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[Live] - Costa Deliziosa - Giro del Mondo 2024

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Caro Roberto e consorte,
Fare un giro attorno al mondo dev'essere un'esperienza unica e che cambia per sempre la vita.
Chissà quanti ricordi e quante cose da raccontare. A tal proposito, trovo davvero una bellissima iniziativa quella del regalare l'agenda da parte di Costa (ho recuperato stasera tutto il racconto).
Più in generale, il nostro mondo è davvero magico (bellissimi i panorami e gli animali incontrati). Fortunati quelli che possono vederlo!
Io sinceramente, pur dovendo fare la mia prima crociera quest'estate, sto già mettendo in conto questo viaggio, in un futuro (per ora lontano).... nel frattempo seguo con interesse questo magnifico racconto, ricco di informazioni e di molti posti e storie che non conoscevo
 
Giorno 29: Valparaíso (Cile)

La nave arriva a Valparaíso molto presto. È ancora piena notte. La città è addormentata e avvolta in una sottile nebbiolina. Fa quasi freddo: ormai non siamo più abituati ai rigori dell'inverno e 17 gradi ci sembrano pochi.
Ma è ora di alzarsi: Santiago ci aspetta...

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Usciamo dal porto e subito prendiamo la Ruta 68 che ci condurrà a Santiago attraversando la Cordillera de la Costa.
Ben presto ci appare la devastazione provocata dagli incendi di pochi giorni fa, che hanno causato oltre cento morti e che non sono ancora completamente domati. L'odore nell'aria è ancora acre. Il paesaggio spettrale. Tutto è avvolto nella nebbia, che come ogni mattina grava su tutto il litorale, a causa del contrasto tra la superficie del mare, umida e fredda per la corrente antartica di Humboldt e l'entroterra caldo per l'intenso soleggiamento estivo.
Passiamo oltre con un certo disagio per la catastrofe che si è abbattuta qui e in altre aree vicine.
Non sono giorni facili per il Cile. E lo vedremo a Santiago.

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Arriviamo in centro sotto un sole già caldo, la nebbia sembra soltanto un brutto ricordo.
Il contrasto anche di temperatura è notevole: abbiamo lasciato Valparaíso con 17 gradi, ne troviamo quasi 30 a Santiago. E la massima per oggi è prevista a 34 gradi.
È una splendida giornata d'estate.
Eppure c'è una vena di malinconia nell'aria. Tutte le bandiere sono a mezz'asta, compresa naturalmente la grande Bandera Bicentenario, il Paese è in lutto. Anzi un doppio lutto: per la grande tragedia degli incendi e per la morte dell'ex presidente Sebastián Piñera.

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Attorno al Palazzo de la Moneda, di fronte agli edifici che ospitano i ministeri dello stato cileno tutte le bandiere sono a mezz'asta.

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Di fronte a noi il bel palazzo settecentesco conosciuto semplicemente come "La Moneda", che fu costruito tra il 1784 e il 1805 durante il periodo coloniale spagnolo, su progetto dell'architetto italiano Gioacchino (qui in Cile spagnolizzato in Joaquín) Toesca. Inizialmente progettato per ospitare la Zecca Reale, responsabile della coniazione della moneta per il Regno del Cile, nel corso della sua storia La Moneda ha subito vari restauri e modifiche. Durante il XIX secolo, fu ampliato e ristrutturato per ospitare gli uffici del governo e le residenze del presidente e dei ministri. Nel 1845, fu aggiunta una cupola neoclassica, che è poi diventata una caratteristica distintiva del palazzo.

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Durante il XX secolo, La Moneda ha continuato a essere il centro del potere politico cileno. Tuttavia è diventato tristemente famoso per il colpo di stato militare del 1973. Durante quel tragico evento, il palazzo fu bombardato dalle forzemdwll'esercito del Cile che rovesciarono il governo di Salvador Allende, provocando la sua morte e l'inizio della dittatura di Augusto Pinochet.

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Accanto al palazzo due luoghi simbolo di quegli eventi: il monumento a Salvador Allende e il monumento in via Morandé 80 "Memorial del 11 settembre 1973" (una celebre fotografia di quel giorno tragico ritrae un gruppo di pompieri e militari che escono dalla porta di fronte a dove c'è ora il monumento trasportando a braccia la salma del presidente Allende. Un'immagine che allora comparve sulle prime pagine dei giornali in tutto il mondo).

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Dopo il ritorno alla democrazia negli anni '90, La Moneda è stato restaurato e trasformato in residenza presidenziale e sede del governo. Oggi, è un luogo simbolo della storia del Cile e cuore politico e culturale nel paese.
 
Ultima modifica:
Lasciato il palazzo de la Moneda, passeggiamo lungo le belle vie alberate della città, che con la loro ombra offrono riparo dal sole cocente della tarda mattinata.

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Fino alla piazza dove sorge il palazzo che ospitava il Congresso del Cile e dove oggi è aperta la camera ardente in onore dell'ex presidente Piñera.

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Davanti al palazzo e nelle vie adiacenti si snoda una fila lunghissima, ma silenziosa e ordinata, di persone che vogliono presentare il loro ultimo saluto al presidente, scomparso pochi giorni fa in un incidente di elicottero.

Proseguiamo il nostro percorso raggiungendo il Museo di Arte Precolombino di Santiago.

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Il Museo di Arte Precolombino è uno dei principali musei del Cile, dedicato all'arte e alla cultura delle civiltà precolombiane dell'America Latina. Ospita una vasta collezione di reperti archeologici, ceramiche, sculture, tessuti e artefatti provenienti da culture come gli Inca, gli Aztechi, i Maya e molti altri popoli indigeni delle Americhe. Il museo offre ai visitatori un'opportunità unica di esplorare e comprendere la ricca storia e la diversità culturale delle antiche civiltà delle Americhe.

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Pocgi passi ancora e ci troviamo nella Plaza de Armas, il principale e più antico spazio pubblico di Santiago. È circondata da edifici storici significativi, come la Cattedrale Metropolitana di Santiago, il Palazzo della Real Audiencia, il Municipio di Santiago e la Posta Centrale. La piazza è un luogo importante per la vita sociale e culturale della città, spesso animata da artisti di strada, venditori ambulanti e turisti. È anche un luogo simbolico per gli abitanti di Santiago, essendo stato il centro della vita pubblica fin dai tempi coloniali.

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La Cattedrale Metropolitana di Santiago è la chiesa principale della capitale del Cile. È uno dei luoghi di culto più importanti del paese e uno degli edifici religiosi più emblematici. Costruita nel corso dei secoli, la sua architettura riflette una miscela di stili, sui quali però prevale l'impronta neoclassica. All'interno, la cattedrale ospita numerose opere d'arte sacra, tra cui dipinti, sculture e altari, con richiami evidenti al Rinascimento italiano.

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Santiago del Cile è stata fondata il 12 febbraio 1541 da Pedro de Valdivia, conquistador spagnolo e primo governatore del Cile. Valdivia scelse il sito per la sua posizione strategica vicino al fiume Mapocho, che forniva risorse idriche e terreni fertili per l'agricoltura.
Sulla Plaza de Armas sorge il monumento a lui dedicato.

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Lasciamo la Plaza de Armas e proseguiamo la nostra passeggiata per le vie di Santiago.

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Santiago, tra le capitali sudamericane, è sicuramente la più europea. Anche nell'architettura i riferimenti alle grandi capitali europee sono evidenti: Parigi soprattutto. Sia negli edifici civili sia in quelli religiosi, lo stile prevalente che segna l'immagine della città è il neoclassico, con qualche reminiscenza di tardo barocco in alcuni particolari. Il fatto che non si siano conservati edifici antichi è dovuto essenzialmente al problema dei terremoti. Il Cile è situato lungo il cosiddetto "Circolo di Fuoco del Pacifico", una regione sismica altamente attiva. Di conseguenza, il paese è soggetto a terremoti frequenti e talvolta molto intensi.
Nei secoli passati l'arrivo di un terremoto devastante corrispondeva con l'esigenza di un forzato rinnovamento edilizio. Per questo motivo non si sono conservati edifici molto antichi e quelli del passato che si sono conservati riflettono lo stile prevalente del momento, di solito corrispondente a una fase ricostruttiva post terremoto.

Così avvenne, ad esempio, per la chiesa di San Francesco, forse, tra le tante, quella che conserva le strutture più antiche. Costruita nel 1622, fu seriamente danneggiata nel 1647 da un forte terremoto che causò il crollo del campanile e di parte del presbiterio. Nel 1730 un altro terremoto fece crollare il nuovo campanile e provocò molti danni alla chiesa. La costruzione attuale conserva quindi la navata e parte della facciata della prima metà del Seicento, il coro della seconda metà del Settecento e il campanile di epoca vittoriana del penultimo decennio dell'Ottocento.

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Ancora più emblematica la storia della chiesa di Sant'Agostino. Costruita nel 1625, fu completamente distrutta dal terremoto del 1647, dalla devastazione si salvò soltanto un crocifisso ligneo noto come Cristo de Mayo, ancora oggi conservato all'interno della chiesa ricostruita. Secondo una leggenda locale il crocifisso rimase intatto, ma la corona di spine posta sulla sua testa scivolò sul collo durante il crollo della chiesa. Quando i religiosi agostiniani, ripulita e restaurata la statua, cercarono di rimettere la corona al suo posto, avvenne secondo la credenza popolare il miracolo: la statua cominciò a piangere e la terra tremò per un nuovo terremoto. Da allora il crocifisso è esposto così come si vede con la corona di spine attorno al collo.

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La nostra visita di Santiago si conclude con un giro panoramico verso i quartieri fuori dal centro storico. Una breve sosta al Museo Nacional de Bellas Artes collocato in un bel palazzo di inizio Novecento affacciato sul Parque Forestal.

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E poi una puntata verso le zone residenziali a est della città, ad una altezza tra i 600 e gli 800 metri sul livello del mare, dove la vicinanza della cordigliera andina si fa sentire. E dove l'alto profilo di queste montagne spoglie e brulle, ma le cui cime superano i 4000 metri, è una presenza concreta e costante.

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Ripercorriamo all'inverso la strada che ci riporta a Valparaíso, transitando per la nota zona vinicola di Casablanca.

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La zona vinicola di Casablanca è rinomata per i suoi eccellenti vini bianchi, in particolare Sauvignon Blanc e Chardonnay. Si trova nella regione costiera, che offre un clima fresco e nebbioso che favorisce la coltivazione di uve di alta qualità.
La breve distanza dall'oceano Pacifico contribuisce a creare un clima fresco e ideale per la produzione di vini bianchi aromatici e rinfrescanti. I vigneti si estendono su colline e valli, offrendo condizioni uniche per la coltivazione delle uve e un paesaggio gradevole che a tratti mi ha ricordato vagamente la Sicilia. La regione è stata riconosciuta per la sua qualità enologica e per l'attenzione che dedica alla sostenibilità ambientale nella produzione vitivinicola.
 
Giorno 30: Valparaíso (Cile)

Iniziamo il nostro secondo giorno a Valparaíso visitando la città e la vicina Viña del Mar.
Poco lontano dalla nave, affacciata sul porto troviamo Plaza Sotomayor, una delle piazze più importanti e storiche di Valparaíso. Si trova nel cuore della città e prende il nome dal comandante navale Arturo Prat, che è commemorato da una statua al centro della piazza. La Plaza Sotomayor è circondata da edifici storici, tra cui la sede della Marina militare cilena (Armada de Chile) e il Monumento ai Caduti del 21 maggio 1879, che celebra la battaglia navale di Iquique durante la guerra del Pacifico.

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Arturo Prat Chacón è un eroe nazionale cileno, celebrato per il suo ruolo nella guerra del Pacifico. Nato nel 1848, Prat era un ufficiale della Marina cilena, diventò celebre per il suo coraggio e la sua leadership durante la battaglia navale di Iquique il 21 maggio 1879.
Le forze cilene, guidate dal capitano Prat a bordo della corvetta Esmeralda, affrontarono la potente nave da guerra peruviana Huáscar, comandata dal capitano Miguel Grau. Nonostante la superiorità tecnologica e numerica della Huáscar, Prat e i suoi uomini affrontarono il nemico con coraggio e determinazione. La battaglia si concluse con la morte di Prat e la cattura della Esmeralda da parte della Huáscar. Tuttavia, l'eroismo di Prat e del suo equipaggio divenne un simbolo di patriottismo e sacrificio per il Cile. La battaglia è ancora oggi ricordata come uno degli eventi più significativi della storia militare del Paese.

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La presenza delle navi da guerra della Armada de Chile nel porto di Valparaíso non passa certo inosservata.
Tra le molte navi ormeggiate e in rada, risalta la presenza della nave scuola della Marina militare cilena: Esmeralda. La sesta nave dell'Armada a portare questo nome.
Si tratta di un elegante veliero varato nel 1952, che purtroppo però (accade spesso nel Cile di oggi) rievoca una storia tragica e oscura del tempo della dittatura.
È stato infatti comprovato, sulla base di documentazione e testimonianze autorevoli, come al tempo della dittatura del generale Pinochet la nave fosse utilizzata come luogo di segregazione e di tortura per gli oppositori del regime. Un'ombra macabra di tragedia e disperazione accompagna questa nave. Per questo suo passato ingombrante è stato molto discusso il suo restauro e la sua destinazione a nave scuola: alcuni avrebbero voluto fosse trasformata in memoriale degli orrori del regime, altri forse addirittura che fosse distrutta. Ancora oggi la sua presenza è divisiva, dentro e fuori dal Cile.

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Saliamo ora al Paseo 21 de Mayo. Si tratta di un bel punto panoramico, un tempo raggiungibile con una funicolare da tempo dismessa, che offre uno splendido panorama sul porto e sulla nostra nave.

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A breve distanza si trova il Museo Naval Y Maritimo (Museo Marítimo Nacional).

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Accanto al quale una statua bronzea ricorda Bernardo O'Higgins eroe nazionale e figura chiave nella guerra d'indipendenza cilena. Svolse un ruolo cruciale nel guidare il Cile nella sua lotta per l'indipendenza dal dominio spagnolo e ricoprì la carica di primo leader del Cile indipendente, con il titolo di Direttore Supremo.

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Terminiamo la giornata con una breve visita a Viña del Mar e al suo iconico orologio floreale, divenuto simbolo della città, conosciuta per le sue belle spiagge, per i giardini e per il famoso Festival Internazionale della Canzone. Spesso è chiamata la "Città Giardino" per via dei suoi parchi e della vegetazione lussureggiante.

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Ritornati in nave, ci prepariamo alla partenza. Dopo due giorni lasciamo la baia di Valparaíso, con il suo lungomare e i suoi Cerros (i quartieri arrampicati sulle colline), in una bella serata limpida, con un sole ancora intenso.

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Lasciamo il Sud America e affrontiamo il Pacifico. Diretti ancora a Ovest, verso un altro continente: l'Oceania.

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Tutto molto entusiasmante. Ricco di particolari alcuni, per me, inediti.
Non so se troverò nel prosieguo altri termini per definire il tuo diario.;)
 
Bellissimo diario , bellissime foto , descrizioni eccellenti , spero un giorno di potere anch'io vivere questa esperienza indimenticabile.
Una cosa pero' mi lascia perplesso il fatto di non e' stato possibile visitare Machu Picchu e le isole Galapagos che sono tra i luoghi piu affascinanti al mondo, una pecca non da poco...
 
Giorno 31: navigazione

Prima giornata di navigazione nel Pacifico diretti all'Isola di Pasqua. Alle 12 ora locale abbiamo percorso circa 300 miglia dalla partenza da Valparaíso e ne mancano 1700 per giungere alla nostra prossima destinazione.
Oggi cielo nuvoloso e temperatura fresca. In mattinata vento piuttosto forte che è andato a diminuire con il passare delle ore. Mare mosso con accenno di onda lunga.

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Avvicendamento al comando di Costa Deliziosa: il comandante Maddaloni ha lasciato il posto al comandante Alessandro Arienti.
 
Bellissimo diario , bellissime foto , descrizioni eccellenti , spero un giorno di potere anch'io vivere questa esperienza indimenticabile.
Una cosa pero' mi lascia perplesso il fatto di non e' stato possibile visitare Machu Picchu e le isole Galapagos che sono tra i luoghi piu affascinanti al mondo, una pecca non da poco...
La situazione in Ecuador purtroppo non permetteva alternative e la sosta di tre giorni a Lima, pur essendo lunga, non lo era abbastanza per riuscire a offrire un tour soddisfacente.
È stato invece regolarmente effettuato l'overland di 5 giorni a San Pedro de Atacama, con l'attraversamento di oltre 800 km di deserto e la visita alle sue zone paesaggisticamente più belle: la Valle della Luna e i famosi Salares.
 
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