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Felix73
Guest
Ciao Manlio, per te il numero di passeggeri può avere un senso relativo, per le compagnie assolutamente no, vista l'enfasi nel pubblicizzare i loro incrementi % anno su anno.
Ed è normale che sia così. Perchè è anche attraverso quei numeri che si presentano al mercato, alla borsa (per chi è quotato), alle banche etc.
Oltre ad essere un parametro di misurazione della propria "forza ed attrattività" verso i concorrenti. Le strategie sono basate anche sui competitors.
Il guadagno, è un parametro molto meno comparabile, e questo per tanti motivi. Guadagno in che senso? Reddittività % (rapportato quindi alla tua capacità di trasporto ed ai volumi di fatturato che movimenti) o guadagno "assoluto"?
E come confrontiamo i guadagni di compagnie che hanno sedi in paesi differenti, con fiscalità diverse? E quelle che appartengono ad un gruppo ed hanno le loro politiche di bilancio influenzate da questo? E le "contingenze" (vendita di navi con plusvalenze/minusvalenze non direttamente ricollegabili al business ma che hanno impatti sull'utile?)
Troppo complesso.
Credo che l'unico elemento abbastanza "oggettivo", è che le compagnie con "meganavi" che viaggiano con una % di riempimento accettabile, hanno dei forti vantaggi in terminio di "generazione di profitti". Eppure, secondo alcuni ragionamenti, dovrebbero avere anche più costi (maggior personale, maggiori spese per derrate etc. etc.).
Perchè allora guadagnano di più? Per il semplice fatto che rispetto alle piccole navi, sono forse meno competitive o ugualmente competitive nel gestire i "costi variabili" (quelli che ho citato prima), peccato che sono molto più efficienti nell"assorbire i "costi tendenzialmente fissi" (spese di tenuta della nave quali manutenzioni etc., ma anche carburante, spese portuali etc. etc.) perchè sono in grado di "spalmarli" su più passeggeri. E questo porta anche un altro beneficio: una politica di prezzo più aggressiva.
Ecco perchè navi come Marina, sono state letteralmente "svendute" (con una perdita in bilancio, minusvalenza, per Costa pari a 12.5 milioni di dollari).
Costa ha preferito portarsi "in casa" una perdita secca di 12.5 milioni di dollari piuttosto che mantenere in flotta una nave con reddittività negativa.
Giusto o sbagliato che sia, questo è soggettivo e dipende dai gusti che ognuno di noi ha nei confronti delle navi piccole o grandi, ma il succo del discorso è tutto qui.
Un saluto
Ed è normale che sia così. Perchè è anche attraverso quei numeri che si presentano al mercato, alla borsa (per chi è quotato), alle banche etc.
Oltre ad essere un parametro di misurazione della propria "forza ed attrattività" verso i concorrenti. Le strategie sono basate anche sui competitors.
Il guadagno, è un parametro molto meno comparabile, e questo per tanti motivi. Guadagno in che senso? Reddittività % (rapportato quindi alla tua capacità di trasporto ed ai volumi di fatturato che movimenti) o guadagno "assoluto"?
E come confrontiamo i guadagni di compagnie che hanno sedi in paesi differenti, con fiscalità diverse? E quelle che appartengono ad un gruppo ed hanno le loro politiche di bilancio influenzate da questo? E le "contingenze" (vendita di navi con plusvalenze/minusvalenze non direttamente ricollegabili al business ma che hanno impatti sull'utile?)
Troppo complesso.
Credo che l'unico elemento abbastanza "oggettivo", è che le compagnie con "meganavi" che viaggiano con una % di riempimento accettabile, hanno dei forti vantaggi in terminio di "generazione di profitti". Eppure, secondo alcuni ragionamenti, dovrebbero avere anche più costi (maggior personale, maggiori spese per derrate etc. etc.).
Perchè allora guadagnano di più? Per il semplice fatto che rispetto alle piccole navi, sono forse meno competitive o ugualmente competitive nel gestire i "costi variabili" (quelli che ho citato prima), peccato che sono molto più efficienti nell"assorbire i "costi tendenzialmente fissi" (spese di tenuta della nave quali manutenzioni etc., ma anche carburante, spese portuali etc. etc.) perchè sono in grado di "spalmarli" su più passeggeri. E questo porta anche un altro beneficio: una politica di prezzo più aggressiva.
Ecco perchè navi come Marina, sono state letteralmente "svendute" (con una perdita in bilancio, minusvalenza, per Costa pari a 12.5 milioni di dollari).
Costa ha preferito portarsi "in casa" una perdita secca di 12.5 milioni di dollari piuttosto che mantenere in flotta una nave con reddittività negativa.
Giusto o sbagliato che sia, questo è soggettivo e dipende dai gusti che ognuno di noi ha nei confronti delle navi piccole o grandi, ma il succo del discorso è tutto qui.
Un saluto