Un grazie a Cokj per la composizione delle flotte, ed un grazie ad Italian perchè, dal suo post, se ne deduce che "in principio fu...."
E dare una retrospettiva storica al tutto, mai come ora serve per spiegarne le dinamiche attuali.
Manlio, Laura, posso permettermi? A mio parere, avete ragione tutti e due. Ci sono spunti estremamente interessanti in entrambi i post.
Prima precisazione: accetto la variabile "imprevisto", nella voce "carburante" e "crisi" soprattutto, ma l'incidente ha un'aleatorietà tale da non poter essere preso in considerazione nelle strategie. Purtroppo abbiamo visto che può succedere, ma se dovessimo tenere in considerazione le n variabili possibili, nessuno rischierebbe più un dollaro in nessuna attività.
Manlio e Laura partono da un esempio semplificato, Laura ha aggiunto un'affermazione che condivido: "Però se tu vuoi guadagnare tanto con margini così piccoli bisogna che di navi ne hai tante e che le fai viaggiare il più possibile...chiaramente un "economia" del genere non la puoi fare con 6-7 navi."
Vero.
Parto anche io da un esempio ESTREMAMENTE semplificato, ed introduco un nuovo concetto: la FINANZA.
E vediamo come si può guadagnare "in perdita". Si...avete capito bene....guadagnare... in perdita...
La Manlio Star Line Cruise è una compagnia che ha sette navi, non vecchie, ma nemmeno nuove. E' una compagnia che ha, diciamo, 10 anni di vita.
Queste 7 navi, di medie dimensioni, fatturano 100 ciascuna all'anno, ed hanno 100 di costi all'anno. Ergo: 700 di ricavi in totale per anno, 700 di costi in totale per anno. Guadagno? ZERO.
Il presidente della Compagnia, nonchè azionista di maggioranza, tale Ing. Manlio, è un pò incacchiato. Perchè? Perchè ha sette navi, fattura per 700, si, tanti complimenti e soddisfazioni, ma a casa neanche un euro.
L'Ing. Manlio, che stupido non è, si guarda intorno, e si rende conto che la Laura Sun Line Cruise ha varato tre "meganavi" negli ultimi tre anni, ed ha visto la sua Presidentessa, una tizia di Genova molto sveglia, girare in Ferrari per il centro di Roma. L'Ing. Manlio si chiede: ma come, lei ricca, in Ferrari, ed io, con sette navi, non ci ricavo un euro e vado in Vespa? Non va bene!
Anche Manlio vuole costruirsi una "meganave", magari non proprio "mega-mega", perchè a lui non piacciono, però di certo non piccola.
Problema: anche se vendesse la Vespa, i soldi non basterebbero. La nave costa 500.
Si fa un giro, e trova una banca, che presta i soldi a Manlio. Manlio và da Fincantieri, ed ordina la sua nave. Tempi? Un anno (ovviamente ipotetico e finto)
Non sborsa un euro, perchè è tutto anticipato dalla banca. Quanto potrà fatturare questa nuova nave con un tasso di occupazione dell'80% in un anno?
Supponiamo 150.
Manlio, con 1 Anno di anticipo, apre le prenotazioni, e, prima di spendere un solo euro, supponendo che per la nuova nave si sia arrivati ad un 50% di copertura nel corso dell’anno, incassa DA SUBITO 94 prima che la nave entri in esercizio . Il tutto, senza spendere ancora un euro!!
Ma Manlio ha già 94 in tasca!!
La nave comincia le crociere, Manlio ha assunto il personale, comprato le derrate alimentari, il carburante e tutto il necessario, e si accorge che qualcosa non và.
I costi, lungo l’esercizio, sono SUPERIORI AI RICAVI. Cioè? In termini economici, e quindi REALI, per ogni 10 euro fatturati, Manlio ha 12 euro di costi, quindi perde 2 euro ogni dieci. Quanto perderà, economicamente, in un anno? Se la nuova nave fattura in 12 mesi 150, Manlio perderà 30. Le altre navi che già aveva facevano zero…per cui, economicamente LUI STA PEGGIO di prima. Ma non se ne accorge. Perché non se ne accorge??
Facile, pensiamoci su.
Per tutti i primi 12 mesi, Manlio ha dato il via alle prenotazioni ed ha intascato 94. Manlio dopo il primo anno, ha 94 di disponibilità (non li aveva mai visti prima in vita sua 94 tutti insieme!!)
Poi la nuova nave ha cominciato a fare le crociere, ed ha cominciato ad “accumulare” costi. Paghi la banca che ti ha prestato i soldi a rate, paghi il personale etc. etc. e Manlio, alla fine del secondo anno, ha fatturato 150, ma ha speso 180, quindi ha perso 30.
Ma lui ha sempre i 94 di partenza!! Nessuno li ha toccati, per cui, alla fine del secondo anno, Manlio avrà ancora 94-30 di perdita = 64 euro!!
Al terzo anno, la nave fattura sempre 150, e perde sempre 30. E Manlio? 94-30-30= 34
Finaziariamente, è sempre in “liquidità”, ma il suo “gruzzoletto” sta sparendo.
Ed allora che si inventa? Altra “nuova nave”. Di nuovo prestito in banca, di nuovo apertura anticipata delle prenotazioni, e dopo 5 anni come sarà la situazione di Manlio?
94 degli incassi del primo anno senza spendere un euro (ha pagato tutto la banca)
-30 perdita primo anno esercizio della prima nave nuova
-30 perdita secondo anno della prima nave nuova.
94 nuovi incassi per l’apertura anticipata delle prenotazioni della seconda nuova nave (senza spendere un euro perché la banca ha concesso un secondo prestito e la nave non è ancora in acqua)
-60 perdita della prima nuova nave + perdite della seconda
NETTO: dopo 5 anni, Manlio ha ancora 68 di “utile finanziario” in tasca. Ma come è possibile? FINANZIARIAMENTE è possibile.
Manlio, con la sua precedente flotta di sette navi, a casa portava ZERO. Ed aveva un utile economico di ZERO.
Ora, per il solo effetto di aver varato due navi in 5 anni, ha in tasca molti più soldi, ben 68 (!!), ma…sorpresa..le sue perdite sono passate da ZERO a -120 in 5 anni!!
Quindi, Manlio, in definitiva, fa perdere alla compagnia MOLTO più di prima ( -120 contro ZERO, prima non guadagnava, ma nemmeno perdeva), ma lui ha in tasca molti, molti , ma molti più soldi di prima. E sarà ancora più tentato di ripetere il “giochetto” ancora per tante volte. Altre nuove navi.
Domanda per voi: quando finirà questa “pacchia” per il buon Manlio?
Non so…ditemelo voi…
Ma calate questo mio semplice ragionamento sulla scala di valori di una compagnia reale…ed aggiungete il tutto alle vostre “reali” considerazioni fatte prima…che cosa otterrete??
Un salutone!!