nuovo fatto l'annuncio dicendo anche che nel giro di mezz'ora le condizioni meteo sarebbero cambiate.
In una tempesta del genere mi auguro che ti ci trovi per caso...perchè se è voluto, scusami tanto, le denunce (ma non per mancata partenza) è giusto che se le prenda il comandante e la compagnia!
 
Le grandi navi non temono il mare

Ricordo nel caso Concordia che un'associazione dei consumatori o delle vittime o qualcosa del genere...accusava Costa che la nave avesse una eccessiva sproporzione tra il pescaggio e la parte emersa dello scafo...tale da pregiudicarne la stabilita',perdonatemi se sono assai poco tecnico ma spero di essermi spiegato.
Credo che questo assunto non sia poi stato minimamente considerato...
Questo per dire che le dimensioni non dovrebbero influire (negativamente) sulle condizioni di navigazione...
Anzi...io faccio parte di quelli che, magari da ignorante, reputa piu' affidabile una nave di grandi dimensioni, sempre e comunque.
 
Personalmente spero di non trovarmi mai in una situazione del genere, non tanto per me quanto per mia moglie che soffre tantissimo il mal di mare.
 
io invece vorrei capire una cosa
c' era sta tempesta al largo della Carolina e ci sta ma, con i mezzi oggi in possesso dei saputo non si poteva evitare che la nave si trovasse a navigare in quella condizione meteo
non si poteva fermare in tempo in un porto nell'attesa che affrontasse il mare in tranquillità o tranquillità parziale?
o costa troppo fermare una nave e di contro accettarne le spese dei danni?
È la prima cosa che ho pensato. . Qui si tratta di un uragano. . Avesse preso condizioni avverse il terzo giorno di navigazione sull'atlantico avrei capito. . Ma in questo caso poteva restare in porto volendo. . Secondo me hanno sottovalutato di molto le condizioni meteo. .
Mi fa strano diadema... Questa estate abbiamo trovato mare grosso nel golfo del leone e considerate le condizioni del mare lho trovata piuttosto stabile.. Ho ballato di più sulla mariner e sulla navigator. Vibrazioni non ne ho poi proprio sentite a differenza ad esempio di splendida che a poppa in manovra sembra un tagada.
Anche io su diadema ho avuto la sensazione di essere immobile con mare agitato. .
 
Ho sempre pensato che una nave da crociera non avrebbe dovuto trovarsi in queste situazioni. D'altra parte con i mezzi a disposizione al giorno d'oggi le previsioni sulle condizioni atmosferiche soprattutto quelle tra le 24 e le 72 ore sono quasi infallibili. Nella fattispecie si sapeva dell'uragano e di conseguenza a quel che si sarebbe andato incontro. Mi chiedo dunque per quale dannatissimo motivo il Comandante abbia esposto migliaia di passeggeri ad un rischio così alto. Se disgraziatamente si fossero piantati i motori in quei frangenti, con tutta probabilità saremmo qui a contare i morti.
Sono allibito!
Ricordo qualche anno fa i racconti di un Comandante Costa, sollecitato da me a raccontare qualcosa della sua carriera il quale diceva appunto che quand'era imbarcato su navi mercantili non c'erano tempeste che tenevano. Si doveva arrivare il dato giorno alla tal ora in un porto? Non ci si faceva scrupoli di attraversare la tempesta. Oggi invece - parole sue - le navi da crociera prendono tranquillamente un giro più largo per evitare di esporre i passeggeri alla violenza del mare.
Evidentemente non è così per tutti. Ricordo recentemente quel che accadde a neoRomantica che, partendo da Trapani, per... Savona? si trovò in gravi difficoltà tra la Sicilia e la Sardegna con danni alla nave, un'ancora persa ecc.
 
Quando affondò un battello della Best tour, miglior compagnia di navigazione sul Nilo , ricordo che attribuirono la colpa alla sproporzione del battello peraltro nuovo, col poco pescaggio.
Non avrebbe dovuto navigare con quelle condizioni di vento, invece fu l'unico a salpare.
 
Credo che l'intenzione iniziale di Rodolfo fosse quella di sfatare la diceria "popolare" che attribuisce alle meganavi poteri di assoluta "stabilità" anche in condizioni di mare fortemente avverse.
Infatti quanto accaduto dimostra ancora una volta il contrario.
Da qui il dire che le navi piccole lo tengano meglio (sempre), o che le navi grandi siano più pericolose in queste situazioni (sempre), cercando una regola generale scaturente da confronti tra navi diverse in momenti diversi, un pò ce ne passa...credo...
Certamente a bordo della Anthem non hanno passato dei bei momenti...ne parla in home page anche il Corriere.
 
Ultima modifica:
Ricordo in proposito un caso molto noto a Genova...riguardo il traghetto GNV Fantastic...che nel 2008 nonostante le condizioni proibitive del mare entro' comunque in porto. Tutto ando' per il meglio, nonostante una pinna stabilizzatrice guasta ed un motore in avaria.
Effettivamente le alternative erano davvero poche se non inesistenti in questo caso...le foto parlano da sole

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Nella foto il traghetto e' gia' dentro la diga...e manovra in uno spazio molto ridotto

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Ricordo molto bene quel fatto....impressionante.
Ci sono altre foto in merito allo sbandamento che sono stupefacenti....
 
Se devo essere sincera queste navi enormi , sia da crociera che da cargo mi lasciano assai perplessa su come possano tenere una tempesta.
Non è il muoversi tanto o muoversi poco, ciò che conta è restare a galla.
Poi credo ci siano navi che tengano meglio un tipo di onde, ed altre un altro tipo.
Faccio un esempio.Nel lago le onde sono molto più basse ma più strette , e a parità di altezza quelle nel lago sono più pericolose di quelle del mare per le barche.
Così come in mare credo che le onde mediterranee siano diverse da quelle atlantiche e forse anche in questo si sentirà la differenza nel tenere il mare a seconda se la nave è strutturata per le une o per le altre.
Però siccome sono incompetente mi rimetto alle vostre risposte.

La genesi delle onde in mare aperto è sempre la stessa. Dipende dalla forza del vento che soffia su di una determinata superficie del mare "fetch".
Quante delle oltre 400 che solcano i mari di tutto il mondo 365 giorni su 365, finora non son rimaste a galla? Evidente che ci son navi costruite per affrontare un tipo di mare ed altre siano meno adatte. Basta confrontare un transatlantico con una nave da crociera; il QM2 con l'Anthem oTS. Costruzioni assolutamente diverse per il diverso loro impiego.

Mi auguro proprio di no, sinceramente!
Il mese scorso, ai caraibi, abbiamo dovuto saltare uno scalo e comunque sulla nostra rotta dovevamo incontrare una perturbazione grossa...il comandante ci ha spiegato che avrebbe cercato di tenere il più possibile una rotta "favorevole" costeggiando Cuba e, nel momento in cui ha dovuto necessariamente virare, ha di nuovo fatto l'annuncio dicendo anche che nel giro di mezz'ora le condizioni meteo sarebbero cambiate.
In una tempesta del genere mi auguro che ti ci trovi per caso...perchè se è voluto, scusami tanto, le denunce (ma non per mancata partenza) è giusto che se le prenda il comandante e la compagnia!

Diverso fra non entrare e non uscire; non è la stessa cosa. Non entrare per ragioni di sicurezza è un aspetto frequentissimo, non uscire, a meno che non lo vietino le Autorità, è un fatto rarissimo.

La nave esce e si comporta allo stesso modo che hai detto tu cercando una rotta favorevole. Ditemi di quante mancate/ritardate partenze siete a conoscenza, contro le centinaia in un anno di salto scalo. Tra l'altro entrare potrebbe pregiudicare la successiva uscita in caso di peggiorate condizioni.

Ricordo nel caso Concordia che un'associazione dei consumatori o delle vittime o qualcosa del genere...accusava Costa che la nave avesse una eccessiva sproporzione tra il pescaggio e la parte emersa dello scafo...tale da pregiudicarne la stabilita',perdonatemi se sono assai poco tecnico ma spero di essermi spiegato.
Credo che questo assunto non sia poi stato minimamente considerato...
Questo per dire che le dimensioni non dovrebbero influire (negativamente) sulle condizioni di navigazione...
Anzi...io faccio parte di quelli che, magari da ignorante, reputa piu' affidabile una nave di grandi dimensioni, sempre e comunque.

In pratica nessuna delle grandi navi potrebbe più navigare.

Ho sempre pensato che una nave da crociera non avrebbe dovuto trovarsi in queste situazioni. D'altra parte con i mezzi a disposizione al giorno d'oggi le previsioni sulle condizioni atmosferiche soprattutto quelle tra le 24 e le 72 ore sono quasi infallibili. Nella fattispecie si sapeva dell'uragano e di conseguenza a quel che si sarebbe andato incontro. Mi chiedo dunque per quale dannatissimo motivo il Comandante abbia esposto migliaia di passeggeri ad un rischio così alto. Se disgraziatamente si fossero piantati i motori in quei frangenti, con tutta probabilità saremmo qui a contare i morti.
Sono allibito!
Ricordo qualche anno fa i racconti di un Comandante Costa, sollecitato da me a raccontare qualcosa della sua carriera il quale diceva appunto che quand'era imbarcato su navi mercantili non c'erano tempeste che tenevano. Si doveva arrivare il dato giorno alla tal ora in un porto? Non ci si faceva scrupoli di attraversare la tempesta. Oggi invece - parole sue - le navi da crociera prendono tranquillamente un giro più largo per evitare di esporre i passeggeri alla violenza del mare.
Evidentemente non è così per tutti. Ricordo recentemente quel che accadde a neoRomantica che, partendo da Trapani, per... Savona? si trovò in gravi difficoltà tra la Sicilia e la Sardegna con danni alla nave, un'ancora persa ecc.


Ma noi sappiamo quali decisioni son state prese a bordo? E perché? Verissimo che le navi da crociera cercano di evitare lo "scontro" con le profonde depressioni, per ovvi motivi.

Credo che l'intenzione iniziale di Rodolfo fosse quella di sfatare la diceria "popolare" che attribuisce alle meganavi poteri di assoluta "stabilità" anche in condizioni di mare fortemente avverse.
Infatti quanto accaduto dimostra ancora una volta il contrario.
Da qui il dire che le navi piccole lo tengano meglio (sempre), o che le navi grandi siano più pericolose in queste situazioni (sempre), cercando una regola generale scaturente da confronti tra navi diverse in momenti diversi, un pò ce ne passa...credo...
Certamente a bordo della Anthem non hanno passato dei bei momenti...ne parla in home page anche il Corriere.

Naturale: Solo per smentire quelli che rassicurano con le solite frasi "Vai Tranquilla, la nave è grande e tiene magnificamente il mare etc. etc".
 
Ma noi sappiamo quali decisioni son state prese a bordo? E perché?
No, personalmente non lo so e in tutta sincerità la cosa non mi tange.
So solo che nella fattispecie di neoRomantica la nave ha lasciato il porto di Trapani credo con la consapevolezza che avrebbero trovato mare pessimo.
Da semplice meteoappassionato rimasi perplesso quando venni a sapere che la nave si trovava in difficoltà perché sapevo già da qualche giorno che sarebbero arrivati venti impetuosi da nord e mare agitato in quella giornata.
 
Se è per questo nemmeno a me. ;) ;)

Bene, allora siamo in due!:D
Scherzi a parte, quale sia il motivo di quella decisione non doveva essere prevalente, non dico sulla sicurezza, ma perlomeno sul comfort di navigazione del passeggero.
Tra l'altro, se non ricordo male, a causa di quella decisione e dei problemi susseguenti il C.te sbarcò una volta arrivata la nave a Savona.
 
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