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L'espansione delle compagnie crocieristiche è davvero necessaria ? Pro e contro

  • Autore discussione Autore discussione Felix73
  • Data d'inizio Data d'inizio
Per quanto riguarda gli equipaggi e la loro formazione, p.e. per la nuova nave che potrebbe essere messa in cantiere da Costa in questi giorni, non è che "due mesi prima della consegna sarà formato il personale da imbarcare sulla nuova unità. La Compagnia ha tutto il tempo per gli avvicendamenti con il personale in forza, per gli affiancamenti su unità già in servizio, e al momento di armare la nuova unità aver a disposizione un equipaggio in parte "nuovo" ed in parte già con esperienza consolidata; mi sembrerebbe un percorso elementare per aver a disposizione un insieme di uomini che possano offrire un grado accettabile di efficienza ed efficacia.

Questo è appunto la logica di una crescita controllata, ma questa logica ha il suo nemico nella tendenza a spingere troppo sul fronte espansione rispetto a quello qualità..

Per questo ho fatto un esempio preciso, che è quello del periodo del varo in contemporanea delle due nuove unità, periodo che è stato caratterizzato anche dalla perdita imprevista di personale legata ad altri fattori..

E sempre per questo ho preferito parlare di una esperienza diretta a bordo piuttosto che di altro, ma se vai a vedere i diari di viaggio di quel periodo non ero certo l'unico ad aver notato le cose che ho scritto..

Qui mi sono limitato al personale, ma le crepe si vedono anche da altro, solo che non mi va di andare oltre..

Ripeto, non parlo certo di drammi di vita, peraltro io tutto sono meno che uno che guarda certi dettagli se non con il solo scopo di capire..

Il problema della lingua e delle relative "incomprensioni" in ogni caso è uno degli elementi che più incide su incidenti di varia natura a bordo delle navi.

Lo è, ed è anche una specie di 'specchietto' per il turista, ad es. Italiano, che con l'idea di salire su una nave Italiana si aspetta proprio quello, la lingua Italiana..

Ho conosciuto gente che ha abbandonato la MSC proprio perchè nell'unico viaggio che hanno fatto non hanno trovato quasi nessuno che parlasse Italiano..

In realtà in quei mesi c'era stato un problema contingente, che non aveva nulla a che vedere con la MSC come organizzazione, ma a quelli non è importato nulla.. ciao ciao e saluti a tutti..

Un salutone
Manlio
 
Rodolfo, interessante il tuo quesito, mi riservo di risponderti più tardi, in questo momento non posso...
 
Lo è, ed è anche una specie di 'specchietto' per il turista, ad es. Italiano, che con l'idea di salire su una nave Italiana si aspetta proprio quello, la lingua Italiana..

Ho conosciuto gente che ha abbandonato la MSC proprio perchè nell'unico viaggio che hanno fatto non hanno trovato quasi nessuno che parlasse Italiano..

In realtà in quei mesi c'era stato un problema contingente, che non aveva nulla a che vedere con la MSC come organizzazione, ma a quelli non è importato nulla.. ciao ciao e saluti a tutti..

Un salutone
Manlio

Senza alcune intenzione polemica...... trovo pittoresco che nel 2012 ci siano persone che pretendano di "girare il mondo" o semplicemente il mediterraneo, facciano 5 o 6 scali in 5 o 6 nazioni diverse, e che non mettano in conto di dover affrontare l'ostacolo di una lingua che non sia l'italiano... che e' peraltro una lingua poco diffusa al mondo (Italia, Repubblica di S. Marino, Stato della Città del Vaticano, Confederazione Elvetica limitatamente al canton Ticino).

Scusate forse sono O.T.
 
Senza alcune intenzione polemica...... trovo pittoresco che nel 2012 ci siano persone che pretendano di "girare il mondo" o semplicemente il mediterraneo, facciano 5 o 6 scali in 5 o 6 nazioni diverse, e che non mettano in conto di dover affrontare l'ostacolo di una lingua che non sia l'italiano... che e' peraltro una lingua poco diffusa al mondo (Italia, Repubblica di S. Marino, Stato della Città del Vaticano, Confederazione Elvetica limitatamente al canton Ticino).

Vedi, al 'crocierista di riferimento' delle compagnie Mass Market interessa più la Samsara, gli spettacoli a bordo, il mangiare ecc. che girare il mondo..

In questo senso le crociere hanno una bella concorrenza dai villaggi turistici: una mia cugina, che è agente di viaggio, ti puà testimoniare che c'è gente che va in Kenya o in Sardegna solo in base alla promessa di animazione del tale villaggio, che poi fuori ci siano i Leoni o Stintino non gli interessa proprio..

Triste realtà, ma purtroppo molto vera.. non è tutto così sia chiaro, ma una bella fetta..

un saluto
Manlio
 
Felix...chiarissimo!;)

E' certo però che queste considerazioni, differiranno parecchio se a farle è un crocierista che ha conosciuto le "vecchie crociere" ed ha vissuto in prima persona questa fase di passaggio, piuttosto che un nuovo crocierista che grazie a questa “rivoluzione” ha potuto sperimentare un nuovo modo di viaggiare.

E questo è quello che continuo a dire da tempo...le crociere di oggi non hanno più nulla a che vedere con le crociere di ieri...in comune hanno il solo fatto che si fanno per mare su una nave, ma anche le navi sono cambiate.

Le meganavi hanno il pregio di far "guadagnare" le compagnie, ma hanno l'enorme difetto di rendere meno umani i rapporti.
Se hai 3000 persone da servire ogni sera al ristorante è difficile che di tutti ti ricordi la faccia...se ne hai 1000 è già più facile.
Anni fa in proporzione il personale a bordo era molto più numeroso e il rapporto membri dell'equipaggio/passeggeri da seguire era più ridotto...questo permetteva quel trattamento "personalizzato" che tanto manca oggi.

Per quanto riguarda il cibo è anche vero che oggi le norme sugli alimenti sono molto più rigide di quanto non fossero in passato...il pesce fresco a bordo, anche volendo, non ce lo fai più salire!(Tano, le aragoste che camminano nel piatto non le vedi più anche per questi motivi)

Felix ha giustamente citato anche le rigide norme "standard" a bordo...giusto, giustissimo...ci sono sicuramente molte più regole da seguire oggi che in passato.
Ma è anche vero, per favore non nascondiamoci dietro ad un dito, che oggi dalle grandi aziende spesso il personale è solo un numero...sgarri ed esci dalle regole?Sei fuori senza se e senza ma...e chi ha il coraggio di prendersi la responsabilità di andare contro le norme?

Io continuo ad essere dell'idea che per quello che pago mi offrono un ottimo prodotto...non mi sento poi così "truffata"...quello che è certo è che una crociera di oggi non può minimamente essere paragonata a quelle che racconta Tano, ad esempio.
Per fare qualcosa di simile dovrei salire su una compagnia Premium e pagando in proporzione forse avrei un servizio simile...ma non mi aspetto e non mi posso aspettare lo stesso da Costa o Msc.
 
Felix quello che hai detto nel ultimo post é giustissimo.
Siamo difronte ad una grande industria dove noi siamo un numero.
Il progresso si raggiunge quando qualsiasi persona se lo puó permettere.
I mercati vengono ingranditi, adesso é il momento dei mercati dell´Est.
Lo show deve continuare, le navi sempre piene, morto un papa si mette un altro,l´importante che la NBA Miami Heart vinca lo scudetto.
La alternativa ad un servizio come una volta c´é, si chiama Silversea, Seabourn, Azmara, Oceania.( scusate se me ne dimentico di altre )
Ma ai miei figli in quelle navi non li metto.

Un saluto.

Dimenticavo le ditte oggi importa fare fatturato, se fai fatturato vai avanti ed é la cosa primordiale.
Muovere soldi e tante porte ti sono aperte. Muovere l´economia.
La crisi Italiana come base é una crisi di crediti che le banche non danno piú, muore il medio.
 
Ultima modifica:
Questo è appunto la logica di una crescita controllata, ma questa logica ha il suo nemico nella tendenza a spingere troppo sul fronte espansione rispetto a quello qualità..

Manlio, forse è proprio qui il problema su cui non ci intendiamo...per le compagnie oggi la QUALITA' non è più al primo posto...e neanche al secondo o al terzo...
A loro interessa farti salire a bordo e farti stare mediamente bene in modo da farti possibilmente ritornare...ti diverti tu e loro guadagnano.punto.
La qualità a bordo è morta.


Vedi, al 'crocierista di riferimento' delle compagnie Mass Market interessa più la Samsara, gli spettacoli a bordo, il mangiare ecc. che girare il mondo..
...
Triste realtà, ma purtroppo molto vera.. non è tutto così sia chiaro, ma una bella fetta..

Che il "crocierista-medio" sia cambiato è da tempo che lo diciamo...sulle scelte personali non discuto, sono problemi loro...
Questa purtroppo è la logica conseguenza dell'aver reso popolari i prezzi e, dall'altra parte, la "nuova" clientela a cui si rivolgono oggi certe compagnie...
Ma questo è tutto un altro discorso.
 
Senza alcune intenzione polemica...... trovo pittoresco che nel 2012 ci siano persone che pretendano di "girare il mondo" o semplicemente il mediterraneo, facciano 5 o 6 scali in 5 o 6 nazioni diverse, e che non mettano in conto di dover affrontare l'ostacolo di una lingua che non sia l'italiano... che e' peraltro una lingua poco diffusa al mondo (Italia, Repubblica di S. Marino, Stato della Città del Vaticano, Confederazione Elvetica limitatamente al canton Ticino).

Scusate forse sono O.T.

Io non intendevo comunque il "dialogo" tra passeggeri e personale, che in un momento di "emergenza" può diventare molto importante, ma fra lo stesso personale, e fra questo ed altri enti, personale "esterno" alla nave.
 
Manlio, forse è proprio qui il problema su cui non ci intendiamo...per le compagnie oggi la QUALITA' non è più al primo posto...e neanche al secondo o al terzo...
A loro interessa farti salire a bordo e farti stare mediamente bene in modo da farti possibilmente ritornare...ti diverti tu e loro guadagnano.punto.
La qualità a bordo è morta.

Scusa La76, ma cosa intendi esattamente con "la qualita' a bordo e' morta"
Te lo chiedo poiche' la mia unica esperienza come crocierista (2010) e' stata molto positiva proprio circa l'aspetto della "qualita' a bordo"
Forse in passato le compagnie offrivano un "plus" che ora non e' piu' disponibile ?
 
Scusa La76, ma cosa intendi esattamente con "la qualita' a bordo e' morta"
Te lo chiedo poiche' la mia unica esperienza come crocierista (2010) e' stata molto positiva proprio circa l'aspetto della "qualita' a bordo"
Forse in passato le compagnie offrivano un "plus" che ora non e' piu' disponibile ?

La situazione prima del 2010 era molto diversa...e io non è che stò dicendo che a bordo oggi non si stà bene, per carità!
Però se vogliamo paragonare quello erano le crociera 20 anni a quello che sono oggi...bhè...non è più la stessa cosa, tutto qui ;)
 
La situazione prima del 2010 era molto diversa...e io non è che stò dicendo che a bordo oggi non si stà bene, per carità!
Però se vogliamo paragonare quello erano le crociera 20 anni a quello che sono oggi...bhè...non è più la stessa cosa, tutto qui ;)

Penso di capire cosa intendi esprimere.......ritengo quindi che il concetto si possa estendere anche a molti altri ambiti.
 
Allora, ho letto con piacere il chiarissimo esempio di Felix, ed anche le vostre considerazioni..

Il punto 'nascosto' della mia storiella è il fatto che io parto da sette meganavi e sono senza debiti, non dico in attivo ma senza debiti.. ed in un anno le mie navi fatturano +100
Il punto focale di Felix è invece il fatto che io sono in passivo, quindi le mie navi fatturano -100, ci rimetto..

Tutto questo potremmo farlo iniziare dalla prima nave della flotta.. per costruire la quale devo quantomeno indebitarmi.. a meno che non sia superpaperone..

La prima nave mi costa 500, anzi facciamo 600 perchè io vi voglio offrire dei camerieri preparati tiè!! Tanto copre la banca..

Se la nave fattura +100 in un anno posso fare un giochino, accetto ad es. un indebitamento massimo di +600

Aspetto tre anni, mi faccio la mia preparazione, la mia spendida meganave la evitate proprio? Costa poco ed ha gente seria a bordo, alla Samsara ci vai alla grande ed il massaggiatore non ti rompe le ossa.. allora Cunard che dovrebbe fare?
Perfetto, ora il debito è 300, si inizia una nuova nave, prestiti=600 (600+300=900) 100 me li metto da parte, perchè a vedere la presidente della Laura Cruise Line in Ferrari ci rosico..
Dopo due anni, veri, arriva la nuova nave (e tra l'altro con il meccanismo di Felix anche le prenotazioni me le sono vendute).
Nel frattempo con la vecchia nave ho guadagnato 200, quindi il debito è sceso a 700
In tre anni le mie splendide navi hanno prodotto 600, debito=100
Chiedo 500, debito=600
Dopo due anni ho prodotto 400, debito=200
Ora ho tre splendide navi, che vogliamo fare? Continuo con un giochino di crescita 'a debito controllato' oppure aspetto un po'?
Se aspetto due anni me ne vado in positivo, a quel punto posso aprire una via nuova, ovvero una scia che mi consente, gestendo i tempi, di crescere in attivo ed in qualità..

Se invece la prima meganave nave rende meno del previsto?

Allora faccio il gioco che ha così ben spiegato Felix, alla fine io fuggirò in un paese da qualche parte del mondo che fornisce ospitalità ad i megamiliardari, le banche si ritroveranno dei megabestioni che non sanno neanche a cosa servono, e la nazione di appartenenza delle banche taglierà le pensioni a tutti perchè occorre salvarle..

In tutto questo le considerazioni sulle crociere di una volta e sulla Silversea non ci entrano proprio, io parlo di meganavi e di un servizio accettabile, non di costruire la prima classe del Titanic..

Qui il punto è semplice: privilegi la massimizzazione di un guadagno immediato o privilegi una solidità di base della tua compagnia?

Sul perchè la mia compagnia non dovrebbe trovare clienti se ha poche navi mentre le altre, dove non riesci a trovare uno che conosce le lingue all'Help Desk, si qualche dubbio me lo potrò permettere? Al momento voi me lo dite, mostratemelo, motivatemelo, ma non paragonando la Luis alla Costa, sono cose diverse e non paragonabili, io non ho iniziato con navi ‘Luis’.

Gli esempi citati da Italian sono proprio espansioni controllate, non è che quelle compagnia non si siano indebitate, ma una volta centrata la flotta sono passate a privilegiare i redditi..

Quindi tanto strano il mio ragionamento non mi sembra.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Penso di capire cosa intendi esprimere.......ritengo quindi che il concetto si possa estendere anche a molti altri ambiti.

Certamente!...praticamente a tutti i settori dove la politica è il "guadagno"...dove per mantenere prezzi concorrenziali si và prima di tutto a toccare i costi.
 
Mi sembra che alla fine siamo riusciti a trovare un punto d'incontro comune. L'espansione delle grandi compagnie è sempre stata controllata, basandosi sulla crescita dei mercati.

Ci sono però taluni punti deboli nei ragionamenti di alcuni di voi.

Laura... non è esatto affermare che per le compagnie la qualità sia passata in secondo piano. Ciascuna compagnia struttura il suo prodotto in base alla fascia di mercato nella quale intende collocarsi. E la qualità del suo prodotto riflette tutto questo. La Costa che tu rimpiangi aveva altre ambizioni rispetto a quella di oggi. Negli anni '90 era una compagnia di medie dimensioni che aveva cercato di essere "premium".... sia attraverso la sua controllata Prestige Cruises 8riuscendoci pienamente), sia sviluppando con Classica il concetto "EuroLuxe Cruises" (e qui fallì). Ma con Carnival Costa è stata progressivamente trasformata in una grande compagnia mass market di buon livello. Ecco perché la Costa di oggi è tanto diversa da quella di ieri... ha subito una metamorfosi dettata da precise esigenze commerciale. La logica di tutte le compagnie comunque è basata sul profitto... se non si producono utili si esce di scena... non ci sono alternative. L'aumento esponenziale di extras su certe compagnie rientra sempre nel tipo di prodotto offerto dalla compagnia.

Manlio... il tuo ragionamento su Costa Victoria è estremamente debole. La logica delle cabine piccole, in quanto si tratta di una nave proiettata come struttura verso l'esterno era tipica di Royal Caribbean... ma è stata abbandonata da tempo. I passeggeri si accorgono e come se le cabine sono troppo piccole, specie se si tratta di famiglie. Ecco perché le compagnie vda anni puntano su cabine sempre più confortevoli. Victoria era un anacronismo... una nave con 0 balconi nel 1996... non succedeva, a livello di grandi navi, dal 1988 con la Sovereign OTS, quasi 10 anni prima quindi. Lo standard dell'epoca era invece un minimo di 2 ponti di cabine con balcone... più di 3 per Princess. Come se non bastasse le cabine di Victoria, quanto a dimensioni, rappresentano un grosso passo indietro rispetto a Classica e Romantica. E' un classico esempio di strategia sbagliata... i Costa puntarono solo sugli interni di stile... trascurando le innovazioni della struttura. Ecco perché Carnival si è ben guardata dal far copletare la sua gemella. NCL, tra l'altro, nel farla completare come Norwegian Sky, non si dimenticò dei balconi (2 ponti, più suites a prua ed a poppa)... e le cabine di questo tipo sono ben più grandi di quelle di Victoria, alle quali i balconi sono stati aggiunti solo molti anni dopo. E la Norwegian Sun è un'ulteriore evoluzione anche migliore.

Il ragionamento sulla struttura di Costa Victoria... permette di introdurre il discorso sull'espansione delle grandi compagnie con navi non del tutto adeguate come struttura.

Ecco i casi principali:

Navi di classe Sun di Princess Cruises: cabine troppo piccole.
Navi di classe Star e Jewel di NCL: cabine piccole... % di balconi bassa in rapporto alla grandezza delle navi.
Tutte le evoluzioni della Carnival Destiny sino a Costa Fascinosa: % di balconi bassa in rapporto alla grandezza delle navi... sono meganavi !!! Con Carnival Dream si è operata una significativa correzione di rotta.
Evoluzione delle navi di classe Statendam: la loro costruzione si è trascinata troppo a lungo. Le ultime della serie hanno una % di balconi troppo bassa rispetto alla loro grandezza. Stesso discorso per le ultime navi di classe Visio di Royal Caribbean.

In sintesi... la debolezza delle grandi compagnie non è di certo nel numero di grandi navi che hanno ordinato... ma in certi aspetti della struttura di talune di queste.

Esistono navi che strutturalmente saranno competitive per molti anni ?

Si...

Classe Voyager, classe Freedom, classe Oasis, classe Spirit, classe Vista, classe Signature e sue evoluzioni, classe Solstice, Norwegian Epic, classe Breakway, nuova Royal Princess.
 
Qui il punto è semplice: privilegi la massimizzazione di un guadagno immediato o privilegi una solidità di base della tua compagnia?

Sul perchè la mia compagnia non dovrebbe trovare clienti se ha poche navi mentre le altre, dove non riesci a trovare uno che conosce le lingue all'Help Desk, si qualche dubbio me lo potrò permettere? Al momento voi me lo dite, mostratemelo, motivatemelo, ma non paragonando la Luis alla Costa, sono cose diverse e non paragonabili, io non ho iniziato con navi ‘Luis’.

Gli esempi citati da Italian sono proprio espansioni controllate, non è che quelle compagnia non si siano indebitate, ma una volta centrata la flotta sono passate a privilegiare i redditi..

Quindi tanto strano il mio ragionamento non mi sembra.. ;)

Un salutone!
Manlio

Manlio, dal punto di vista "economico" non provo neanche a risponderti :p
Però ti dico anche che per conto mio, osservando quello che chiede la gente, non la vedo semplice come la fai tu.

Innanzi tutto pensare di poter partire con una sola nave è assurdo...porti i libri in tribunale ancora prima di averla varata!
...come per altro non potresti andare avanti con 3-4 navi, il crocierista di "oggi" vuole fare 2/3 crociere all'anno ad un costo minore di quello che ne avrebbe pagato 1 sola dieci anni fa...è qui il punto.

L'espansione delle flotte è un "male necessario" per tutte quelle compagnie che vogliono rimanere competitive...oltre tutto non puoi neanche contare più di tanto sulla fedeltà, in un mare di offerte la maggior parte delle persone sceglie quello che più si adatta alle sue esigenze (economiche, di itinerario, di comodità, ecc...)

Se la tua fosse l'unica compagnia di crociere al mondo il tuo ragionamento avrebbe un senso...ma se ce ne sono altre 50 che offrono quello che tu non proponi perchè non hai le navi, i clienti non stanno ad aspettare che tu ne costruisci una nuova...vanno da un' altra compagnia che offre quello che vogliono e magari, se si trovano meglio, non ritornano.

Il discorso citato da Italian riguardo alla HAL per conto mio non è paragonabile alla situazioni di Costa ed Msc.

HAL offre un prodotto diverso, ha la sua clientela "fedele" ed ha un segmento di mercato ben definito e tutto sommato stabile...può permettersi di farsi bastare le navi che ha.

Costa negli ultimi anni è stata monopolista del mercato...Msc è partita da lontano e piano piano l'ha raggiunta (vai a rileggerti il post che ho messo ieri con la "portata" delle navi messa a confronto) e adesso sono in guerra aperta per la leadership del mercato Italiano.

Ma come la combatti questa guerra?Varando navi nuove e offrendo itinerari nuovi...perchè una volta che uno è alla sua 2/3 crociera vuole vedere posti nuovi, non solo camerieri gentili che conoscono l'Italiano...

Tu chiedi perchè una compagnia con poche navi non dovrebbe trovare clienti...perchè la gente vuole cambiare, non si accontenta di rifare sempre gli stessi giri...però tu non puoi neanche modificare sempre gli itinerari, perchè non devi solo tenere conto delle esigenze dei clienti che hai ma devi cercare sempre di fartene di nuovi...può succedere qualunque cosa...posso stancarsi di fare crociere, invecchiare, morire...la clientela non è "stabile".

Poi non è neanche detto che le tue scelte (limitate dal numero di nave) incontrino i gusti del tuo pubblico...è molto più facile accontentarli se la scelta è ampia...nel "mucchio" di sicuro qualcosa di loro gradimento troveranno sempre...

I tuoi ragionamenti sono perfetti invece se parliamo di compagnie Premium...ma qui stiamo parlando di compagnie mass-market...Costa ormai appartiene a questa categoria.

Le strade delle strategie di marketing sono sostanzialmente 2:
- vendere poco a tanto per pochi
- vendere tanto a tanti per poco

...il mercato si differenzia qui...e non ci sono vie di mezzo.
 
Felix io non sono un analista economico e quindi lungi da me il voler fare delle considerazioni, ma dunque secondo il tuo ragionamento le compagnie di crociera sarebbero dei castelli di carta destinati a crollare nel momento in cui non costruiranno più navi? Gli utili netti consolidati del bilancio di fine anno ( oltre 500.000.000 di Euro per il gruppo Costa nel 2010 ), che dovrebbero rappresentare, se ben certificati, la solidità di un'azienda, da dove li fanno saltar fuori?
Quanto potrebbe valere un ragionamento di questo tipo: 500 milioni di Euro di utile netto, diviso 2.150.000 di passeggeri trasportati = circa 250 Euro di rendita netta media da ciascun passeggero?
Ciao
 
Visto che è stata tirata in ballo Holland America... vediamo di capire perché si tratta di un caso molto diverso rispetto a Costa. Analogamente a Celebrity è una compagnia "premium"... quindi ha esigenze di copertura diverse da quelle di Costa. Offre infatti crociere di 7 giorni solo in Alaska, ai Caraibi, ed in Canada e New England, concentrandosi altrove su criere lunghe. E grazie ad una flotta di ben 15 navi... riesce ad avere un'ottima copertura a livello globale. Non ha quindi la necessità di espandersi ulteriormente... non per il momento almeno. La sua principale rivale è Celebrity che ha navi ben più grandi ma meno numerose. Ed anche Celebrity a breve smetterà di costruire navi... visto che la copertura che le interessa sarà assicurata.

Le compagnie mass market sono un caso ben diverso. Punto primo sono ben più numerose delle "premium"... e quindi la concorrenza è molto più serrata. Nel caso specifico di Costa l'espansione dopo Fascinosa si concentrerà su una nave derivata dalla Carnival Dream... quindi strutturalmente molto più competitiva con i colossi MSC rispetto alle meganavi attuali.

In sintesi... ci sono compagnie che hanno la necessità di continuare a costruire... sino ad un certo punto... altre che invece non hanno questa necessità. Esiste anche un terzo caso: compagnie che dovrebbero continuare a costruire per rimanere competitive. E penso soprattutto ad Azamara Cruises... sarebbe ora che si decidesse a seguire l'esempio di Oceania Cruises... e che costruisse nuove navi... con le 2 ex Renaissance non farà tanta strada... non per molto tempo ancora.
 
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