• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • ATTENZIONE -->Seguici su WhatsApp E SPARGI LA VOCE!
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

L'espansione delle compagnie crocieristiche è davvero necessaria ? Pro e contro

  • Autore discussione Autore discussione Felix73
  • Data d'inizio Data d'inizio
F

Felix73

Guest
Ciao Manlio, per te il numero di passeggeri può avere un senso relativo, per le compagnie assolutamente no, vista l'enfasi nel pubblicizzare i loro incrementi % anno su anno.
Ed è normale che sia così. Perchè è anche attraverso quei numeri che si presentano al mercato, alla borsa (per chi è quotato), alle banche etc.
Oltre ad essere un parametro di misurazione della propria "forza ed attrattività" verso i concorrenti. Le strategie sono basate anche sui competitors.
Il guadagno, è un parametro molto meno comparabile, e questo per tanti motivi. Guadagno in che senso? Reddittività % (rapportato quindi alla tua capacità di trasporto ed ai volumi di fatturato che movimenti) o guadagno "assoluto"?
E come confrontiamo i guadagni di compagnie che hanno sedi in paesi differenti, con fiscalità diverse? E quelle che appartengono ad un gruppo ed hanno le loro politiche di bilancio influenzate da questo? E le "contingenze" (vendita di navi con plusvalenze/minusvalenze non direttamente ricollegabili al business ma che hanno impatti sull'utile?)
Troppo complesso.
Credo che l'unico elemento abbastanza "oggettivo", è che le compagnie con "meganavi" che viaggiano con una % di riempimento accettabile, hanno dei forti vantaggi in terminio di "generazione di profitti". Eppure, secondo alcuni ragionamenti, dovrebbero avere anche più costi (maggior personale, maggiori spese per derrate etc. etc.).
Perchè allora guadagnano di più? Per il semplice fatto che rispetto alle piccole navi, sono forse meno competitive o ugualmente competitive nel gestire i "costi variabili" (quelli che ho citato prima), peccato che sono molto più efficienti nell"assorbire i "costi tendenzialmente fissi" (spese di tenuta della nave quali manutenzioni etc., ma anche carburante, spese portuali etc. etc.) perchè sono in grado di "spalmarli" su più passeggeri. E questo porta anche un altro beneficio: una politica di prezzo più aggressiva.
Ecco perchè navi come Marina, sono state letteralmente "svendute" (con una perdita in bilancio, minusvalenza, per Costa pari a 12.5 milioni di dollari).
Costa ha preferito portarsi "in casa" una perdita secca di 12.5 milioni di dollari piuttosto che mantenere in flotta una nave con reddittività negativa.
Giusto o sbagliato che sia, questo è soggettivo e dipende dai gusti che ognuno di noi ha nei confronti delle navi piccole o grandi, ma il succo del discorso è tutto qui.

Un saluto
 
Ciao Manlio, per te il numero di passeggeri può avere un senso relativo, per le compagnie assolutamente no, vista l'enfasi nel pubblicizzare i loro incrementi % anno su anno.
Ed è normale che sia così. Perchè è anche attraverso quei numeri che si presentano al mercato, alla borsa (per chi è quotato), alle banche etc.
Oltre ad essere un parametro di misurazione della propria "forza ed attrattività" verso i concorrenti. Le strategie sono basate anche sui competitors.
Il guadagno, è un parametro molto meno comparabile, e questo per tanti motivi. Guadagno in che senso? Reddittività % (rapportato quindi alla tua capacità di trasporto ed ai volumi di fatturato che movimenti) o guadagno "assoluto"?
E come confrontiamo i guadagni di compagnie che hanno sedi in paesi differenti, con fiscalità diverse? E quelle che appartengono ad un gruppo ed hanno le loro politiche di bilancio influenzate da questo? E le "contingenze" (vendita di navi con plusvalenze/minusvalenze non direttamente ricollegabili al business ma che hanno impatti sull'utile?)
Troppo complesso.
Credo che l'unico elemento abbastanza "oggettivo", è che le compagnie con "meganavi" che viaggiano con una % di riempimento accettabile, hanno dei forti vantaggi in terminio di "generazione di profitti". Eppure, secondo alcuni ragionamenti, dovrebbero avere anche più costi (maggior personale, maggiori spese per derrate etc. etc.).
Perchè allora guadagnano di più? Per il semplice fatto che rispetto alle piccole navi, sono forse meno competitive o ugualmente competitive nel gestire i "costi variabili" (quelli che ho citato prima), peccato che sono molto più efficienti nell"assorbire i "costi tendenzialmente fissi" (spese di tenuta della nave quali manutenzioni etc., ma anche carburante, spese portuali etc. etc.) perchè sono in grado di "spalmarli" su più passeggeri. E questo porta anche un altro beneficio: una politica di prezzo più aggressiva.
Ecco perchè navi come Marina, sono state letteralmente "svendute" (con una perdita in bilancio, minusvalenza, per Costa pari a 12.5 milioni di dollari).
Costa ha preferito portarsi "in casa" una perdita secca di 12.5 milioni di dollari piuttosto che mantenere in flotta una nave con reddittività negativa.
Giusto o sbagliato che sia, questo è soggettivo e dipende dai gusti che ognuno di noi ha nei confronti delle navi piccole o grandi, ma il succo del discorso è tutto qui.

Un saluto

Disgraziatamente il succo del discorso é propio questo.
E dobbiamo ringraziare Costa che ci ha dato due navi, chiamiamole anche se non lo sono " medie" come Luminosa e Deliziosa, perche la tendenza di tutte le compagnie per i loro profitti é fare navi grandi, sopra le 3000 persone e piú.
E meno male che MSC ne ha fatto la classe Musica che anche essa é " media ".

Un saluto.
 
Felix, lo so che è difficile comparare le varie situazioni, come so che il ragionamento sulle meganavi è più che giustificato..

Il punto per me rimane alla fin fine il solito, tutta questa voglia di espansione non la capisco..

Se io ho tre navi, che riempio regolarmente, e che, ad es. mi fanno incassare 100*3 (inteso come (ingressi-spese)=100), dovrò avere il personale di tre navi, la manutenzione di tre navi ecc.

Magari aspetto un tre anni e metto in mare la prossima nave, e così via..

Se ne ho trenta, tutte costruite di fretta, alla fine avrò aumentato i debiti per costruirle, ed avrò guadagni 100*30=3000, 3000 che intanto mi servono per pagare le nuove navi, mentre già sto con la testa a metterne in mare altre..

Sarà pure una gran mossa, ma dal mio punto di vista è solo un generatore di debiti legato ad un guadagno che è tutto da dimostrare, visto che sto pagando navi su navi..

Poi, quando mi arriva il problema oltretutto ecco che il meccanismo mi fa scoprire di essere esposto..

A me questa cosa spaventa, e sinceramente mi sembra un gioco d'azzardo che alla fine, prima o poi, pagherà male..

Mi rendo conto di essere fuori dal mondo, ma il mio fuori dal mondo mi fa pure osservare fior di società che muiono senza un motivo apparente che non siano i giochetti economici e di borsa..

Si punta ormai ad inserire in questa logica mercati come quello dell'elettricità, che peraltro non possono adeguarsi a certi schemi di funzionamento per motivi legati alla fisica, ovvero per le leggi di Dio, se qualcuno ci crede.. ed il primo risultato, almeno in Italia, è stata il black out totale della nazione..

I prossimi risultati saranno una serie di casini che neanche voglio immaginare, soldi su soldi investiti per rendere naturale un meccanismo che naturale non è, ed il tutto alla fine per poter avere quello che abbiamo oggi e pagarlo di più..

La logica? A me sembra solo far girare soldi senza alcun senso, come non hanno senso quelli che girano sui certificati verdi, bianchi ecc.

Io nel mio mestiere di soldi 'virtuali' ne vedo girare una marea, e si gonfiano sempre di più, oltretutto producendo solo danni..

Sinceramente sarò sbagliato, ma se fossi Aponte metterei mano su quello che tutti gli rimproverano, ovvero la struttura troppo rigida e la professionalità di alcuni personaggi a bordo..

Investirei qualche anno solo sulle persone ed il servizio, in modo che chi sale a bordo scenda davvero soddisfatto.. delle nuove future trenta navi che mi daranno un guadagno che mi serve a costruirne altre trenta, me ne fregherei.. Non è che i suoi gioielli, assolutamente di valore mondiale, diventano vecchi in tre/cinque anni..

Che ci avrò guadagnato? Una villa in meno? Sarà.. ma intanto ho una solidità in più..

Un salutone!!
Manlio
 
Pmanlio, la tua è economia reale, quella delle grandi compagnie (non solo da crociera) è "fantasiosa", fatta di società indebitate con le banche e patrimoni personali (capitani d' industria e banchieri) "in paradiso".
 
Manlio, ci sono anche altri fattori da tenere presente...
Innanzi tutto la struttura di terra...più navi hai, meno ti costa.
Poi, cosa forse più importante di tutto, i clienti.
Una volta che ti sei conquistato una fetta di mercato devi anche sapertela tenere...e ipoteticamente, con 3 navi, una compagnia cosa potrebbe offrire?Sempre le stesse crociere.
Sul fatto che in certi casi l' espansione della flotta possa essere un azzardo economico posso anche essere d'accordo, però è anche vero che è necessaria...se io provo una compagnia che ha una flotta limitata, anche se mi trovassi benissimo, esaurita la loro offerta, migrerei altrove...e non penso di essere la sola.
 
Che vi devo dire, sarà il mio pc che ha litigato con il sito, ma a breve mollerò crocieristi causa.. malfunzionamento!!
Mi si mangia le risposte, non le memorizza, si impalla a ripetizione.. :(

Ci provo a riscrivere, ma lo spirito giocoforza è diverso..

Allora, Mauro, infatti l'economia virtuale ha il bel risultato di mettere sulla strada la gente reale..

Laura: se la struttura di terra mi costa Tot, Tot/quindici potrebbe non essere tanto distante da Tot/trenta, ed evidentemente Tot/quaranta è un risparmio ancora inferiore (a fronte invece della spesa per costruire le navi ndr)..

Quanti itinerari posso proporre con una meganave? Certo non ci vado ad Ischia e Procida: una volta che ne ho quindici o trenta cosa mi cambia?

Questo non considerando che quando un itinerario è saturo, sperimentato, chi mi vieta di cambiarlo per la vecchia clientela?

Invece il fatto, detto tra noi, che per assorbire i costi delle nuove costruzioni e mantenere un prezzo più basso, i servizi e la preparazione del personale scendono cosa comporta?

Quanti 'crocieristi' se ne fregano del mare e se si trovano male come spettacoli ecc. ti mollano per un bel villaggio vacanze? Non è che il mondo delle navi sia pieno di tutti questi appassionati da catturare con trenta navi al posto di quindici..

Io so che la natura ha certe regole, una è che certe specie (non tutte) tendono ad espandersi il più possibile, ma ogni ecosistema ha i suoi limiti di contenimento..

Quindi le specie che esagerano.. rompono l’ecosistema e si estinguono..

Non ci credo neanche morto che non valga in Economia.. navi comprese..

Un saluto
Manlio
 
Tanto per cambiare... siamo finiti OT.

Vi ricordo che qui si parla della possibile espansione di MSC a danno di Costa... non di strategie di espansione delle flotte.

Manlio... la tua visione è totalmente distaccata dalla realtà del mondo delle crociere... è un'ottica romantica... non commerciale.

Tutte le grandi compagnie dagli anni '80 investono somme considerevoli nell'espansione delle rispettive flotte. Senza navi moderne non si va da nessuna parte... si fa la fine di Louis... in seria difficoltà. Il mondo delle crociere è estramente competitivo... e se MSC Crociere fosse rimasta con solo 3 navi usate... non avrebbe retto all'onda d'urto di Costa Crociere... e del mercato... e sarebbe sparita.

Gli investimenti per le nuove navi... non condizionano la qualità del prodotto di bordo... tutte le grandi compagnie sarebbero già scese a livello rasoterra... viste le nuove navi che hanno. E' la compagnia stessa a decidere su che fascia di mercato collocarsi... ed a strutturare il proprio prodotto di conseguenza.

Dulcis in fundo... al crocierista medio... e sono la maggioranza... in genere non importa un fico secco di andare ad Ischia od a Procida. Per itinerari ricercati... si rivolge alle compagnie "premium" e "luxury"... non a Costa, o a MSC, o a RCCL, o a NCL.
 
Espansione

Espansione

Italian, io ho parlato di quindici e non di tre navi..

Per il resto sono un Ingegnere non un romantico senza basi..

Non è che parlo solo sulla base della passione ma su una base logica,
.
questo sistema così fico ha generato un debito mondiale pari a trenta volte il pil del mondo..

Il personale non lo inventi e quindi non trovi seimila persone, perché queste sono servite a costa due anni fa per le sue nuove navi, preparate come si deve..

Non è che perché si utilizza un certo approccio questo è il migliore, è solo quello che per qualche motivo si predilige..

Sady Carnot è tra gli inventori del motore a vapore.. Aveva avvertito che bisognava stare attenti al fatto che inquinava, gli hanno dato retta?

Questo non vuol dire che avesse torto..

Un salutone
Manlio
 
Questo non considerando che quando un itinerario è saturo, sperimentato, chi mi vieta di cambiarlo per la vecchia clientela?

...e così non ne conquisti più di nuovi...
La realtà è che le compagnie hanno bisogno di continuare ad aggiungere "offerte" per essere competitivi...alla maggiranza clienti oltre a cambiare destinazione interessa anche cambiare nave...

Invece il fatto, detto tra noi, che per assorbire i costi delle nuove costruzioni e mantenere un prezzo più basso, i servizi e la preparazione del personale scendono cosa comporta?

Ma perchè tu parti dal presupposto che le due cose siano legate...cosa che invece per me non è.
Oggi il risparmio lo cercano in ogni angolo, ma non perchè non hanno i soldi, semplicemente perchè vogliono ad ogni costo aumentare i guadagni.
I prezzi medi delle crociere negli ultimi 10 anni sono crollati per certe compagnie...per altre sono rimasti invariati e i servizi a bordo pure.
Ma per le compagnie che hanno rivisto i prezzi al ribasso non si può neanche pretendere che mantengano poi gli stessi servizi...hanno scelto di rendere le crociere "per tutti" a prezzi per tutti con servizi per tutti...se paghi 1.000 una crociera non avrai certo llo stesso trattamento di chi la stessa, con un'altra compagnia la paga 3.000.

Io sono comunque dell'idea che per quello che paghi quello che ti offrono sia buono...per quanto riguarda la preparazione del personale a me sembra buona e, soprattutto, quello che vedo è che nonostante i "tagli" quella che non è minimamente toccata è la manutenzione e la sicurezza...ed è la cosa più importante.
 
Una delle riprove che il sistema non funziona è che per l'ennesima volta è sparita la risposta.. :( :( :(

Stavolta la mia colpa è stata non memorizzarlo prima.. quindi il sistema è in parte 'innocente'..

Me ne scuso..


Ci riprovo, ma sarò veloce, faccio un esempio e do una risposta stringata..

Tutto quello che vedete nelle navi lo potevate vedere nelle società che si sono occupate di telecomunicazioni nel Lazio, ed in particolare a Roma..

Stesse idee, stessa logica, stesso tutto..

Nei primi anni la cosa ha portato nel Lazio lavoro e ricchezza: Roma ha battuto per decenni il PIL di Milano, qui tutto andava alla grande..

Quando era chiaro che le cose sarebbero cambiate nessuno ha fatto nulla, avanti tutta nello stesso modo..

Il risultato? Il primo colpo è costato ottantamila posti di lavoro in un solo anno.. dopo è iniziato un vero periodo nero..

Lo sapevano i megamanager? Certo che lo sapevano, lo sapevano tutti.. ma qui occorre decidere: il bene sono stati i grandi guadagni e la crescita per tutti, il male la situazione attuale..

Questo è: è un sistema con pregi e difetti, raccontarsi solo i pregi è prendersi in giro, raccontarsi solo i difetti altrettanto..

Ma perchè tu parti dal presupposto che le due cose siano legate...cosa che invece per me non è.

Laura, una nave tipo Concordia richiede un giro di duemila persone intorno ad essa, queste duemila persone sono i cabinisti, i camerieri, gli ufficiali ecc.

Tutta gente che dovrebbe essere ben preparata: se cresci troppo in fretta non la puoi formare, non c'è via di uscita..

E questo si vede sulle navi, si vede eccome..

Un saluto (mi scuso dell'OT, ripeto, se vogliamo proseguire è meglio un altro topic.. ;) )
Manlio
 
Manlio... ti sfuggono 2 cose...

Per il personale... o si hanno le scuole di formazione... come Costa ed altre compagnie... oppure si ricorre al recruiting internazionale.

Tutte le grandi compagnie prima o poi hanno vissuto una fase di forte crescita della flotta come quella di MSC Crociere.
 
...se paghi 1.000 una crociera non avrai certo llo stesso trattamento di chi la stessa, con un'altra compagnia la paga 3.000.

quindi tutti quelli che hanno viaggiato nelle mie stesse crociere ed hanno scelto delle suite, hanno avuto crociere differenti dalle mie (che non ho mai pagato una crociera 1000€)?
 
quindi tutti quelli che hanno viaggiato nelle mie stesse crociere ed hanno scelto delle suite, hanno avuto crociere differenti dalle mie (che non ho mai pagato una crociera 1000€)?

prezzo medio Cokj, prezzo medio...non mi riferivo alle variazioni di prezzo a seconda della categoria cabina, ci mancherebbe!
Anche se in realtà, quando viaggi in suite, un trattamento diverso a bordo lo riservano...
 
prezzo medio Cokj, prezzo medio...non mi riferivo alle variazioni di prezzo a seconda della categoria cabina, ci mancherebbe!
Anche se in realtà, quando viaggi in suite, un trattamento diverso a bordo lo riservano...
non ho capito.

Comunque per l' argomento se più 50% del mondo delle crociere sono prodotte dai due grandi gruppi CCL e RCCL significa, almeno secondo i loro CEO (quindi non due coj...), SI
 
Io credo che oggi giorno funziona solo un´azienda che si espande e questo vuol dire entrare in un circolo vizioso.
Interessa il fatturato, piú grande é meglio é, perche hai le porte aperte dei governi, delle banche, dei cantieri.
Far bilancio é "nascondere" le spese e se sei in perdita non importa, l´importante é crescere.
É come entrare in un vortice dove non hai piú uscita.
Nel caso dell´industria di crociere le navi piú grandi sono piú croceristi portano e piú rendono, i costi come percentuale diminuiscono.
É inutile volere una Costa che ci dia navi ai nostri desideri, ormai le navi vanno dalle 120 alle 150.000 TSL perche sono quelle che conviene al mercato.
Pensate in Argentina ed in Brasile nel 2000 quattro navi ci andavano la Rhapsody, la Monterrey la Marina ed l´Allegra e 4000 anime , per l´anno prossimo Favolosa Fascinisa, Magica, Fortuna, Serena da parte di Costa Fantasia, Magnifica, Orchesta, Musica della MSC sono piú di 25000 persone !!!!!!!
Poi....piaciono, non c´é niente da fare, piaciono.
Contro...anch´io sono come Pmanlio romantico transatlanticista che amo le navi medie, lunga vita alla grande Victoria, Romantica e Classica e perche no, una classe Statendam sarebbe perfetta.

Un saluto.

Un saluto.
 
Parto dal ragionamento di Manlio, che ha una sua base logica, e faccio delle premesse all'origine di alcune mie considerazioni.
Manlio, tu parti da un parallellismo tra "telecomunicazioni" e crociere che è un pò forzato. C'è una differenza sostanziale tra le due situazioni: nel primo caso, si è trattato di un mercato che è andato rapidamente in "saturazione", nel secondo la DOMANDA ha avuto ed ha (parlo di una situazione ante-Concordia) % di crescita in doppia cifra.
Altra premessa: io limiterei le nostre considerazioni non a tutte le compagnie, ma a quelle "mass". Le premium e quelle "volontariamente" di nicchia seguono altre logiche.
A fronte di un forte incremento della domanda, non varare nuove "meganavi" avrebbe significato per una compagnia già leader europea come Costa, cedere quote di mercato alla concorrenza (vedi MSC, vedi RCCL). E creare, per propria scelta, un GAP difficilmente colmabile in futuro.
Un mercato in forte crescita, è sempre un'opportunità da cogliere, è come una "bella onda" per un surfista, devi cogliere il momento giusto per "cavalcarla", se la perdi, aspettare la successiva (e non è detto che ci sia) è dura.
Varo di una nuova nave: qui si è parlato di spesa. Ma è un termine improprio. E' giusto parlare di INVESTIMENTO. Perchè?
E' vero che una nuova nave costa, e non poco, e magari genera anche una crescita dell'indebitamento. Ma questo indebitamento è "compensato" da un nuovo asset che "patrimonializza" maggiormente la compagnia, crea valore.
Una nuova nave poi, genera ricavi futuri, genera CASH immediato, e si spera possa generare utili in maniera durevole nel tempo (dando per buone le politiche commerciali messe in campo per "riempire" la nave).
Quindi, crea ulteriore valore per l'azienda.
Quando il "gochino" si rompe?
In presenza di due fattori critici principali:
- Il mercato finisce di crescere (non esiste crescita "infinita").
In questo caso, il management deve capire quando è il momento giusto per fermarsi. Rischi di avere una flotta sovradimensionata, costituita da "meganavi" che ti fanno si guadagnare di più quando viaggiano piene, ma ti fanno perdere anche di più quando viaggiano vuote. Ed in presenza di un mercato "stagnante", ti è praticamente impossibile "piazzare" le tue navi ad un potenziale acquirente, te le devi tenere. In perdita.
- Quando la compagnia non riesce a "produrre" un utile "strutturale e durevole nel tempo".
Le nuove navi, soprattutto se "mega", generano un cash iniziale che crea un'"illusione finanziaria" che nel lungo periodo DEVE essere supportata dalla generazione di utili. Se ciò non dovesse avvenire, la compagnia sarebbe costretta, per mantenere viva questa illusione, a varare a "ciclo continuo" nuove navi (logica, vi può sembrare strano, già sperimentata nella grande distribuzione alimentare).
Ma questo non può avvenire per sempre, e prima o poi DEVI essere coperto dagli utili, se no fai un "tonfo" decisamente "rumoroso" e con effetti catastrofici per tutti a seguito della tua crescente ed incontrollata esposizione.

Sul degrado del servizio a bordo a seguito del "taglio dei costi", non entro nel merito, avete voi molta più esperienza di me.

Un saluto
 
Ultima modifica:
Grazie Felix...chiarissimo come sempre!;)
Le strategie economiche delle compagnie mass-market comunque, lette così, sono da brividi...
 
Felix, premesso che ti stavo per mandare un MP, direi di riunire in questo topic diverse discussioni, comprese le spiegazioni, più che illuminanti, che hai dato, se non sbaglio, nel topic sulla possibilità del cambio di nome per Costa..

Anche io sono dell'idea di centrare il ragionamento sulle compagnie Mass Market, e non parlo, per esser chiari, di avere compagnie con navi medio/piccole e di una flotta inferiore alle dieci navi..

Poi cerco di spiegare meglio il mio punto di vista.. ;)

Spero che ne esca un discorso costruttivo, dove vengano messi in evidenza i motivi (che hai già citato sopra) che sono alla base dell'attuale espansione, ma anche i motivi (che ho spiegato ma vorrei centrare e motivare meglio) per cui io sono contrario..

Un salutone!!
Manlio
 
O ti espandi o muori, questa è la dura legge della produzione, del commercio e della concorrenza...
 
Felix, premesso che ti stavo per mandare un MP, direi di riunire in questo topic diverse discussioni, comprese le spiegazioni, più che illuminanti, che hai dato, se non sbaglio, nel topic sulla possibilità del cambio di nome per Costa..

Anche io sono dell'idea di centrare il ragionamento sulle compagnie Mass Market, e non parlo, per esser chiari, di avere compagnie con navi medio/piccole e di una flotta inferiore alle dieci navi..

Poi cerco di spiegare meglio il mio punto di vista.. ;)

Spero che ne esca un discorso costruttivo, dove vengano messi in evidenza i motivi (che hai già citato sopra) che sono alla base dell'attuale espansione, ma anche i motivi (che ho spiegato ma vorrei centrare e motivare meglio) per cui io sono contrario..

Un salutone!!
Manlio

Ciao Manlio, se c'è da spostare qualche mio precedente post ed in accordo con i moderatori, io non ho problemi. Per me va benissimo.
A mio parere, può venir fuori un discorso costruttivo.
A scanso di equivoci, preciso il mio approccio a questa discussione: le considerazioni che esprimo, sono soggettive, e quindi opinabili, ma partono da una prospettiva "asettica". Nel senso che io non sono nè favorevole nè contrario alle diverse strategie delle varie compagnie, non esprimo giudizi in merito, ma cerco di dare una chiave di lettura (ripeto, opinabile) della realtà con un approccio "aziendalista", quasi da analista per intenderci.
Cercando di interpretare delle macro-dinamiche.

Un salutone!
 
Top